Ostetricia Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi

 
3.4 (27)

Recensioni dei pazienti

8 recensioni con 2 stelle

27 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.4
 
3.6  (27)
 
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8 risultati - visualizzati 1 - 8  
 
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Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Aborto

Per delle perdite nel secondo mese di gravidanza, mi rivolgo al PS ginecologico. Vengo visitata da due tirocinanti che rapidamente (era ora di pranzo) mi dicono che l’embrione non ha più attività cardiaca e ho abortito. Tutto questo senza guardarmi in faccia mentre sono a gambe aperte e con la sonda ancora in vagina.
Ho spento anche il mio cuore in quel momento.
L’unico dato che ho registrato nello shock di quella notizia, poi data in quel modo, è stata la mano di una pietosa infermiera che mi accarezzava il ginocchio e mi ha poi aiutata, senza parole inutili, a scendere dal lettino e a rivestirmi. Le due tirocinanti, mentre mi consegnavano il modulo con le procedure da seguire, discutevano del pranzo.
Sono medico anche io, e ho pensato a che medici sarebbero state quelle due tirocinanti.
Ho pensato invece sempre con dolcezza alla delicatezza di quell’infermiera.

Patologia trattata
Aborto.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza molto negativa

Assistenza scarsa durante il ricovero. Alcuni professionisti molto competenti, ma a mio avviso completamente eclissati da una grande confusione e disorganizzazione. Problemi di infezione post parto, la sutura è stata commentata negativamente dai medici in pronto soccorso.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Il dolore non è pratica!!!

Ho partorito il mio primo bambino in questo ospedale, cui sono arrivata perché tutti mi consigliavano il Sant'Orsola. Arrivò così quel tanto atteso giorno.. entro e mi assegnano una camera dove dentro stavano altre tre donne in travaglio; le finestre chiuse e non si respirava... Ho chiesto di trasferirmi perché mi girava la testa, ma niente. Ho passato la notte nel corridoio...
Mi si rompono le acque dopo avermi indotto al parto, chiamo le Oss, mi controllano e mi dicono che semplicemente era perdita di urina...beh! Inizio ad avere le contrazioni e sento spingere il bambino e loro mi consigliano di non esagerare per non spaventare le altre mamme con le urla, e di respirare e non spingere.. Ho iniziato ad entrare in panico essendo il primo parto e urlavo che il bambino veniva giù... Le Oss corrono, mi fanno il tracciato e non sapevano cosa fare... Alle mie urla strazianti, con tutto il letto mi portano in sala parto e lì, mentre si preparavano, io intanto partorivo! Nasce il mio bebè e poi l'ora dei punti... Mettono davanti a me una ragazza tirocinante che non sapeva come doveva fare, poi su indicazioni dell'ostetrica ce la fa, ma alla fine non si ricordava se aveva dimenticato la garza dentro, quindi schiaccia, rischiaccia e inserisce le dita.. Mi riportano in camera, ho chiesto tachipirina mille volte per il dolore, ma niente (la tachipirina è arrivata il giorno della dimissione).
Ordine e pulizia zero. I bagni luridi, sporchi, e chiunque accede a quei bagni nel corridoio..
Arrivato il terzo giorno, non mi era arrivata nemmeno la lettera per le dimissioni e le Oss a turno che mi chiedevano di lasciare la stanza perché dovevano effettuare cambio biancheria... Beh che dire.. prima di indossare i camici bisogna essere innanzitutto umani e mettersi nei panni del paziente. Il paziente va ascoltato, soprattutto in un momento come il parto. Inoltre alle praticanti, se non sono sicure, non affidategli pazienti (che come il mio caso sono stata riaperta e ricucita per la seconda volta per risolvere i danni che mi hanno fatto), bisogna seguirli e intervenire al momento opportuno. Inoltre il reparto sembra una scuola, dato che anche per una semplice visita trovi 10 tirocinanti e alla fine ti senti imbarazzata come non mai.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Cesareo d'urgenza

Alle 5.00 di domenica mattina si è rotto il sacco amniotico, ma le contrazioni non sono partite. Lasciata lì fino alle 16.00, quando la ginecologa si è decisa a visitarla e ha detto che doveva andare in sala parto e fare ossitocina. Trasferita in sala parto alle 18.30 della domenica, fatto cesareo d'urgenza alle 13.15 circa del lunedì. Bambino nato alle 13.24. Nessuno ha mai pensato di somministrare a mia figlia dell'antibiotico per proteggere il bambino dai rischi di infezione legati alla rottura del sacco amniotico 32 ore prima della nascita.

Un assurdo protocollo da rispettare per cui prima di effettuare un cesareo occorrono 72 ore di ossitocina. Dopo 18 ore mia figlia era distrutta e l'hanno sottoposta a un cesareo d'urgenza per perdita di meconio. Facendo il cesareo si sono accorti che durante il travaglio il bimbo si era girato di faccia e non avrebbe più potuto nascere in modo naturale! Ricoverato prima in TIN per tachicardia, poi in neonatologia sotto antibiotico per infezione.
E il rischio per la somministrazione di oltre 5 giorni di antibiotico a un neonato e di perdere l'udito in tutto o in parte. Quindi dovrà sottoporsi a controlli frequenti!

Patologia trattata
Parto indotto a 41 + 3 (ma nato a 41 + 5!).
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo d’urgenza

Ho partorito ad aprile con un cesareo d’urgenza alle 4.00 del mattino perché invece di ascoltarmi mi hanno classificata come “troppo apprensiva e facilmente impressionabile”. Ero stata ricoverata 5 giorni prima con contrazioni molto forti e sono stata rimandata a casa con perdite di sangue neanche inserite nella lettera di dimissione, perché a loro detta “non era importante e le contrazioni non buone”. 5 giorni dopo la pressione mi si è alzata alle stella (ti credo, ero in condizioni penose in preda ai dolori) e mi hanno liquidata con una pastiglia dicendomi che mi avrebbero dimessa la mattina dopo e che stavo lì solo per precauzione, ma il problema era che ero troppo impaurita. Peccato che alle 3.00 di notte non ci vedevo più e faticavo a respirare. Le ostetriche e il personale, sicuramente disturbate dal fatto di essere state svegliate nel cuore della notte, hanno continuato a dubitare della gravità della cosa chiedendo se non ci vedevo perché avevo bisogno di occhiali e se non respiravo perché avevo mangiato troppo. Meno male che è intervenuto il personale della sala parto (ringrazio tanto tutte quelle fantastiche persone) e in seguito il chirurgo (grazie di cuore anche a lui) che ha detto che mi avrebbe fatto il cesareo. Il mio bimbo durante la gravidanza era sanissimo, alla nascita faticava a respirare ed è stato ricoverato prima in Tin poi in neonatologia. Mi hanno detto che lo avrei visto alla sera solo per farmi stare zitta e me l’hanno fatto vedere solo il giorno dopo, solo sotto mie minacce di denunce e di trascinarmi in Tin da sola. Porto ancora i segni di un evento che doveva essere gioioso e invece si è trasformato in un incubo. Per fortuna ora il mio bimbo sta bene; lo stesso non si può dire di me, che porto ancora, seppur lievi, i postumi dell’estrema incompetenza.

Patologia trattata
Parto d’urgenza.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Scandaloso

Scandaloso andare al Sant'Orsola da Imola solo per poter effettuare l'epidurale, e poi trovare un'osteria superficiale e incompetente che ti fa fare tutto il travaglio seduta su una sedia in bagno; e quando non ne puoi più e sei già dilatata di 9 cm., devi andare da lei piegata in due dal dolore.... Per poi partorire con una forte emorragia interna (della quale nessuno si era accorto) e finire in terapia intensiva....
Il bello poi è sentirsi dire da una dottoressa che non sei collaborativa! Vorrei vedere lei con l'utero completamente lacerato se collaborava. Questo è il tanto rinomato Sant'Orsola? Bella forza..

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

Purtroppo sono stata ricoverata nel 2012 per un aborto terapeutico e, a parte ovviamente l'esperienza terribile e devastante di un aborto, ho pessimi ricordi anche del personale (escluso il Dottor Pilu e un'infermiera).
Nonostante avessi già la cartella pronta con tutti gli esami fatti precedentemente, mi hanno rifatto l'amniocentesi per vedere se quello che il dottor Pilu aveva segnalato, fosse corretto.
Immaginate la sottoscritta con 3 dottori che guardano lo schermo e commentano quello che non va. In più mio marito non ha nemmeno potuto tenermi la mano, anzi, l'hanno fatto sedere da parte.
Parliamo degli ovuli di prostaglandine che mi hanno quasi fatto svenire, mentre le ostetriche mi dicevano che non potevano darmi calmanti...
"Peccato" che la dottoressa del turno seguente, vedendo contorcermi dal dolore, si sia parecchio arrabbiata con loro.
A parte questo, l'ospedale è vecchio e fatiscente, con bagni in comune come a scuola.

Patologia trattata
Aborto terapeutico a 16+5.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Considerazione zero

Dovevo essere ricoverata alle 7:30 di mattino e alle 9:00 stavo ancora aspettando un letto e, oltretutto, ero a digiuno dalla sera prima, senza bere e mangiare.
Per non parlare del reparto... lugubre, poca luce, senza bagni nelle camere e considerazione zero. Orari di visita si può dire che non ci siano, un'ora al mattino e un'ora al pomeriggio.

Patologia trattata
Problemi fetali.
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