Pronto Soccorso Ospedale Vizzolo Predabissi

Ringrazio tutto lo staff che ieri pomeriggio ha assistito la mia compagna signora Patrizia a causa di ossigeno sotto i 90, febbre e tosse (insomma, sintomi influenzali..), dopo invito dell'ottimo dottore in servizio in guardia medica a Melegnano, a presentarci al PS per carenza di ossigeno della paziente sopracitata. La presa in carico da parte di tutti è stata speciale, efficiente e rassicurante. Continueremo privatamente, come indicatoci in dimissione, con esami del sangue, RX e monitoraggio della sua situazione fisica. Dimissione avvenuta dopo circa 5 ore di controlli, esami diagnostici e soprattutto ossigeno.
Auguri a voi, lavoratori come me, che di turni so tanto e di giorni festivi passati al lavoro pure... Il 28 dicembre andremo dal pneumologo privato per prendere in carico tutta situazione.

Erano più di vent'anni che non entravo in questo pronto soccorso e già dal primo impatto ha apprezzato la gentilezza e la disponibilità di tutto il personale, sia medico che paramedico. Sono stati molto scrupolosi nel ricercare e definire la mia patologia. Un ringraziamento particolare al dott. Ripamonti.

Io invece mi sono trovata benissimo. Nonostante la mole di lavoro sono stati tutti non solo rapidi ed efficienti, ma anche molto gentili, educati e pronti a rispondere alle richieste.
Ringrazio veramente tutti, gli infermieri in primis, poi il dottore che si è occupato di me, il dottor Gianluca Cutolo, un medico meraviglioso (è molto difficile in genere che io mi ricordi dei cognomi...).
Grazie del lavoro che svolgete ogni giorno.

Semplicemente grazie a tutta l'equipe per la competenza e professionalità dimostrate.

24 ore trascorse su una barella, all'interno di una stanza del pronto soccorso, con il tendine d'Achille rotto senza alcuna possibilità di camminare. Sono andato via chiamando i miei familiari.

Ho avuto la malaugurata idea di portare mio papà di 85 anni per un dolore all'addome in questo pronto soccorso. Arriviamo alle ore 13.00 di un sabato e ci lasciano in attesa in codice verde per ben 6 ore. Mio papà è invalido e diabetico ma, nonostante ciò, nessuno ci ha degnato di una benchè minima assistenza. Stremato mio papà mi chiede di riportarlo a casa, e cosi ho fatto. Dopo un peggioramento, torniamo il giorno dopo alle 19.30 e dopo 4 ore chiedo quando mio papà verrà visitato e mi viene letteralmente detto di non rompere da una infermiera. Per non creare inutili tensioni e siccome mi ritengo un signore, non ho reagito.
Siamo stati accolti e hanno visitato e ricoverato mio papà solo alle ore 02.00, dopo un aggravamento della situazione, riscontrando una colecistite.