Pronto Soccorso Vito Fazzi

 
4.2 (43)

Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 2 stelle

43 recensioni

 
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Voto medio 
 
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6 risultati - visualizzati 1 - 6  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Scambiata appendicite per stitichezza

La notte tra martedi 28 e mercoledì 29 giugno la mia pancia si è gonfiata come un pallone. Dopo aver sopportato per qualche ora, alle 5:30 decido di farmi accompagnare al Pronto Soccorso del Vito Fazzi - Ospedale Lecce, dove trovo delle persone gentili e professionali che mi fanno subito un antidolorifico e dei prelievi del sangue.

Alle 8.00 avviene il cambio turno di tutti (infermieri e dottori) e inizia la lunga attesa per essere visitato dal medico, cosa che avviene due ore dopo. La dottoressa Sagapede mi fa fare RX addome per scongiurare emorragie e dopo di che mi congeda alle 11.06 con una "terapia" di fermenti lattici e bustine per evacuare (non si accorge però che i globuli bianchi son molto alti, il che è sintomo di infezione).
Nel frattempo l'effetto dell'antidolorifico stava terminando e in preda ai dolori e alle urla mi somministrano un'altra dose.
Quindi vado, prendo le medicine in farmacia e comincio questa cura miracolosa, ma ahimè alle 14.00 ritornano i dolori lancinanti e mi faccio riaccompagnare in P.S., dove trovo un altro cambio di turno, ma mi lasciano entrare sulla base del referto della mattina.
QUI IL DELIRIO.
Al triage l'addetta mi lascia dolorante ad urlare su una barella, tra l'altro rimproverandomi che per queste cose non si deve intasare il PS, ma che avrei dovuto fare un clistere in autonomia. Modi sgarbatissimi, piena di autorità e priva di empatia.
2 ore dopo, alle 16.00, svengo per i forti dolori e dopo avermi preso a schiaffi per risvegliarmi si decidono a fare un altro antidolorifico, ma sempre con estrema calma, perché mica possono essere sintomi di appendicite.
Alle 18.30 finalmente la dottoressa Vantaggiato, senza visitarmi, mi dice che la terapia era stata scritta dal medico precedente e che dovevo seguirla altrimenti non avrei avuto miglioramenti; le chiedo perché mi ha fatto aspettare altre 4 ore per non dirmi niente di nuovo e mi risponde che anche se facessimo una ecografia non avremmo aggiunto nulla alla diagnosi.
Ritorno a casa, prendo le medicine e passo un'altra notte tra mille dolori.
La mattina seguente decido di cambiare ospedale, vado a Copertino, dove spiego che ho gonfiore e dolori da due giorni. Anche qui con tempi di attesa lunghissimi mi imbottiscono di antidolorifici, ma perlomeno trovo persone cordiali che mi fanno fare una ecografia e poi una TAC, da dove si evince una evidente APPENDICITE che intanto era diventata PERITONITE.
Globuli bianchi schizzati per l'infezione che nel frattempo si era creata.

Mi operano d'urgenza, 2 ore di intervento (mediamente dura dai 30 ai 60 minuti) e ora mi ritrovo SALVO PER MIRACOLO.

Questa è stata la mia esperienza al Pronto Soccorso di Lecce.

Patologia trattata
Gonfiore della pancia e forti dolori addominali.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo

Ogni volta che ho avuto a che fare con questo reparto la sensazione è stata sempre quella di trovarmi gestito dalla trascuratezza; e non mi si venga a dire Covid che, anzi, avrebbe dovuto portare più umanità. Invece ha dato alibi a più non posso e basta...

Patologia trattata
Ipertensione, cardiopatia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Non c'è mai limite al peggio

Recatomi in pronto soccorso per una brutta caduta che aveva visibilmente prodotto una lesione alla tibia distale, in fase di accettazione mi vengono urlate delle domande di rito in corridoio (perché da solo non riuscivo ad alzarmi dalla sedia a rotelle), dopo di che senza nemmeno avvicinarmi mi viene assegnato un codice bianco verde. Dopo diverse ore di attesa per una visita che non arrivava mai, comincio ad accusare i sintomi di una ipoglicemia (sono diabetico insulino dipendente). Alla mia richiesta di aiuto un infermiere si è voltato dall'altra parte, mentre un'altra mi ha invitato, dicendo che non era sua competenza, a recarmi alle macchinette. In qualche modo riesco a uscire da questa situazione grazie all'aiuto degli altri pazienti in attesa. Dopo 4 ore il medico, che guarda con diffidenza la mia gamba, mi rilascia un foglio per fare gli Rx. Il problema è che il PS non è provvisto di sala radiologica, quindi con le mie gambe avrei dovuto fare diverse centinaia di metri e prendere un ascensore (il 22) verso il reparto radiologia; fortunatamente ci riesco con l'arrivo della mia compagna...
Al reparto attendo altre 3 ore perché sovrastato da diversi pazienti politraumatizzati. Quando esprimo il mio disappunto perché avevo bisogno di essere assistito per via della mia patologia diabetica e il dolore ormai ingestibile, vengo aggredito da un tecnico donna con una maleducazione mai vista.
Morale della favola: decido di mollare tutto e tornare all'ospedale della mia città.
Per quanto se ne possa dire, il PS e l'ospedale di Foggia sono una eccellenza del territorio. In 2 ore ho eseguito visite ed esami necessari e consulenza ortopedica. Abbiamo guidato più di 3 ore per andarcene dal leccese, ma ne è valsa la pena.. Subirò un intervento perché la frattura é molto seria.

Patologia trattata
Trauma da caduta.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Degrado

Poca professionalità (l'accettazione é popolata da infermieri incapaci e arroganti che non sanno neanche cosa voglia dire comprensione e rispetto del paziente), i tempi d'attesa sono biblici e si perde la maggior parte del tempo a controllare i parenti che sostengono il paziente, anziché dare priorità al malessere del paziente. L'ambiente della sala d'attesa é fatiscente... e tutto il contesto fa solo sperare di non ricapitarci più (ero in vacanza a Lecce).

Patologia trattata
Ascesso sacro-coccigeo in donna gravida e paziente diabetica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso in tilt con solo 2 medici

Che dire... È stata un'odissea cominciata alle 16,00 di un sabato e terminata per mie dimissioni alle 00,45 della domenica.
Portato dal 118 con un codice verde, ho dovuto aspettare 1 ora e mezzo con 39,5 di febbre per poter essere ascoltato da un medico, che successivamente mi ha fatto fare una flebo per sfebbrare e gli esami del sangue.
Successivamente, usciti i risultati, mi hanno mandato in giro a farmi fare delle visite specialistiche senza essere accompagnato da un'infermiere/a, quindi vuol dire non conoscere i reparti e la loro ubicazione, fare la fila all'ascensore pubblico, non trovare i medici sul posto, ho dovuto anche aspettare un medico che finisse al pc.. mandare sms dal cellulare e... (non sto esagerando) rispondere a una telefonata personale mentre ero li ad aspettare che mi visitasse.
Poi al rientro di ogni visita dovevo fare di nuovo la fila dal medico del pronto soccorso, nonostante i rientri avessero la precedenza, dopodichè di nuovo in partenza per un'altra avventura alla ricerca di un altro reparto per un'altra visita, finchè sono arrivato a trovare quale fosse il problema (ossia dopo 5 consulti).
Morale della favola, mi hanno trovato una pericardite e prescritto una cura con l'aspirina.
Sono tornato a casa all'una della notte e, come da consiglio dei medici, sono ritornato il pomeriggio della domenica per un controllo al cuore. Dopo altre 5 ore di attesa e altre 2 visite di consulto, alla fine è scaturito che, in realtà, era una pericardite si, ma causata da citomegalovirus, quindi altro che aspirina..
Ora che sono guarito sto aspettando da 7 giorni un ECG di controllo finale per poter avere l'Ok alle dimissioni.
Personalmente sono rimasto pessimamente deluso della gestione e il funzionamento di questo pronto soccorso, sembrava un ospedale da campo nel mezzo di una guerra.

Patologia trattata
Febbre alta da più di 20 giorni e dolore forte sul torace.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

vergognoso

L'accoglienza presso il Pronto Soccorso è stat veramente inadeguata: da una guardia giurata che si è improvvisata medico, che urlava e strattonava gli ammalati. Quando finalmente abbiamo avuto l'onore di essere ricevuti dal medico, quest'ultimo ha deriso il paziente per l'incapacità di parlare correttamente (sintomo questo del tumore cerebrale).

Patologia trattata
Tumore cerebrale.
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