Urologia Ospedale Sant'Andrea Roma

 
4.1 (17)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 3 stelle

17 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
4.1
 
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Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Tumore prostata

Mi sono presentato al pronto soccorso a luglio 2022 con abbondante ematuria. Dopo analisi del sangue e una Tac che rilevava linfonodi ingrossati, ho effettuato dopo 30 giorni una cistoscopia e analisi dei tre bicchieri con esito negativo. A settembre 2021 avevo effettuato una RMN multiparametrica negativa che aveva fatto pensare ad una infiammazione urinaria, curata per mesi con integratori. Niente di più sbagliato, perché a gennaio 2023 ulteriori approfondimenti con una UroTC con contrasto, sorprendentemente hanno rilevato un tumore alla prostata Gleason 9 avanzato.

Patologia trattata
Infiammazione urinaria (rivelatasi dopo mesi tumore).
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Intervento a cielo aperto per IPB

Pur riconoscendo i grandi sforzi compiuti dal personale infermieristico di un reparto decisamente sovraffollato e non avendo le competenze per mettere in dubbio le capacità professionali del team di urologia, non consiglio il prof. Tubaro per la sua freddezza, per l'assenza di empatia e per l'incapacità di dare al paziente e ai familiari quel minimo di informazioni che mi sembrano dovute non solo eticamente, ma anche umanamente.
E, soprattutto, per il quasi totale disinteresse nel quale si è trovato il paziente durante la convalescenza.
Basti pensare che mio padre, a 25 giorni da una operazione di prostata a cielo aperto con diverse complicazioni, ha sviluppato un'epididimite al testicolo sinistro con diversi giorni di febbre alta. Non avendo alcun recapito per raggiungere direttamente il professore, abbiamo quindi telefonato varie volte in reparto parlando con i dottori di servizio. La prima volta per avere conferma della terapia prescritta dal medico di base, poi per sapere cosa fare allo scadere della terapia, visto che, anche se vi erano stati dei miglioramenti, l'infezione non sembrava debellata. Ci è stato dato un appuntamento per la visita ben 18 giorni dopo. Ovviamente ci siamo rivolti altrove, nonostante il paziente sia stato per anni in cura con il professore.

Patologia trattata
Adenoma Prostatico.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Malnutrizione, solitudine, abbandono

Ho ricoverato mia Mamma per un carcinoma di alto grado alla vescica. Prima della Turb il dott. Tubaro mi dice "con un po' di fortuna salveremo la vescica con le instillazioni. Altrimenti si fará la cistectomia radicale e ci sará la guarigione completa". Dopo la Turb, con l'esame istologico in mano consegnatomi con 10 giorni di ritardo, mi viene detto "si fará la cistectomia radicale e anche la chemio". Dopo l'operazione mi viene detto "non guarirá, cercheremo di guadagnare tempo". Mia mamma giá portava 2 sacche esterne per l'urina. Da quel momento in poi, dopo la dimissione dall'ospedale (durante il cui soggiorno fu chiesta una consulenza neurologica per un dolore costante e terribile agli arti inferiori, ma in 15 giorni non si è visto nessuno) mia mamma è stata abbandonata a sè stessa, nonostante una volta a settimana andassimo in visita dagli oncologi - ogni volta ne incontravamo 2 diverse che ricominciavano il discorso vedendola per la prima volta e dicendo "vada a casa, mangi e beva". A nulla sono valse le mie preghiere di aiutarmi in quel momento, mia mamma non si alimentava più ed io ero sola a casa con lei. Ho chiamato io una assistenza infermieristica a casa. Ho comprato di mia sponte alcuni integratori da assumere in farmacia. Il Prof. Tubaro e la Dott.ssa Federica Puccini mi hanno letteralmente abbandonata..
Mentre ricoveravo di giovedì disperata mia mamma a Villa Margherita, nella speranza di non restare da sola e aiutarla, il Prof. Tubaro mi scrisse "cerco gli oncologi lunedì." Mia mamma se n'è andata il sabato ed io non so ancora se Tubaro abbia mai 'trovato' gli oncologi.

Patologia trattata
Carcinoma vescicale.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Consulto per neoformazione al rene destro

Per una neoformazione renale entro i 5 cm. di diametro, l'unica via propostami è stata la nefrectomia radicale, cioè l'asportazione del rene. Rivolta altrove per altri pareri, sia al San Camillo che dal miglior urologo chirurgo di Roma (prof. Pansadoro) mi è stato detto che il rene non va assolutamente asportato e che l'intervento si può effettuare benissimo salvando l'organo. Sono ora in lista d'attesa altrove.

Patologia trattata
Neoformazione rene dx.
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