Urologia Policlinico Gemelli

Non trovo aggettivi adeguati per descrivere la professionalità, la gentilezza e l’educazione di TUTTO, e dico TUTTO, il personale dipendente! Un particolare ringraziamento va ai medici e infermieri del reparto di urologia. GRAZIE DI CUORE A TUTTI E CONTINUATE COSI’.

Mia moglie M. Valeria, sottoposta ad intervento per recidiva di carcinoma dell'ovaio, in data 19 dicembre 2018 ha subìto un intervento di ricostruzione ureterale dal Dr. Nazario Foschi, medico gentile e preparatissimo.
Ringraziamo per il lavoro eseguito, al termine di una lunga operazione dove più equipe si sono succedute. Oggi mia moglie sta benissimo, ringrazio il Dr. Foschi per il lavoro fatto e la professionalità profusa.
Il Gemelli non ha eguali nel mondo con medici dalle mani d'oro.

Dopo aver scoperto la malattia, mi sono rivolto subito al Gemelli di Roma, dove ho conosciuto il dott. Bassi, grande medico con una equipe tutta speciale (ottimi dottori ed infermieri). Per me queste sono le vere eccellenze italiane, tutti preparati e ognuno al suo posto.
Posso dire solo una cosa: continuate così che siete i migliori.
Un grazie a tutti da parte mia.

Ieri, 10 febbraio 2020, presso la clinica urologica del Gemelli sono stato sottoposto ad una biopsia prostatica trans-perineale. Sento il dovere di ringraziare pubblicamente il dottor Di Gianfrancesco e la sua assistente per la bravura e la professionalità manifestata con chiarezza, per il loro garbo e per il conforto umano fornitomi durante e dopo l'intervento; cosa assolutamente preziosa in questi casi.

Complimenti al Prof. Pierfrancesco Bassi. Sono stato operato e ora sono rinato grazie a lui ed anche alla sua equipe.

Professionalità, attenzione e umanità verso i pazienti.
Una squadra di medici efficiente che pone al centro dell'attività anche la relazione col paziente.

Che dire, dopo un disastroso consulto presso altro ospedale, ho avuto la fortuna di farmi operare dal dott. Emilio Sacco.
Sono rinato, grazie alla sua estrema perizia ed all'eccellente lavoro di rimozione di tutte le metastasi.
Sono ancora qui dopo 4 anni, in ottima salute.
Devo la vita al dottor Sacco.
Tutta la mia stima e ringraziamenti a lui e al Gemelli.

Medici competenti e professionali. Il prof. Pierfrancesco Bassi che dirige il reparto è un vero e proprio un luminare con anni di esperienza.

All'età di 45 anni sono stato sottoposto a Prostatectomia Radicale con tecnica laparoscopia robotica presso questa unità operativa.
Sono stato operato nel maggio 2021 dal dottor Emilio Sacco con l'aiuto del dottor Carlo Gandi.
L'intervento è perfettamente riuscito e non posso che ringraziare enormemente i due medici che mi hanno operato!
Grazie di cuore.

Tutti bravi e competenti.
Un plauso al dottor Emilio Sacco e a tutto il reparto infermieristico.

Sono stato recentemente operato di TURP (laser tullio) e voglio ringraziare il reparto di urologia del Gemelli per l’assoluta professionalita’ ed eccellenza nel settore. Un ringraziamento particolare al dr. Angelo Totaro, medico e chirurgo di grande preparazione scientifica e competenza, ma dotato di altrettanta umanita’, che si distingue per la cortesia e la disponibilita’ verso i pazienti. Quest’ultima qualita’ è una dote rara che non è affatto scontato trovare presso i medici, soprattutto quando i reparti sono sovraffollati e i chirurghi oberati di lavoro.
Un plauso speciale al Dr. Antonio Cretì che, nonostante la sua giovane eta’, ha mostrato grande capacita’ professionale e molta attenzione.
Mi sento di consigliare questa struttura e questi medici per qualsiasi problema urologico.

Un grandissimo ringraziamento al Prof. Emilio Sacco ed ai suoi assistenti per l’intervento (nefrectomia radicale) che mi ha fatto tornare a nuova vita.
Il professore è estremamente professionale, umano, è una persona meravigliosa.
Grazie! Grazie!

Ringrazio per la professionalità e l'umanità tutto lo staff di dottori e infermieri; mi sono sentito in una grande famiglia dove tutti si prendevano cura di me, in vita mia mai sperimentato prima in altre strutture.
Grazie, grazie e grazie.

Reparto eccellente, tutti favolosi, i medici e gli infermieri.
Un abbraccio speciale alla caposala, sempre molto disponibile, e un ringraziamento al dottor Nazario Foschie al grande dottor Francesco Pinto.

Sono stato operato dal Dott. Riccardo Bientinesi il 20 febbraio per applicazione di sling advance. Ciò per trattare un incontinenza medio-lieve che mi trascinavo dal 2020 dopo prostatectomia radicale e successiva radioterapia. L’intervento ha avuto esito positivo ed ho goduto di un ottima assistenza e scrupolosità diagnostica della struttura.
Un ringraziamento che non sempre deve essere scontato.

Innanzitutto un grazie di cuore al dott. Riccardo Bientinesi, che mi ha magistralmente liberato da una noiosa e frustrante patologia mediante l'inserimento di uno sling. Ottimo medico, ha una personalità aperta e grande sensibilità, mette a suo agio il paziente a cui ispira fiducia. Il mattino in cui sono stato dimesso è venuto tre volte a controllare che ci fossero tutti i requisiti.
Il personale medico e infermieristico si prende buona cura dei pazienti. Le stanze sono confortevoli, con aria condizionata, TV, bagno.
Buoni I pasti.
Un'ottima esperienza.

SEMPLICEMENTE TUTTO PERFETTO.
REPARTO OTTIMO SOTTO TUTTI GLI ASPETTI.

Mi sono trovato ad affrontare una litotrissia endoscopica per un calcolo al rene di 15 mm. Inserito lo stent, che ho dovuto portare per un mese, alla rimozione ho dovuto portare come da foglio di uscita una Rx addominale dove non si evince bene se ci siano residui di calcoli. Sta di fatto che 5 giorni dopo ho iniziato ad avere un primo dolore all'altezza del rene destro, andato via con un Oki. Dopo altri 2 giorni si ripresenta un dolore lancinante che non mi fa respirare, che si propaga sul torace sinistro, così ho iniziato a pensare se mi fosse scoppiata una arteria polmonare… Andato in un altro ospedale tramite il 118, mi fanno una Tac e mi dicono che il rene destro è pieno di micro calcoli. Tutto questo parla da sé... Mi hanno dovuto rimettere lo stent e poi sono tornato di nuovo a casa con 2 giorni di ricovero.
Altra cosa che mi ha lasciato esterrefatto, è che ho lasciato alcuni messaggi tramite e-mail della mia emergenza, ma nessuno mi ha risposto. Tra l'altro non mi era stato lasciato alcun numero telefonico di riferimento in caso di bisogno! Io mi sono trovato nel panico e forse, se qualcuno mi avesse risposto, avrei potuto prevenire quest'ultimo urgente ricovero in altro ospedale. Mi spiace perché il Gemelli, da quello che avevo constatato in diversi reparti in cui mi ero trovato bene (e così anche altre mie conoscenze) è un'ottima struttura. Il reparto urologico secondo me è da migliorare.

Causa stenosi uretrale media peniena, ho interpellato diversi urologi, tra cui il reparto Urologia del Gemelli. Qui però ho ricevuto pareri a mio avviso discordanti da diversi medici circa la terapia da loro proposta: dilatazioni uretrali.
Le dilatazioni uretrali non sono quasi mai risolutive e inoltre stressano le cicatrici nell'uretra con rischio di creare nuovo tessuto fibrotico, che rinforza la stenosi anziché combatterla. Può darsi che per alcuni giorni il flusso urinario migliori, ma poi tenderà a tornare come prima. La cura d'elezione è l'uretroplastica e, in qualche caso, l'uretrotomia endoscopica.
All'inizio, la visita con uno dei patologi urologi ha suggerito senz'altro dilatazioni uretrali. Al 2° appuntamento ho incontrato uno specializzando che ha sostenuto la tesi delle dilatazioni; peccato però che non abbia ascoltato la mia richiesta di dilatare il solo tratto stenotico nella zona peniena (non ne ho altri) ed abbia inserito il catetere semirigido sino in vescica, cosa fastidiosa e irritante per la restante uretra sana.
All'ultimo appuntamento, ne avevo 5 ma 2 li ho disdetti ottenendo rimborso del ticket, mi viene fatto capire chiaramente che presso il Gemelli non ci sono ultraspeciaizzati in uretroplastica e che le dilatazioni hanno utilità zero, sono libero di scegliere. Mi è stato consigliato contestualmente l'incontro con un eccellente e noto luminare del nord Italia che si occupa di stenosi e che risolverebbe il mio caso.
A essere sinceri, con 3 delicate dilatazioni, sto avendo un accettabile miglioramento.
Mi dispiace che all'interno dello stesso staff, per quanto cordiale e volenteroso, non si condividano le stesse opinioni tecniche.
Mi spiace notare che allo sportello proctologia sia presente una ragazza che non brilli quanto a buone maniere, anche con persone che si vede benissimo che non stanno bene e che, prima di fare una mattinata intera di fila, gradirebbero avere qualche piccola informazione. Malgrado lo sportello proctologia non sembri avere nessuno in coda, viene risposto "questo è lo sportello proctologia", mentre il dito insiste nell'indicare il cartello "proctologia".
Comunque, per quanto mi riguarda, un minimo beneficio l'ho avuto.

Per un tumore alla prostata ho subìto 3 operazioni (una non conclusa, una fallita).
Dimesso, mi hanno prescritto una cura a base di Casodex, una PSMA a Bologna prescritta dalla radioterapista dei Gemelli e dopo qualche mese mi è stata prescritta e poi rimandata per due volte la radioterapia. In sostanza, dopo mesi di confusione, ho chiesto un incontro con il management dei Gemelli. Mi ha gentilmente ricevuto il prof. Pierfrancesco Bassi, che mi ha comunicato che non dovevo fare nulla, nessuna radioterapia, e che la PSMA fatta non serviva (sic!), di continuare solamente col Casodex. Ho cambiato Ospedale! Mi hanno levato qualsiasi cura, mi hanno dedicato un oncologo e ora dopo tre controlli di PSA etc., sto bene.
Come ho gia' avuto modo di dire, sono stato sfortunato cosi' come invece la fortuna mi ha arriso indicandomi altro Policlinico.

Dal 2006 mio padre è stato seguito per ipertrofia prostatica presso lo studio del Dr. Bassi con controlli semestrali. Dopo un'attesa di ben 18 mesi nel Giugno scorso viene sottoposto a TURP, operatore il dr. Pinto. Durante la degenza ospedaliera il Dr. Bassi, pur essendo in servizio e pur essendo a conoscenza della presenza del suo assistito in reparto, non è mai venuto neanche a salutare mio padre. Impossibile parlare con i medici strutturati, neanche nelle ore previste per i colloqui con i familiari dei ricoverati. Per non parlare del post- operatorio!
Tornati a casa mio padre ha avuto due episodi di macroematuria. Il dr Pinto, medico di riferimento, più volte contattato alla email aziendale e personale, non ha mai risposto; l'esame istologico è stato comunicato via email dopo 2 mesi e mezzo, pur essendo stato refertato dopo un mese dall'intervento, e dopo miei numerosi solleciti; con il nostro medico curante abbiamo sottoposto mio padre a controlli dell'emocromo e delle urine e deciso di intraprendere terapia con ferro per l'insorgenza di anemia sideropenica. Del Dr. Pinto nessuna traccia. E nessuna risposta neanche al numero telefonico per le urgenze indicato sul foglio di dimissione.
Fortunatamente esito negativo dell'istologico, ma in futuro ci terremo ben lontani da questo reparto, dove purtroppo hanno dimenticato che cosa siano il rapporto medico paziente e l'assistenza medica.

Buona volontà dei vari professionisti, coordinamento tra reparti (i.e. Urologia/ Radioterapia) ma inesistente assistenza post operatoria (tre operazioni tra cui una fallita), direi scarsissima e basata sulla buona volontà, non sempre disponibile, di qualche medico del reparto. In conclusione, ho sentito la mancanza di una figura che si prendesse in carico il paziente e lo indirizzasse nel post operatorio. La mia sensazione (e non solo la mia) é che una volta "operati,si viene tristemente abbandonati a sè stessi.

A causa di una importante infezione alle vie urinarie, ho effettuato una visita urologica con il dottor Carlo Gandi. Al termine della visita, mi prescrive degli esami e mi dice di inviare i referti via email per avere una terapia. Bene.
Sono giorni che ho dolori e febbre alta (39,3) ma, pur avendo inviato, più volte, i referti, non ho avuto ad oggi alcuna risposta.

Mia moglie è stata operata di cistectomia radicale nell'ottobre 2016 per un carcinoma vescicale presso una struttura privata. A seguito di complicazioni varie, mi presento dal prof. Bassi nel mese di dicembre e poi ripetutamente nei mesi successivi.
Ora che mia moglie è purtroppo deceduta, posso confermare pienamente quanto detto da altri. Persona molto arrogante e di nessuna disponibilità. Praticamente ci ha solo indirizzati presso il day hospital di oncologia del Gemelli.
Nei mesi di luglio ed agosto 2017 ho inseguito per due mesi la sua struttura perché fossero cambiati gli stent a mia moglie che stava malissimo... la risposta è stata che d'estate hanno un sacco di problemi. Da allora non l'ho più visto né sentito.
L'unica occasione nella quale si è mostrato attivo e presente è stata nel precisare che lui era "professore" e gli altri semplici "dottori".

Al Gemelli si sa, i casi trattati sono tanti, ma avendo all’epoca solo 33 anni e due bambini a casa di un anno e mezzo appena, ho cercato un ospedale che a Roma fosse definito eccellenza sanitaria.
Forse, ma non per urologia. Nonostante fosse un intervento programmato, per assenza di posti letto mi hanno mandato nel reparto di week surgery, e ringrazio solo e soltanto gli infermieri che sono stati tutti davvero umani e competenti, ma i chirurghi non ne parliamo proprio. In teoria mi ha operata il dott. Sacco, per più di 4 ore di intervento. Ad oggi non so nemmeno come sia fatto. Mai passato a vedere come stavo dopo l’operazione, mai una rassicurazione o semplicemente venirmi a dire come era andata. Solo di tanto in tanto inviava gli specializzandi a controllare. Si è perfino dimenticato di somministrarmi come terapia l’eparina. Dopo quasi un anno dall’intervento sono punto a capo, il problema non è stato risolto, ho di nuovo gli stessi sintomi, calice ureterale ingrossato e capacità di scarico pressoché invariata a prima dell’intervento. Per parlare con l’urologo, impresa impossibile. Sono talmente tanti pure gli urologi che, ogni volta che andavo al controllo, erano diversi e Sacco era sempre non disponibile.

La visita fatta a pagamento, per un varicocele molto avanzato e quasi totale infertilità, è stata sufficientemente esaustiva, salvo la quasi certezza di non essere operato da lui ma da uno qualsiasi dei suoi collaboratori. Potevo andare da un medico a caso, sarebbe stata la stessa cosa? Dopo un anno di attesa, in cui ho telefonato svariate volte per avere info sull'intervento e sui tempi, non ho mai ricevuto una risposta dal dott. Gulino. Il rapporto paziente medico è durato giusto il tempo della visita a pagamento, poi più nulla! In ultimo, ero in lista per fine febbraio ed oggi mi chiamano dall'ospedale Gemelli per spostarmi ancora l'intervento, non di qualche giorno ma di quattro mesi, forse oltre, con la scusa di altre urgenze. Assolutamente sconsigliato.