Villa Garda

 
3.9 (28)

Recensioni dei pazienti

2 recensioni con 4 stelle

28 recensioni

 
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Voto medio 
 
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4.0
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5.0
Servizi 
 
4.0

STRUTTURA DATATA, MA MEDICI COMPETENTI

La struttura è datata, ma ben tenuta e con pulizia estrema.
La mia esperienza è riferita ad un ricovero per anoressia. Qualsiasi commento in merito (sia positivo che negativo) ritengo sia molto soggettivo. Si tratta di un problema "complesso" e la terapia proposta viene vissuta in modi diversi, impossibili, a mio avviso, giudicarli oggettivamente. Mi sento comunque di dire che ho trovato dei medici competenti e all'avanguardia. Il personale in reparto, negli ambulatori, negli uffici e nella manutenzione è estremamente di cuore.
Nota personale: senza Villa Garda non starei scrivendo questa recensione. Ringrazio di cuore tutti, per avermi aiutata a ritrovare la vita.

Patologia trattata
Anoressia.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

TRATTAMENTO DEL DCA

Nel corso della mia storia di "anoressica e bulimica" ho affrontato vari ricoveri volti all'aumento graduale di peso e ad un ritrovato equilibrio psico-fisico.

Due esempi sono il ricovero in day hospital alle Molinette di Torino e al Sant'Orsola Malpighi di Bologna.
Alle Molinette, principale ospedale di Torino il cui nome in pochi ignoreranno, c'è un centro di eccellenza per lo studio, la diagnosi e "la cura" dei "disturbi del comportamento alimentare".

Ora che ho avuto una ricaduta nell'anoressia-bulimia e che peso poco più di 35 kg. mi sono rivolta a loro.

Dal 3 marzo 2003 a luglio 2003 ho tentato la strada di Villa Garda. Avevo 25 anni e soffrivo di anoressia di tipo restrittivo (restricter), alternata da lunghissime fasi di bulimia con comportamenti di compenso. Una malattia che mi ha quasi uccisa e che continua a volerlo fare.
Sono uscita da Villa Garda "sbattendo la porta".
Ero aumentata di peso. Pesavo 48 kg. Incidevo maggiormente sul principio di gravità terrestre, non c'è che dire. Ma il mio animo? Continuava a soffrire terribilmente.
Allora la mia magrezza patologica era il mio "punto di forza", anche se era in ballo la mia esistenza. La mia magrezza eccessiva era un qualcosa che mi caratterizzava e mi distingueva dalla massa. Dietro a ciò c'è molto, molto di più. E la letteratura a proposito è colma di studi, testimonianze, prove.
Raggiunto il "peso in salute" avevo sì riconquistato forza e vigore, ma la mia anima era a brandelli così nel 1994 come nel 2001, così nel 1995, come adesso che sto scrivendo.
A Villa Garda c'era e c'è l'ALIMENTAZIONE ASSISTITA, ovvero i pasti consumati sotto il controllo delle dietiste e cronometrati.
Ricordo che "i regimi" erano siglati con delle lettere o dei numeri dall' 1 al 6.
Ad esempio, la DIETA 1 non prevedeva il primo piatto a cena, mentre la dieta NUMERO 5 prevedeva dessert sia a pranzo che a cena.
Ogni paziente seguiva il regime nutrizionale proposto dalla propria dietista (la mia era Laura, In tutto erano 3).
Una volta la settimana c'era l'incontro paziente- équipe medica (ad eccezione dello psicologo). Dopo essere stati pesati era lì che veniva deciso l'incremento o il decremento della quantità del cibo al pasto. Personalmente non ho mai superato il LIVELLO 5, che a colazione prevedeva l'assunzione di un succo di frutta, un panino con burro e marmellata, una tazza di latte intero e 6 biscotti.

ASSUNZIONE COLAZIONE: h. 8:30
ELEMENTI COSTITUTIVI COLAZIONE:
1 bocconcino di pane con burro e marmellata, una tazza di latte intero con 6 biscotti.

ASSUNZIONE PRANZO: h. 11:45 (con la colazione ancora sullo stomaco).
ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PRANZO:
Primo piatto, secondo piatto, contorno, frutta dessert acqua.

ASSUNZIONE MERENDA: h. 15:45
ELEMENTI COSTITUTIVI MERENDA:
due yogurt interi con Kinder cereali, un succo più pizzetta, gelato e bibita gassata d'estate.

ASSUNZIONE CENA: h. 18:45
ELEMENTI COSTITUTIVI CENA:
Primo piatto, secondo piatto, contorno, frutta, dessert, acqua.

Non si trattava di cibi sconditi e insipidi tipici di un ospedale (alle Molinette, in DCA, mi è sempre stata proposta ed è proposta quella tipologia di cibi. D'altro canto il cibo che viene dato alle anoressiche non è né più né meno di quello che si da in geriatria o in medicina generale. Com'è giusto che sia.
Oh, siamo in ospedale, mica al Grand Hotel!)

A Villa Garda si offrono cibi senz'altro succulenti (tipo spaghetti ai frutti di mare, merluzzo vicentina + polenta d'inverno, insalata di riso d'estate, crostate, budini et etc.)
L'équipe avrà pensato a questa strategia per stimolare l'appetito delle degenti, per aumentare velocemente il loro peso quasi mangiando all'ingrasso senza uso di flebo/sondino naso-gastrico, per aiutarle ad affrontare i "cibi fobici". Credo che funzioni così anche al ricovero a Todi (Umbria).

Il trattamento della sofferenza psicologica prevede sedute individuali e percorsi di gruppo volti ad analizzare certi tipi di comportamenti e atteggiamenti di fronte alla vita nella sua quotidianità, come il perfezionismo, la bassa autostima nucleare, l'intolleranza alle emozioni etc.

Provo a mettermi nei panni dei medici/psicologi/psicoterapeuti/psichiatri che hanno studiato e studiano i disturbi del comportamento alimentare comportanti sottopeso patologico, aumento di peso o obesità.
Ormai da anni e anni la psicologia, la psicanalisi (Freud parla di FASE ORALE nello sviluppo psicofisico di un individuo) la psichiatria hanno capito benissimo che questi pazienti si trovano a dover fronteggiare conflitti irrisolti con le figure parentali, traumi infantili più o meno gravi (talvolta abusi sessuali) e che hanno sviluppato un DISTURBO DELLA PERSONALITA', il più delle volte di tipo BORDERLINE nelle anoressiche-bulimiche.

Molto spesso le pazienti fanno fatica a "collaborare" (ad aprire la bocca e mangiare, insomma), e allora le si punisce. Forse per il loro bene. Ad esempio, a Villa Garda c'era il famigerato TIME OUT se persistevano atteggiamenti che andavano contro il "patto terapeutico" sottoscritto all'ingresso. In poche parole, una paziente in TIME OUT non poteva partecipare alle attività previste, ad esempio la danza che si faceva in palestra due volte la settimana.
Che dire. I medici ti tendono una mano. Si sperimentano modi sempre nuovi di intervento. Il programma di Villa Garda è mutato dal 2003 a adesso.
Ma non ci tornerei mai.
Solo l'idea di dover mangiare quella quantità di cibo mi fa venire il ribrezzo.
Mi guardo allo specchio e mi dico: "mangi e vomiti, sei uno scheletro. Vuoi essere mantenuta in vita con la flebo o il sondino naso-gastrico per la tua cocciutaggine a non vole digerire i bocconi? affar tuo. Ricorda. Lo hai già sperimentato. Sai cosa si prova ad avere una sonda nello stomaco che rilascia quella pappetta beige ad intervalli di tempo regolari."

Patologia trattata
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Patologia trattata
ANORESSIA NERVOSA E BULIMIA NERVOSA.
Punti di forza
AH, CIBI SENZ'ALTRO SUCCULENTI, DELLE VERE E PROPRIE LECCORNIE! (che però non restano nello stomaco).
Punti deboli
INTERVENTO PSICOLOGICO.
ORGANIZZAZIONE DEI "TEMPI MORTI".
ESTREMA RIGIDITA'.
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