Villa Torri di Bologna

Nel dicembre 2011 mia madre è stata sottoposta ad intervento di doppio bypass aorto-coronarico dal pregiatissimo Dott. Bentini, persona di eccellenti doti professionali e grandissima umanità. Nel gennaio 2012, sempre in questa struttura, mia madre ha impiantato un AICD dal Dott. Bilal. In entrambi gli eventi volevo ringraziare, seppur tardivamente, tutto il personale, attento e prodigo di sorrisi.

Mi sono operato in questa clinica a fine giugno 2012 senza aver nessun riferimento sulla struttura. E' stata una piacevolissima rivelazione di efficienza, capacita' e disponibilita'. Un sentito grazie a tutti i componenti di questa struttura (dai medici dell'ortopedia, alla caposala, agli infermieri e ai fisioterapisti) per il trattamento riservatomi.

Sono stata degente nella clinica dal 29 marzo al 7 aprile 2012. Ho trovato che la competenza di medici, caposala, infermieri, ausiliari e fisioterapisti è stata ottima e ringrazio in particolare la dott.ssa M.C. Roverati.

In data 19 gennaio 2016, significa pochissimi giorni fa, mi sono sottoposta ad un intervento di cervicobrachialgia bilaterale per voluminosa ernia discale a livello C5-C6 C6-C7. Ho conosciuto il Dott. Mario Bianco otto anni fa, quando già allora dovevo operarmi a San Giovanni Rotondo; fatte le varie visite, decidemmo la data dell'intervento, ma qualcosa cambiò il mio destino: una gravidanza mi blocca l'intervento. Io naturalmente, con la spinta del dottore, decisi di rimandare l'intervento. Partorii una splendida bambina che oggi ha sette anni e devo dire che fino a qualche mese fa non avevo dolori, anzi, sono molto sportiva e dinamica. Ma purtroppo da dicembre iniziano ad arrivare dei dolorini, fino a quando non mi sono bloccata completamente dai dolori acuti notte e giorno (pianti nascosti ai miei tre figli, loro non mi avevano mai vista sofferente ed io da mamma la notte nel silenzio assoluto pregavo e piangevo). Decisi subito di contattare il Dott. Mario Bianco, lui subito mi spiegò che ormai non operava più a San Giovanni Rotondo ma che si era trasferito a Bologna. Senza nessuna ombra di dubbio gli dissi che lo avrei seguito ovunque. Beh non mi sbagliavo affatto, solo pochi giorni fa piangevo disperata dai dolori ed oggi 24 gennaio sono seduta alla mia scrivania, aggiungo in ottima forma.
Non mi ero sbagliata otto anni fa ad affidarmi alle sue mani. GRAZIE DI VERO CUORE DOTT. MARIO BIANCO PER AVER FATTO NUOVAMENTE FELICE LA MIA FAMIGLIA, PERCHè LORO VEDENDOMI FARE LE COSE CON TRANQUILLITA' SONO SERENI.

Scrivo questa recensione da figlia, dal dolore che può avere una figlia nel cuore. Mia madre ha fatto l'intervento al cuore nel 2017 a Villa Torri. Per me entrare in quel posto era avere conosciuto degli angeli, mi sono sentita trattata bene e ho avuto fiducia. La mia mamma ha subìto la sostituzione della valvola aortica e una plastica alla mitrale. Uscita da Villa Torri sembrava stesse bene, ma a casa non si è più ripresa e dopo 8 mesi è stata ricoverata in ospedale per decadimento condizioni di salute. La mia MAMMA è poi morta ed io sono molto delusa. Si è verificato un infarto, è vero, ma dal quadro clinico della dimissione sembrava tutto bene, intervento riuscito. Sono delusa, in otto mesi un peggioramento così enorme non credevo si verificasse... La mia mamma era TUTTA LA MIA VITA.

Posso solo dire che dopo l'intervento fatto a Villa Torri il 2 Ottobre 2015 per correggere la fibrillazione atriale di cui soffriva, mio marito è stato malissimo, e non si è più ripreso.
Non descrivo il calvario che da quel giorno stiamo vivendo tuttora.
Se uno vedesse la sua foto di appena 2 mesi prima, dice che non può essere lo stesso uomo che è ora, dopo 2 mesi.

Con grande rammarico e dolore sono costretto a comunicare che mia nonna è entrata nella struttura con le sue gambe uscendone ahimè diretta alla commemorazione dei suoi familiari.
Una signora dell'età di 80 anni è deceduta a seguito di un intervento con esito "TECNICAMENTE RIUSCITO", almeno cosi è stato dichiarato dall'equipe medica.
Solo a disgrazia avvenuta riceviamo consapevolezza che probabilmente i medici avrebbero dovuto informarci che, vista l'età avanzata del paziente, si sarebbe potuto incorrere a delle complicanze. Viceversa, le certezze e rassicurazioni ricevute hanno condizionato tutti i familiari nella scelta, che si è rivelata tragica.
Spero che in futuro i medici riusciranno ad essere più "realistici", descrivendo tutti i rischi eventuali che incorrono i pazienti e consentire così le dovute valutazioni. Scopriamo solo ora, ad esempio, l'esistenza di tecniche meno invasive e con minore probabilità di decesso rispetto a quella a cuore aperto appena realizzata.