Abilify

Diminuisce le voci, ma per la paranoia non va bene, per l'odio degli altri non va bene. Poi per me È TROPPO LEGGERO e, nonostante io prenda 5 mg., mi porta sonnolenza, ma questa in fondo è una cosa buona perché mi rilassa. Inoltre mi indebolisce anche le gambe, forse troppo.
Io sono obeso e questo farmaco mi aiuta a fare la dieta.
Non è vero che mette voglia di uscire, perché io non esco lo stesso. Instupidisce un po', ma non mi importa molto visto che sono già invalido al 100% .

Racconto un po' la mia esperienza relativa all'assunzione del suddetto farmaco per la durata di 4- 5 anni.

Dopo una cura in anni a periodi alterni, ho potuto avere un'idea precisa di taluni degli effetti collaterali del farmaco in correlazione alla "malattia".
Il rischio obesità a mio avviso (e a detta di uno specialista a me noto) è molto elevato, soprattutto per una ragazza.
Purtroppo ho riscontrato danni irreparabili e cedimenti del tessuto epiteliale, quali: smagliature profonde, pelle in eccesso dovuta alla disidratazione e a un pericoloso aumento ponderale per la fame eccessiva quanto incolmabile oltre alla più comune cellulite.
L'AUMENTO PONDERALE è sempre stato direttamente proporzionale all'assunzione del farmaco (tra 5 e 15 mg.), mentre il dimagramento corrispondeva a successivi periodi di relativo benessere psichico in assenza della terapia.
Per aumento di peso vorrei specificare non un'oscillazione di qualche chiletto, ma bensì un aumento di 15- 20 e persino un picco vertiginoso di ben 30 kg. nell'ultimo anno di cura ( naturalmente ogni anno riuscivo, con adeguata attività fisica, a riequilibrare il peso, per poi ricominciare a ingrassare con Abilify).

Altri effetti collaterali che hanno favorito la situazione che condivido (sono molto attenta alla salute fisica e allo sport) hanno inciso pesantemente sulla qualità della mia vita:
Stanchezza persistente, debilitante e spesso svilente; Alterazioni sensoriali come ad esempio una percezione errata degli spazi, vertigini, senso di pesantezza specie nelle gambe e formicolii; Necessità di coricarmi più spesso e dormire molte ore.
A volte questa stanchezza generava un senso di vuoto e dispiacere così forte che per anni ho creduto di vivere una depressione mai diagnosticata e si traduceva concretamente nell'ostinazione mentale a non voler più cercare un progresso in qualsiasi ambito di vita per l'impossibilità di esprimersi sia fisicamente che intellettualmente a 360 gradi, ostinazione che ad oggi reputo quasi esclusivamente imputabile ad un vero e proprio annebbiamento e affaticamento mentale relativo a uno o più farmaci sperimentati, non adatti alla mia personalità, fisicità, stile di vita, metabolismo ecc.