Cardiochirurgia Molinette

 
4.5 (52)

Recensioni dei pazienti

52 recensioni

 
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3 stelle
 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Ritorno alla vita

Sono venuto a conoscenza di questo sito per caso e sento il bisogno di ringraziare pubblicamente chi è riuscito a ridarmi LA VITA.
Sono stato trapiantato di entrambi i polmoni da poco meno di 21 mesi e non posso fare altro che esprimere un grande elogio a tutte le persone che, con imnensa professionalità, dedizione, disponibilità, amore, hanno reso possibile tutto questo.
Un grande fiore all'occhiello di questo bistrattato SSN.
Un ringraziamento particolare a tutta l'equipe della sala operatoria, diretta magistralmente dal Prof. Mauro Rinaldi e dal suo assistente Dott. Boffini, ai professionisti del reparto di rianimazione della cardiochirurgia, veri angeli custodi e al reparto di degenza (cardiochirurgia e pneumologia) dove ho proseguito il mio percorso di ritorno ALLA VITA.
Se ho dimenticato qualcuno non me ne voglia, perché è così grande l'emozione che potrebbe giocare brutti scherzi.
VE NE SARÓ SEMPRE INFINITANENTE GRATO

Patologia trattata
Fibrosi polmonare idiopatica.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ringraziamento per la professionalità trovata

Grande professionalità e competenza, nonché disponibilità nel sentire i problemi dei pazienti.

Patologia trattata
Stenosi valvola aortica in paziente con lunga anamnesi per problemi cardiaci causati dai reumatismi articolari all'età di 11 anni. Primo intervento nel 1980 per emoftoe trattato da anni per doppio soffio cardiaco mitralico che aveva provocato tanti casi di aritmie e molto altro.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Ringraziare

Vorrei complimentarmi con il cardiochirurgo dottor Elio Di Rosa per l'intervento di bypass fattomi 17 anni fa. I medici che oggi mi hanno fatto una angioplastica si sono complimentati per i due bypass. Grazie Dott. Di Rosa.

Patologia trattata
Rivascolarizzazione cardiaca.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

degenza per bypass

Lo consiglierei per l'alta competenza dei medici, tutti molto encomiabili e disponibili, un team davvero eccellente, che in sostanza mi ha salvato la vita.
Il personale infermieristico non sempre è all'altezza di un impegno tanto gravoso, tuttavia, diversi elementi sono davvero molto professionali e non si dimenticano che il reparto non è una RSA ma un reparto di cardiochirurgia.
Vorrei inoltre ricordare che non tutti i pazienti hanno la capacità di sopportare un intervento tanto importante, manca del tutto un supporto psicologico e una preparazione del personale infermieristico in questo senso.
Buon Natale a tutti.
Sebastiano

Patologia trattata
Bypass.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Intervento non riuscito e gravi complicanze

Sono stata operata a ottobre 2021 per una plastica della valvola mitrale a causa di insufficienza mitralica severa. L'intervento avrebbe dovuto essere effettuato dal dott. Marchetto, che mi aveva visitata, nel reparto di cardiochirurgia universitaria (primario prof. Rinaldi). Solo dopo il ricovero, alla vigilia dell’intervento, mi venne comunicato che il dott. Marchetto aveva cambiato struttura (senza che lo stesso si fosse degnato di avvisarmi). Di conseguenza l'intervento è stato effettuato da:
Cristina Barbero - Prima chirurga;
Marco Pocar - Primo chirurgo;
Dario Brenna - Altro chirurgo;
Maria Luisa Carbone - Altra chirurga.
L'esito:
1. La plastica non è riuscita: in seguito all'intervento in minitoracotomia destra l'insufficienza mitralica era ancora tra moderata e severa. Peraltro l'esito negativo non è stato rilevato e comunicato a me o ai miei familiari dall'ospedale, bensì successivamente dalla struttura di riabilitazione. A causa della plastica non riuscita non è stato possibile intervenire con una seconda plastica ed è stato necessario ricorrere a una sostituzione valvolare con sternotomia a meno di 6 mesi di distanza dall'intervento. Il secondo intervento (che è andato bene) è stato effettuato in altra struttura (Policlinico San Donato) da un'altra equipe.
2. Durante l'intervento è stata lacerata un'arteriola epatica, con conseguente emorragia a livello della cupola del fegato e quindi emoperitoneo nei quattro quadranti addominali (ovvero un'emorragia tale da riempire di sangue tutto l'addome). Incredibilmente l'equipe non si è resa conto di nulla prima di richiudere la ferita: l'emorragia interna ha quindi causato uno shock pressorio di cui si è resa conto l'equipe di terapia intensiva, che ha dovuto agire d'urgenza con plurime trasfusioni ed embolizzazione. L'emorragia addominale ha reso necessaria una permanenza in terapia intensiva per 6 giorni, di cui 5 intubata e in coma farmacologico, con diverse conseguenze.
3. Una prima conseguenza è stata un'infezione di Klebsiella pneumoniae e di Morganella morganii a livello polmonare, curata inizialmente con terapia empirica e poi - solo dopo 9 giorni, quando sono risultati positivi per Klebsiella anche la punta del catetere venoso centrale e il tampone rettale - con un diverso farmaco. Una seconda conseguenza è stata lo stato di malessere, spaesamento e confusione legati alla lunga sedazione.
4. Infine, alle dimissioni viene rilasciato un numero di telefono del reparto per la visita di controllo, ma chiamandolo non c'è stato modo di prenotare la visita; mi è stato comunicato che occorre passare dal CUP e attendere i tempi di una prima visita. In pratica non è previsto un follow-up.

Patologia trattata
Insufficienza mitralica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

Mia madre é stata operata a fine luglio 2019 (4 bypass coronarici) e, nonostante ci fosse il sospetto di mielodisplasia, il dott. La Torre (in visita privata) non ha reputato necessario approfondire. 2 operazioni in 20 giorni, la seconda per una mediastinite presa in sala operatoria. Dopo 8 giorni dalla prima, é stata mandata in riabilitazione; peccato che mamma fosse un pallone, piena di liquidi in tutto il corpo e dentro i polmoni, aveva dolori atroci e solo dopo 15 giorni dall'operazione si sono accorti dell'infezione e che lo sterno non si era chiuso. Così una seconda operazione, 8 giorni alle Molinette (in pericolo di vita per infezione) per la riabilitazione, 50 giorni di fortissimi antibiotici e mesi di clinica.
Conclusione: dopo 6 mesi di sofferenze, la mielodisplasia si é trasformata in leucemia acuta.
Igiene: ci facevano entrare in terapia intensiva 2 per paziente allo stesso orario, senza mascherina, guanti, copriscarpe e copritesta, solo con il camice.
1 Bagno con 3 wc per tutto il reparto con accesso consentito ai visitatori.
Assistenza: siamo stati noi figli a turno notte e giorno, visto che mia madre non era autonoma.

Patologia trattata
Coronarie ostruite.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo

Sono stato ricoverato per una minitoracotomia per un by-pass dell'arteria mammaria al cuore in sostituzione di una coronaria chiusa.
Appena ricoverato, hanno fatto uscire i parenti e mi hanno proposto una sternotomia a cuore fermo, con la scusa di riparare con un secondo by-pass una coronaria minore che aveva un piccolo restringimento. La diagnosi di altri medici era "non necessaria". Non ho accettato e ho chiamato con il campanello una infermiera per comunicare la mia decisione. Dopo mezz'ora di attesa e nessun riscontro, ho staccato i cavi che mi tenevano monitorato al computer, nessuno si è accorto di nulla. Mi sono alzato e ho raggiunto la postazione del personale, ed era sguarnita. Ho vagato per 20 minuti, ma sicuramente di più, alla ricerca di qualcuno. Se avessi avuto un infarto??? Alla fine ho trovato un infermiere, mi sono dimesso firmando per uscire.

Patologia trattata
Coronaropatia.
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