Casa di Cura Abano Terme

 
4.3 (114)

Recensioni dei pazienti

114 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.3
 
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4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento al dott. Rulli Ernesto

Ringrazio gli infermieri, l'anestesista e tutta l'equipe del dottor Rulli Ernesto per la professionalità e umanità dimostrate! Ma soprattutto ringrazio di cuore il dottor Rulli perché di questi tempi trovare un medico così umano e disponibile è raro!

Patologia trattata
Cisti recidiva al polso.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Ottima struttura, che Dio ce la conservi!

Che conforto!!! Una struttura accogliente e ben organizzata con BRAVISSIMI medici dotati non solo di grande professionalità e competenza, ma anche di quella UMANITÀ e SENSIBILITÀ, che non si imparano sui libri.
Grazie.

Patologia trattata
- 2003 e 2011) Ortopedia: Cuffia rotatori.
- 2019) Ginecologia: Polipo uterino.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

MICROCHIRURGIA DELLA MANO- DOTT. RULLI

Voglio ringraziare di nuovo il Dott. Rulli Ernesto che ha percorso con me il mio incubo... che a faticato ben 3 volte, che ha lavorato sodo per sistemare qualcosa alla mia mano destra: quella che qualcuno aveva rovinato in un'altra struttura. Il Dott. Rulli è un grande, umano, gentile, professionista preparato, lavora con pazienza, è sempre disponibile, interessato e segue con attenzione i pazienti. Svolge il suo lavoro, la sua professione, con cuore e sentimento. Ma cosa vogliamo di più??
Ringrazio anche il Dott. Nelson, è lui mi mi ha apertola strada...
Ringrazio anche a tutto il personale della Struttura di Casa di Cura Abano Terme, dal c.u.p. agli ambulatori, ai reparti e sale operatorie, per la gentilezza e disponibilità lavorativa!
Auguro a tutti Buon Lavoro e Lunga Vita!

Patologia trattata
Lesione nervo ulnare mano dx.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Ennesimo intervento al ginocchio

Insoddisfatta! Dopo ben 6 interventi al ginocchio in varie strutture ospedaliere, mi sono rivolta alla struttura nell'ottobre 2014. Il dottore mi rassicurava dicendo che mi avrebbe applicato una protesi con raddrizzamento del ginocchio. Non mi ha più visitato... Nel maggio 2015 sono stata ricoverata per il suddetto intervento, ma il dottore si è ben guardato dall'effettuare un esame preventivo. Non l'ho visto neppure in sala operatoria, ero già sotto anestesia. Dopo l'intervento ho dovuto elemosinare un colloquio, in cui mi informava di avermi lasciato la protesi rotula vecchia, anche se logora, e dimostrava di non avere effettuato il raddrizzamento dell'articolazione! All'ultimo controllo , dato che le cose non erano migliorate, mi proponeva di sostituire la protesi, facendo confusione e dimostrando di non ricordarsi più il tipo di intervento fatto. Ad oggi, a 3 anni di distanza, sono ridotta molto peggio di prima!

Patologia trattata
Rotula alta e ginocchio valgo.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia ginocchio - protesi

Mia madre è stata operata il 12/1/2018 di protesi totale del ginocchio dal dott. Girotto. Intervento riuscito e soprattutto la degenza, sia nel reparto chirurgico che in quello riabilitativo, è stata perfetta. Considerata l’età avanzata, è stata seguita con pazienza e gentilezza da tutto il personale medico, infermieristico, fisioterapico e dagli ausiliari. Pulizia buona, vitto sufficiente.
Grazie a tutti.

Patologia trattata
Artrosi ginocchio.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Parto indotto

Reparto di ostetricia e ginecologia. Luglio 2015. Parto indotto a 41 settimane per scarsità liquido e conseguente taglio cesareo di urgenza. Ero in una doppia, la mia compagna di stanza era straniera, non parlava italiano e con lui c'era il marito. Sempre. Perennemente. Non c'era un minimo di privacy. Caso volle che quando lei venne portata in sala parto (era sofferente già da ore) a me iniziarono le doglie. Era il mio primo travaglio, le doglie indotte sono molto forti fin da subito, io ero terrorizzata e nonostante le mie richieste di aiuto, nessuno mi tranquillizzò. Anzi, pensarono bene di chiudere la porta della stanza in cui stavo perchè disturbavo le altre donne in reparto. Le infermiere sbuffavano ad ogni mio lamento per il dolore, non mi ascoltavano e mi facevano sentire a disagio. Durante il travaglio, durato 10 ore, controllavano la dilatazione uno dopo l'altro, anche durante le contrazioni, facendomi malissimo. Il primario, lui davvero bravo e gentile, alla fine decide per un taglio cesareo d'urgenza perché la bambina non si impegnava. Una volta nata, la bambina stava benissimo ma, nonostante questo, non me l'hanno avvicinata; infatti con lei l'affezionamento è stato, purtroppo, non immediato. L'ho vista da lontano per due secondi e basta. Lasciata da sola a smaltire i medicinali per 3 ore, senza ricevere risposta riguardo la salute di mia figlia, finalmente vengo portata in stanza, questa volta una quadrupla. Io l'unica cesariata. Durante i 3 giorni di degenza vengo trattata in malo modo quando chiedevo aiuto per muovermi, andare in bagno, prendere la piccola. Fin da subito obbligata a stare in piedi, camminare e fare tutto da sola, sofferente dal taglio. (tengo a precisare che ho avuto un altro parto, sempre TC, in un altro ospedale e per tutta la prima giornata mi aiutavano in ogni cosa, lasciandomi riprendere dall'intervento).
Insistevano inoltre che svegliassi la bambina ogni 3 ore per allattarla, nonostante facesse fatica a dormire e avessi bisogno anch'io di riposare. Sono quindi stata mandata a casa dopo 2 notti ancora piegata in due per il dolore. L'unica cosa positiva è stato il taglio, cucito con punti riassorbibili e cicatrice, una volta guarita, praticamente invisibile.

Patologia trattata
Parto indotto e TC d'urgenza.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Visita urologica e relativi esami

Premetto fin da adesso che la mia recensione è negativa. Consigliato dal mio medico di condotta (Ughi Monica), mi sono recato presso il vostro istituto per una visita urologica effettuata il 20 ottobre 2016. In quella occasione non ebbi una buona impressione, ma con il pensiero positivo ho accolto i consigli del dottore. In seguito mi consigliò di effettuare RM addominale per la prostata e relativa biopsia mirata fusion: la RM per il 2 novembre 2016 e la biopsia per il 3 novembre 2016. Dopo la RM ed avermi dato il dischetto con l'esito nel pomeriggio del 3 novembre, mi sono presentato per la biopsia (premetto che durante il colloquio con il dottore, mi fece presente che la mia biopsia era sperimentale con ecografia mirata. Io ho accettato, con la condizione che questo tipo di esame non fosse doloroso - avevo già fatto 2 biopsie presso l'ospedale di Lugo di Ravenna e non avevo mai sentito nulla); mi sono preparato per la biopsia e il dottore, con l'aiuto di 2 assistenti, ha iniziato la pratica inserendomi nell'ano la sonda. Subito dopo ha iniziato a praticare l'anestesia e ho subito sentito un male terribile, comunicandolo al dottore e nel frattempo ho iniziato a tremare dal dolore e dalla paura. In seguito il dottore mi ha rassicurato che da quel momento non avrei più sentito niente, perchè gli effetti dell'anestesia erano già in atto. A questo punto mi infilava il primo ago per l'estrazione dei tessuti da esaminare, ho urlato dal dolore chiedendo al dottore come mai e intanto soffrivo e tremavo sempre di più. Per tutta risposta il dottore mi informava che effettuava una ulteriore anestesia, ma io, memore del dolore precedentemente provato sia per l'anestesia sia per il tentativo di estrazione dei tessuti, ho chiesto ed ottenuto di terminare in seduta stante l'esame. Tremolante e dolorante mi sono rivestito (devo oltremodo segnalare la mancanza di dignità nell'effettuare la biopsia, basterebbe poco, anche potersi coprire i genitali sarebbe di grande aiuto.). La verità è che non avevo neppure la forza di parlare dal dolore, ma il mio istinto era veramente di mandare tutti a quel paese. In ogni caso il dottore mi ha dato appuntamento a Febbraio 2017 per una visita ed eventuale biopsia (col cavolo che ci ritorno). Di questa avventura ne traggo una esperienza che mi segna moralmente e fisicamente. Ancora una volta vale sempre quella regola, che sono le persone che fanno le cose e non la tecnologia. Oltremodo devo dire che non c'è stata nessuna comprensione o aiuto morale dalle persone che erano presenti, nè dal dottore stesso. Termino questa mia con dispiacere personale, ero convinto che avrei trovato il meglio, ma cosi non è stato.

Patologia trattata
Ipertrofia Prostatica Benigna.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Soddisfatto

Nel mese di febbraio ho fatto un intervento in laparoscopia robotica.
Voglio ringraziare pubblicamente il dott. Salvaggio per la sua competenza e umanita', fin da subito ho capito che era un professionista vero. Mi ha dato tanta sicurezza e voglio dirgli che sara' sempre nel mio cuore.
Grazie dott. Antonio Salvaggio.

Patologia trattata
Intervento di linfoadenectomia prostatica per recidiva carcinoma della prostata.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

RINGRAZIAMENTO

Fine anno, periodo di bilanci.
Questo anno, nel corso di due mesi, sono stato ricoverato presso il Policlinico ben due volte.
Tralasciando gli interventi fatti, voglio sottolineare la bontà delle diverse unità operative ad iniziare dal Pronto Soccorso: dove nonostante l'ora, le due di notte, sono riusciti a farmi, oltre alle solite analisi, anche una TAC, e dopo una giusta diagnosi hanno organizzato il mio ricovero.
La Radiologia Interventistica.
L'unità di Anestesia e Terapia intensiva.
I vari laboratori di analisi.
Ed infine l'unità di Medicina Generale, dove con grande maestria il primario dottor Gianandrea Baldazzi, nonostante il mio sovrappeso 126 chili per 1,75 metri di altezza, è riuscito ha operarmi con metodica mininvasiva: quattro giorni dopo l'operazione sono stato dimesso.
Sono veramente grato a tutti al personale medico, infermieristico, agli addetti all'assistenza compresi quelli che nell'ombra coordinano gli appuntamenti.
La loro capacità professionale di alto livello dimostrate, la solarità e la capacità di comprendere a pieno lo stato d'animo altrui hanno reso la degenza ed i problemi legati ad essa più leggeri e sopportabili.
Tanti Auguri a tutti Voi e alle Vostre famiglie.

Patologia trattata
Ascesso ad un diverticolo. Asportazione di tumore al colon.
Punti di forza
L'empatia di tutto il personale.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Intervento anca con protesi

Il giorno 19 maggio sono stato operato all'anca dal Dott. ANGELO RIODA. Che dire di questo dottore.. è semplicemente MERAVIGLIOSO, bravo, educato, competente, è grazie a lui se dopo il primo giorno ho iniziato a camminare. Un grazie va anche a tutti i componenti della sala OPERATORIA, ho trovato persone molto gentili, umane, mi hanno offerto la massima assistenza, mi sembrava di essere il loro figlio. Grazie a voi tutti, grazie alle infermiere di reparto, sempre pronte e disponibili, insomma: grazie a tutto lo staff.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Intervento all'anca con protesi.
Punti di forza
la gentilezza, educazione, professionalità di tutti, specialmente del Dott. RIODA ANGELO, COLUI CHE MI HA OPERATO.
Punti deboli
l'unico punto debole dell'ospedale di Abano è la cucina, senza offesa un vero schifo; qualsiasi cosa si mangiasse puzzava di chiuso, ma questo è relativo vicino all'intervento che ho avuto.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ringraziamenti

A fine luglio sono stato ricoverato per sottopormi ad intervento di Ri-resezione epatica e cistectomia parziale con enterocistoplastica e linfoadenectomia. L'operazione è stata complessa, molto delicata e per questo l'equipe che mi ha seguito è stata impegnata per parecchio tempo.
L'ho già fatto personalmente, ma desidero ora ringraziare il Dr. Baldazzi, i suoi collaboratori specialisti Dr. Marcello Spampinato, Dr. Antonio Salvaggio, Dr. Angelo Caffarelli, Dr. Dente Donato e tutto il personale del reparto. Come sempre (era la quarta volta), ho riscontrato competenza, efficienza e soprattutto tanta "umanità", che altrove si trova molto raramente.
Nel complesso la struttura è ben organizzata sia nei pre-ricoveri, sia nei controlli post-operatori. Rispetto al primo ricovero del maggio 2011, ho rilevato qualche carenza, forse conseguenza dei tagli alla sanità di cui logicamente risentono anche le strutture convenzionate.

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Recidiva locoregionale vescicale di neoplasia del sigma e metastasi epatica singola del Seg. S5.
Punti di forza
Competenza e "rapporto umano" con il paziente.
Punti deboli
Qualche carenza nei servizi.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Urologia: disagi dopo intervento

Operato nel dicembre 2011, dovevo recuperare in pochi mesi ma invece oggi 20 ottobre 2012 sono ancora qui con dei grossissimi problemi di incontinenza urinaria, stenosi, vescica ridotta con diverticolo, reflusso delle urine agli ureteri con grosso rischio di gravi infezioni che possono compromettere i reni. Questo è il risultato che ho avuto dopo l'intervento con il laser..
Ringrazio i medici che mi hanno provocato tutti questi problemi..

Patologia trattata
Ipertrofia prostatica benigna.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Ma non chiedano poi i soldi alla Regione!!!

Prenoto una visita ortopedica convenzionata al Policlinico di Abano Terme, per via del tanto declamato primario e la sua équipe che si occupano della chirurgia del ginocchio.
A parte la coda agli sportelli per il pagamento del ticket, che va fatto solo il giorno stesso della visita e solo lì, cioè senza la possibilità di pagare anche presso banche convenzionate, posta, ecc., c'è un'enorme confusione di persone che stazionano in piedi in entrata e nei corridoi, anziani che non capiscono il sistema dei numeri e si trovano smarriti e spaesati, gli altoparlanti che dicono (male) una sola volta il proprio numero alla visita.
La mia visita ortopedica è durata esattamente 7 (diconsi sette) minuti e così vado a descriverla: entro ed il medico è intento a mandare sms e manco mi saluta, quindi vabbè, si scusa che deve finire di digitare... Mi fa spogliare, mi fa piegare il ginocchio una volta, mi fa rivestire, non si degna di guardare le risonanze magnetiche che ho portato con me, inizia a scrivere una risposta, che in pratica non dice niente.
Se lo tenessero il loro robot operatorio.
Mai più in una struttura convenzionata!!!

Patologia trattata
Artrosi del ginocchio.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Meglio Padova

La casa di Cura di Abano è una struttura privata, però è obbligata ad erogare anche servizio pubblico.
Sono abitante ad Abano Terme, per cui conosco molto bene la struttura.
Il Pronto soccorso è l'unico servizio convenzionato di buona qualità.
Vari episodi si sono susseguiti, ad esempio:
1) Mi sono recato al "policlinico di Abano Terme" per una clismaopaco al Retto, l'infermiera inizia il clistere e poi sparisce lasciando la del corridoio porta aperta e il sottoscritto con il sedere per aria mentre passano le persone che accedono agli ambulatori per il corridoio, era andata in cerca del medico, nel frattempo il dolore aumentava. Il medico non si è trovato, dopo un tempo interminabile mi ha fatto l'esame l'infermiera, lamentandosi che facevo fatica a stare fermo!
2) Nel 2002 mia madre veniva ricoverata in rianimazione per ictus, appena uscita da rianimazione (cinque giorni) volevano spedirla subito (due giorni dopo) a casa, servivano i letti ma mia madre non poteva essere dimessa; dopo le mie rimostranze il medico mi dice "questa è una struttura privata, deve produrre reddito", se voglio c'è posto nelle stanze a pagamento, gli dico che però non rifiuta i finanziamenti dall'USL per le apparecchiature, allora decide di tenerla altri 5 giorni. Tornata a casa il medico la fa ricoverare subito a Padova ove rimane un mese fino alla stabilizzazione dell'anticoagulante e per un'infezione intanto sviluppatasi.
I residenti delle zona conoscono bene la situazione dei convenzionati ricoverati e la evitano per quanto possibile.
In pratica i servizio non è un servizio pubblico.
Naturalmente nei "piani alti" si organizzano operazioni con luminari, ma questa è un'altra storia.


Patologia trattata
Ictus
Punti di forza
il servizio di pronto soccorso (ottimo)
ricoveri per i "dozzinanti" (a prezzi molto elevati)
Punti deboli
I convenzionati sono in situazione vergognosa
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Impossibile prenotare per telefono

Sono più di 7 giorni che provo ore e ore a prenotare una visita, impossibile: sempre la segreteria.

Patologia trattata
Visita ortopedica post chirurgica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mamma con scompenso cardiaco

Mia madre è stata ricoverata 4 giorni, conclusisi con la morte 3 giorni dopo dalle dimissioni. Dopo essere stata visitata in pronto soccorso, dove avevano detto "niente di grave", è stata ricoverata in medicina generale. Oltre ad essere stata trattata malissimo, messa prima in a stanza da sola poi in una stanza da quattro con anziana urlante con broncopolmonite, non è sta nutrita adeguatamente per ben 4 giorni. Dopo 4 giorni é stata rimandata in una struttura altrettanto pessima, dove dopo 3 giorni è deceduta (dopo averci detto che era critica ma stabile).

Patologia trattata
Scompenso cardiaco e distress respiratorio.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Intervento ernia inguinale

Scrivo per l'operazione all'ernia inguinale di un famigliare. Pessima recensione. Non è un day hospital, ma un intervento ambulatoriale. Ti fanno aspettare seduto in sedia, entri nell'ambulatorio diviso da 4 tende che dividono i pazienti stesi nel lettino. Se sei l'ultimo, hai circa meno di due ore per uscire dall'ospedale, non ti mettono punti di sutura ma graffette che non ti permettono di camminare nè di stare seduto (una vera armatura da medioevo). Per quello che so io, non esiste in nessun ospedale al mondo che mettano ancora per un lungo taglio delle graffette. Questa è la Sanità della Regione del Veneto. Assessore Lanzarin e Presidente Luca Zaia, così non va bene.

Patologia trattata
Ernia inguinale.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento reparto chirurgia del ginocchio

Mia mamma è stata operata il 04/06/2018 di protesi totale del ginocchio dal dottor Girotto. L'intervento è riuscito al 100%. La degenza, sia nel reparto chirurgico che in quello riabilitativo, è stata perfetta. Ringrazio di cuore tutto il personale medico, infermieristico ed i fisioterapisti.

Patologia trattata
Gonartrosi ginocchio.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Intervento inutile e dannoso al menisco

Nel 2013 mi recavo dal dott. Girotto per un fastidio al ginocchio che, solo in particolari situazioni (intenso nuoto a rana o lunghe camminate) mi doleva un po', senza essere mai gonfio o darmi eccessivi fastidi (correvo regolarmente e fino a qualche anno prima facevo triathlon ed anche la maratona). Dopo la visita il dottore mi disse che il menisco era rotto e che andava operato, se no così lasciandolo avrei causato l'usura della cartilagine. Sarebbe stata fatta solo una pulizia della parte lesionata del menisco che mi avrebbe permesso in breve di fare attività sportiva tranquillamente. Mi sottoponevo all'intervento ad Abano. Mi diceva che l'intervento era andato bene ed aveva trovato la cartilagine perfettamente integra, malgrado la mia età. Sembrava tutto bene per un breve periodo, poi cominciavano i dolori (molto peggio rispetto a prima) e continui, nonchè il ginocchio ha cominciato ad "incastrarsi", cosa che prima non era mai avvenuta; tornavo allora dal Dott. Girotto che mi diceva che era normale in quanto la cartilagine del ginocchio senza il menisco si usurava! E che per rimandare un intervento di protesi era meglio sospendere ogni tipo di attività! Alla mia osservazione che lui mi aveva consigliato di operare un ginocchio che mi dava ben pochi problemi solo per "preservarlo", mi rispondeva che lui mi aveva operato solo per togliermi i fastidi del menisco rotto e che l'usura ora era inevitabile. L'unica cosa che mi proponeva erano delle iniezioni di acido ialuronico che lui stesso mi faceva e che non hanno sortito alcun effetto. Ora il ginocchio mi fa continuamente male, la mattina appena alzato e quando sto a lungo seduto e mi alzo si blocca, ho dovuto smettere di correre per il dolore e di fare attività ed ho scoperto che la "pulizia" non è stata tale ma ha in realtà comportato l'asportazione di un terzo del menisco!

Patologia trattata
Meniscopatia.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Piede diabetico

Mia madre è presa in cura da ottobre 2015 nel reparto del piede diabetico, è stata ricoverata 2 volte, la prima forse ormai era tardi quando siamo giunti alla prima visita e la conseguenza è stata l'amputazione dell'alluce del piede sinistro. Nel secondo ricovero, avvenuto ad aprile 2016, le è stato amputato il 2° dito del piede sinistro.

Patologia trattata
Piede diabetico.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Attesa sala gessi

Mi domando a cosa serva il codice che ti danno in accettazione, se poi bisogna andare dall'infermiere per farsi inserire manualmente; oltretutto questa modalità non è scritta da nessuna parte.. Io, non sapendo, sono entrato alle 8.00 e solo alle 10.00 ho capito questa procedura. Assurdo, solo per una medicazione dopo una operazione al tunnel carpale - fatta oltretutto alla Diaz!

Patologia trattata
Tunnel carpale.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Intervento artroscopia

La mia esperienza: sono stato operato a fine agosto nel reparto 'fiore all'occhiello' di Chirurgia del Ginocchio per una condropatia F/R. Preoccupato subito dalla sbrigatività (e dalla lacunosità delle volte) del personale infermieristico nelle visite pre intervento, sono stato operato in modo NON risolutivo dal dr. Bertolini, che non si è nemmeno scomposto dopo l'intervento di venire a spiegare cosa ha fatto. Cosa che ha delegato ad una dottoressa, peraltro scortese e sbrigativa. A due mesi dall'intervento aspetto ancora la cartella clinica, che mi dicono ferma in reparto dopo vari solleciti. Visita di controllo a mò di sistema pubblico (ma qui trattasi di privato remunerato dallo Stato, cioè da noi), fatta da un medico diverso da colui che mi ha operato (e che quindi sapeva del mio caso quanto mia nonna), in modo (al solito) sbrigativo. Scarsa informazione sulla fase post operatoria che mi avrebbe consentito scelte diverse e più oculate in sede di fisioterapia. Sconsigliata!

Patologia trattata
Condropatia Femoro-Rotulea.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Ernia inguinale... infinita

Da un anno in lista di attesa con 3 accessi in pronto soccorso trattati con flebo, ma ancora non mi chiamano. Dopo l'ultimo accesso, ancora preso dai dolori cambio ospedale e mi operano d'urgenza!

Patologia trattata
Ernia inguinale.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Che Pronto Soccorso..

La nonna viveva da sola in autonomia e autosufficienza. Lunedì 23 novembre è stata accompagnata in pronto soccorso da una ambulanza del 118, partita purtroppo proprio dalla casa di cura. All'arrivo in area rossa in codice giallo, la visita il dr. M.A., il quale scrive "giunta autonomamente e paziente allettata", quando invece la nonna non è mai stata allettata ed è stata soccorsa proprio da una ambulanza con medico partita dalla casa di cura. La nonna era assopita, non parlava e non muoveva più braccio e gamba destri. Il medico citato le prescrive una tac e una visita neurologica (tutto negativo), degli esami del sangue e per precauzione la trattengono la notte. Ci parla e rassicura di una probabile gastroenterite e disidratazione. La nonna non ha mai scaricato nè vomitato. Il giorno successivo 24 novembre, la dr.ssa D.P. la dimette dopo il consulto con il primario dr. F.F. con diagnosi di disidratazione, consigliano di idratarla e le prescrivono un antibiotico per una probabile infezione alle vie urinarie. Ritornata a casa, la nonna continua ad essere assopita, a non parlare e a non avere forza al braccio e gamba destri. Il giorno successivo, oltre a persistere la situazione, ha iniziato anche ad avere una certa rigidità del capo e del collo con una flessione verso sinistra, in più sopore. Richiamato il 118, abbiamo chiesto (vista l'esperienza) di portarla a Padova, ma ci è stato risposto di no. Arrivava quindi sempre un'ambulanza dalla casa di cura, con una dr.ssa a bordo che ha ricondotto la nonna purtroppo in PS ad Abano con la diagnosi di sospetto decadimento cognitivo. Il medico in servizio in area rossa, il dr. F.R., dopo tac, visita ecografia ed esami del sangue, ci ha dato diagnosi di polmonite.
Il fatto è che la nonna, dopo il ricovero in medicina d'urgenza seguita dal dr. S.M. e trasferita nel reparto di medicina diretto dal primario dr. F.M., solo dopo 5 giorni (o meglio lunedì 30) abbiamo saputo che ha avuto una ischemia cerebrale. COMPLIMENTI!!!

Patologia trattata
Disidratazione o ictus?
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