Centro Oncologico di Aviano
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COMPETENZE E ISTITUTO ECCELLENTI
Ospedale immerso nel verde, pulito, ordinato e umano, dove regna la pace.
Signore in accoglienza sempre con il buongiorno e sorriso, medici infermieri e OSS altamente qualificati, schietti, umani e giudiziosi.
Menù non di sicuro da mensa, superlativo.
Pulizie in reparto 2 volte al giorno.
Consiglio vivamente un consulto, dopo il mio lungo pellegrinaggio da treviso, padova, torino, milano, il CRO di Aviano mi ha dato un'emozione diversa, forse piu' severa ma molto piu' competente.
Oncologia ottima.
Ottima l'oncologia del dott. Puglisi
Mia mamma è stata seguita con le massime competenze, con professionalità e anche con tantissima umanità, attenzione, dedizione.
Non si è mai sentita un numero di letto ed ha sempre trovato massima disponibilità in tutto il personale. Un elogio speciale per il dottor Michele Bartoletti.
Si può migliorare
C’è molta umanità è disponibilità da parte del personale OSS, OSA ed infermieri, un po’ meno da parte dei medici, che non hanno una grande umanità ed empatia verso i familiari. Comunicazione in corridoio che per chi hai in ospedale non c’è più, nulla da fare, come se fossimo dei robot.
Per il resto, resta una struttura di livello.
Gratitudine
Purtroppo quando siamo arrivati nel centro era già troppo tardi. L'unico posto dove abbiamo trovato la corretta assistenza ed umanità insieme all'ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese.
Colonscopia
Al CRO ho trovato tanta gentilezza, professionalità e competenza. Nel mio caso tanta PAZIENZA.
Un ringraziamento particolare al Dr. Giovanni Guarnieri e 'I.P. A. Di Meo Guardascione, per la loro gentilezza e grande pazienza dimostrate nei miei confronti essendo terrorizzata nel sottostare alla colonscopia che tanto temevo. Esame che si è rivelato assolutamente indolore, e a tal proposito esorto chi dovesse sottoporsi, di affrontarlo in tutta tranquillità.
Ottima esperienza
Da medico ho cercato di essere il più critico possibile, ma inutilmente. Funziona tutto alla perfezione, centro eccellente in ogni punto, soprattutto la gentilezza di tutto il personale, sempre sorridente ed attento ad ogni esigenza del paziente.
Si entra con la paura, ma l'aria che si respira e la competenza di medici, infermieri ed addetti, trasformano l'angoscia in coraggio e speranza, armi indispensabili per affrontare la malattia.
Indiscutibile esempio di struttura sanitaria virtuosa.
Ricovero
Tutti molto disponibili e gentili, vi ringrazio infinitamente per la professionalità e competenza dimostrate.
ANGELI
Sono sempre Alessandra. Nello stesso periodo in cui io ho subìto l'intervento in ginecologia, mio figlio Valentino doveva eseguire degli esami diagnostici presso il reparto di gastroenterologia.
Anche qui ANGELI non medici! Mio figlio diciottenne, virtualmente solo perchè io non potevo esserci fisicamente a sostenerlo, ha incontrato delle persone stupende. In primis la dott.ssa Stefania Maiero assieme al suo staff, la quale lo ha accompagnato in tutto il percorso da novembre 2015 ad appunto gennaio 2016 e nel momento in cui doveva eseguire gli esami più invasivi per rispondere a ciò che stava capitando a Valentino.
Inoltre un grazie ed un abbraccio alla segretaria del reparto di risonanza magnetica, la quale con simpatia, tatto e affetto ha accompagnato mio figlio ad affrontare la sua prima risonanza con coraggio.
Valentino non ha avuto per un attimo nè paura nè timori. Si è affidato a queste persone dolci, umane, cordiali e soprattutto comprensive. Abbiamo risolto anche questa. Scoperto ciò che lo stava consumando: rettocolite ulcerosa.
Evviva, ora siamo entrambi a casa. Quando pensiamo al nostro soggiorno al CRO d'Aviano (sì perchè degenza non mi sembra un termine che si addica) abbiamo solo bei ricordi. Belle persone, bei visi, una bella esperienza.
Se dovessi esprimermi a "stelle" 5 non basterebbero. Io dico che il CRO d'Aviano merita un FIRMAMENTO di stelle.
Speriamo continui così, visto che in Italia siamo bravi a rovinare tutto in un attimo.
Speriamo rimanga un'eccellenza di capacità, umanità e ricerca.
Esperienza super
Sono Alessandra e desideravo lasciare la mia testimonianza dell'esperienza vissuta presso il reparto di ginecologia al CRO d'Aviano. Il 25 gennaio 2016 sono stata sottoposta ad un intervento di isterectomia totale addominale con annessiectomia bilaterale. Un'esperienza, se pur si parli di intervento chirurgico di un certo livello, positivissima che mi ha lasciato un ricordo stupendo che mi accompagnerà per sempre.
Devo ringraziare tutti indistintamente per la pazienza, la professionalità, l'umanità e anche in certi momenti la capacità di sdrammatizzare con battute o discorsi espressi sempre con garbo, sensibilità ma anche simpatia. Sono stati 5 giorni in cui non mi sono mai sentita sola o abbandonata con i miei dubbi o perplessità. Ogni mia domanda è stata accolta e risposta sia con i fatti che con le parole.
Intendo ringraziare l'equipe medica, il dott. Giorda, il dott. Sopracordevole, il dott. LoPup ed il mitico dott. Emilio Lucia, il quale mi ha operata, sostenuta e anche dimessa con grande professionalità ma anche con affetto e simpatia. I due medici in aiuto di cui uno ricordo il nome, dott. Raciti, mentre l'altro non me lo rammento ma spesso erano assieme. Anche loro gentilissimi, pronti a rispondere garbatamente ad ogni domanda è disponibilissimi.
Stupendo tutto lo staff infermieristico, le tirocinanti, le OSS e anche il personale della cooperativa Minerva.
Un ricordo speciale per Antonio, l'infermiere più paziente del mondo. Simpatico, umano, spiritoso insomma un "personaggio". Continua così sei un mito tra tante donne!
Esperienza quindi super positiva. Spero di non essermi dimenticata di nessuno.
Un grazie particolare anche a Giovanna del Day Hospital.
Vi voglio bene e vi porterò sempre nei miei ricordi più belli.
Isterectomia totale addominale con annessiectomia bilaterale.
Ottimo centro
Struttura molto all'avanguardia, personale attento e cordiale, nonchè sempre con il sorriso. Medici gentili e competenti.
Grande cuore e professionalità
Ringrazio tutto il personale del reparto di chirurgia generale, in particolare il prof. Barzan.
Fidarsi al CRO
Era Luglio del 2009 quando mi venne diagnosticato un sarcoma alla coscia.
Purtroppo, essendo di Catania e non conoscendo la realta' che rappresenta il CRO, accetto di essere operato in tutta fretta in una clinica della mia citta'. Inizia un calvario senza fine per me e la mia famiglia. Avevo "solo 29 anni" e una bimba di 2, non mi sembrava giusto andarmene cosi'. Le cose si complicano maledettamente, vuoi per poca preparazione dei medici a cui mi ero affidato, vuoi per il destino. Poi mi parlano del CRO, io non sapevo cosa fosse ed ero assolutamente contrario ad andare a 1500 km. da casa mia!! La mia famiglia in blocco mi convince ad andarci e sarà la mia salvezza.
Ricomincio tutto da capo, radioterapia e, dopo poco tempo, intervento chirurgico demolitore (cosi' lo chiamavano). Oggi grazie al CRO, ai medici, agli infermieri e tutte le persone che ci lavorano, le associazioni di volontariato che mi hanno aiutato persino negli spostamenti ospedale- aeroporto, io sono qui a godermi la mia famiglia.
Non e' il CRO un posto piacevole (quale ospedale lo sarebbe?), ma se avete bisogno di fidarvi di qualcuno che vi possa aiutare, bè.. fatelo al CRO di AVIANO!!!!!!
Oncologia chirurgica: il fiore all'occhiello del centro.
Cortesia e Professionalità
Non ho mai scritto un commento, per cui mi scuso in anticipo con le persone che leggeranno questa mia nota. E' dal 2001 che mi reco al CRO di Aviano semestralmente per fare gli esami del sangue, perche' ho una malattia rara (Trombocitemia essenziale del tipo proliferativo cronico). In pratica e' una malattia ove le piastrine si moltiplicano in modo esagerato, ed e' grazie al CRO di Aviano se l'hanno scoperto, in quanto dopo un anno di ricerche non si capiva come mai le mie piastrine si moltiplicassero tanto; solo dopo una biopsia midollare consigliatami al CRO mi e' stata diagnosticata questa malattia che fa parte della famiglia delle leucemie,. Questa mia malattia non e' curabile, ma si puo' tenere sotto controllo con le adeguate medicine, ed e' quello che sto facendo da 14 anni. Seppure questa struttura sia un posto che non si possa definire allegro, ed e' immaginabile il motivo, io mi trovo benissimo perche' e' l'unico ospedale dove ho trovato sia medici sia infermieri e il resto del personale molto educati e molto professionali, sempre gentili, pronti al sorriso e ad aiutarti. Io credo che sia l'unico ospedale in Italia dove un malato possa dire di essersi trovato "bene". Nessuno va in un ospedale volentieri e questo si sa, ma al CRO di Aviano io posso dire di andarci volentieri per tutti i motivi elencati sopra, e quando devo fare degli altri esami che potrei anche fare in altri ospedali chiedo sempre, se possibile, di farli al CRO perche' so che li sono in buone mani. Grazie al mio ematologo Dottor. Agostino Steffan e agli altri medici e infermieri per tutto l'impegno che mettono nel fare il loro lavoro, perche' loro ci mettono il cuore e l'anima, e si vede!
Il sorriso e la serenità del personale..
Entrare in un ospedale sulla porta del quale trovi scritto Istituto Nazionale Tumori, non è psicologicamente facile per nessuno, anche se si è sani, immaginate per un malato! Quando entri al CRO la prima persona che ti viene incontro, quando smarrito cerchi un percorso, è la volontaria presente all'ingresso, che ti procura la sedia a rotelle e ti accompagna a destinazione. L'attenzione con la quale il primo medico che incontri valuta i tuoi documenti, ti ascolta e ti visita, è impressionante per uno che viene da esperienze e strutture nelle quali sembra che ti stiano facendo un favore; e poi in camera la prima visita è quella della psicologa, che viene ad aiutarti a superare il momento. Il personale - non ho mai visto nessuno nervoso o agitato in 3 anni che frequento la struttura - è sempre pronto a risolverti il problema e, addirittura, mentre aspetti per la chemio, viene ad offrirti una bevanda e ti chiede scusa se c'è un ritardo.
Il direttore (professore) che ti visita personalmente (ma ieri era in TV, è già tornato?) e si intrattiene con il paziente (mi avrà scambiato per una personalità?, non mi è mai successo!): ma in che mondo sono capitato?
Tutto questo e molto altro ancora è il valore aggiunto di questa struttura, che si aggiunge alla grande competenza e professionalità di tutto il personale; quello che ti aiuta a recuperare la speranza e la voglia di combattere ancora! Grazie.
Grazie al dottor Minatel
Voglio ringraziare il dottor Minatel ed il reparto di Radioterapia per l'assistenza e la disponibilità. Purtroppo, la patologia di mio marito era tra le più aggressive e veloci... ma ciò non intacca la mia stima e la gratitudine per come siamo stati accolti e seguiti, anche a distanza!
Opinione su CRO di Aviano
Grazie a questo centro ho finalmente ritrovato più serenità e fiducia in me stessa. Certo, la paura rimane sempre, ma bisogna affrontarla con grinta sapendo di essere assistita da medici meravigliosi. Grazie di esistere.
Ringraziamenti
Vorrei ringraziare tutto il personale del reparto terzo del C.R.O. di Aviano per le cure prestate alla mia cara sorella, che dopo 5 mesi di terapie è deceduta (nonostante i medici non avessero espresso tutta la diagnosi esatta ai familiari...).
Ricovero
Avevo già avuto ricoveri in altre strutture della provincia di Treviso e Pordenone, sempre per la medesima problematica da definire, per poi intraprendere soluzioni ed iter appropriati. Ma non avevo avuto mai trattamenti come presso la struttura del CRO di Aviano. Complimenti e grazie.
Tumore benigno miofibroblastico.
Quando ti fanno tornare la voglia di vivere
Quando arrivi in un centro oncologico, anche chi ti ha accompagnato è triste e questo stato d'animo (è evidente che non può essere diverso) certo non ti aiuta. Nel percorso sanitario che ha preceduto l'arrivo al CRO, tutte le volte che entravo in una struttura mi sembrava di entrare in un lebbrosario tra la compassione della gente; ad Aviano, invece, di gente triste non ne ho incontrata; forse preoccupata ma non triste! Il primo incontro è con il sorriso e la pazienza della psicologa che ti ascolta e si accerta che hai voglia di combattere, poi arriva il Prof. Tirelli (quello della televisione! ma come, visita anche i pazienti?) con tutta la squadra e via con i controlli, analisi, prelievi, spiegazioni e diagnosi chiaramente illustrata al paziente, che in questa struttura mai è "impaziente". Poi il lungo percorso della chemio e poi, ancora, la radioterapia con il (la) tecnico che viene in sala d'attesa a chiederti scusa per 5 minuti di ritardo a causa di una urgenza intervenuta prima del tuo turno.
E sempre i medici sono disponibili ed anche per telefono ti rispondono sei hai un problema.
L'unico impegno se decidi di curarti al CRO di Aviano è quello di avere la voglia di vivere; quello che tutti in questa struttura fanno per te, lo merita!
Grazie.
Strutture efficientissime (malgrado i lavori in corso).
Serenità e sorriso sempre presente nel personale.
La dignità della vita
Che dire... mio figlio è morto 4 anni fa (aveva 4 anni) ad Aviano. Al Cro di Aviano abbiamo riconquistato ciò che ci era stato tolto... la dignità della vita e non smetterò mai di dire grazie al Cro, grazie dottore Maurizio... Giacomo lo chiamava così.
Ringraziamenti
La prima volta che ci ho messo piede sono rimasta sconvolta per l'organizzazione, capacità, cortesia, professionalità e assistenza; pensavo di non essere in italia. Grazie a loro ho preso la mia malattia con serenita'.
Magari fossero tutti cosi i centri.
Un enorme grazie a tutti.
Pessimi
Sei un numero. Prendi il numero, aspetti... se sei fortunata rivedi lo stesso medico per 2 volte in 2 mesi, altrimenti la norma è ogni settimana un colloquio con un medico diverso. Rapporto medico- paziente dunque nullo.
Prognosi ("al suo familiare rimangono 2-3 mesi") comunicata in corridoio come niente fosse.
Tac ad inizio terapia chemioterapica, poi nulla... dopo 7 mesi si erano dimenticati di vedere come procedeva?
Bar che vende il peggio del peggio. Panini, carne, zucchero... neanche loro sanno dare il buon esempio.
NON PREVENZIONE
Da decenni sono paziente per visite di prevenzione oncologica ed ho subìto varie asportazioni, tra le quali una di "epitelioma basocellulare", per il quale mi è stata da voi assegnata, per 5 anni e questo e' l'ultimo, una esenzione "048" con consiglio di visite annuali. Giovedi' 21.2.2019 alle ore 13.30 ho telefonato per l'appuntamento (doppia ricetta anche per osservazione in epiluminescenza) e, gentilmente, mi sono sentita rispondere che non prendono appuntamenti per tale prestazione, ma solo per i "melanomi". Non serve commento! Ora vi chiedo: dove e' la sbandierata prevenzione? Siete diventati un centro che cura solo chi ha gia' un conclamato tumore? Credo sia logico pretendere che queste notizie siano messe a disposizione degli utenti in particolare nel sito, nei vs. locali, stampa, ecc.. Inoltre sarebbe opportuno capire se proprio tutti i fruitori del CRO siano gia' malati di cancro (se cio' fosse sarebbe drammatico), oppure...
Fatto analogo mi era successo a settembre scorso che, a seguito prevenzione, ho subìto un piccolo intervento al seno e mi si consiglia controlli dopo sei mesi ed annualmente ma mi devo arrangiare in quanto, non essendo "paziente oncologica" non ho priorita'. Certo, io mi posso permettere di pagare altra struttura, ma viene meno la continuita' del rapporto e della fiducia.
Certa che quanto sopra non produca nessun effetto, dato che la situazione e' generata da: mancanza di medici, di fondi, ecc.. In italia siamo veramente bravi a distruggere quanto poco di buono ancora abbiamo.
Liana Gotti
Umanità dimenticata
Infermieri di reparto freddi e maleducati con i parenti, che chiedono preoccupati informazioni sull'unica ora che permette di visitare i pazienti. Un'ora è veramente molto poco...
Ora non so cosa fare..
Ora veramente non so cosa fare..
Ho gia' scritto su questo sito descrivendo il mio iter post operatorio della durata di tre mesi e mezzo.
Tutte le donne che hanno subìto una mastectomia insieme ad una ricostruzione contemporanea - ma fallita - credo mi possano capire.
Rientriamo in una percentuale del 2-3 per cento (almeno cosi' mi era stato detto) e siamo state sfortunate.
Non si puo' ricostruire subito a causa della infezione subentrata. Personalmente ho atteso i tempi dovuti ed oltre. Ora ho avuto un progetto di ricostruzione.
Rientrando nella categoria delle donne "sfigate", ho chiesto un secondo parere sulla metodica di ricostruzione che mi e' stata proposta. La risposta e' stata: "non la condivido perche' il tessuto cutaneo e'troppo sottile e non reggerebbe quel tipo di intervento".
E' mai possibile avere risposte cosi' disparate da due chirurghi che operano nello stesso settore?
Ora e' tornato tutto a me: rischiare o tenermi i miei dolori di cicatrici sovrapposte ed inguardabili insieme al peso di una protesi esterna che mi sega la spalla?
PARLO ORA DELLA COSA PRINCIPALE:
Sono tuttora sicura che il dott. Massarut abbia agito bene nei confronti del carcinoma ma...
Caro "centro di riferimento oncologico di Aviano", all'ultimo controllo oncologico mi sono trovata di fronte il dott. Di Lauro.
Meglio delle comiche di Toto': "Prenditi a pasticchetta e vai..."
Nessun malato oncologico si sentirebbe rassicurato da questa risposta. Troppe sono le paure sopportate nel mese in cui vengono di solito distribuite tutte le analisi che precedono i controlli. Tante sarebbero le domande per chi ha fatto 650 chilometri per incontrarlo.
Ho votato la prima volta che ho scritto. Ora non potrei votare perche' non posso fare gli opportuni "distinguo".
Paola Tiradritti
CHE DELUSIONE !!!
Scrivo anch'io poiche' nel librone dedicato ai commenti nella sala a piano terra del Cro di Aviano ho letto prevalentemente dei ringraziamenti e, siccome non tutto va sempre per il verso giusto, ci tengo anch'io a raccontare la mia storia.
Sono stata operata per una mastectomia il 30 novembre 2013 a causa di un carcinoma infiltrante alla mammella sinistra.
Sono certa che il Dr. Massarut abbia fatto le cose per bene.
Questo intervento comprendeva anche la ricostruzione con protesi definitiva (questa seconda parte dell'intervento sarebbe stata curata dal Prof. Pier Camillo Parodi).
Sono stata informata che vi era una percentuale di fallimento del 2-3 per cento.
Fatto l'intervento e' sopraggiunto un sieroma per cui per due mesi, due volte alla settimana, sono tornata in ospedale per siringare il siero. Ho la documentazione che ad ogni medicazione, i medici che l'hanno eseguita, hanno scritto "ferita in ordine, siero limpido".
Durante tutto questo tempo ho continuato a dire che c'era qualche cosa che non andava, ma la risposta era sempre "non si parla di cose tristi".
L'8 gennaio 2014 il Dr. Mileto rimuove gli ultimi punti della porzione laterale della ferita, dicendomi che posso fare la doccia ed esporre la ferita alla luce e mentre fa questo, con gli stessi guanti, mette a posto il telefonino della Sig.ra Jolanda che non riesce a togliere il vivavoce.
Il 29 gennaio il Prof. Parodi dice alla dott.ssa Piccoli che "bisogna fare un intervento di recentazione della ferita".
L'intervento viene eseguito il 30 gennaio a cui fanno seguito giornalieri lavaggi interni con antibiotici di tutto quello che era stato "introdotto".
Trascorro altri 8 gg. in ospedale ed il Dr. Massarut continua a fare terapie topiche nella speranza di salvare il tutto.
Per quanto mi riguarda, ho visto che si era passati dalle siringhe aspiranti siero, alle siringhe che introducevano antibiotici.
Sfortunatamente il 18 febbraio il Dr. Massarut insieme al Prof. Parodi mi comunicano che la protesi va tolta.
Cosa che avverra' il 20-02-2014 nel corso di un terzo intervento.
Purtroppo prendo atto di essere rientrata nell'infelice percentuale di fallimento dell'operazione di ricostruzione.
Continuo a ringraziare il Dr. Massarut per la dedizione che ha riservato al mio caso, mentre non mi sento di ringraziare il suo staff che, a parer mio, avrebbe dovuto comunicare al Prof. Parodi l'insorgenza di evidenti complicazioni.
Ora mi trovo, malgrado l'uso del Rilastil, con aderenze al costato che mi provocano dolore e mi limitano i movimenti.
Giorni fa, a Roma - dalla mammella destra sottoposta ad una mastopessi e che continuava a presentare un puntino verde che si infettava dal 30 nov. 2013 - e' stato tolto un filo di sutura interna di circa 6 cm. che la dott.ssa Piccoli mi assicurava che era stato rimosso in quanto inestetico.
Quanto sopra per dire che le cose, tra divani verdi e arancioni, possono anche andare cosi'.
Che delusione.
Paola Tiradritti
SOSI Malattie Infettive e Tumori
Sono senza farmaci da più di 5 mesi. Ho interrotto la terapia anti HIV perché non mi danno più farmaci. Io non riesco a muovermi dal domicilio dove abito. Ho chiesto alla dottoressa Emanuela Vaccher di spedirmi i farmaci, ma si rifiuta!!!
Aiuto..
Metastasi ai polmoni
Secondo me i farmaci ridotti al minimo non hanno sortito alcun risultato... Invece di aumentare o di andare avanti, hanno voluto togliere tutti i farmaci e le condizioni del paziente sono subito peggiorate e solo dopo 5 giorni a casa è morto in condizioni che non si riesce a dimenticare.
Non lo consiglio. Inoltre l'organizzazione degli appuntamenti è pari allo 0.
Abbiamo trovato confusione e disorganizzazione
Oncologia Medica è il reparto nel quale è stato ricoverato mio padre per recidiva ai polmoni e pretrattamento per verificare possibilità di fare chemio. Abbiamo riscontrato scarse capacità professionali di trattare casi complessi e, se trattasi di persone anziane, ti affidano a dottori giovani e quindi meno esperti.
In caso di secondarismi della malattia, non consiglio di rivolgersi a questa struttura.
Purchè sia un buon risultato per le statistiche
Grande Ospedale, se ne vedono pochi così in giro per l'Italia (io di centri Oncologici purtroppo ne ho visti molti) ma se la malattia è incurabile o sconosciuta (o la sua cura non è nei protocolli in uso o in sperimentazione) praticamente vieni buttato fuori, non seguito, non avvisato, ignorato per tutti gli effetti collaterali. Ma la cosa più triste e che ti ritrovi con un pugno di mosche, senza informazioni, senza una diagnosi certa, senza sapere cosa succederà o che cosa devi fare. Se non fai casistica buona, se non sei un caso da studiare e da cui trarre PUNTI vieni semplicemente.. ignorato. I malati sono persone anche quando devono solo aspettare di morire, la loro dignità deve essere salvaguardata. Meno lustro e più umanità vera, più attenzione vera, i malati non sono numeri.....
Non lo consiglierei a nessuno. Mio marito è stato curato con amore, competenza, disponibilità e soprattutto con umanità e pazienza per tutti gli innumerevoli effetti collaterali e non, della sua malattia (che non potevano certo essere seguiti DA UN MEDICO DI BASE, come molto seccamente ci hanno detto i professoroni di Aviano) da un dottore(oncologo, ematologo e anche laureato in medicina generale) di un oscuro ospedale di Provincia trovato per caso in un passaparola tra amici medici e conoscenti vari. Un Medico Vero. Ne esistono ancora.
Personale molto gentile, sempre sorridente e disponibile.
Che delusione!!!
CHE DELUSIONE!!!! UN CENTRO COSI' IMPORTANTE E BEN ORGANIZZATO! PURTROPPO ALLA MIA PRIMA VISITA HO INCONTRATO UNA DOTTORESSA CHE, A QUASI VISITA TERMINATA, MI CHIEDE: MA LEI HA FATTO UNA QUADRANTECTOMIA O UNA MASTECTOMIA?. IMMAGINO AVESSE VISIONATO CON GRANDE ATTENZIONE LA MIA DOCUMENTAZIONE CONSEGNATA PRECEDENTEMENTE ALLA VISITA!
MI PRONUNCIO DICENDO CHE SOFFRO DI DOLORI DIFFUSI, MA CON IL PARACETAMOLO NON HO BUON RISCONTRO, QUINDI PER CONDURRE UNA VITA NORMALE DI TANTO IN TANTO, MI CONCEDO UN OKI. RISPOSTA: MA CERTO LE HO DETTO CHE IL PARACETAMOLO LO PUO' PRENDERE ANCHE TUTTI I GIORNI...
SCUSATE, MA L'OKI NON E' PARACETAMOLO, O FORSE SBAGLIO!?
DOMANDA: COSA NE PENSA DELL'ULTIMA ECOMAMMARIA DOVE SONO PRESENTI 2 LINFONODI DUBBI? LA DOTTORESSA CONTROLLA AL MOMENTO E RISPONDE: PURTROPPO LA SFERA DI CRISTALLO NON CE L'HA NESSUNO, LI RICONTROLLI TRA SEI MESI COME LE CONSIGLIANO (ALTRO DOCUMENTO NON VISIONATO PRIMA). LA DOTT.SSA MI CHIEDE, HA FATTO UNA SCINTIGRAFIA? IO RISPONDO CHE NE AVEVA DAVANTI 2, PER POTER FARE UN CONFRONTO. NEMMENO DEGNATE DI UNO SGUARDO. IO SINCERAMENTE NON SO COSA SONO VENUTA A FARE, SPERAVO SI POTESSE MIGLIORARE LA MIA QUALITA' DI VITA, VISTO CHE L'ANASTRAZOLO ME LA DEVASTA, MA EVIDENTEMENTE NON HO INCONTRATO LA PERSONA GIUSTA, NON CREDO CHE TUTTI I MEDICI LAVORINO IN QUEL MODO SUPERFICIALE. FORSE L'IMPORTANTE PER I MEDICI E' FARE LA CURA, POI SE STAI BENE O MALE NON IMPORTA? MI RISULTA CHE IL PROF. TIRELLI NON LA PENSI COSI'. MANCANO SOLO 4 ANNI AL TERMINE DELLA CURA, NEANCHE POI TANTI PER UNA DONNA DI 47 ANNI! CHE TRISTEZZA!!!!!
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