Chirurgia Vascolare San Raffaele

Vi devo la vita. Da sempre ero paziente della dott.ssa Gloria Esposito.
Piango la sua scomparsa. Per me era un raggio di sole e la mia certezza.
Mi sento smarrita. La volevo un bene immenso.
Spero di trovare lo stesso qualcuno che si prenderà cura di me.
In ogni caso non la dimentichero mai.
Con amore, Eva Anna Plak

Ringrazio il professor Roberto Chiesa e la dottoressa Renata Castellano per la professionalità, competenza, gentilezza e umanità che hanno dimostrato di avere.
Grazie a loro cammino e sto bene.

Bisogna dire che in Italia le eccellenze sono veramente tali: nel reparto del San Raffaele di chirurgia vascolare nulla è imperfetto, dal Prof. Chiesa, instancabile e depositario di grande competenza e abilità, al suo staff sempre presente e pronto al bisogno, per finire al corpo infermieristico/ OSS, che tra disponibilità, professionalità e gentilezza assiste il paziente in ogni minimo bisogno.
Grazie di cuore a tutti.
Unico neo il cibo, decisamente non eccelso ma servito con grande cortesia.

Il reparto del dottor Chiesa è un reparto all'avanguardia. Personale medico ed infermieristico lodevole, un po' meno gli OSS.
Ottimi i servizi.
L'unica pecca è il cibo, che lascia molto a desiderare.

Sono stato visitato dal cardiologo Fragasso il 27 marzo ed il giorno 8 aprile operato di stenosi carotidea presso la Chirurgia vascolare del prof. Chiesa.
Devo ringraziare la equipe tutta del reparto di chirurgia vascolare se oggi scrivo con profonda gratitudine questa recensione. Tornerò per il prescritto controllo chirurgico.

Commento più che positivo, mi hanno dato la possibilità di poter vivere- non so per quanto, ma tutto quello che vivrò è tutto regalato.
Grazie a tutto il reparto diretto dal prof. Roberto Chiesa.

Ottimo reparto di chirurgia vascolare. Un grande grazie al Prof. Roberto Chiesa.

La professionalità, la competenza e l'umanità del prof. Roberto Chiesa, della sua equipe e di tutto il personale del reparto, mi hanno ancora una volta consentito di tornare a sorridere.
Un grazie alla dottoressa Renata Castellano per la sua disponibilità, al dott. Matteo Bossi ed ad Alfio per il suo stuzzicadenti.
Un grande abbraccio con tutto il cuore.

Sono una donna di 63 anni, purtroppo già afflitta da seri problemi respiratori. Due anni fa mi è stato diagnosticato un aneurisma dell'aorta toraco-addominale di 2° tipo, il peggiore di tutti, cioè la dilatazione abnorme dell'arteria principale del corpo che va dal cuore fino alle gambe, e dà il sangue a tutti gli organi vitali. L'aneurisma cresceva rapidamente e molti chirurghi vascolari "esperti" che ho consultato a pagamento mi hanno fatto capire che purtroppo un giorno si sarebbe rotto causando un'emorragia mortale, ma nessuno di loro si sentiva di fare un intervento per salvarmi perchè sarebbe stato difficile e troppo rischioso per me. Io mi ero già rassegnata a morire, ma per fortuna mio figlio ha voluto che chiedessi anche al San Raffaele di Milano, dove ho incontrato il dottor Andrea Kahlberg, fantastico collaboratore del primario Chiesa, l'angelo che mi ha salvato la vita. Dopo avermi fatto fare una serie di esami molto approfonditi, con onestà e umanità mi ha proposto di provare un intervento all'avanguardia di sostituzione endovascolare (cioè dall'interno) di tutta l'aorta, conservando i vasi vitali dell'organismo, dicendo che l'avrei potuto sopportare ma che ci sarebbero stati comunque grossi rischi. Questo intervento, composto da tre ricoveri diversi con tre operazioni diverse, alla fine è riuscito perfettamente e mi ha ridato la vita. Ringrazio tutti, tutti i medici e infermieri della chirurgia vascolare del San Raffaele, ma soprattutto il Dott. Kahlberg, il Dott. Chiesa e la dottoressa Renata Castellano: vi devo la vita e la felicità mia e di tutta la mia famiglia. GRAZIE.

Reparto eccellente, come eccellente è il mio giudizio sul professore Roberto Chiesa, che ringrazio di cuore per la sua professionalità e dedizione. Ringrazio per la professionalità e gentilezza anche la dottoressa Renata Castellano e la dottoressa Barbara Catenaccio.
Grazie mille.

Grande! Il più grande professionalmente e nel contempo semplice - e questo lo innalza ancora di più.
Grazie al Prof. Roberto Chiesa.

Sono una donna di 55 anni e ho dovuto affrontare il dramma della diagnosi di una malattia molto grave: l'aneurisma dell'aorta toraco-addominale. Dopo essere stata rifiutata da quasi tutti gli ospedali e i chirurghi vascolari cui mi ero rivolta in Italia, sono stata presa in cura dal reparto di chirurgia vascolare del San Raffaele, in particolare dal Prof. Roberto Chiesa e dal Prof. Andrea Kahlberg. Ho subìto più interventi, è stato difficile, ma ho affrontato con coraggio tutto ciò che i miei chirurghi mi avevano spiegato e sono riuscita a vincere questa malattia. Tanti altri, l'ho saputo informandomi, non hanno avuto questa possibilità. Il percorso è stato lungo e in alcuni momenti avevo perso la speranza, ma il Prof. Kahlberg mi ha sempre spiegato tutto e mi è stato vicino e alla fine mi ha salvato. Con lui hanno lavorato per me tanti altri colleghi, medici e infermieri, e non hanno mai mollato, mai. Come si fa a dovere la vita a un'altra persona? Anche se un medico fa il suo lavoro, c'è chi lo sa fare in maniera speciale e nella chirurgia vascolare questo è il Professor Andrea Kalberg e la sua equipe. Grazie, grazie, grazie.

Sono arrivata al San Raffaele pensando di avere un problema ortopedico: non riuscivo a camminare per più di due minuti senza dovermi fermare per un paio di minuti e ricominciare. Un cammino intermittente che in Asia, dove vivo, tutti attribuivano alla schiena. A settembre 2017, dopo due anni e mezzo di visite, terapie ed esami medici, ormai disperata e peggiorata, decido di tornare in Italia per cercare di capire. Arrivo al San Raffaele in carrozzella. Incontro prima il Dr. Giuseppe Gioia, ortopedico, che in soli due minuti, prima guardando gli esami che avevo portato e poi toccandomi le caviglie, capisce subito che si tratta dell’aorta. Mi spedisce al reparto di chirurgia vascolare, dove un ecocolordoppler addominale rivela che ho l'aorta addominale ed entrambe le arterie iliache totalmente occluse. Ecco perché non camminavo: non arrivava sufficiente sangue alle gambe. Capisco solo ora che ho rischiato di morire in aereo, durante il lungo volo per l’Italia, o anche nei mesi precedenti, bastava che l’aneurisma arrivasse al cervello, ai polmoni, ai reni, al cuore.
Ringrazio dunque tutti, il dr. Gioia, passato a salutarmi in reparto (avevo scelto il medico giusto mi sono detta) e grazie di cuore al mio chirurgo, il Dr. Andrea Kahlberg, giovane, dinamico - parte del team del Prof. Roberto Chiesa che ringrazio - che mi ha aperto l’addome ed ha visto come sono “dentro”.
Grazie a te Elena per la dolcezza, l’empatia, i sorrisi. Grazie a Vasi, Valentino, Veronica, Martina, Alfio e il suo stecchino “magico”. Grazie al Dr. Apruzzi per aver capito la mia voglia di sapere. Grazie all'infermiera che mi era vicino prima di entrare in sala operatoria e che ho ritrovato al risveglio... E mi scuso se dimentico qualcuno.
Adesso sono tornata a vivere, cammino di nuovo, certo, sto ancora metabolizzando tutto quello che è successo - il mio rimane un percorso in salita, la mia condizione autoimmune, che ha causato tutto questo, non è andata via e la lotta continua, ogni giorno - ma sono felice di aver riacquistato la mia indipendenza.

Sono un addetto alla sala operatoria da circa 30 anni e anche per me arrivò il momento di essere un paziente. Fortuna ha voluto che mi sia rivolto al prof. Chiesa, che mi ha salvato la vita con professionalita' ed esperienza sul campo. Sono stato operato per due volte a distanza di un anno per due aneurismi, sia addominale che toracico: il primo a cielo aperto, il secondo con endoprotesi per via femorale.
TUTTO OK.

LA PROFESSIONALITA' E LA GRANDE UMANITA' DEL PROF. CHIESA, UNITE ALLA PREZIOSA ASSISTENZA E PRESENZA DELLA SUA EQUIPE E DEL PERSONALE INFERMIERISTICO DEL REPARTO (GRAZIE ALFIO PER IL SUO STUZZICADENTI!) MI HANNO SALVATO LA VITA RIDANDOMI IL SORRISO.
UN GRAZIE CON TUTTO IL CUORE.

I miei ringraziamenti a tutta l'equipe.
Date un ufficio più grande ai medici in reparto.

Sono stata dimessa 10 giorni fa dal reparto di chirurgia vascolare. Ho subìto un intervento per stenosi del tronco celiaco e dell'arteria mesenterica. Un intervento abbastanza complicato.... Volevo ringraziare di vero cuore, oltre al prof. Roberto Chiesa per la sua professionalità e bravura, tutta l'equipe di infermieri, medici OSS che mi hanno sostenuta, coccolata e rassicurata ogni volta ne avevo bisogno.
Non vi dimenticherò mai. Grazie!

Mi chiamo Lanna Alfemio e sono della provincia di Caserta. Il 9 dicembre 2021 sono stato operato dal prof. Chiesa di aneurismectomia dell'aorta addominale sottorenale + bypass aorto-aortico T-T con protesi Braun 20 mm Silver.
Intervento riuscito.
Dimesso tre giorni dopo, sono stato sempre male. Il respiro era debole e non riuscivo a stare nel letto. Mi dissero che dovevo fare esercizi di respirazione e che era normale. Il 23 dicembre vado al pronto soccorso d'urgenza a Caserta, dove mi hanno salvato in extremis. Subito dopo corsa al Cardarelli di Napoli e, dopo una Angio-Tac, si é scoperto che avevo un fistola. Dopo 14 giorni altro intervento. Ora sto benino e sono in via di guarigione. Forse al San Raffaele mi avevano dimesso presto. Forse é solo un mio cattivo pensiero.

Ringrazio il professore Chiesa e tutta la sua equipe per aver salvato mio padre. Ringrazio la dottoressa Castellano, sempre disponibile e gentile, tutti gli infermieri, gli OSS e un grazie particolare ad Alfio, persona stupenda, molto disponibile, solare, gentile e professionale.
Grazie di mille a tutti.

I medici e gli infermieri sono FAVOLOSI! Per la seconda volta il personale del reparto del prof. Chiesa mi ha aiutato ad uscire da una problema vitale. In poche parole mi hanno salvato la vita. Io e la mia famiglia saremo per sempre riconoscenti.
Un caro saluto a tutti.

Ho accompagnato mia madre affetta da problemi vascolari alla gamba destra. Posso solo dire che la visita del prof. Chiesa è durata pochissimo, si è limitato a dire di tornare da dove eravamo venuti per amputare la gamba. Non sono qui a giudicare la sua professionalità medica, ma di sicuro l’umanita’ e la sensibilità non appartengono a questo medico.

Mi hanno tenuto tutto il giorno in attesa, alle ore 20.00 sono andato a chiedere spiegazioni e mi e stato detto che non facevano più in tempo a fare l'intervento! Questo dopo aver pagato ticket e tampone!