Città di Lecce Hospital

Massima competenza, premura e gentilezza da parte del responsabile dr. Felice Fitto e di tutto il suo staff, sia nel corso dell'intervento e successivamente nella degenza in reparto. Organizzazione perfetta anche par la parte amministrativa curata dal dr. Patrocinio.
Esperienza molto positiva. Struttura da raccomandare.

La cardiochirurgia è il massimo, medici con la M maiuscola, infermieri dolci e umani. Funziona tutto alla perfezione. Buon Natale e felice 2014 a tutti della struttura Città di Lecce......

Un ringraziamento sentito va al dottor Lentini Salvo, bravissimo medico.

Un grazie di cuore al dottor Gregorini Renato, bravissimo medico e uomo di gran cuore....

Siete i migliori di tutta la provincia, fantastica struttura!
Un ringraziamento particolare al dott. P. Artale: bravissimo in tutto e simpatico.

In data 5/9/2012 sono stata ricoverata presso il reparto di Neurochirurgia della Casa di Cura Città di Lecce per affrontare un delicatissimo intervento di laminectomia. Desidero ringraziare tutto il personale medico e paramedico per la grande professionalità, umanità, disponibilità nei confronti dei pazienti nonostante, da qualche tempo, lavorino senza ricevere il dovuto stipendio, segno evidente dell'amore e della dedizione verso il proprio lavoro. Un ringraziamento particolare va, da parte mia e di mio marito, al Prof. Antonio Montinaro, un neurochirugo eccellente dal punto professionale e persona eccezionale dal punto di vista umano.
Ivana Gargiulo

Le informazioni sulla pericolosità degli interventi è pari a zero.. vengono fornite illusorie aspettative su situazioni che poi hanno epiloghi funesti. Il tutto dolorosamente accompagnato dalla colonna sonora del giusto malcontento del personale infermieristico, che per mesi non viene pagato. VERGOGNA.

In data 18 giugno ho inviato richiesta di cartella clinica. Dopo varie telefonate e solleciti, oggi vengo a sapere che la pratica per la spedizione non è mai stata visualizzata, con conseguente attesa di non so quanto per riceverla (unica cartella clinica per procedere ad una pratica di invalidità). Spero solo di non dover attendere i classici tempi tecnici, visto il vostro errore.

Mi dispiace far notare che i tempi di attesa al telefono per chiedere e prenotare una visita sono eccessivamente esagerati. Oggi 22 ottobre, dopo 45 minuti, ho attaccato. Fatemi sapere in che modo possa prenotare, a meno che non debba continuare ad andare nella struttura di Ravenna.

Prenoto una ecografia addome a pagamento, sperando che l’attenzione fosse più alta, ma era solo una speranza. Ecografia durata un minuto non di più, molto superficiale, giusto per evidenziare la diagnosi (che già sapevamo) senza indagare più di tanto tutti gli altri organi che in un paziente con pluripatologie forse meritavano più attenzione, tanto più che era un esame richiesto da più specialisti. La prossima volta andremo sicuramente altrove.

In lista d’attesa da 3 mesi per intervento alla colecisti, da oltre 10 giorni provo a mettermi in contatto per sapere i tempi, ma al telefono non risponde nessuno. Dopo vari tentativi provo in maniera privata a mettermi in contatto con l’addetta alle prenotazioni, che mi promette che mi avrebbe fatto sapere il giorno dopo. A tutt’oggi nessuna risposta. Delusione totale, non ho parole.

Conosco benissimo la clinica in quando da circa 4 anni sono in dialisi nel perfetto reparto di nefrologia/ dialisi. Massima competenza.
Sempre in clinica ho effettuato una riparazione della valvola aortica e devo dire che la cardiochirurga è al top in Europa. Credo una delle migliori.
Recentemente ho eseguito, sempre in clinica, un intervento per una recidiva di laparocele.
Visita col dott. Manca durata 5 minuti scarsi e non sapeva se mi operava e quando. Per il post intervento vengo portato in ortopedia (?!) e mi dicono di alzarmi, camminare ed andare in bagno. Il giorno dopo iniziano dei dolori lancinanti all’addome, ma il personale dell’ortopedia mi dice di continuare a provare ad andare in bagno, peggiorando quindi la situazione. Massima indifferenza finché in tarda serata chiamo il dott. De Giorgi della nefrologia, dicendogli che mi sento morire. Pressione 80- 50 e da lì iniziano i controlli. Risulta una emorragia addominale con sacca enorme. Operato d’urgenza, vengono portato in terapia intensiva. Non mi viene assolutamente detto che nel secondo intervento era stata eliminata la rete di protezione e non mi viene detto che durante la mia permanenza in terapia intensiva ho un'altra emorragia. Scopro tutto dalla cartella clinica.
Il dott. Manca avrebbe dovuto visitarmi una settima dopo il rientro a casa, ma nulla. Nessuna spiegazione.
Colmo dei colmi, dopo 1 mese e mezzo il laparocele si riapre ed il dott. Manca si rifiuta di rivisitarmi o fare una ecografia, dicendo che devo convivere con questo problema. Intervento sbagliato, e non lo dico io, ma i medici che mi hanno successivamente visitato e che si impegneranno a sistemare la situazione.

Disorganizzazione nella consegna del referto. Hanno creato diversi disagi visto che il referto riportava tutti i dati personali sbagliati.

Per la seconda volta mia madre si è affidata al dott. Daniele Di Maggio (SUPER PREPARATO, CORTESE E PRECISO) per l’asportazione di un’ernia discale.
Il primo intervento fu nel 2019, dove era concessa assistenza ai propri cari; in prima persona vidi la pulizia e l’efficienza della clinica.
Quando dopo 4 anni si è ripresentata un’altra ernia con unica soluzione l’intervento, non abbiamo avuto paura ad affidarci nuovamente nelle mani del dottore e della struttura.
In questo caso, non ci era concesso di rimanere in struttura col paziente e posso dire che per mia madre è stata un’esperienza di totale abbandono.
Ho saputo della fine dell’intervento tramite una chiamata ricevuta da mia mamma ancora sotto anestesia, ha dovuto provvedere sola.
La notte successiva l’operazione, chiamando aiuto per poter raggiungere il bagno, l’infermiera la invitava a fare da sè, quasi con aria scocciata per averla svegliata. Limitandosi ad accendere la luce e andare via.
Inoltre, nessuno controllava la fine dei calmanti somministrati endovena lasciando mia mamma col terrore di addormentarsi.
Ora il mio pensiero è questo: se non siete in grado offrire assistenza, o se operate senza amore, lasciate che i pazienti vengano seguiti dai propri cari, non nascondendovi dietro la scusa del Covid.
I pazienti sono persone e vanno aiutati, soprattutto in queste situazioni difficili.

Disorganizzazione massima.
Pazienti visti solo come polli da spennare.
Rispetto zero (ore e ore in attesa al telefono facendo pagare le telefonate, ore e ore di attesa per le visite specialistiche con appuntamenti non rispettati...).
Nessuna comunicazione tra medici e segreteria.
Per non considerare il fatto che sono stato operato lì ad un'ernia del disco meno di un anno fa e ora sto peggio di prima.

MI SONO RECATO IL 24\11\2013 CON MIO FRATELLO DI 48 ANNI PRESSO LA VOSTRA CLINICA CITTA' DI LECCE, NEL REPARTO DI NEUROCHIRURGIA, IN QUANTO MIO FRATELLO AVREBBE SUBìTO IL GIORNO SUCCESSIVO UN INTERVENTO SEMPLICE DI ERNIA DEL DISCO; MA COSI' SEMPLICE POI NON E'STATO, VISTO CHE MIO FRATELLO E' DECEDUTO DUE GIORNI DOPO L'INTERVENTO. IN QUESTI 3 GIORNI HO RISCONTRATO UNA NOTEVOLE DISORGANIZZAZIONE E MALEDUCAZIONE DEL VOSTRO PERSONALE, OLTRE AD UNA NON PROFESSIONALITA' DELL'EQUIPE MEDICA, E NON CURANZA DEL POST-OPERATORIO DA PARTE DI TUTTO IL PERSONALE DELLA NEUROCHIRURGIA.
SE IO OGGI DOVESSI CONSIGLIARE A QUALCUNO DI FARSI OPERARE IN QUESTA CLINICA, NON LO FAREI PER NESSUNA RAGIONE AL MONDO. TALVOLTA CI SI RECA NEI GRANDI CENTRI PENSANDO DI RISCONTRARE UNA MAGGIORE SERIETA', MA COSI' NON E'.
QUESTA E' LA MIA TRISTE ESPERIENZA.
ORA FATE VOI.

Oggi, 04/12/12, mi sono recato con mia madre di 84 anni nella vostra struttura, constatando l'alto profilo dei medici a vario titolo
impegnati nel reparto.
Ho riscontrato anche una vistosa disorganizzazione dell'accettazione, condita da una maleducazione direttamente proporzionata alla professionalità dei medici (quindi molto alta).
Sono a disposizione di quanti volessero conoscere il motivo di questa mi lamentela (335/1238910).
Alla signora e soprattutto al suo collega di scrivania, un manuale della buona educazione come regalo di Natale non sarebbe male.
Rimango a disposizione, credo nel vostro interesse, per ulteriori informazioni in merito a quanto sopra scritto.

Da un pò di tempo cercavo un bravo cardiologo... tra le varie ricerche, sono approdata in internet e sono rimasta piacevolmente colpita dalle recensioni lasciate su questo sito sul dott. Massimo Villani relativamente alla Cardiochirurgia 1 del Vito Fazzi. Sono sicura che sia un valido professionista, ma per la mia patologia non solo non mi ha visitato come avrebbe dovuto, ma nel caso in cui avessi sbagliato io la scelta del medico, avrebbe dovuto dirmelo... Mi spiego: ho un'insufficienza mitrale che da lieve è diventata moderata; non solo, 2 mesi fa un cardiologo ha intravisto le corde tendinee rovinate, allora mi è scattata l'ipocondria e cercavo (cerco) un medico che mi guidasse negli anni futuri (le corde tendono a rovinarsi di anno in anno) e, soprattutto, che mi desse delle spiegazioni esaustive... Entro nello studio di una clinica "bellissima" che si chiama Città di lecce hospital.. e già non noto macchinari per ecg e altro. In effetti il Dott. Villani si è limitato a guardare i referti dei controlli passati di altri suoi colleghi, mi ha detto solo cose che già sapevo e la visita è consistita nell'asculatamento del cuore...??? e le mie corde lesionate??? mi ha anche suggerito di farmi rivedere tra un anno con tutti i referti ecg, ecocardiogramma, ecc... Ma lui scusate cosa fa? e se non avessi portato nessuna documentazione con me??? e se gli altri avessero sbagliato nel valutare?? premetto che abito a 200 km. da lecce, quindi sono molto delusa.... Sicuramente è un ottimo professionista, ma già al telefono quando ho prenotato la visita, e parlato personalmente con lui, mi avrebbe dovuto indirizzare verso altri specialisti! Non credete?