Endocrinologia Ospedale Udine

Visita della Dott.ssa Elda Kara: sono rimasta veramente delusa da come sono stata assistita.
Credo che i pazienti siano tali proprio perchè bisognosi di un aiuto concreto nella malattia, ma anche di comprensione empatica.
Nei tempi passati sono stata seguita dal Dott. Vescini e dal Dott. Purinan, sui quali non ho nulla da eccepire.
Mi hanno curata prima con il Prolia e successivamente avremmo dovuto accordaci per un altro farmaco in vena in day hospital.
Ma quando il Dott. Salcuni, dopo due anni, mi ha visitata (nonostante i risultati della mia densitometria leggermente peggiorati), non mi ha prescritto nulla.
Ad oggi, anche la Dott.ssa Kara non mi ha prescritto nessuna terapia per l’osteoporosi, quindi oltre a non prendere in considerazione il problema liquidandomi senza alcun rimedio, a mio avviso si è dimostrata sbrigativa e non gentile.
A questo punto la mia osteopenia/osteoporosi da chi verrà trattata?
Per ricevere la dovuta attenzione dovrò per forza fare una visita a pagamento?
Segnalo che sono una paziente oncologica.

Visitata dalla dott.ssa Cipri Claudia, la quale mi prescrive esami per controllo dosaggio TSH, FT4 per ipotiroidismo in gravidanza, senza però poi preoccuparsi di controllarne gli esiti e di valutare tempestivamente eventuali modifiche del quadro clinico (peraltro confermate dagli esiti delle analisi). La dottoressa, anche sul referto della visita, rimanda al medico curante/ginecologa di riferimento la valutazione degli esiti. Tentativi inutili nel ricontattarla e totale disinteressamento della segreteria. Se questo è il modus operandi del reparto, personalmente ritengo inutile e dispendioso mantenerlo operativo: le semplici prescrizioni per prelievi ematici possono essere rilasciate direttamente dai MMG o da altri specialisti, senza dover pagare un altro reparto e medici per un simile servizio.

Ancora scioccata dell'assurdità di ciò che è accaduto lunedì 24 gennaio 2022, giorno in cui avrei avuto una vista col dott. Vescini, programmata da aprile 2021, con l'ipotesi di programmare un day hospital a breve per controllare lo stato dell'arte degli adenomi su entrambe le ghiandole surrenali, e sostituire il farmaco Prolia in regime ospedaliero (non posso farlo da sola).
Per ogni visita devo ovviamente portare l'esito di vari esami che vanno preparati in tempo.
A causa della leggerezza di qualche operatore del laboratorio analisi, il mio appuntamento è stato per errore annullato, quindi il dott. Vescini non se l'è sentita di vedermi, ma mi ha scaricata al dott. Salcuni, che niente sapeva della mia storia clinica (cura per Cushing da molti anni, asportazione tiroide per tumore nel 2020, accordi con Vescini per togliere il farmaco Prolia), il quale mi ha dato un nuovo appuntamento per SETTEMBRE 2022. Naturalmente con l'indicazione di nuovi esami: Tac, analisi del sangue, test di Nugent, urine 24 ore, densitometria ossea.
Accoglienza zero, empatia zero.
Sono delusa e demoralizzata.

Sono stata seguita dal dott. Purinan. Buona manualità per l'agoaspirato della tiroide, ma assai scarsa disponibilità al colloquio e al confronto. Dato che la patologia viene curata su un essere umano pensante, ritengo fondamentale spiegare la terapia e la prognosi. Eppure questo passaggio è stato, nonostante le sollecitazioni, del tutto trascurato. Questo significa che per diversi mesi non puoi programmare nulla nella tua vita perché non sai quali probabilità grossomodo ci sono di continuare il trattamento. Inoltre insistevano per farmi fare una scintigrafia dopo tiroidectomia per carcinoma papillifero della tiroide e la medicina nucleare parlava di misurare la tireoglobulina dopo sospensione degli ormoni tiroidei. Sono andata a Padova, dove non sospendono MAI gli ormoni tiroidei, in quanto somministrano l'omologo sintetico della tireotropina (troppo costoso a Udine e quindi meglio far passare qualche mese a pezzi e favorendo una sindrome depressiva al paziente in ipotiroidismo..). Dicono (come del resto le linee guida) che la tireoglobulina misurata in condizioni di ipotiroidismo non sia assolutamente più efficace di quella misurata senza sospendere l'assunzione di Eutirox, e che la scintigrafia in chi non ha fatto radioiodioterapia sia assolutamente inutile (e anche qui basterebbe leggere le linee guida), perché dopo la chirurgia persiste sempre del tessuto tiroideo che capta il marcatore radioattivo e pertanto impedisce che questo venga captato dai linfonodi; anzi: la radioiodioterapia pare possa essere meno efficace dopo una scintigrafia. A Padova ho trovato personale umano, cortese, disponibile e soprattutto professionalmente formato: un altro mondo. Basti pensare che a Udine, dopo l'intervento di tiroidectomia, passano più di due settimane prima di incontrare un endocrinologo. La terapia viene impostata da un chirurgo, dal quale (con tutto rispetto) personalmente non pretendo conosca il metabolismo del calcio e della vitamina D, o di come il dosaggio della calcemia sia suscettibile della venostasi e quindi (considerato come necessariamente vengono fatti i prelievi a Udine) scarsamente attendibile. Spero che prima o poi le cose cambino, nel frattempo consiglio a tutti di recarsi a Padova in caso di patologia alla tiroide.