Ginecologia Ospedale Vercelli

Ho rotto le acque il 9 marzo 2020. Arrivo in ospedale e non mi illustrano nemmeno le procedure e cure che mi avrebbero fatto, infatti il consenso al trattamento medico non è compilato. Mi ricoverano alle 20.00 e vengo lasciata sola. Alle 4.00 di mattina del giorno successivo (avevo suonato il campanello tipo 30 volte visto che stavo male) finalmente arriva una ostetrica che mi visita e mi porta in sala parto. Qui prima episiotomia e poi manovra di kristeller e nasce mio figlio, sofferente.
Mi riportano in stanza e visto che venivo dalla Lombardia mi dicono che ho portato il Covid. Mi fanno un prelievo e poi delle lastre: tutto negativo. Mi mettono però in isolamento con un bimbo che stava male. Senza assistenza nè riscaldamento. In tre giorni non hanno dato un goccio di latte al bimbo, che va in ipoglicemia. Il bimbo aveva tremori e ipotono e mai hanno fatto accertamenti. Ci dimettono e ciao. Chiedo le cartelle cliniche e ci trovo esami di un'altra donna. Email postdatate dopo archiviazione. Tracciato non mio.
Ora mio figlio ha 3 anni ed è invalido al 100% .