Neurochirurgia Ospedale Teramo

 
4.6 (52)

Recensioni dei pazienti

52 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mielopatia cervicale

Un grande grazie al dott. NANNAVECCHIA e anche a tutta l'equipe medica della neurochirurgia dell'ospedale "MAZZINI" DI TERAMO. Ringrazio tutti per la professionalità, serietà, competenza, disponibilità, gentilezza al momento giusto. Grazie a loro ho affrontato e risolto un problema alla cervicale che mi stava paralizzando, ho affrontato l'intervento come se non mi fossi nemmeno operata ed ora sono in corso di convalescenza con tanta serenità e fiducia che tutti mi hanno trasmesso. Il dott. Nannavecchia che mi segue è un medico impeccabile, competente, professionale, disponibile, persona corretta.
E ringrazio vivamente tutti, compreso il personale infermieristico e non: tutti gli ospedali dovrebbero funzionare così.
Dobbiamo solo ricordarci una cosa importante noi pazienti, cioè che quando si è in ospedale certe regole si devono seguire per il buon funzionamento di tutto, ricordiamoci solo che non siamo in albergo e nemmeno in vacanza: bisogna portare rispetto per essere rispettati e curati come si necessita.

Patologia trattata
Mielopatia cervicale.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Deontologia professionale

Com'è agevolmente intuìbile, una volta subìto un intervento così importante come qualsiasi intrusione neurochirurgica, ci si attenderebbe, credo lecitamente, un'assistenza post chirurgica almeno elementare, che consenta al paziente, quantomeno, di gestire il decorso (fausto o infasto che sia).
Nonostante le rassicurazioni del dott. Stati (a tutt'oggi irreperibile: non risponde al telefono) non ho nemmeno avuto l'agio di vedermi riconsegnare le mie R.M. in suo possesso. Rischio la tetraplegia. Il dott. STATI, almeno, mi consenta di gestire le vicende pensionistiche legate alla invalidità "in fieri" che sto patendo. Ovviamente mi rivolgerò alla Magistratura.

Patologia trattata
Stenosi C6 -C7.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Delusione di ogni aspettativa

A settembre 2015 il mio compagno si è sottoposto ad un intervento di asportazione di un'ernia discale. Ci siamo recati a Teramo fiduciosi di una risoluzione definitiva del problema, soprattutto fiduciosi nella ben nota competenza del Dott. Danilo Lucantoni. Purtroppo sin da subito dopo il risveglio dall'anestesia, il mio compagno lamentava dolori e insensibilità alla gamba non interessata dall'ernia, ossia la destra, mentre la sinistra aveva ripreso immediatamente la sua funzionalità. È stato fatto presente al figlio del primario che aveva eseguito l'intervento, ma la risposta è stata che era del tutto normale. Dopo la dimissione e nei giorni successivi il dolore aumentava, così come la completa insensibilità della gamba destra, dal gluteo fino al polpaccio. Tornato a visita di controllo, in assenza del primario e di suo figlio, il mio compagno è stato visitato da un altro medico, che dai sintomi che dalla visita ha constatato che si trattava di un'altra ernia, prescrivendo una risonanza che lo confermasse. E infatti l'esito della risonanza è stato proprio ernia espulsa, stessa posizione di quella già operata, ma dalla parte opposta. Dopo svariati tentativi e telefonate e mancati appuntamenti, siamo riusciti a conferire con il dottor Lucantoni, che ha dato invece una lettura diversa della risonanza, e siamo stati mandanti a casa con cure farmacologiche e terapie fisiche, o piscina. Proprio ieri a seguito di una visita con un altro neurochirurgo, il mio compagno è stato messo in lista di attesa per un altro intervento. Tutti possono sbagliare, e benché non si tratti di una grave patologia, purtroppo ora si dovrà ripercorrere lo stesso iter di soli 6 mesi fa. Sarebbe bastato solo dare ascolto un po' di più al paziente, e forse all'ospedale di Teramo ora il problema sarebbe già risolto.

Patologia trattata
Ernia discale.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Gentilezza e umanità

Il mio commento non va al reparto ma solo alla mia esperienza avuta durante una visita con il Dott. Filippo Pineto. La sera del 31 novembre alle ore 21.00 sono stata visitata dal sopracitato dottore dopo un'attesa di 4 ore con dolori atroci, con busto a tre punte per una frattura vertebrale D8 e una probabile frattura a legno verde di una costola. Il Dott. Pineto durante la visita non mi ha mai guardato un faccia, per lui ero solo una risonanza magnetica, mi ha appellato in malo modo quando mi ha rivolto la parola e le sue spiegazioni, anche se forse competenti, sono state espresse sempre in malo modo. Tenendo conto che ero una persona dolorante e una signora.
Sicuramente in futuro se mai dovessi avere a che fare con tale reparto, non mi rivolgerò a lui che dovrebbe sapere che un malato prima di essere tale è una persona, e come tale va rispettata.

Patologia trattata
Frattura vertebrale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Delusione

Sono stato in cura in questo ospedale 2 anni dal dott. Lucantoni. Devo dire che dopo aver girato tanti dottori lui è stato il peggiore. Visite di 5 minuti, non si intendeva del mio problema (Assenze di Epilessia) e continuava a darmi pasticche su pasticche invece di consigliarmi qualche centro specializzato. Per quanto riguarda il tumore benigno al cervello (astrocitoma pilocitico) che avevo, diceva che non si poteva assolutamente toccare e mi mandava via.
Fatto sta che dopo essermi cercato da solo altri dottori, alla fine sono andato all'ospedale di Milano dove mi hanno detto che quel tumore con gli anni andava a crescere e a portare problemi; quindi mi sono operato a Milano e grazie a loro ora sto bene.

Patologia trattata
Astrocitoma pilocitico benigno.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Personale infermieristico, tranne poche eccezioni, scortese e poco professionale (scocciati ad ogni minima domanda, sbrigativi, poco preparati dal punto di vista medico, li ho visti anche fumare nel loro stanzino all'interno del reparto). Mancavano spesso farmaci e materiale di base; i letti non avevano le sponde ai lati al punto che un paziente una notte è caduto ed hanno dovuto fargli una tac urgente con tanto di punti di sutura alla testa; mancavano anche pannoloni e guanti tanto che mi sono sentito dire "la prossima volta si accerti che l'abbia fatta tutta perché non abbiamo altro materiale per cambiarlo di nuovo").

Anche i medici erano generalmente molto poco disponibili. Spesso era impossibile parlare con qualcuno, anche durante l'orario stabilito per i colloqui. Non ci è mai stato spiegato nulla della terapia in atto, se non dopo molteplici richieste in tal senso. Arrivavamo in quel reparto dopo tre mesi di ricovero presso altri centri e pareri medici molto discordanti, per cui parlarne un po' mi sembrava il minimo. Dopo più di tre settimane dall'intervento, alla faccia dell'urgenza, mi è stato riconsegnato il referto di una biopsia cerebrale senza la ben che minima spiegazione.

L'unico medico che si è mostrato gentile e disponibile è stato il dott. GIOVANNI STATI che, il giorno prima dell'intervento, pur non conoscendo personalmente il caso, ci ha spiegato come avrebbero operato, il perchè era necessario farlo e gli eventuali rischi connessi ad un intervento al cervello. Si è semplicemente comportato come ogni medico dovrebbe fare. Con umiltà e rispetto per il paziente e i suoi familiari. Spesso bastano poche parole per rendere un po' meno duro il difficile cammino contro una bruttissima malattia.

Patologia trattata
Sospetta neoplasia cerebrale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Scarsa serietà, nessuna cortesia

Il primario in persona mi ha telefonato per comunicarmi data e ora in cui (dopo un anno di snervante e umiliante attesa) mi sarei dovuta presentare in reparto alle 8 di mattina per essere ricoverata e di lì a un paio di giorni essere operata, ma poi nei fatti al mio arrivo nessuno sapeva del mio ricovero e a quanto pare anche il primario stesso pareva essersene dimenticato, perchè arrivato in quel momento in reparto (suppongo per iniziare il suo normale servizio), dopo un breve momento di confusione, invece di scusarsi per l'accaduto, a quanto pare ha ritenuto più opportuno prospettarmi un ricovero e una previsione d'attesa di 15/20 gg., incalzando poi sempre più, spiegandomi che l'intervento che avrei dovuto affrontare era difficilissimo e serissimo.

Tutto il contrario di quello che mi aveva detto un anno prima in sede ambulatoriale privata a pagamento, in cui promise una soluzione al mio problema nel suo reparto nel giro di un paio di mesi da quel giorno.

Dietro insistenza ha voluto comunque "accontentarmi" (forse per acquietarmi e congedarmi), dandomi un nuovo appuntamento di ricovero (comunque senza certezze per quanto riguarda la data dell'intervento), quindi sarei dovuta tornare un sabato mattina di dicembre che iniziava un week end che si sarebbe concluso con la festa dell Immacolata Concezione di lunedì.. Per quanto avrei bivaccato in ospedale? A 65 anni avrei dovuto far finta di essere in un reparto di “lungodegenza”??

Sono rimasta ancora più amareggiata e sconcertata quando, chiedendo ulteriori spiegazioni ad una subito infastidita operatrice sanitaria (immagino fosse la caposala) che con disdegno mi invita a non darle disturbo e di non farle perdere tempo. Un'altra infermiera invece con fare ironico sdrammatizzava, consigliandomi di non farne un caso grave, che anche un'altra paziente presentatasi per il ricovero era stata rimandata bellamente a casa poco prima.
La "ciliegina sulla torta" è che abito lontano da Teramo e ho fatto anche perdere la giornata di lavoro a mio figlio per accompagnarmi.

Il lettore tragga le proprie considerazioni.
Pubblico questa recensione con spirito di altruismo, al fine di scoraggiare le persone che soffrono e che stanno valutando la possibilità di rivolgersi a questa struttura.

Patologia trattata
Stenosi.
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