Neuropsichiatria Infantile San Gerardo Monza

 
3.1 (23)

Recensioni dei pazienti

6 recensioni con 3 stelle

23 recensioni

 
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2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Così cosi, ma... sicuri sia responsabilità loro?

Mia figlia è stata ricoverata per ben 2 volte in un anno causa acutizzazione della malattia. La mia valutazione non riesce purtroppo ad essere positiva, perchè oggettivamente ai pazienti non viene fornita l'assistenza che probabilmente è necessaria e che ci si aspetta, non vengono proposte attività, viene garantito un colloquio al giorno con i neuropsichiatri (e nemmeno tutti i giorni). Ho avuto l'impressione si punti a stabilizzare il paziente con la sola cura farmacologica, e non è certo poco, ma non è sufficiente e poichè si cerca di limitarne la permanenza, l'aumento del dosaggio è spesso rapido, a volte con conseguenze non positive com'è accaduto a noi, ma non solo. Gli infermieri non sono tutti empatici, alcuni risultano molto distaccati (sopravvivenza? inattitudine?). Personalmente ritengo che la responsabilità non sia tanto del reparto, piuttosto delle sovvenzioni insufficienti. I neuropsichiatri mi pare debbano sottostare a ritmi sostenuti, dividersi fra reparto e PS. Si dovrebbero organizzare costanti attività terapeutiche singole e di gruppo, attività ludiche, certo, ma con quali risorse?
C'è tanto da migliorare, sono d'accordo, ma la domanda che mi pongo è: possono fare di più con quello che hanno? Qualcosa sì, ma non così tanto, secondo me.
La mia opinione invece sullo studente futuro medico, che affianca la neuropsichiatra a noi assegnata, è assolutamente negativa.

Patologia trattata
Disturbo borderline.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Bene solo con certi medici

Per quanto riguarda infermieri ed Oss, nulla da dire (a parte qualche raro caso), e vorrei ringraziare di cuore Davide, l'infermiere che ha reso a mia figlia il percorso più facile. Un grande grazie al dottor Ruggeri, che si è sempre dimostrato molto competente, una persona sensibile che si è sempre messa dalla parte di noi genitori comprendendo il nostro stato d'animo. Purtroppo quando mia figlia è stata seguita da un'altra dottoressa, le cose sono cambiate. Ci siamo ritrovati davanti un medico che non ho trovato in grado di gestire la situazione né con mia figlia, né con noi genitori, imponendo a priori le sue idee ed esprimendo giudizi a volte poco opportuni. Auguro a chiunque venga in questo reparto di avere come medici o il dottor Ruggeri, o la dottoressa Corbetta, in caso contrario non lasciatevi "schiacciare" dal medico che vi trovate davanti.

Patologia trattata
Psicosi.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza triste ed inutile

Il reparto è architettonicamente rinnovato, ma purtroppo il personale medico è lo stesso. A fronte di colloqui per capire, io e mio marito ci siamo solo sentiti in colpa e giudicati da una dottoressa che forse non sa nemmeno che cosa voglia dire crescere dei figli. Con questo non vogliamo dire che nostro figlio non stesse male, ma che i genitori devono sentirsi accolti e compredi in un momento in cui sono in difficoltà. Durante il ricovero non abbiamo mai visto il primario, di cui abbiamo saputo il nome solo perchè l'abbiamo chiesto alla dottoressa che ci seguiva. Adesso andremo altrove, forse privatamente, ma cercheremo un posto che aiuti davvero noi e nostro figlio.

Patologia trattata
Disturbo borderline.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Sconsigliato

Abbiamo ricoverato nostro figlio di 13 anni in questo reparto considerato una eccellenza del settore. Dopo un breve colloquio, senza tanti preamboli hanno aumentato il dosaggio del neurolettico. Preferiscono assicurarsi da subito che i pazienti siano ben sedati, anche se nostro figlio all'ingresso lo era già parecchio. Sicuramente trattano casi di autolesionismo molto gravi, cosa che in parte giustifica il loro atteggiamento, tuttavia hanno emesso subito una diagnosi dopo 20 minuti dal ricovero adducendo che nostro figlio è francamente paranoico. Non vi sono dubbi nel merito della diagnosi, e sicuramente l'atteggiamento poco accogliente dei medici ed un reparto tutt'altro che accogliente, non hanno di certo aiutato nostro figlio ad aprirsi. Nei giovanissimi pazienti paranoici un approccio più "sensibile" avrebbe ottenuto qualche risultato migliore. Noi genitori siamo stati giudicati quasi alla pari di nostro figlio perchè, non fidandoci acriticamente delle "cure mediche", alimentiamo le paranoie. Se poi analizziamo le panacee delle meravigliose cure mediche basate esclusivamente su potenti antipsicotici, forse qualche dubbio verrebbe a chiunque!!! Siamo arrivati con una diagnosi antecedente di qualche mese di disturbo dell'umore e usciamo con una diagnosi di psicosi paranoica. Nomi diversi ma terapie sempre uguali. Fortunatamente, durante la degenza, abbiamo conosciuto e stretto una bella amicizia con altri genitori di ragazzi ricoverati e, confrontandoci tra le nostre problematiche, abbiamo scoperto che in questo reparto, più che curare, si introducono, aggiustano e si potenziano terapie farmacologiche. Non dubitiamo della professionalità dei medici, ma un atteggiamento meno saccente e giudicante non farebbe male. Il personale infermieristico merita una nota, soprattutto nelle persone che mi permetto di citare: l'infermiera Mery e Roberto. Mio figlio, in particolare, ha ricevuto più attenzione e parole di fiducia dalla Mery che dai medici. Per l'esperienza negativa consigliamo ai lettori di trovare un bravo neuropsichiatra con tanta esperienza e umanità, che talvolta al necessario farmaco trovi la chiave per ridurli al minimo indispensabile e favorisca le potenzialità dei nostri ragazzi.
Ps: Leggete bene la lettera di dimissione, perchè vi scrivono cose, che noi abbiamo trovato assurde, che servono solo a rafforzare le loro diagnosi.

Patologia trattata
Psicosi paranoica.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Scompenso psicotico in sindrome di Down

Pessima gestione dei pazienti! Mia sorella è stata ricoverata 3 volte in questo reparto nel giro di 2 mesi per uno "scompenso psicotico in ragazza con sindrome di Down" (diagnosi formulata da uno dei medici di reparto al termine del secondo ricovero) a seguito di uno spavento. Per ottenere il secondo e terzo ricovero, il pronto soccorso dell'ospedale della nostra città ha dovuto interpellare due magistrati, a causa dell'opposizione del reparto alla richiesta di presa in carico. Mia sorella è stata dimessa ogni volta in assenza di miglioramenti. In reparto mostrava sempre le stesse condotte auto ed eterolesive per cui era stato richiesto il ricovero, con conseguente difficile gestione a domicilio (situazione ben nota al dottore). L'unica soluzione trovata dal medico è stata aumentare i farmaci rendendo la ragazza quasi un vegetale, che, nonostante gli alti dosaggi di antipsicotici, mostra ancora in parte condotte aggressive. Il medico pare totalmente incompetente di fronte al caso, rispondendo addirittura di non sapere se alcune stranezze notate nella ragazza (come movimenti strani della lingua) possano essere effetti collaterali dei farmaci, nonostante siano proprio citati nel foglio illustrativo! Il dottore nell'ultimo colloquio (in data odierna) si è dimostrato scortese e quasi scocciato dalle continue domande e dalla continua richiesta di ricovero, rispondendo che "Il reparto non è un parcheggio" e che si rifiuta di tenere in degenza la ragazza ancora qualche giorno, in attesa che si muova la macchina burocratica per ottenere aiuti domiciliari e successivamente l'ingresso in un centro diurno. Può essere sia stata solo la sfortuna di esserci imbattuti nell'unico medico (di cui non faccio volontariamente il nome) poco pratico, ma SCONSIGLIO VIVAMENTE IL REPARTO!!

Patologia trattata
Scompenso psicotico in sindrome di Down.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

PESSIMO

Dopo 13 giorni e quattro colloqui di 40 minuti interrotti da una media di tre telefonate e due/tre uscite in reparto, ci siamo sentiti dire che siamo una famiglia di «dissociati mentali». Il bambino ha sostenuto 4 colloqui in 13 giorni. La cura farmacologica non ha risolto nulla, salvo il fatto che nostro figlio dorme tutto il giorno. L'approccio è stato pessimo coi medici - bruschi e supponenti - medio con gli infermieri: ci sono brave infermiere che lavorano con scrupolo, infermieri meno adatti al reparto e comunque NESSUNO di loro è formato, secondo il mio personale parere, per lavorare in un ambiente così delicato e particolare.

Patologia trattata
Depressione infantile.
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