Oculistica San Raffaele

Mi chiamo Simona dalla provincia di Pavia (Voghera). Volevo ringraziare in modo particolare l'equipe del Dott.re Marco Codenotti, medico molto professionale, competente e dotato di grande sensibilità e umiltà: il Dott.re Matteo Prati, che mi ha operato per la prima volta a marzo 2014, molto cordiale e simpatico e con le "mani d'oro"; il Dott.re Ramoni Andrea, molto attento e pignolo come e' giusto che sia; il Dott.re Lorenzo Iuliano, che si distingue per gentilezza, finezza e perchè no, bellezza, che non guasta mai...
Grazie di cuore a tutto lo staff!!

Nel lontano 1994, allora 34enne con diagnosi di cecità conclamata in un occhio e prossimo alla cecità nell'altro (glaucoma bilaterale congenito ad angolo aperto), sono approdato al San Raffaele. Visitato dal Prof. Dott. Rosario Brancato, allora primario del reparto, e dalla sua equipe (Dott. Carassa, Dott. Bettin e Dott.ssa Fiori): diagnosi rettificata. Problemi alti per glaucoma, ma nessuna cecità, neanche nell'occhio dove per qualcuno ero già cieco!
Curato per tanti anni, con tecniche sempre più all'avanguardia e sempre consigliate in maniera professionale e con estrema competenza, da tanti anni sono seguito dal Dott. Bettin, che rimane sempre, per me, un punto di forza, di consigli adeguati su cure alternative o sui prodotti migliori da utilizzare.
Recentemente sono stato operato su vecchia trab (datata 1998), con ricopertura bozza con membrana amiotica.
Quando una persona ha complicazioni gravi di salute e persone come il Dott. Bettin ed i suoi colleghi riescono a prolungare la qualità della vita, si è contenti di sapere che ci si è affidati a persone che fanno della loro professionalità e competenza, una parte importante della loro vita.
MAURIZIO

Sono stato ricoverato al San Raffaele per ischemia intestinale per circa sei mesi, col solo risultato di dover essere operato d’urgenza per asportazione di parte dell’intestino e posizionamento di una stomia.
Durante questo periodo ho avuto seri problemi oculari al nervo ottico: una sola visita del prof. Bandello, senza alcun seguito o controllo successivo della pressione oculare... No comment.
Solo successivamente, e grazie al chirurgo addominale che mi ha salvato la vita, ho potuto occuparmi dei miei occhi da altri professionisti.
Purtroppo oramai con scarsi risultati.
Per fortuna che il San Raffaele è considerato un centro di eccellenza.

Ho fatto l'intervento per la cataratta a luglio del 2021 ed il risultato è stato pessimo: a tutt'oggi 29-12-2022 vedo ancora offuscato, con la vista annebbiata sia dall'occhio sinistro, sia dal destro operato; inoltre porto gli occhiali come prima. La mattina, dopo il risveglio, mi lacrimano tutti e due gli occhi ed ho come un velo davanti. Nell'occhio destro, quello operato, mi sento all'interno come un piccolo oggetto fastidioso, come se ci fosse un moscerino, poi mi passa.
Nel mese di Luglio 2021 ho fatto la prenotazione per fare la cataratta all'occhio sinistro ma, visto il risultato sull'occhio destro, ci rinuncio, non vorrei peggiorare la vista.
Sento in TV dei dottori del settore oculistica dire che una volta fatto l'intervento della cataratta non è spesso nemmeno più necessario portare gli occhiali.
Ho speso anche un bel po' di soldi, senza risultato.

Dal San Raffaele non me lo sarei mai aspettata!
Richiedo telefonicamente all'operatrice visita oculistica "privata" con dott. Gian Luigi Bolognesi, specificando che, essendo di Voghera come l'oculista, volevo una sua visita! La prima disponibilità è il 03/03/2021 alle 16.30; prenoto e ricevo numero di prenotazione con sms.
Il 03/03/2021 pago la visita e mi reco nell'ambulatorio indicatomi e, con rammarico e incazzatura, mi trovo 3 specializzandi + 1 oculista (??) e alla faccia dell'assembramento!
La visita mi viene fatta dai giovani, chiedo spiegazioni sulla mia specifica prenotazione con il dott. Bolognesi, ma non sanno rispondermi.
Mi chiedo, bastava trasparenza al momento della prenotazione e non sarei rimasta così delusa da questa struttura.

Mi sono recato per un secondo consulto al centro per il glaucoma, ove mi hanno detto che il precedente oculista aveva sbagliato diagnosi e prognosi, perché alla dottoressa non risultava attualmente il glaucoma. Dopo un mese di sospensione della cura con Lumigan, mi attendeva un check up completo con misura della pressione durante l'arco della giornata. Pagato il ticket, mi reco dalla dottoressa che, misurando la pressione oculare, mi informa che soffro di glaucoma e che sarebbe stato inutile continuare la curva della pressione giornaliera. Alla mia richiesta per il pagamento già sostenuto, rispondeva che per 30-40 euro non valeva la pena essere rimborsato. Una grandissima arroganza conclamata da parte del centro per il glaucoma e della dottoressa in particolare!!!

Sono arrivata a Milano al San Raffaele con mia madre per maculopatia atrofica in stadio avanzato e con una grossa sequela di esperienze alle spalle, in vari posti/ professionisti in Italia.
Il dott. Giuseppe Querques e il suo gruppo di studenti/ laureandi sono un raro connubio di competenza, serietà, amore per la professione e umanità. Fanno dimenticare la pessima esperienza per il pagamento e l'organizzazione.
60 minuti di fila per pagare, fascia oraria dalle 8:40 alle 9:40, solo 3 sportelli operativi (motivo del 2 ai servizi).

Appuntamento col Primario prof. Bandello, ma vengo visitata da un giovane senza esperienza, che non é riuscito a fare gli esami perché le macchine non erano tarate per la mia alta miopia; per la misurazione della vista da lontano teneva le luci accese sopra lo schermo, e per la vista da vicino teneva le luci basse. Mai successo in tutta la mia esperienza. Mi ha pure applicato una lente stenopeica, per leggere sullo schermo.
Nessun esame del fondo oculare o della superficie della cornea, né le gocce per dilatare la pupilla. Arrabbiata da quanto accaduto, incontro dopo circa 15 minuti il primario il quale, dopo una lunga discussione, mi ha dedicato almeno 30 minuti, confermando le diagnosi e proponendomi un trattamento laser per abbassare la pressione intraoculare.
Il mio voto nasce da media matematica tra il primo dottore, 0, e 5 per il professore Bandello, del quale ho apprezzato la professionalità e la capacità di comunicazione.
Peccato che per me ci sia poco da fare, almeno al San Raffaele!

Intervento fissato per il giorno 8 giugno, dopo visita pre-intervento del 22 aprile.
Il 3 giugno ricevo una email da parte della signora Raffaella Carlucci, in cui mi comunica lo slittamento dell'intervento previsto per l'8 giugno, al giorno 23 giugno alle ore 9.30.
Il giorno 23 giugno mi presento all'ora indicata e mi viene comunicato che l'intervento era il giorno prima, ossia il 22 giugno.
Così ho perso una giornata di lavoro, ho speso benzina avanti/indietro, ho pagato la tangenziale... tutto per niente.
NON é corretto che siano sempre gli utenti a dover pagare gli errori degli altri, ma purtroppo é cosí.

Purtroppo se siete di Milano e siete affetti da oftalmopatia basedowiana, verrete indirizzati dalla dott.ssa Bianchi. Purtroppo la dott.ssa Bianchi e la sua equipe stanno monopolizzando, con la loro presenza, la città. Cercate altrove, piuttosto scendete fino a Pisa. La dott.ssa Bianchi è arrogante, spocchiosa, presuntuosa, non ascolta i pazienti.
Il reparto è caotico, male organizzato, pieno di gente in attesa che deve aspettare ore per essere visitato malamente da medici, sempre diversi ma ugualmente pessimi.