Ostetricia Ginecologia Ospedale Vicenza

 
4.2 (57)

Recensioni dei pazienti

57 recensioni

 
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4.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Parto

L'1 febbraio ho partorito al San Bartolo il mio bambino. Volevo ringraziare tutte le ostetriche (in particolare Lucia Dalla Pozza), le infermiere del nido, la dottoressa Scalchi, i pediatri, le assistenti e tutto lo staff per l'assistenza data. Sono state sempre molto attente nei miei confronti e in quelli di mio figlio. Unica nota negativa il secondo anestesista arrivato al cambio turno, che non si è accorto che l'ago dell'epidurale si era spostato!!!

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Parto

Gestione del dolore INESISTENTE. L’ostetrica in turno la notte in cui ho partorito ha procrastinato il controllo della dilatazione del collo dell’utero, nonostante abbia chiesto più volte nell’arco delle ore di travaglio un controllo perché volevo l’anestesia. Quando finalmente si è decisa a controllare era tardi: arrivata in sala parto mi hanno detto che ero completamente dilatata e quindi aveva poco senso fare l’epidurale. In conclusione, nonostante molteplici insistenze da parte mia sul dolore ingravescente, mi è stata di fatto negata la partoanalgesia (assurdo nel 2022!). Aggiungo anche che per avere dell’antidolorifico (del banale ibuprofene) nel post parto ho dovuto sempre insistere (con le ostetriche).
Nulla da dire sul restante personale, con cui ho avuto scarsa interazione, e con le ostetriche trovate in sala parto, che si sono dimostrate del tutto professionali.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Varicella non riconosciuta

Ho partorito con taglio cesareo il 22 settembre 2015: bambino sano, ma a me dopo quasi due giorni escono in tutto il corpo boccole. Chiamato pure dermatologo, che non si è espresso, fatti due volte esami per capire se fosse una reazione allergica (presi antistaminici e crema al cortisone), dagli esami non mi hanno saputo dire nulla! Più volte ho chiesto se fosse infettiva per il mio bambino, ma mi hanno sempre detto di non preoccuparmi. Oggi 15 ottobre sono in pediatria perché mio figlio ha preso la varicella dopo neanche 15 giorni di vita. Mille dottori ed un dermatologo non hanno capito che io avevo preso la varicella!!!

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo programmato

A dicembre 2007 sono stata ricoverata per parto cesareo programmato in quanto la bimba era podalica. dopo una gravidanza perfetta e senza alcun tipo di problema, mi sono recata in ospedale tranquilla e fiduciosa pensando che un parto cesareo programmato non dovesse presentare particolari difficoltà. invece devo dire di non essere mai stata così male in vita mia; nel corpo e nello spirito. assoluta la mancanza di rispetto per la mia persona in qualità di "malato". non sono mai stata informata su cosa stessero per farmi, dopo l'operazione mi hanno lavato a "porte aperte sul corridio!!", il nome del chirurgo l'ho scoperto poi richiedendo copia della mia cartella clinica. quella mattina erano previsti 4 cesarei programmati (uno ogni 2 ore) ed in reparto c'era solo un'altra partoriente, quindi non credo che il carico di lavoro fosse particolamente gravoso. io era la terza della lista. non so se sia stato per la fretta o per cosa altro, ma vorrei sapere se il chirurgo avrebbe fatto sulla pancia di sua figlia quello che ha fatto a me... poi le cose non sono certo andate meglio in reparto, ostetriche che di notte chiacchieravano a voce alta, non venivano quando chiamate (neanche la prima notte a poche ore dall'intervento), una ostetrica appena terminata la flebo di antidolorifico: "signora, ha un taglio sulla pancia, si giri dall'altra parte e si metta a dormire" .che strega!!!. aggiungo che per la mancata medicazione della ferita sono tornata a casa con piaghe e pustole nella zona del cerotto che copriva il taglio.. 2 anni dopo ho avuto un secondo t.c. all'ospedale di Valdagno (sono degli angeli, tutti, medici, infermiere e personale ausiliario), e lì ho avuto la conferma di quanto male mi avesso fatto a Vicenza.

Patologia trattata
Parto cesareo programmato.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Pronto soccorso ostetrico-ginecologico

Sono capitata in pronto soccorso reparto ostetrica/ginecologia per due volte, ed entrambe le volte mi sono sentita a disagio, e spiego il perché.
Prima volta: vengo "accolta" in studio dalla ginecologa, che chiede se le perdite che ho avuto siano collegate in qualche modo al fatto che ho avuto rapporti. Io le dico che sì, ho avuto rapporti prima. Lei asserisce che È FORTEMENTE SCONSIGLIATO AVERE RAPPORTI IN GRAVIDANZA, A MENO CHE IO NON MI TROVI AL NONO MESE. Io sconcertata da questa affermazione dico che a me nessuno l'ha mai sconsigliato e lei testuali parole risponde: "io lo sconsiglio, perché poi vengono tutte qui a farsi visitare dopo i rapporti".
La seconda volta che mi sono presentata, la ginecologa di turno tanto era scocciata di dover alzarsi dalla sedia per visitarmi, che nemmeno ha provato a nascondere il suo continuo sbuffare e quel modo di fare svogliato. Posto che mi ha convinta di una cosa: non ci tornerò mai più, figuriamoci a partorire. Il personale dovrebbe imparare un po' di educazione, e cura nel proprio lavoro. Dico questo perché ho scritto solo il 20% delle cose negative che sono capitate in quelle due volte. Mi sono sentita come se andassi a chiedere l'elemosina. Concludo dicendo che tutte le volte che io sono andata lí, le operatrici/ostetriche/ginecologhe non mi parevano oberate di lavoro, anzi, il loro reparto era praticamente deserto, quindi a maggior ragione non comprendo il loro atteggiamento.

Patologia trattata
Perdite ematiche in gravidanza.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo reparto

Sconsiglio vivamente questo reparto. Infermiere ed operatrici sono quasi tutte maleducate, scortesi ai limiti dell'accettabile. La pulizia è pessima. Aiuto e supporto zero, si ha quasi paura a chiedere qualcosa. Senza parole.

Patologia trattata
Ricovero post parto con bimbo in TIN.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Non consigliabile

Reparto importante, strutturato. Il personale medico nel complesso tuttavia non è all'altezza del livello complessivo del San Bortolo:
Le visite al pronto soccorso ginecologico sono svolte da medici spesso impreparati o inaccurati.
In urgenza per presunta rottura del sacco, l'esame obiettivo svolto dalla dottoressa di turno, ci ha riportato una situazione dell'utero totalmente diversa da quanto descritto dal Primario tre giorni prima in una visita privata.
Al termine di una successiva visita, svolta al termine del tracciato, viene eseguito dal medico di turno lo scollamento delle membrane senza nemmeno informare mia moglie che andava ad effettuare tale fastidiosa procedura, peraltro eseguita dall'ostetrica soltanto 24 ore prima; un'esecuzione brutale come un fulmine a ciel sereno, laddove l'ottima ostetrica Martinello aveva eseguito la cosa senza far urlare mia moglie dal dolore.
La cosa più inquietante è che il sanitario poi ci consiglia di ripresentarci tra sette giorni, pur osservando un livello del liquido amniotico molto vicino ai limiti più bassi per la sicurezza del bambino.
Il giorno dopo l'ostetrica, preparata e premurosa, ci convoca in quanto vuole tenere d'occhio la situazione: sospetta una subdola rottura alta del sacco. Infatti ci troviamo immediatamente condotti in sala parto, dove la Sig.ra Martinello si conferma una brillante ostetrica.
Fino a che, ahimè, torniamo ad avere bisogno dell'ennesima dottoressa di turno, che appare a me che sono chirurgo orale e sto assistendo al parto, in evidente difficoltà a controllare il sanguinamento durante la sutura della lacerazione del parto naturale che, non essendoci noi per fortuna presentati dopo sette giorni come consigliava il collega, ci aveva appena regalato una bella bambina sana...
Ma si trattava ora di suturare una paziente stanca e sofferente, perciò la dottoressa che doveva destreggiarsi da sola alle tre di notte con questa piccola ferita sanguinante, abbondava decisamente con la Marcaina andando a produrre una bella tossicità da anestetico locale, con dei sintomi che gettavano i presenti in sala in un momento di paura. Momenti sbloccato solo per il passaggio in sala di un bravo anestesista, che inquadra correttamente la situazione e inietta il farmaco giusto.
Tuttavia la paura o la mancanza di un'adeguata mano chirurgica, producono una sutura con lembi giustapposti malamente, dolore prolungato e invalidante, un mese di antibiotici e un danno permanente che si spera sara' solo estetico.
Che dire.. il Primario è sicuramente preparato, il personale ostetrico e paramedico è di alto livello, ma alcuni medici dovrebbero fare un esame di coscienza o cambiare specialità.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Esperienza purtroppo negativa

Ho partorito nel gennaio 2010.
sono stata ricoverata 3 gg. prima del parto per sospetta rottura del sacco.. sono stata monitorata per questi 3 gg. finchè non si è deciso di indurmi al parto, in quanto era pericoloso per il piccolo rimanere col dubbio che poteva portare a infezioni (il test della rottura risultava sempre negativo, ma io continuavo ad avere perdite).

Mi hanno indotta alle 13.00 e ho iniziato le contrazioni alle 22.00 precise. Ora.. io non so quante possano avere avuto esperienza dell'indotto, ma è una cosa tremenda. Le contrazioni sono partite dolorosisssime e già ogni 2 minuti, ma non mi dilatavo di nemmeno un centimetro.
Ho chiesto mille volte di poter chiamare mio marito, ma me lo hanno sempre negato perchè mi hanno tenuta in stanza per non farmi andare in sala parto e non poteva entrare per "rispetto verso la mia compagna di stanza che dormiva"!!!
(che poi credo facesse fatica a dormire con una che soffriva le pene dell'inferno vicino...)
per cui mi sono fatta le prime 3 ore completamente sola, e non è bello!
Ad un certo punto ho sentito come se fosse scoppiata una bomba dentro e ho chiamato l'ostetrica. sono andata in bango e abbiamo visto che avevo perdite di liquido verde, cosa che al corso preparto mi hanno sempre detto essere molto pericolosa per il bambino.
Finalmente quindi si sono decisi a portarmi in sala parto e farmi vedere dal dottore, il quale ha detto che potevo tranquillamente aspettare di partorire senza cesareo. Io ho chiesto di essere tagliata (per paura per il piccolo) ma mi son sentita anche rispondere a malo modo.
Per fortuna mi hanno lasciato chiamare mio marito, che è venuto a darmi un po' di sostegno morale, in quanto ero sola come un cane nella stanza attigua alla sala parto, dove mettono le donne sotto osservazione dopo il parto.
Non so nemmeno a che ora mi abbiano portata in sala parto e, per fortuna, ho trovato un'ostetrica, LAURA, di una gentilezza infinita che ringrazierò per sempre.
Fatto sta che non mi dilatavo, sono arrivata a 5 cm..
Alle 7.00 arriva il dottore a visitarmi e in 2 minuti ero già in sala operatoria!
Alle 7.05 sono entrata in sala operatoria, alle 7.17 hanno estratto mio figlio.

Pensarci prima no? lasciarmi dalle 22.00 alle 7.00 con dolori lancinanti ogni 2 minuti non dilatandomi, non sembra un po troppo????

Parliamo poi del nido... una disperazione!
Purtroppo non avevo latte, nemmeno colostro; il piccolo non riusciva ad attaccarsi al seno e non ha mangiato per 2 giorni!
Ho dovuto litigare, sentendomi dare della madre incapace, per avere i biberon!! ogni volta che doveva mangiare, era un litigio perchè volevano che lo attaccassi al seno! ma se non si attaccava??? E se oltrettutto non avevo latte, cosa poteva mangiare???

Ah si, per finire in bellezza avevo una gamba che non riuscivo a muovere... era morta.... continuavo a dirlo e nessuno ci dava peso. Finchè al terzo giorno è venuto l'anestesista che si è accorto che mi avevano lasciato dentro l'ago dell'anestesia sulla colonna vertebrale, che probabilmente mi schiacciava qualche nervo... appena tolto l'ago, magicamente la gamba ha ricominciato a muoversi!!!

Purtroppo anche per la seconda gravidanza dovrò andarci, perchè la mia ginecologa (bravissima!!) lavora lì, per cui, siccome dovrò farmi cesareo... voglio che sia lei a farmelo.
Ma di tornare in reparto non è che ne abbia tanta voglia....

Patologia trattata
Parto indotto + cesareo.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Poco rispetto

Non è il luogo adatto per una partoriente: mancanza di intimità e di rispetto, attese estenuanti, assistenza carente, scortesia e maleducazione! Mi sono sentita un numero e non una persona. Non mi hanno mai informato su cosa stavano per fare a me o al mio bambino e anche col mio dissendo hanno fatto quel che hanno voluto (non era un trattamento sanitario obbligatorio!). Morale della favola: se cercate un parto rispettoso per voi e il vostro bambino non andateci, quei momenti speciali non ve li ridarà indietro più nessuno!!!
Aggiungo che non ho percepito sintonia tra il personale, ognuno la pensa in modo diverso e mi sono stati dati consigli discordanti su molte tematiche (allattamento, medicazione del moncone, ecc). Davvero spiacevole anche la maleducazione di alcune ostetriche, ginecologi e OSS (ma, lo sottolineo, ce n'erano anche di squisite). In un ospedale, il rispetto per le persone non dovrebbe mai mancare!

Patologia trattata
Parto fisiologico.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo

Dopo una settimana che andavo avanti e indietro dal pronto soccorso ginecologico per pressione alta, hanno deciso di indurmi il parto a 38 settimane.. Il 13 ottobre vengo ricoverata e alla mattina alle 9.30 vengo visitata dalla dott.ssa Marchesini, che non si presenta assolutamente, mi chiede se sono sicura di fare l'induzione ed ovviamente io dico decisamente di sì, per prevenire una gestosi grave e rischiare sia io che la mia piccola.. Senza avvertirmi e senza spiegarmi cosa stesse facendo, lei mi somministra in via vaginale a fettuccia facendomi un male atroce... A metà pomeriggio partono le contrazioni forti che durano fino alla mattina dopo. Nel frattempo ho fatto su e giù dalla sala parto al reparto, da sola con contrazioni, per tracciati.. Alla mattina dopo vengo visitata sempre dalla dottoressa Marchesini, che per togliermi la fettuccia che non aveva fatto effetto, ma solo male, mi fa un male super atroce (delicatezza zero) e di conseguenza mi metto a piangere. L'ostetrica (della quale non so il nome perché nessuno si presenta) mi dice che non avrò più male. Poi in mezzo al corridoio davanti a tutto il personale ad alta voce dice "datele una bella colazione e mettetela a dormire 2 ore" (poca discrezione e zero conforto in un momento di bisogno), quindi mi riporta nella stanzetta e con un foglio attaccato fuori dalla porta con scritto "non disturbare grazie" mi liquida e da lì in poi per 2 ore non vedo assolutamente nessuno. Passate le 2 ore sulla porta della stanza la dottoressa Marchesini mi dice "signora, veda lei cosa fare se andare avanti o mollare tutto". Io non sapevo che cosa fare.. Da lì a pochi minuti entra il dott. Rosemberg, che con molta più professionalità mi convince ad andare avanti. Mi somministrano sempre in via vaginale il gel per provocare contrazioni. Altre 24 ore di contrazioni e nessun miglioramento.. Alla sera vengo mandata in reparto per riposare un po', mi sale la febbre a 38.6. L'ostetrica in turno preoccupatissima mi dice "mamma mia ti mando subito giù in sala parto con una mia collega a fare un tracciato". Io attendo nel salottino davanti al bancone per quasi mezz'ora, con le contrazioni, e vedo che l'ostetrica si fa misurare la pressione, si mette a cercare una scopa perché è caduta la polvere del caffè, poi si fa 4 chiacchiere con le colleghe, poi si gira verso di me e mi dice "ma tu sei ancora qui?!" Non ci potevo credere.. Passo la notte in sala parto sotto antibiotici antipiretici e tracciati che intuivo dagli sguardi che iniziavano a peggiorare, ma nessuno mi diceva niente... Ovviamente nessun miglioramento laggiù. Arriva il terzo giorno, ossitocina, la dottoressa marchesini continua ad attendere nuovi cambiamenti...ma nulla di fatto...Arriva il turno nuovo. La nuova ginecologa (della quale non ricordo il nome...) che mi visita, tenta di rompermi il sacco 3 volte con dilatazione di 1 cm., un male indescrivibile.. Senza riuscirci decide finalmente di farmi il cesareo. Alle 15.34 nasce la mia piccola Elena fortunatamente senza nessuna complicazione.

Patologia trattata
Induzione a 38 settimane di gravidanza.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Soldi buttati!

Ho fissato una visita in libera professione alla mia sesta settimana di gravidanza con la dott.ssa Marchesini, durante la quale:
1- alle mie normali domande riguardanti abitudini quotidiane (alimentazione, fumo, alcool, creme...) la dottoressa, anziché rispondere e spiegarmi, mi riempiva di volantini che avrei dovuto leggere. Potevo arrangiarmi in una libreria, no?
Inoltre al posto di rispondere alle mie domande la dottoressa Marchesini continuava solo a ripetere che, data la mia età (30 anni) le possibilità di avere un figlio affetto dalla sindrome di down diminuivano rispetto a donne di 40 anni... Cosa che sapevo da anni....
2- al mio medico di base mi aveva già prescritto gli esami classici da fare (emocromo, urine...) quindi, in occasione di questa prima (e ultima) visita con la dott.ssa, li avevo con me. Erano 3 facciate di esami.. Bastava leggerli... E invece la dottoressa Marchesini mi ha prescritto nuovamente il test di Coombs (che avevo fatto due giorni prima) dicendo che mancava e che, visto che il mio RH era negativo, avrei dovuto farlo... Io, non sapendo di cosa si trattasse e non avendo visto che era stato invece fatto, non ho detto nulla.. E il giorno dopo sono andata a ripetere l'esame.
Quindi non ha neanche letto i miei esami!

3- avevo fatto il pap-test un mese prima, quindi quando la dottoressa ha chiesto se avessi dovuto fare la visita, gliel'ho fatto presente. Non sapevo (l'ho scoperto solamente dopo) si dovesse comunque fare per verificare che il collo dell'utero risultasse chiuso (e comunque per un controllo). Quando le ho detto del pap-test, la dottoressa ha risposto che non serviva....

4- durante l'ecografia (fatta in maniera veramente brusca) ho chiesto, come ogni mamma vorrebbe, se si poteva sentire il cuore e la dottoressa non ci ha pensato due volte ad accendere il doppler. Solo successivamente ho saputo che, soprattutto all'inizio, l'utilizzo del doppler per sentire il cuore é fortemente sconsigliato.

5- il costo totale di questa visita é stato di 200 euro. Sono tornata a casa piena di paure, di volantini e con un sacco di domande irrisolte.
Per fortuna poi ho trovato dei medici NON A PAGAMENTO grazie ai quali ho avuto una gravidanza magnifica.

Non dubito certo dei suoi studi, ma credo che dopo una prima visita così... una possa nutrire dei forti dubbi in merito a qualsiasi dottore.

Laura Guglielmi

Patologia trattata
Gravidanza.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

In base alla mia esperienza personale ritengo alcuni componenti di tale reparto come assolutamente inadeguati.. Soprattutto un'ostetrica giovane, e quindi senza esperienza, NON PUO' ASSISTERE DA SOLA L'INTERO PARTO CON LA NECESSARIA COMPETENZA. NELL'80% DEI CASI IL BAMBINO NASCE SENZA ALCUNA COMPLICAZIONE, MA E' PROPRIO NELLE DIFFICOLTA' CHE E' IMPORTANTE AVERE UNA OSTETRICA PREPARATA (NON NEL NOSTRO CASO PURTROPPO) ED UNA DOTTORESSA PREPARATA..

Patologia trattata
Parto.
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