Policlinico Gemelli Roma

 
4.0 (211)

Recensioni dei pazienti

211 recensioni

 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
1.0

Degenza patologia ostetrica

Il Gemelli resta un eccellente presidio.
Oggi voglio solo fare un appunto sulla cucina: da una settimana sempre le medesime cose, vecchie e fredde. Non che una voglia mangiare come a casa, se si è qui si ha qualche problema, ma è davvero vomitevole. Tonno aperto dalla scatola freddo e messo nei contenitori, zucchine vecchie, sempre lo stesso cibo ogni santo giorno.

Patologia trattata
Ostetricia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Paziente in TAO

Urgenza di parlare con il medico, chiamo nell'orario da loro stabilito, cioè 11:00- 13:00, ma ho passato due ore al telefono e non ha mai risposto nessuno, la registrazione degli orari è fissa.

Patologia trattata
Terapia anticoagulante.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Disorganizzazione

Ho avuto a che fare con l'ospedale in diversi settori, dal pronto soccorso (girone infernale, personale maleducato, senza un briciolo di umanità), a reparti specifici.
Comunicare per telefono è praticamente impossibile, ci sono orari specifici che non vengono rispettati, il numero diventa disponibile solo gli ultimi 20 minuti.

Patologia trattata
Varie.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso

Ho portato mio padre 85enne al pronto soccorso (che indica soccorso immediato) su sollecito del suo medico di base. Aveva difficoltà respiratorie e non riusciva più a stare in piedi. Dopo 18 ORE di pronto soccorso, con infermiere nervose ed arroganti, che una volta mi separavano da mio padre (su sedia a rotelle non autosufficiente) mandandomi anche fuori al freddo, un'altra implorandoli, mi facevano stare con lui (questo tira e molla è andato avanti per tutte le 18 ore) senza mangiare, nè bere, nè dormire. Con le lacrime agli occhi ho pregato il primo dottore che è capitato in sala d'attesa, di visitare mio padre, dopo poco sono andata a vedere se era stato chiamato e, senza essere stata avvisata (ho dovuto chiedere a destra e a manca per sapere che fine avesse fatto) mi è stato detto che "è stato ricoverato". In realtà invece era ancora al pronto soccorso, insieme ad altri circa 120 pazienti mescolati tra uomini e donne, alcuni già lì da anche più di una settimana (me lo disse il medico che ho chiamato al numero di telefono a disposizione, per solo un'ora, per avere notizie dei propri parenti), senza essere accuditi, nè lavati, nè curati. A mio padre non hanno dato nessuna terapia. Ho potuto constatare tutto ciò con i miei occhi, dato che, durante le ore di attesa, ho dovuto accompagnare IO mio padre nel bagno all'interno, unico bagno disponibile. Quando era all'interno del pronto soccorso, mio padre tentava di comunicare con noi, ma il cellulare non prendeva, un'altra paziente lo ha aiutato facendolo chiamare con il suo telefono. Era impaurito, spaesato, perso, situazione orribile non poter comunicare con lui e aiutarlo in qualche modo.
Trasferito in altro ospedale dopo un giorno e mezzo di inferno, ho trovato mio padre molto provato da quell'esperienza, oltre che dalla malattia non ancora curata; ancora oggi a distanza di settimane lo racconta con orrore.
Devo altresì ringraziare la gentilezza dei medici e del personale del nuovo ospedale dove è stato visitato accuratamente e rimesso in piedi, ora mio padre ha ripreso a camminare.

Patologia trattata
Codice arancione per insufficienza respiratoria.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Endoscopia al CEMAD

Nell'insieme, il servizio di Endoscopia del CEMAD l'ho trovato appena soddisfacente.
I medici sono stati bravi, ma non hanno dedicato il tempo necessario per le comunicazioni iniziali e finali da dedicare al paziente.
Alcuni assistenti sono stati accoglienti ed empatici, altri molto scorbutici e poco propensi alla comunicazione gentile nei confronti del paziente.
Personale che mi è parso troppo carico di lavoro.
Infine ho firmato molti consensi, ma senza riceverne una copia.
Quindi non so che farmaci mi hanno applicato in vena e quale altro tipo di applicazione medica mi è stata applicata.

Patologia trattata
Colite.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Meglio non averne bisogno

Se avete necessità di andare in questa struttura, sappiate che vi troverete in una cittadella molto buia di notte, con indicazioni visibili solo con gli abbaglianti. Non crediate di poter pagare ai totem o con altri sistemi: farete la fila in accoglienze con poco personale e, nel frattempo, come successo a me, il medico (neurologo nel mio caso) se ne è andato senza neppure accertarsi se il paziente fosse arrivato o meno.
Si può trovare di meglio.

Patologia trattata
Insonnia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Medicina interna - Drenaggio biliare

L'esperienza al Policlinico Gemelli purtroppo per noi è stata pessima.
Ci aspettavamo più professionalità e anche umanità.
Il mio familiare è stato ricoverato a gennaio 2022 per accertamenti relativi all'ittero, passando prima dal pronto soccorso e, stando su una barella per qualche giorno, fino a giungere al reparto che l'avrebbe dovuto prendere in cura.
Il 12/01/2022 viene eseguito nel reparto Medicina interna e Gastroenterologia il drenaggio biliare trans-epatico interno/esterno ed effettuato il prelievo per l'esame istologico, che conferma la diagnosi di infiltrazioni cancerogene. Il 13/01/2022, dopo un giorno dall'installazione del drenaggio e del prelievo per l'esame istologico, nonostante fosse stata confermata la malattia e nonostante il paziente non si reggesse in piedi rispetto ai giorni precedenti, la struttura, nonostante le insistenze di noi familiari di trattenerlo qualche giorno per dargli il tempo di riprendersi e per tenerlo in osservazione dopo l'installazione del drenaggio, viene dimesso. Al momento della dimissione c'era stato assicurato che tempo 3-4 giorni si sarebbe ripreso e avrebbe potuto seguire una cura oncologica da lì a 3- 4 settimane. Nessuna indicazione su assistenza domiciliare se ce ne fosse stato bisogno.
Rientrati a casa, ci siamo trovati in una situazione disastrosa e difficile da gestire se non si è in una struttura ospedaliera. Il mio familiare ha sempre sonno, rifiuta di mangiare perché ha inappetenza. Siamo costretti ad alimentarlo con omogeneizzati e bibite sostitutive. Non si alza più nemmeno per andare in bagno. Disperati, di fronte ad una situazione del genere e inaspettata rispetto a quella che ci era stata prefigurata, chiamiamo il reparto che l'aveva preso in cura per chiedere se potevamo riportarlo, vista la situazione in peggioramento. La risposta è stata no.
Purtroppo da lì a qualche giorno, sebbene ci fossimo attivati attraverso l'aiuto di altri medici, c'è stato il decesso.

Patologia trattata
Ittero in colangiocarcinoma.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

ASSISTENZA NULLA

Il Policlinico Gemelli sarà anche tra gli ospedali migliori d'Italia (certo è l'ospedale del Papa e dei VIP), ma per noi NIP, guai ad incapparci.
Mio figlio, dopo due visite a pagamento, è stato inserito in lista per effettuare una biopsia ossea i primi di ottobre (a detta dell'ortopedico era anche abbastanza urgente). Ad oggi 23 novembre non è ancora stato chiamato per la preospedalizzazione ed io sono giorni che sto tentando di parlare con qualcuno, i telefoni squillano ma non risponde nessuno.
Finalmente pochi minuti fa mi ha risposto qualcuno al centralino, ho chiesto scusa dello sfogo e in tutta risposta mi è stato detto urlando: A SIGNO', IO SONO DEL CENTRALINO, NON HO TEMPO DA PERDERE, MI DICA DI COSA HA BISOGNO.. MI HA TRASFERITO LA TELEFONATA, SENZA SALUTARE, E NATURALMENTE POI NON HA RISPOSTO NESSUNO.
Tenterò di nuovo, ma a me sembra un incubo.

Patologia trattata
Ortopedica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Visita cardiologica senza il cardiologo

Una settimana fa prenoto visita cardiologica per mia madre ultra ottantenne. Arriviamo al Gemelli e, tra parcheggio fatto di attese e scale, arriviamo in sala hall per effettuare il pagamento alle ore 13.15. Dopo 40 minuti paghiamo la prestazione. Saliamo all'ottavo piano ed attendiamo. Attendiamo.. attendiamo.. Alle 16.40 faccio presente all'infermiere che la nostra visita era prevista alle 14.00. Ci viene risposto che purtroppo il medico non si riesce a trovare, non sanno dove possa essere finito. Ritorniamo a fare l'ennesima fila per avere il rimborso e l'unica cosa che l'addetta è stata capace di dire è stata: bè vabbè, qui succede spesso!
VERGOGNA.

Patologia trattata
Visita cardiologica.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Dopo visita e preospedalizzazione, il nulla

Ho fatto una visita in convenzione con il reparto di Ortopedia. Mi è stato diagnosticato alluce valgo + dita a martello, da operare. Prima visita a febbraio 2022, pre-ospedalizzazione ad inizio agosto e poi... sono spariti! Ho solo perso tempo.

Patologia trattata
Alluce valgo.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Al telefono sono inesistenti!

Chiamare per prendere un appuntamento con un infettivologo non è per divertimento ed è vergognoso non rispondere mai. Ho anche un quantiferon positivo, oltre ad altri problemi che la gastroenterologa ha attribuito alla tubercolosi latente o ancora attiva.
Se non riesco a prendere l’appuntamento, cosa trattate? Come faccio a guarire?

Patologia trattata
QUANTIFERON TEST POSITIVO, coi problemi che comporta.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Papa per un giorno

Vi racconto la mia non felice esperienza al Policlinico Gemelli di Roma.
Purtroppo ho un grave problema di stenosi che mi costringe ormai a letto da diversi mesi e pertanto, dopo vari ospedali pubblici e cliniche private decido, per “rinomata professionalità”, di prenotare una visita alla neurochirurgia del blasonato Gemelli di Roma. Fissato l’appuntamento, mi viene confermata la data del 25 marzo 2022. La conosciamo la nostra Sanità e quindi quando questa data mi viene rinviata ad altro giorno per futili motivi la comprendo e me ne faccio una ragione, la mia speranza era solo essere visitato.
Finalmente arriva il giorno e ho avuto la fortuna di essere visitato dal prof. Polli, bravissimo medico che per il mio problema individuava da subito la soluzione in un intervento chirurgico. Per i tempi? Ritorniamo al problema della nostra sanità da comprendere…. mi si dice di qualche mese di attesa, oppure di andare in Sardegna dove potevo essere operato in massimo un mese e comunque in una struttura pubblica. Le mie esigenze e paure mi hanno portato comunque ad aspettate di essere operato al Gemelli, quindi di essere inserito nelle liste di attesa.
La via crucis di telefonate con la segretaria del neurochirurgo la lascio alla vostra immaginazione, ma comunque passato un po' di tempo e dietro diverse sollecitazioni, mi chiamarono e mi chiesero di fare diversi accertamenti preoperatori; cosa che feci inviando tutto dopo pochi giorni. Fremevo perché il dolore incalzava ed ormai il letto faceva parte della mia giornata.
A fine maggio mi comunicarono che l’intervento lo avrebbero fatto nella prima decade di giugno. “Fortunato?”… manco a pensarlo. Ai primi di giugno mi telefonarono comunicandomi che l’intervento era stato spostato a dopo l’estate. Rassegnato ma fiducioso (tanto in Italia funziona purtroppo così). Nel frattempo mi informo per un prestito, che pur di fare l’intervento ero disposto ad utilizzare, pur di operarmi magari e qualora possibile in intra-moenia. Provo a scrivere una email al dottore, ma nulla, nessuna risposta.
Passa il tempo e mercoledì 20 luglio 2022 ebbi una telefonata dalla segreteria del prof. Polli: “signor D’angelo, si è liberato un posto, è disponibile al ricovero per sabato 23 luglio ore 11.00 per essere operato lunedì 25?”. Una mano dal cielo, accettai incondizionatamente. Ho mobilizzato un'intera famiglia per preparare tutto. Albergo per i familiari prenotato, tampone presso una struttura pubblica (cosa non facile a Napoli), fisioterapista avvisato per il post operatorio e ferie spostate per i miei figli per starmi vicino alla degenza. Ormai tutto pronto, è fatta.
Venerdì 22 luglio alle ore 11.00, praticamente a meno di 24 ore dal ricovero, ricevo una telefonata dalla segretaria o comunque una preposta dove “candidamente” mi avvisava che l’intervento era stato spostato e che forse poteva essere "per il prossimo 2 agosto" ma che dovevo comunque attendere una nuova comunicazione.
Taccio perché la mia rabbia è tanta, taccio perché vivo in un paese dove molte cose vanno così, ma nulla mi vieta a considerare e paragonare questa mia esperienza in una giornata al circo, dove io (anzi noi pazienti) sono l’animale in gabbia e i lor signori i domatori. Trattare senza rispetto la sofferenza altrui con le giornate interminabili di dolore di un anziano siano in questo caso uno “spettacolo” di un circo chiamato sanità italiana.
Nello sconforto vado alle recensioni di questo blasonato ospedale ed effettivamente scopro ciò che non avevo letto tra le righe dei tanti. Una recensione in particolare mi colpisce: “ma devo chiamarmi – papa – per essere considerato in questo ospedale”. Effettivamente è così, senza santi non vai da nessuna parte. A rincuorarmi ancora poi sono state le ulteriori lamentele raccolte e, come ciliegina, il fatto che dove ho prenotato per i miei familiari, alla mia disdetta l’interlocutore si fa una risata esclamando: “non si preoccupi ci siamo abituati, al Gemelli funziona così, la disdetta o il rinvio all’ultimo momento è una cosa scontata e risaputa”.
“Diritto alla Sanita?’”, cancellatelo dalla costituzione, perché è solo per pochi, anzi solo per i “santi” anzi solo per il “santo padre”.
A proposito, nel pomeriggio del 2 agosto è arrivata una telefonata dal Gemelli con la quale mi chiedevano il motivo della mia assenza, senza però alcuna precedente comunicazione ufficiale, forse pensavano che avessi la “palla di vetro”.
I voti: 1 alla competenza, perché non ho avuto modo di verificarla, quindi è quasi un voto di protesta; l'1 all'assistenza, fate voi, dopo l'accaduto non potevo mettere voto migliore; il 5 alla pulizia perché effettivamente, un gran bel reparto; ai servizi 1?? fate voi, a me non hanno dato NULLA.

Patologia trattata
Stenosi spinale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

La mia odissea

Reparto Neurochirurgia. A parte l'intervento andato non proprio bene, durante la mia degenza il reparto era senza aria condizionata in una stanza dove batte sempre il sole, 40 gradi e nemmeno un ventilatore se non te lo porti da casa. Cibo pessimo. Terapie farmacologiche? ti devi adattare a quelle che ci sono: oggi Lyrica da 25, domani te la danno da 75 perché da 25 non c'è. Dottori per la stragrande maggioranza appena laureati e specializzandi. Ti dicono che alle 9.00 di mattina devi fare una lastra ma poi ti ci portano alle 18.00. Ascensori inefficienti; personalmente ho aspettato in barella e da operato più di 20 minuti, il personale che ti accompagna dicono tutti che è uno schifo. Comunque potrei scrivere ancora per molto...
Il Gemelli era ottimo tanti anni fa, ora è buono solo per i solventi, l'azienda pensa solo a fare soldi, il cibo dei solventi non è quello dei reparti del SSN.

Patologia trattata
Stenosi del canale lombare e grande ernia espulsa.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Dimessa anziana con Covid contratto in corsia.

Il 22 agosto u.s. mia madre  di anni 91 è stata trasferita dall'IDI a seguito di un infarto avuto mentre era ricoverata nella suddetta struttura. Prima del trasferimento al Policlinico Gemelli le è stato effettuato un tampone, al quale è risultata negativa.
Entrata al triage, è stata visitata dalla dottoressa La Mendola, una persona molto empatica e cordiale. Dal triage mia madre è stata ricoverata al reparto Cardiologia sub intensiva L8.

Qui comincia l'Odissea!

Proprio da quel pomeriggio  è fatto divieto  ai parenti di accedere il reparto, mi verrebbe da ridere se la situazione non fosse così drammatica e vergognosamente paradossale!
Mia madre è una donna di 91anni, terrorizzata degli ospedali (vista quest'ultima vergognosa esperienza non posso darle torto).
Comincia ad avere la demenza legata all'età che viene esacerbata dalla grossa paura e dal terrore di cui sopra, per tale motivo è ingestibile e poco collaborativa. Constatato il fatto che una coronarografia non è possibile effettuarla e che mia madre, all'improvviso (fino al giorno prima non lo era o lo era poco) è diventata lucida e presente, è in grado di firmare le dimissioni il 24 e mi consigliano di portarla via. Chiedo ai medici di darmi 2 giorni di tempo, ma il giorno dopo, ossia il giovedì 25, ho organizzato tutto per farla dimettere. Mia madre era terrorizzata e affannosamente mi pregava di portarla via perché non era accudita, poiché una circolare ribadisce  il RIDICOLO DIVIETO AI PARENTI DI ENTRARE!

Mia madre viene dimessa POSITIVA AL COVID!!!

VERGOGNA E VERGOGNA ANCORA! I medici sono spariti e mi interfaccio con un'imbarazzatissima caposala la quale più volte mi specifica che "tutto il personale è negativo"; lo ribadisce più volte tentando di propinarmi per verità assoluta ciò che affatto non è.
Ero troppo presa dal mio dispiacere  per poter rispondere ad una poveretta che era stata mandata al fronte! Mi dà le consegne un dottore anche lui imbarazzato, ma nella confusione mi sfugge qualche informazione.
Così esco da quel "Non luogo" disumano e mi dirigo a casa.

ANCORA LA VERGOGNA DEL REPARTO NON È FINITA!

L'indomani mi rendo conto che non avevo capito quando somministrare un farmaco e mi appresto a chiamate i NUMERI DI TELEFONO che hanno messo nelle istruzioni delle dimissioni (ho scritto istruzioni come negli oggetti e non lettera!): esattamente questo 0630156522 e un altro, al quale dovrebbero rispondere gli infermieri, risulta ormai inesistente! Entrambi i numeri di telefono sono gli unici recapiti scritti sul foglio delle dimissioni .. ma NESSUNO RISPONDE! ALLA VERGOGNA NON C'È FINE, perché prosegue come di seguito.

Telefono al centralino che mi inoltra la chiamata all'interno e finalmente risponde (ciliegina sulla torta) una saccente donzella che mi dice che i medici hanno da fare e non possono perdere tempo al telefono e vuole sapere come sia arrivata a chiamare l'interno. Glisso perché capisco dove vuole arrivare, ma la saputona ignorando la mia richiesta d'aiuto e pensando solo a come non essere più  disturbata, insiste, così dico la verità, commenta che il centralino la sentirà! 
Commentando sulla sua voce potente  chiude il telefono.

Adesso  mi ritrovo a casa con una madre 91 enne, senza contatti con il personale del reparto - e per carità chi li vuole più sentire - in più impossibilitata a far accedere qualsiasi medico come un cardiologo, un neurologo o un fisioterapista. Oltre il danno pure la beffa di trovarmi da sola con un'anziana ancora impaurita e che necessita di controlli.

Lungo i vostri corridoi sono stesi degli striscioni con l'immagine di Papa Giovanni II che recita : NON ABBIATE PAURA! 
Poverino è un avvertimento! Siate seri, abbiate il coraggio di scrivete sotto: Errata corrige "ABBIATE TERRORE", a meno che non paghiate profumatamente! Perché questa è la verità! 

È l'ora di non aver più paura di mostrare questa realtà e di non avere paura delle sicure ritorsioni dei camici bianchi "perché il silenzio ci rende conniventi!

Patologia trattata
INFARTO in 91 enne (ricoverata negativa al Covid, dimessa positiva).
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

Il pronto soccorso di emergenza è diventato un disastro. Attesa in PS con dolori insopportabili per quasi 8 ore. Per pazienti che stanno davvero soffrendo e hanno bisogno di un assistente, non c'è nessuno che li ascolti o si prenda cura di loro, a meno che non chiami allo sportello. È totalmente opposto a quello che dovrebbe essere un pronto soccorso. Pare di più un ospedale diurno che un pronto soccorso di emergenza.

Patologia trattata
Problemi renali, coliche, ematuria.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

Mia sorella, malata oncologica gravissima, è stata tenuta sei giorni e sei notti dentro il pronto soccorso su una barella senza possibilità di muoversi, alzarsi, parlare con me. Non mi è stato mai permesso di entrare a vederla. La busta con gli effetti personali le è stata data dopo quattro giorni e dentro c'era del vomito. Quando dopo una settimana l'hanno portata in reparto ed ho potuto vederla, era trasformata, terrorizzata. Mi racconta dei maltrattamenti verbali e di strattoni di inservienti ed infermieri. Mi dice che tutti venivano trattati così. Lasciati pure senza acqua per giorni.... Non aveva il telefono e quindi non poteva comunicarmi questo. Ho scritto una email all'URP del policlinico per denunciare tutto questo. Mi è stato risposto che sono molto dispiaciuti e che faranno i controlli. Poi leggo che molti altri hanno lamentato la stessa cosa già da tempo e quindi temo che non faranno proprio nulla.
Ovviamente i medici sono invece competenti e fanno il loro lavoro.

Patologia trattata
Malato oncologico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Visita ginecologica privata ed esame

Dopo aver fatto visita con la dr.ssa Ciccarone ed aver chiesto esplicitamente un recapito o una email per comunicarle i risultati di alcuni esami, non ho ottenuto niente. Ho provato a scrivere già 2 volte alla email ufficiale che compare sul sito del Gemelli, ma senza ottenere alcuna risposta. Dopo visita privata speravo in un minimo di attenzione in più, invece alla visita neanche mi viene fatta un'anamnesi completa. Rifaccio eco a pagamento (altri 40 euro) nonostante l'avessi fatta qualche giorno prima e il tutto senza avere possibilità, in caso d'urgenza, di comunicare con lei. Quindi solo per comunicare il risultato di analisi che lei mi ha segnato dovrò ripagare 122 euro di visita? Mah..

Patologia trattata
Cisti ovariche.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza da cancellare

Prenoto una visita cardiologica per mia madre 83 enne e, se pur lontano, scelgo il Gemelli che sulla carta dovrebbe essere l'eccellenza a Roma. Prenotazione confermata per Venerdì 18 Febbraio ore 14.00.
Già all'entrata in studio l'accoglienza è stata a dir poco fredda: poco incline all'ascolto con poca pazienza e poca cordialità verso una persona anziana. Qualche domanda di rito, espongo in breve i problemi legati alla pressione arteriosa di mia madre e la terapia che stava seguendo, ma l'unico interesse veramente mostratomi era di andare a fare l'integrazione della visita dell'elettrocardio (costo 60 euro). Ha poi misurato la pressione a mia madre sul braccio destro e sul maglione. Mai più.

Patologia trattata
Ipertensione arteriosa.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Servizio prenotazioni visite specialistiche

Per la prenotazione di una visita specialistica in ortopedia mi è stato dato l'orario delle 9.45 di sabato 19 febbraio 2022. Alle 12.40 ancora non venivo chiamato del medico specialista e avevo ancora persone davanti a me. Causa altri impegni, sono dovuto andare via, pur avendo pagato il ticket alle 9.00 di mattina.... Non sono capaci di organizzare un orario. Allucinante, sarebbe sufficiente assumere uno studente di liceo e dotarlo di un computer. I pazienti vengono trattati come cose o merce da spostare. Nessun cartello chiaro, nessuno che in quelle sale di attesa spieghi cosa stia accadendo. Servizio ai pazienti davvero pessimo, forse si affidano alla provvidenza anche per gestire i semplici diritti dei fruitori, tipo quello della informazione.

Patologia trattata
Visita ortopedica.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Esperienze nei reparti del Gemelli

Eccellente la chirurgia toracica (asportazione lobo polmonare).
Eccellente la cardiochirurgia (sostituzione valvola aortica).
Esperienza positiva anche nel reparto di otorinolaringoiatria.

Lati negativi:
Pneumologia: dopo la dimissione completo abbandono.
Oncologia: terribile, appuntamento approssimativo ore ed ore di attesa.
Cardiochirurgia: si trovi un cardiologo altrove.
Cartella clinica: una peripezia per averla!!

I pazienti non sono numero di intervento, sono persone malate da assistere e non sempre hanno chi può sostituirsi a loro.

Patologia trattata
Insufficienza valvola aortica.
K polmone complicato da metastasi.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Intervento in Neurochirurgia

Sono stata ricoverata per un intervento al reparto di Neurochirurgia.
Posso solo elogiare il personale delle pulizie, gli operatori Oss e gli infermieri. Sono loro i veri EROI del reparto.
Per il resto, ogni mattina nessun medico entrava in camera ad informare il paziente, che amarezza.
Saranno pure molto bravi questi professori, ma ci vorrebbe più umiltà e soprattutto bisognerebbe considerare di più i pazienti e non trattarli come un semplice numero di letto.
MASSIMO ELOGIO PER TUTTI COLORO CHE SI RAPPORTANO OGNI GIORNO CON NOI PAZIENTI, REGALANDOCI UN SORRISO E UNA PAROLA DI CONFORTO. BASTA SOLO QUESTO, SOPRATTUTTO IN QUESTO PERIODO PER CHI SI TROVA IN OSPEDALE E LONTANO DAI PROPRI CARI.
INVITO I DOTTORI A PARLARE E ASCOLTARE DI PIÙ I LORO PAZIENTI...
Molto amareggiata per questo.

Patologia trattata
Tumore cervello.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

TAC addome

Per quanto riguarda la parte medica, non posso che essere soddisfatta.
Peccato che alle casse ci sia una signora che se provi ad avvicinarti per chiedere info, ti sbatte in faccia un foglietto a righe scritto a mano dove si legge "no informazioni". Lei è l'unica così maleducata devo dire. Gli altri operatori se capita ti ascoltano e ti danno info. Premetto che avevo preso il numeretto. Infatti poi ad un altro sportello ho fatto tutto. Volevo informazioni perché una volta, dopo aver atteso il mio turno per 40 minuti, mi hanno detto che non era lì ma al Cemad che dovevo andare. Se la signora in questione è nel giusto, perché non lascia il foglio in bella vista invece di alzarlo come si avvicina una persona? sarebbe il caso di pensare di lasciare il posto a qualcun'altro...
Comunque unica nota negativa di tutto il mio percorso di paziente finora.

Patologia trattata
Epatocarcinoma - TARE (Trans Arterial Radio Embolization).
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Elettrocardiogramma

Attese infinite.
A livello organizzativo, per me il peggior ospedale romano.

Patologia trattata
Aritmia.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Poliabortività

Dopo 4 mesi che mi era stata spostata più volte la visita con una rinomata professoressa, arrivo sul posto e vengo ricevuta con 40 minuti di ritardo non perché stesse visitando altra paziente, ci mancherebbe, ma perché era impegnata in una chat su teams per un convegno. Mi è stato detto da Lei stessa che avrebbe dovuto rinviare le visite ambulatoriali, ma non aveva fatto in tempo. Premetto che avevo già pagato la visita 160€ - e per fortuna che ho una polizza assicurativa.
Comunque mi fa accomodare, il tempo di esporre il mio problema (anche delicato) e di mostrarle le mie analisi già fatte, che prende in visione il tutto nel minimo indispensabile, in quanto era impegnata nella sua conversazione nel convegno. Come esito finale, quando pensavo di essere pronta per la visita, mi sento dire che non c'era bisogno di visitarmi perché era soltanto una consulenza per visionare le ANALISI (tra l'altro nemmeno prescritte da Lei) e che per la visita sarei dovuta tornare con altri referti prescritti (e nemmeno spiegati)!
In tutto questo, nonostante si sarebbe dovuto trattare di una visita intramoenia pagata privatamente per un problema di coppia, mio marito lo hanno fatto restare fuori...
Questo purtroppo è il modo con cui siamo trattati dal nostro sistema sanitario, negli ospedali dove si va con la speranza di trovare umanità, consulenza e professionalità.
Fortuna che i medici non sono tutti così!

Patologia trattata
Poliabortività.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Nessuna assistenza al paziente, soprattutto su persone anziane lasciate senza cibo per giorni solo per questioni burocratiche. Per parlare con un medico devi dargli la caccia per tutto il reparto e guai se riesci a trovarlo perché lui/lei è talmente impegnato da risponderti talmente male, da farti credere che non abbia ricevuto alcun tipo di educazione.
Per fare una diagnosi di frattura del femore ci hanno messo 3 giorni e prima di emettere la stessa stavano per mandare la paziente a casa con un ginocchio gonfio, che solo dopo artrocentesi è risultato pieno di liquido ematico. Dopo la diagnosi hanno messo in dimissione forzata la paziente senza operarla, e con sintomi della malattia di Parkinson dati dalla mancata somministrazione dei farmaci. Per non parlare poi del presidio Columbus, dove é stata trasferita la paziente dopo lunghe giornate, per essere precisi altri due, senza farmaci nè cibo, dove abbiamo dovuto sollecitare i medici a vedere il danno arrecato alla paziente per la mancata somministrazione dei farmaci. Nel reparto geriatrico, dove addirittura medici specializzandi o comunque con poca esperienza si sostituiscono al capo reparto con il suo benestare e mancano di rispetto a pazienti e parenti. Nessuna comunicazione, tranne il fatto che la paziente non viene operata perché nessuno si prende la responsabilità di portare in chirurgia una paziente con il morbo di Parkinson. Paziente che è stata trasferita in data odierna al centro di lunga degenza Villa Verde, dove in cartella c’é scritto che ha avuto melena. Pecca aggiuntiva? Il giorno del trasferimento sono stati avvisati i medici di una anemia che si stava indagando con ricerca di sangue nelle feci. L’unica nota positiva del presidio Columbus sono gli infermieri; la cosa peggiore è che tutti sanno e nessuno fa niente. Insomma, se questa è la sanità pubblica, che Dio ce la mandi buona!

Patologia trattata
Frattura del femore dovuta a caduta accidentale domestica, seguita da crisi acuta da mancata somministrazione dei farmaci per il Parkinson.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Tempi di attesa estenuanti

Sono arrivata in ospedale alle 10.30, sono le 13.30 ed ancora non sono stata chiamata per la visita. Essendo venuta non accompagnata, non posso nemmeno scendere al bar a prendere da mangiare, cosa alla quale non avevo pensato, non prevedendo così tanta attesa. Un servizio a dir poco inefficiente, ridicolo.

Patologia trattata
Endometriosi.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Povero Gemelli

Sono arrivata al pronto soccorso alle 16.00 circa e, nonostante non potessi poggiare il piede, non si trovava una sedia a rotelle e soprattutto non c’era nessuno. I medici ortopedici erano comodamente alle macchinette bar. Ho fatto la radiografia alle 18.00 circa e alle 20.40 mi hanno detto che dovevano fare il cambio di consegne e non mi potevano dire il risultato delle radiografie. Per spostarmi con la sedia a rotelle mi hanno aiutato altri pazienti. Il pavimento fa schifo e lo scarico del bagno non funziona.

Patologia trattata
Distorsione caviglia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Prenotazioni prestazioni Libero professionista

Chiamo il numero per prenotare una risonanza magnetica all'encefalo in regime di libera professione, quindi avrei dovuto pagare una discreta cifra. Dopo di che per ben due volte mi annullano l'appuntamento poche ore prima dicendo che il macchinario della risonanza è rotto. Ora so benissimo, perché scritto su internet, che l'ospedale, come ovvio che sia, ha più macchinari. Non credo che un centro d'eccellenza come il Gemelli possa permettersi un comportamento tale.

Patologia trattata
Cefalea.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Controllo del pacemaker

Facciamo 1 ora di fila per pagare il ticket, andiamo al reparto di Cardiologia per fare un controllo del pacemaker. Sul numeretto c'era scritto 77 minuti di attesa, controllo, chiedo agli altri che erano prima di noi
e insomma: avevamo 7 persone avanti ed erano le 10.00. Ok, aspettiamo il nostro turno... Verso l'una, dato che era uscito dalla stanza il numero precedente al nostro ed era passato un po’ di tempo, noto che entravano altre persone, dai degenti alle priorità del momento, e qui mi viene da riflettere e dire.. qui oggi facciamo le calende greche! Ma che cavolo di organizzazione! Sai quando entri e non sai quando esci! Passa il tempo, erano quasi le 14.00 quando chiedo spiegazioni e il tecnico del controllo pacemaker (che tra l'altro è stato gentilissimo) mi dice "signora, qui è così, avanti a lei ci sono ancora 4- 5 persone". Ancora!!! E dove stanno?! Insomma, uscivano fuori come funghi chissà da dove - e meno male che sul numeretto c era scritta 77 minuti di attesa! In conclusione il tecnico, dopo la mia sollecitazione, ci ha chiamato, erano le 14.00 credo. E' stato cortese e professionale.
Noi non andremo più ai Gemelli, è una vergogna, quasi 4 ore per un controllo!

Patologia trattata
Controllo Pacemeker.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Odontoiatria chirurgica

Policlinico gemelli, odontostomatologia e odontoiatria chirurgica:
Fatta la prima visita con l'ausilio di un'ortopanoramica, e una tac massiccio facciale che già refertava e definiva l'inclusione di un dente del giudizio e una spaccatura di un premolare, mi viene richiesta un'ulteriore tac dental scan per l'intervento (?). Va bene, la faccio e come da indicazioni ricevute ritelefono per portarla in visione, allorchè mi viene detto che il reparto è chiuso per ferie dal 22 dicembre all'8 gennaio (struttura pubblica di chirurgia chiusa per ferie???). Va bene, chiamo dopo l'8 gennaio, mi fissano un appuntamento per l'intervento, all'arrivo mi dicono che c'è un omonimia e di dare i documenti (mi fissano un appuntamento e non hanno capito ancora chi è il paziente?). Va bene, entro e mi siedo sulla poltrona e si ha l'impressione di trovarsi nell'alternanza scuola-lavoro tre ragazze, dottori specializzandi: una che litiga per infilarsi dei guanti di lattice, una alle prese con i bottoni della poltrona non riuscendo a centrare la mia testa sul cuscino, un'altra che legge la mia scheda e mi chiede chi era il dottore che mi aveva visitato e che problema avevo.. Quindi quasi mi viene voglia di prendere la cartella e leggere se almeno c'era scritto il mio nome... ma per educazione dico che non ricordo il nome del dottore e ripeto quello che già era refertato nelle analisi che le avevo portato e aveva in mano. La vedo titubante ed insicura, mi dice che il dente incluso era in una posizione vicino il seno mascellare (certo, è incluso!!) perciò non se la sentiva di intervenire (???), e che la competenza all'estrazione sarebbe del maxillo facciale. Allorchè il dubbio mi assale di non essere nel luogo giusto e domando: "ma qui fate le estrazioni di di denti inclusi? perchè se no in prima visita e poi su appuntamento mi è stato detto di venire qui?? come faccio per andare dal maxillo?" . Titubante chiama Lei il reparto maxillo per la prassi (che io definirei di scarica barile) ma riceve risposta negativa (e vorrei vedere..), allorchè decide di inviarmi direttamente al Maxillo 1 accompagnato da una delle tre studenti. Stessa risposta, la defestrano subito fino a maxillo 4 (l'ultimo disponibile) che, costretto a vedere la tac e senza degnarmi di un'occhiata, ritorna dalla dottoressa di partenza e dopo breve colloquio ne scaturisce attenta diagnosi che si riassume così: "Visto, avevo ragione io, non c'è bisogno di intervenire, non è pericoloso; semmai se si gonfia e fa infezione, ritorna, tanto ha già tutte le radiografie eseguite".
Sbigottito ritorno a casa non sapendo cosa rispondere a mia moglie, che mi aveva mandato un messaggio per sapere se l'intervento fosse andato bene...

Patologia trattata
Inclusione di un dente del giudizio e una spaccatura di un premolare.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Disorganizzazione allo stato puro

Ospedale di una disorganizzazione unica. Non si capisce niente su come muoversi. Perenne ritardo nelle visite. Disagio assoluto. Non ci sono parole davvero. Per fare una visita, tra fila in cassa e successiva attesa, più di due ore. Infermieri distaccati che non danno informazioni corrette.

Patologia trattata
Urologia.
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