Pronto Soccorso Ospedale Borgomanero
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Medicazioni Pronto soccorso
Attese tipiche, nella media italiana. Insopportabile però nell'attesa il televisore acceso ad alto volume nella sala d'aspetto, col suo petulante notiziario a peggiorare lo stato d'animo.
Discriminazione non vaccinati
Al Pronto Soccorso tutte le persone dovrebbero accedere LIBERAMENTE e senza discriminazioni, invece, stasera in fase di accettazione un infermiera del p.s. di Borgomanero, dopo aver saputo che non ero vaccinata, si è inventata che avevo 3 lineette di febbre per farmi un tampone, che mi é stato eseguito in entrambe le narici perché così prevede il protocollo, a suo dire.
Peccato che io non ho, e non ho mai avuto la febbre; infatti sul referto non c'è traccia di queste 3 lineette di febbre.
Trovo che questo sia un trattamento discriminatorio, dal momento che anche i vaccinati contraggono il virus e contagiano... e ripeto, io la febbre non l'ho mai avuta perché al P.S. ci sono andata per altre ragioni.
Diagnosi incerta
Dopo 24 ore di permanenza al DEA, il Personale medico non ha saputo diagnosticare una malattia esantematica infettiva a mio figlio, 25 enne. In particolare, volevano dimetterlo con tutta altra diagnosi. Solo la caparbietà e l'eccesso di zelo di noi familiari, ha fatto sì che i medici approfondissero gli esami e chiedessero un consulto ad un infettivologo di Novara che diagnosticava il morbillo. Il morbillo è infettivo e le complicazioni interessano organi vitali, per questo si ha l'obbligo di denuncia, per ridurre l'epidemia.
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