Villa delle Querce Nemi

 
4.0 (296)

Recensioni dei pazienti

296 recensioni

 
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Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

REPARTO RD4-RD5

A mio parere reparto gestito male, infermieri svogliati e poco efficienti, unità che risulta essere per alcune persone una RSA, per altre invece per ricoveri per periodi piu' o meno brevi.
Fisioterapisti scarsi e pochi. Attività educazionale a seconda della presenza della persona.


Patologia trattata
Esiti di intervento cardiochirurgico.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione post intervento cardiaco

Dopo ricostruzione valvola mitralica e 1 bypass, mio padre viene dimesso dallo European Hospytal per la riabilitazione a Villa delle Querce.
Dopo più di 4 giorni fra bugie, pessime cure, fisioterapia carente, lo abbiamo portato via con piaghe da decubito in almeno tre punti del corpo.
Evitate di andarci, soprattutto se la riabilitazione non è a carico di una persona giovane ma riguarda una persona anziana, con problemi pregressi.
Pessima esperienza, al limite della denuncia.

Patologia trattata
Riabilitazione cardiaco-respiratoria post intervento cardiovascolare.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

REPARTO POST ACUZIE LUNGO DEGENZA

Reparto post acuzie lungo degenza: personale poco presente e rapporto umano inesistente; cibo pessimo; pulizia scarsa.
Le dottoresse Laura Belli e Violetta Grebelnik poco cortesi con noi familiari.
Mio padre e' deceduto dopo solo 5 giorni.

Patologia trattata
Cura piaga da decubito (4° livello) + problemi di deambulazione.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza con mia nonna

Mia nonna è entrata in questa struttura per la riabilitazione cardiorespiratoria e per il riassorbimento del versamento pleurico. I primi giorni sembrava che facesse l'apposita terapia e camminasse con l'aiuto del deambulatore (quasi senza problemi). A distanza di 15 giorni faticava a camminare, era sempre più debilitata, sembrava fosse sempre stanca, non si alzava quasi più dal letto, perché stando allettata ha avuto problemi alle gambe, contraendo fortissimi dolori che non le permettevano di muoversi. Dopo poco tempo ci chiamano dicendo che aveva contratto un batterio intestinale (chlostridium). Doveva stare in isolamento, essendo molto contagioso. Diarrea, vomito. La cambiavano pochissimo, dalla sera prima, si presentavano la mattina alle 11. Le hanno procurato piaghe da decubito, disidratazione (e mancanza di potassio e magnesio). Un giorno dicevano che andava tutto bene e l'indomani, lei peggiorava di più.
Pulizia carentissima. Cibo pessimo. Abbiamo deciso di trasferirla immediatamente con un'ambulanza privata in un'altra struttura ospedaliera capace di darle le giuste cure. MAI PIÙ NELLA VITA.

Patologia trattata
Versamento pleurico e insufficienza cardiaca.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Attenzione al clostridium, batterio intestinale

Mia madre è stata ricoverata per fare riabilitazione cardiorespiratoria al 9° piano. Passati circa 10 giorni, si cominciavano a vedere i primi risultati, mi raccontava tutto quello che le facevano e, a parte la pulizia carente, si cominciava a parlare di dimissioni per farle continuare la riabilitazione a casa. Tutti noi familiari eravamo contenti di averla affidata a questa struttura.
Una mattina mi arriva una telefonata dalla clinica comunicandomi che mia madre aveva contratto un batterio intestinale (clostridium difficile) raccomandandomi di utilizzare camice, guanti mascherina e calzari quando sarei andato a trovarla, perchè era stata messa in camera da sola. Rispondo che avevo visto altre parenti con il camice e chiedo se ci fossero altri casi al piano, la dottoressa mi assicura che mia madre è l'unica e se i casi fossero stati anche 2, si sarebbero allarmati perchè il clostridium è molto contagioso. Dopo due giorni vedo altre parenti di fronte alla camera con i camici, chiedo e vengo a scoprire che ci sono altri casi anche prima dell'isolamento di mia madre.
Dal giorno dell'isolamento mia madre è stata letteralmente abbandonata, si presentavano solo per darle i farmaci, qualche infermiera per farla mangiare a pranzo, quando noi non riuscivamo ad andare due volte al giorno a trovarla.
Chiedo spiegazioni, e i dottori mi assicurano che mia madre fa la fisioterapia, che non è "abbandonata" (premetto che mia madre ragionava perfettamente, senza il minimo disturbo mentale); addirittura più di un giorno risultava fatta la fisioterapia in orari in cui ero presente in camera (mai visti..) e la conferma è stata quando si affacciò una fisioterapista dicendo: buongiorno, domani si esce dall'isolamento e ricominciamo...
Uscita dall'isolamento, passati due giorni mia madre respira male, vado ad avvertirli e mi rispondono che è normale perchè stando sempre sdraiata le secrezioni ristagnano nei polmoni. Io rispondo: ovvio, se la lasciate sempre al letto e non fate nulla..
Il giorno dopo vado, pronto a pagare una ambulanza privata per portarla in altra struttura, la trovo con la maschera a pressione e mi dicono che non è trasportabile consigliandomi di non muoverla, e così faccio, per paura di recarle danno.
La mattina successiva ricevo la chiamata che nessuno vorrebbe mai ricevere.
Morale.. mi sono portato via mia madre in una bara.
Ringrazio la logopedista e due infermiere, umane e preparate.

Patologia trattata
Riabilitazione cardio- respiratoria.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Nipote di paziente

Mia zia (70 anni) con numerose patologie, è stata ricoverata per due mesi presso Villa delle Querce al 10° piano lungodegenza post-acuzie. L'esperienza è stata negativa sotto tutti i punti di vista. Insufficiente, se non assente, la riabilitazione, contatto umano inesistente, salvo qualche rarissima eccezione, una struttura triste con personale insufficiente a rispondere ai tanti bisogni di cura e di assistenza delle persone lì ricoverate. Siamo andati via appena è stato possibile, non auguro a nessuno trattamenti di questo tipo, soprattutto in una fase della vita in cui si è così fragili e malati.

Patologia trattata
Frattura del femore in paziente con altre patologie (depressione e presenza di lesione tumorale al polmone asintomatico).
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Figlio di paziente

Mia madre e' stata ricoverata a Villa delle Querce per 2 mesi nel reparto di Lungodegenza al 10° piano, avendo sofferto originalmente di Alzheimer e poi essendo stata investita da una macchina. Struttura triste, medici assenti e lo staff infermieristico ultra-sovraccaricato. Mia madre, come molte altre pazienti, ha perso circa 10 kg. in quest'arco di tempo. Essendosi ripresa dal punto di vista ortopedico, lo staff la tiene ristretta con le spondine sul letto e non ha nemmeno il tempo per farla camminare e prendere un po' di aria fresca, preferendo invece darle sedativi iniettati o in pastiglia, che la rendono stupefatta e depressa. Viene imboccata ma il cibo e' orrendo. Inoltre molto complicato arrivare senza macchina. E' assolutamente da evitare.

Patologia trattata
Alzheimer, politrauma.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Non si può morire così!

Mio padre è stato ricoverato varie volte nel reparto di riabilitazione cardiorespiratoria 9° piano, sotto la scrupolosa attenzione del Dott. Pasqua, persona che stimo moltissimo per la sua grande professionalità e umanità. Dopo il periodo di riabilitazione veniva dimesso in buone condizioni, molto contento di come era stato assistito da tutto il personale.
Nel mese di Aprile 2016 è stato ricoverato di nuovo, ma è stato spostato nell'ala A, dove è iniziato il calvario, mio padre è stato abbandonato a sè stesso, con catetere e pannolone gli infermieri lo sgridavano e pretendevano che andasse da solo in bagno a lavarsi. Dopo svariati giorni di diarrea, abbiamo chiesto ai medici di fare qualcosa, il giorno dopo sul comodino di mio padre è comparso un contenitore per le feci, che è rimasto lì per ben 3 giorni, fin quando mia madre ha provveduto al prelievo e consegnato alle infermiere. Il giorno dopo mio padre è stato messo in isolamento.. Non potendo stargli vicino (a causa degli orari di visita molto scarsi) lo chiamavamo al telefono, lui si lamentava perchè veniva lasciato per ore sporco senza essere cambiato, che nella sua stanza non entrava mai nessuno, anche quando suonava il campanello per bisogno. La sera dopo mia madre riceve una telefonata alle 11.00, era mio padre, non facendo in tempo a rispondere lo richiama ma niente. Mia madre l'indomani mattina chiama ripetutamente, vedendo che lui non risponde, chiama il reparto, l'infermiera le dice che sarebbe andata a controllare. Dopo due ore ci chiamano dicendo che mio padre aveva perso conoscenza e lo stavano portando al pronto soccorso di Albano. Domanda: mio padre si è sentito male e visto che nessuno lo sentiva ha chiamato mia madre al telefono? Dopo di che ha perso i sensi e nessuno si è accorto di niente?
Al pensiero mi vengono i brividi e sto male. NON SI PUO' MORIRE COSI'.

Patologia trattata
Riabilitazione cardiorespiratoria.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Perplessità

Mia nonna, di 90 anni e in stato di demenza senile avanzato, è stata accettata a Villa delle Querce lunedì scorso nel reparto di riabilitazione cardio-respiratoria.
Martedì siamo andate a trovare mia nonna e i medici ci hanno detto che non poteva stare lá non più di 20 giorni, dopodiché avremmo dovuto pagare.
Mercoledì i medici chiamano mia madre dicendole che mia nonna non poteva stare lá perché non collaborava alla riabilitazione (ginnastica) e con le sue domande insistenti era ingestibile e "avrebbe portato alla pazzia anche gli altri pazienti". Non svolgendo la fisioterapia, la struttura non avrebbe preso il rimborso dal SSN. Entro 2/3 giorni sarebbe dovuta uscire.
Io e mia madre siamo andate il giorno dopo, giovedì scorso, per chiedere se potevano darci qualche giorno in più per organizzare l'uscita di mai nonna. Il responsabile del reparto è stato categorico: mia nonna non poteva rimanere lì neanche a pagamento, come abbiamo provato a chiedere. Entro sabato (oggi) avremmo dovuto portarla via. Arrivate lá questa mattina, il dottore (lo stesso con cui abbiamo parlato giovedì) ci ha detto che nonna era diventata collaborativa e se volevamo potevamo lasciarla nel reparto. A questo punto io e mia madre non ci siamo fidate di questa nuova versione dei fatti. Abbiamo quindi chiesto che dimettessero mia nonna, come ci avevano chiesto due giorni prima senza ammettere deroghe.
Ci hanno messo a disposizione una sedia a rotelle. Nessuno ci ha aiutato ad alzare mia nonna da letto e a farla sedere sulla sedia. Nè a farla salire in auto. Ci hanno poi chiesto di riportare sù al nono piano la sedia perchè non potevano fare allontanare un'unitá del reparto.

Ringraziamo solo le infermiere che hanno cambiato la biancheria a mia nonna.

Il personale medico si è mostrato interessato solo ai rimborsi della regione. Oggi ha ritrattato la versione dell'altro ieri. Così facendo la dimissione di mia nonna risulta una nostra scelta, quando invece la decisione di farla uscire è stata loro. Non si trattano così i pazienti e le loro famiglie.

Patologia trattata
Scompenso cardiaco e problemi respiratori.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Degenza da scordare

La mia mamma è stata ricoverata in questa clinica dove per una settimana si sono scordati di cambiare le camice da notte; è caduta dal letto perché non avevano messo le sbarre; non si può chiedere nulla a nessuno perché rispondono in maniera sgarbata e maleducata. Le risposte degli operatori sono diverse, lasciando noi parenti con dei grandi dubbi nella stessa giornata- ad esempio, avendo chiesto agli operatori se la mia mamma mangiasse, mi hanno risposto in due maniere differenti.. ma la verità???
Adesso é in una struttura pulita e con il personale COMPETENTE.
Spero di non andare più a Nemi neanche per visitare il lago.

Patologia trattata
Scompenso cardiaco.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione post operatoria

Personale davvero inadeguato per il compito che dovrebbe svolgere, soprattutto se si trattadi persone non autosufficienti. Consiglio di portare altrove i propri cari.

Patologia trattata
Riabilitazione post operatoria.
Punti deboli
Le infermiere.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

RIABILITAZIONE CARDIO RESPIRATORIA

SONO STATO RICOVERATO IN QUESTA STRUTTURA AL 9° PIANO A LUGLIO 2014.
LE UNICHE PERSONE CHE MI SENTO DI RINGRAZIARE PER LA LORO PROFESSIONALITA', UMANITA' ED EDUCAZIONE SONO LA DOTTORESSA PROVENZANO, IL DOTTOR MANI, L'INFERMIERE MIRCO E PARTE DEI FISIOTERAPISTI, IN PARTICOLARE DANILO E LUIGINA.
STRUTTURA FATISCENTE E SPORCA, SOPRATTUTTO I BAGNI DELLE STANZE, IN QUANTO LA DITTA CHE AVREBBE DOVUTO PULIRE LO FACEVA CON IL MOCHO TALMENTE SPORCO CHE IN UN BAGNO DI SOLI UOMINI CON CAPELLI CORTI, TROVAVAMO IL PAVIMENTO PIENO DI CAPELLI LUNGHI TUTTI I GIORNI.. DI CHI ERANO???
LE UNICHE PERSONE CHE PULIVANO BENE ERANO ARIANNA E EMILIANO.
IL PERSONALE INFERMIERISTICO E' MALEDUCATO E NON MOLTO COMPETENTE E POCO PRESENTE E LE POCHE VOLTE CHE SI AFFACCIAVANO ERANO CON L'ARIA DI "FARCI UN PIACERE".

Patologia trattata
RIABILITAZIONE CARDIO RESPIRATORIA.
Punti di forza
DOTTORESSA PROVENZANO, DOTTOR MANI.
PARTE DEI FISIOTERAPISTI, IN PARTICOLARE DANILO E LUIGINA.
INFERMIERE MIRCO.
Punti deboli
PULIZIA, EDUCAZIONE, PROFESSIONALITA' DEGLI INFERMIERI.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione cardio respiratoria

Il 31 luglio scorso è morto mio marito, ricoverato al 9° piano per riabilitazione cardio respiratoria, da circa un mese. Era seriamente malato di cuore ed era allettato da circa sette mesi, portatore di catetere. Dopo pochi giorni di degenza si è preso una grave congiuntivite virale. Poco dopo un potente batterio chiamato, se scrivo bene, baumann/pneumonie lo ha costretto ad essere messo in isolamento nella stanza n.9 e noi abbiamo dovuto assisterlo coperti da mascherine, guanti, camice, cuffia e coperture ai piedi. La stanza era invasa da formiche che passeggiavano sul tubo dell'ossigeno e sul catetere. L'assistenza infermieristica fredda e distaccata, dovevamo chiamare e richiamare per farlo cambiare, poichè era sopraggiunta una devastante diarrea. Tutto ciò sotto gli occhi insensibili dei medici, che si mostravano infastiditi dalle nostre domande ed apprensioni. Mio marito aveva soltanto 68 anni, sarebbe dovuto morire per via del cuore, invece è morto malato tra atroci dolori, sporcizia ed indifferenza. Alla fine ho saputo che aveva contratto anche un altro batterio all'intestino. Quando è morto per fortuna noi familiari eravamo con lui, poichè durante le ultime notti non si era visto nessuno in stanza. Salvo poche eccezioni dell'ultima notte, non abbiamo mai ricevuto un sorriso nè una parola, tanto è vero che dopo circa un mese non conosco neanche un nome di una infermiera o infermiere del piano. E' stata un'esperienza orribile che ci sta procurando molti problemi morali, psicologici e di ripresa.

Patologia trattata
Cardiaca.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

REPARTO DI LUNGODEGENZA POST ACUZIE

Incompetenza, sporcizia, confusione, disorganizzazione e molto altro. Questo ho trovato nel reparto lungodegenza dove è stato portato mio padre... Oggi lo porto via.

Patologia trattata
Frattura schiena.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Villa delle querce: nauseata

Salve, sono la figlia della signora Cardone Maria, ricoverata nella struttura il 31/03/2014 nel reparto post acuzie. Dopo 22 giorni di odissea, abbiamo chiamato una ambulanza e riportata a casa. Mia madre è malata di Alzheimer da 20 anni e da 10 è in uno stato vegetativo, con alimentazione assistita, con sondino nasogastrico. Non sono stati in grado di alimentarla in quanto non avevano una pompa funzionante. Il reparto era sporco, non era assistita adeguatamente in tutti i sensi. Il personale medico era contraddittorio. Ora mia madre è a casa ed il prof. Cappello ha cambiato il sondino, CHE FUNZIONA PERFETTAMENTE. Cureremo le piaghe e le daremo tutte le attenzioni che merita e di cui ha bisogno (mio padre si dedica a lei h24). Se qualche ospedale vi propone il trasferimento in questa struttura, rifiutate.

Patologia trattata
Morbo di Alzheimer (anemia).
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima struttura

Sono il figlio della signora Arduini, ricoverata nella struttura nel reparto post-acuzie. Il personale si è reso antipatico, scontroso e irrispettoso sin dal primo giorno di degenza. Il reparto sporco, con olezzo di escrementi organici, i malati non autosufficienti vengono cambiati solo 2 volte al giorno, la mattina e la sera e, se nel corso della giornata se la fanno sotto, beh.. peggio per loro! I malati non vengono mai lavati interamente, la struttura è fatiscente (persiane rotte e mia madre col sole in faccia dalla mattina alla sera). Il personale medico che non ascolta i suggerimenti dei famigliari (corredati da cartelle cliniche): mi madre era stata data per irrecuperabile poichè secondo loro la malattia degenerativa che l'aveva colpita era in uno stato troppo avanzato (una volta trasferita in altra struttura e con le cure appropriate, non solo mia madre è tornata autosufficiente e lucida, è tornata a casa e gode di ottima salute, certo con qualche acciacco dovuto all'età, ma nel complesso è a casa sua e non ha bisogno di assistenza); infermieri e ausiliari non fornivano assistenza necessaria al malato neanche per mangiare.
Un suggerimento: se amate il vostro congiunto, non portatelo in questa struttura.

Patologia trattata
Malattia degenerativa simile all'alzheimer.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

Sarebbe troppo lungo da raccontare, ma ho passato in questa struttura 3 mesi della mia vita. Il primo mese al reparto riabilitativo cardio-respiratorio, perchè ero in attesa di passare al reparto nutrizionisti per dimagrire in attesa dell'operazione al cuore. Il mese passato li dentro è stato uno dei più brutti della mia vita; ho trovato infermieri sgarbati e aggressivi con le persone anziane, poca attenzione nel dare le medicine e se queste pazienti più adulte la notte suonavano, loro non venivano per niente, anzi... Ricordo una sera, per far portare due coperte a due signore anziane, sono andata a finire a litigare con un infermiere perchè diceva che non erano affari miei. Una signora doveva essere cambiata, l'hanno lasciata tutta la notte bagnata... Poi non parliamo di un medico che aveva messo in dimissioni una signora che aveva un'infezione alla gamba di cui non si era accorto.. E ci sarebbe ancora tanto altro da raccontare, ma è meglio chiudere qui. Nonostante siano passati 5 anni da allora, posso dire che è stata l'esperienza più brutta che io abbia passato nella vita! Visto quello che era successo, dopo l'operazione al cuore sono andata alla San Raffaele della Pisana (ottima struttura).

Patologia trattata
Obesità (dimagrimento in attesa di intervento al cuore).
Punti di forza
Fisioterapisti - reparto riabilitazione cardiopatici; panorama.
Punti deboli
Infermieri, la mancata pulizia, il cibo immangiabile (ecco perchè dimagrisci..).
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Esperienza negativa, gran poco l'ho trovata una struttura sanitaria per persone anziane bisognose di cure e sostegno ospedaliero; perché e' di questo che si sta parlando, di cure sanitarie, che con le nostre tasse paghiamo profumatamente ma non ci vengono mai restituite.
Vorrei aggiungere che in questo posto il personale infermieristico c'e' ma non si trova... Un malato, anche avendo la possibilità di' suonare all'infinito il campanello, non viene ascoltato; e figurarsi l'ammalato che non può suonarlo. Non mi soffermo a dare giudizi ul cibo e su come non viene somministrato in pazienti che, come mia madre colpita da ictus cerebrale, e' impossibilitata a farlo da sola. Premetto che per questo problema avevo chiesto un permesso durante i pasti e mi e' stato assicurato dalla capo sala che in questa struttura i malati impossilbilitati sarebbero stati aiutati, addirittura imboccati, perché il personale era qualificato; mia madre e' stata 3 giorni senza mangiare e allora poi ho capito perche l'entrata parenti e' di 1 ora al giorno.
Adesso vi dico quale e' stato l'approccio con il medico del reparto geriatrico- 10 piano- che non aveva mai tempo. Si giustificava sempre dicendo che non aveva tempo perché aveva da fare altro. Allora mi sono chiesto, se non e' un pronto soccorso e neanche un sala operatoria, a quali urgenze poteva mai riferirsi, se non a quelle dei familiari degli ammalati per avere loro notizie?

Patologia trattata
Ictus cerebrale.
Punti di forza
Nessuno
Punti deboli
Tutti
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Ci uniamo al coro negativo inerente la lungodegenza.
Tre mesi e mezzo di cure al massimo dell'avanguardia presso il Policlinico Gemelli, 1 giorno e mezzo reali di reparto presso la lungodegenza per un paziente alimentato da un sondino e con una tracheostomia; e per di più lontano dai suoi cari 120 chilometri.
Non dico che non l'abbiano curato per bene... non lo hano proprio fatto, come si può lasciare solo un paziente che ha bisogno di cure frequenti in un reparto con un solo infermiere e senza un medico al piano, il decimo piano per l'esattezza.
Un'amarezza... un paziente di 80 anni con i suoi cari che hanno lottato per ben 3 mesi tutti i giorni al suo fianco, e lo hanno supportato e forse illuso dicendogli che era l'ultimo sforzo e sarebbe poi tornato a casa....
Se esistesse un giudizio da mettere sullo ZERO per me questo sarebbe; mi unisco al coro.

Patologia trattata
Trattamento riabilitativo post infarto.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Nostra sorella, ricoverata in lunga degenza, è andata in coma ed il personale medico ed infermieristico non si è disturbato nemmeno ad avvertire noi familiari. Medici e infermieri sono normalmente assenti e disinteressati. SOLO PER IL FATTO CHE STAVA MORENDO E CHE AVEVA 80 ANNI, NON MERITAVA DI MORIRE PIU' DIGNITOSAMENTE E CIRCONDATA DAI SUOI CARI?
Io ed i miei fratelli siamo inferociti, penso che una struttura del genere dovrebbe essere più controllata da chi è preposto a proteggere chi non può difendersi!
Quando ce ne siamo accorti noi non c'era un medico disponibile, abbiamo dovuto girare tutto l'ospedale per trovarne uno che accettasse di venire a vederla!
Ci piange il cuore per come è morta nostra sorella!!

Patologia trattata
tumore.
Punti di forza
panorama.
Punti deboli
scarsa assistenza medica e infermieristica.
nessuna pulizia personale a pazienti non autosufficenti.
cibo immangiabile.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Pessima struttura

Mio suocero è stato ricoverato un mese in questa struttura ed è stato malissimo. Il personale medico ed infermieristico è incompetente e scortese. Il cibo è immangiabile. Il livello igienico è pessimo. Se potete evitate questa struttura.

Patologia trattata
Riabilitazione a seguito di intervento cardiochirurgico.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima struttura

Concordo con le opinioni precedenti la mia, è veramente una clinica che fa acqua da tutte le parti!
mio marito è stato trattato in clinica per riabilitazione dopo un intervento di 3 bypass, fatti al San Camillo, dalla equipe del dott. Musumeci, esattamente dal dr. Luzzi. L'intervento è riusciuto benissimo e ringrazio tutti del san camillo. Poi mandano mio marito in questa clinica che non conoscevo assolutamente. Cosa devo dire? Non so da dove iniziare... medici, infermieri, cibo... una cosa allucinante in negativo!!!

Patologia trattata
recupero dopo intervento bypass.
Punti di forza
i fisioterapisti.
Punti deboli
tutti!!
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

esiste una dignità anche per morire

Mia madre è stata ricoverata un solo giorno in questa clinica, ma è bastato per capire come funzionano le cose. Il reparto di lungodegenza si è presentato con puzza di pipi, un infermiere o due per 40/50 pazienti, scarsa pulizia ecc.. E' vero, i pazienti ricoverati in questo reparto sono anziani e in condizioni di salute precarie, ma pur sempre persone. Mia madre, colpita da ictus ischemico 8 giorni prima, ricoverata a tor vergata per una settimana, è stata trasferita a Nemi, dove le sono stati staccati tutti i monitoraggi, flebo, alimentazione, eccetera..
Probabilmente in questa clinica c'è l'abitudine di telefonare ai parenti solo a decesso avvenuto. Nel caso di mia madre sono stati un pò sfortunati perchè nei giorni di festa la visita parenti è consentita anche dalle 11.00 alle 12.00, e quindi ci siamo trovati per caso ad assistere alla morte della mia mamma durante l'orario di ingresso parenti, in mezzo ad una confusione infernale e nell'indifferenza totale. Al reparto si sono giustificati dicendo che non si erano accorti dell'aggravamento. Possibile, con tutti in decessi che si hanno in quella clinia (in due giorni 5) dovrebbero capire quando una PERSONA è agonizzante. ESISTE UNA DIGNITA' ANCHE PER MORIRE A CUI OGNI PERSONA HA DIRITTO.

Patologia trattata
lungodegenza post ictus ischemico.
Punti deboli
troppi per essere trattati.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

clinica di "riabilitazione" villa le querce

Gli ambienti sono sporchi, il cibo è pessimo, i medici sono piuttosto menefreghisti e gli infermieri scansafatiche. In due mesi che sono stato lì perchè era ricoverata mia nonna ne ho viste di tutti i colori: pazienti depositati ore in carrozzella invece di fare terapia, con puntuale motivazione di scusa da parte dei terapisti (ma solo dopo averglielo fatto presente); infermieri che rispondono male ai pazienti e ancor peggio fanno orecchie da mercante quando vengono chiamati; pazienti che vengono cambiati pochissimo e non vengono lavati perchè ci sono persone che lo fanno da fuori ma solo pagando loro 20 euro a volta. Ho capito solo dopo il ricovero perchè era l'unica clinica ad avere tanti posti letto vuoti... Mia nonna dopo due mesi di ospedale ancora non si alzava dal letto (CLINICA DI RIABILITAZIONE!!!), appena uscita le ho fatto fare 10 sedute da mezz'ora di fisioterapia in acqua in un hotel di abano e ora è in piedi e quasi cammina da sola. Ora mi chiedo perchè tali strutture vengono ancora accreditate dalla Regione!!!

Patologia trattata
ictus.
Punti di forza
un bel panorama ma solo da una parte dell'edificio!
Punti deboli
NESSUNO!!! una clinica in cui non funziona nulla!!!
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

reclamo

la struttura è sporca, cosi come le camere e tutto il resto. nel reparto di lungodegenza ci sono piccioni che girano per i corridoi, i pazienti vengono puliti poco, nè lavati. per non parlare della mancanza di serietà della maggior parte degli infermieri, almeno in base alla mia esperienza personale. Non capisco perche una struttura dalle suddette caratteristiche sia ancora aperta e consigliata dai medici.

Patologia trattata
Alzheimer
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

non ci sono parole

sono stata ricoverata 3 mesi in questa struttura per una grave malnutrizione.. sapevo che erano esperti e mi sono fidata. Mi hanno fatto mettere un port a cath per fare la nutrizione artificiale. la prima volta non si sono accorti che è uscito fuori vena.. mi hanno fatto riaprire la ferita e mi hanno rimesso 3 punti. dopo 1 settimana mi han detto che il problema era che servivano aghi piu' lunghi.. per 2 mesi, nonostante le varie richieste, dicevano che non arrivavano. Li ho portati io tramite un'amica infermiera, han provato varie volte a mettermi l'ago ma non ci riuscivano.. pensavano che il port fosse difettoso, mi han mandato al gemelli a controllarlo e li l'hanno fatto funzionare subito, tornata in struttura niente da fare.. non erano in grado.. ho passato quasi 3 mesi in questo stato.. mi hanno comunque dimessa attivandomi il c.a.d. perchè loro non potevano piu' tenermi ed io non ho chiamato i carabinieri perchè dopo 3 mesi non ce la facevo piu'. Sono uscita molto peggio rispetto a quando sono entrata e con 2 tagli di 10 cm l'uno per mettere un port che dopo 1 anno ancora non ho mai usato... il c.a.d non è mai riuscito a farmi funzionare la nutrizione. Non c'è un medico solo che si salvi.. in nutrizione tutti cosi'.. dietiste comprese. Fotia Rita

Patologia trattata
grave malnutrizione
Punti di forza
dov'è situata la struttura
Punti deboli
medici, poca pulizia e cibo immangiabile
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