Villa Verde Roma

 
3.6 (18)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 2 stelle

18 recensioni

 
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Voto medio 
 
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5 risultati - visualizzati 1 - 5  
 
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Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Non consiglio

Mia madre è ricoverata in questa struttura e, nonostante l'età, è sufficientemente lucida per comprendere chiaramente tutte le carenze della stessa. La temperatura è estremamente elevata, siamo in estate, oltre 28 gradi ed il vero caldo, non è ancora iniziato.
Quando è arrivata, nessuno l'ha aiutata a mettere il contenuto del suo borsone nel microscopico armadietto che lei non può raggiungere da sola. Ha dovuto far venire un domestico, a pagamento, per farsi aiutare. Il personale sanitario è estremamente carente e quando lei li chiama per le esigenze legate al suo stato di salute, vengono anche dopo un'ora. Durante i pasti non viene fornito alcun tovagliolo o cucchiaino o coltello.
L'aria all'interno della sua popolata stanza, viene parzialmente cambiata per 5 minuti scarsi al giorno. La sensazione generale è che lei, come tutti gli altri pazienti, ospiti della clinica, siano lì a far numero, ma nessuno si preoccupa di agevolare, in tempi tecnici ragionevoli, la loro riabilitazione e conseguente dimissione dalla clinica. lei ha bisogno di fisioterapia e dopo 5 giorni le è stato risposto che tutti i fisioterapisti sono "impegnati all'esterno della struttura".
L'idea è della classica clinica convenzionata che si fa pagare centinaia di euro al giorno a paziente dalla sanità pubblica, ma, nel contempo, economizza su tutto per massimizzare i margini.

Patologia trattata
Deficienza motoria.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

CI siamo trovati male

Mio padre è arrivato a Villa Verde dalla terapia intensiva del Grassi di Ostia. È arrivato in buone condizioni cliniche e in ottima condizione mentale. Dopo appena un giorno qui ha avuto un peggioramento radicale, non era più lucido, era dolorante da tutte le parti e non riuscivamo più a comunicare con lui in videochiamata come facevamo prima che arrivasse lì.
Pulizia: mio padre per una settimana non è stato lavato.
Gli veniva nascosto il mouse del PC per non farlo comunicare con noi e gli venivano fatti dispettucci di questo genere. Dopo siamo venuti a sapere che appena arrivato qui lo hanno sedato senza sapere il motivo. Dopo 10 giorni siamo riusciti a farlo portare via.

Patologia trattata
Emorragia cerebrale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Aggravamento del paziente

Vedere una persona aggravarsi dopo il ricovero, trovarla piangere più volte e paralizzarsi dopo la degenza, credo non abbia bisogno di commenti.

Patologia trattata
Ipossia cerebrale (causa due arresti cardiaci in un giorno).
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mio padre 82enne è finito in questa struttura dopo un importante intervento chirurgico che lo ha reso non autosufficiente e che ha peggiorato di molto le sue capacità cognitive. Il medico che ha in cura mio padre (di cui sfortunatamente non so il nome visto che non si è mai presentato) mi ha urlato contro senza ragione e l'ho visto trattar male mio padre in mia presenza. Porterò mio padre il prima possibile da questa struttura!

Patologia trattata
Sindrome da allettamento post chirurgica in paziente anziano con deficit cognitivi.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Comunicazione con i familiari dei pazienti fragili

Mio padre, di 85 anni, è stato traferito i primi di dicembre 2020 nella sezione post acuzie di Villa Verde a seguito di frattura del femore dal PTV Torvergata, dove ha subìto un intervento il 27 novembre 2020, riuscito brillantemente.
Le sue condizioni di salute erano buone, non presentava patologie pregressa, i valori tutti nella norma, era ipoudente e accusava sintomi di demenza senile per cui necessitava di terapia farmacologica.
Il giorno stesso che è stato trasferito a Villa Verde in serata ci hanno avvisati che era tato inviato con ambulanza presso un'altra struttura ospedaliera di Roma, imprecisata, senza darci spiegazioni nè chiarimenti. Ci è stato detto sommariamente che erano necessari accertamenti. Ci hanno dato informazioni erronee indirizzandoci verso un ospedale romano dove di fatto mio padre non era tato mai portato. Grazie alle nostre ricerche al 118, lo abbiamo localizzato e abbiamo scoperto che non si trattava di accertamenti generici, ma che aveva accusato difficoltà respiratorie di cui nessuno ci ha parlato a Villaverde. Al tampone, risultava negativo, pertanto si prosettavano come conseguenze dell'intervento.
Il giorno dopo è stato rimandato a VillaVerde, intorno l'8 dicembre.
Non ci era possibile comunicare con mio padre, perchè ipoudente e non disponeva di un suo cellulare, nè fargli visita per le restrizioni anticovid.
L'unica possibilità di avere sue notizie era parlare su "appuntamento" con il medico. Cosa resa pressocché impossibile dal centralino perennemente intasato, la irreperibilità del medico. Dopo rimostranze mi è stato possibile conferire con il medico.
L'unico modo per accedere alla struttura è contattare il centralino. A orari prestabiliti e in giorni prestabili, si può portare cambio e acqua: si lascia la busta con l'occorrente nell'atrio e si ritira biancheria sporca.
Durante le telefonate il medico si è dimostrato rassicurante, ottimista, ma il giorno dopo mio padre è stato ricoverato per COVID al S. Filippo Neri, dove è morto pochi giorni dopo nell'area D4.
Dalla cartella clinica e a detta dei medici del S.Filippo Neri, mio padre era in stato di disidratazione, denutrizione, era in stato di agitazione.
Avevamo avvisato che non aveva l'apparecchio acustico, che soffriva di demenza.
Sconsiglio questa struttura, rigida e pessima dal punto di vista della comunicazione.

Patologia trattata
Frattura femore.
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