European Hospital Roma

Personale infermieristico meraviglioso. Al di là della competenza professionale, sono anche oltremodo gentili e attenti. Menzione speciale a Dino, Alina ed Agnese.

Premetto. Mi dispiace pubblicare questa mia recensione solo a distanza di più di tre anni dalla mia operazione, avrei voluto farlo subito e soprattutto incontrare il Prof. Prof. Ruggero De Paulis per fargli constatare l’ottimo esito del suo intervento. Problemi familiari piuttosto gravi mi hanno distolto da questo intento. Tuttavia posso pensare che oggi, alla distanza detta da quella operazione, quello che dico abbia più valore di quello che avrei potuto dire un anno dopo.
Dopo tre mesi persi a cercare di farmi operare in altro Ospedale, mi sono rivolto al Reparto di Cardiochirurgia dell’European Hospital (reparto convenzionato con il SSN) dove, visitato dal Prof. De Paulis il 2 maggio, ho ottenuto di essere ricoverato il 16 giugno per un intervento di sostituzione delle valvole Aortica e Mitralica con plastica di rafforzamento della Tricuspide.
L’intervento, eseguito i 25 giugno 2018, difficile ed impegnativo, durato 6 ore, è riuscito benissimo, nonostante la sua complessità: nella fase post operatoria non ho avuto problemi o sofferenze rilevanti.
Il Prof. De Paulis ha mostrato tutta la sua bravura di chirurgo in questo intervento e, dopo un mese di fisioterapia, in poco tempo ho ripreso la mia autonomia e le mie consuete attività, devo dire, rimanendone piacevolmente sorpreso (all’epoca avevo 74 anni). Egualmente sono da elogiare i più diretti collaboratori del professore, chirurghi ed anestesisti. Anche Il personale infermieristico si è sempre dimostrato gentile ed attento alle necessità del paziente.
Nei tre anni e più che sono passati da quell’intervento non ho avuto problemi significativi e ho condotto la mia vita in modo attivo e operoso.
Dal punto di vista logistico devo invece dire che il reparto era veramente carente, c'erano stanze private di cui non so dire, ma quelle non a pagamento in media avevano tre letti (come la mia), alcune addirittura con quattro e poche con due; i bagni non attrezzati con maniglioni e servizi igienici agevoli per una persona operata al cuore.
Spero che da allora qualcosa sia stato fatto. Il Prof. Ruggero De Paulis meriterebbe che l’Azienda gli mettesse a disposizione un reparto molto più adeguato e moderno.
Infine sottolineo la cordialità e disponibilità del professore nei contatti con pazienti e familiari
Alessandro Ferreri

Sono stata ricoverata recentemente presso il reparto di Cardiochirurgia e nel complesso mi devo complimentare con lo staff tutto e con i dottori, anche se qualche attenzione in più non avrebbe fatto male.

Sono stata operata recentemente, a febbraio 2019. L'assistenza svolta dagli infermieri e dalle fisioterapiste è stata di ottimo livello. Ho trovato invece molto carente il rapporto tra medici e pazienti. Non mi sono stati forniti aggiornamenti sull'evoluzione dello stato di salute dall'operazione al momento delle dimissioni.

Vorrei portare la mia testimonianza di non intervento.

A febbraio 2018 abbiamo fatto una prima visita con il Dott. De Paulis per mia mamma di 75 anni, per un aneurisma dell'aorta ascendente. Lei è completamente invalida per pregresso ictus con parziale mobilità, praticamente non cammina più sola senza l'appoggio di una persona e una stampella. Inoltre impianto pacemaker con complicazioni varie, più altre patologie.

Per un ritardo in sala operatoria il dottore ha tardato di un'ora tutte le visite. Quando ha iniziato, ogni visita dei pazienti avanti a noi duravano mediamente 5-10 minuti. Abbiamo pensato fossero dei controlli. Durante la nostra visita ha preso le poche informazioni necessarie all'intervento: analisi al pc della Tac toracica, abbiamo detto che la paziente aveva avuto un ictus e un pacemaker problematici, ha visto che aveva difficoltà motorie. Ha fissato l'intervento per circa un mese e mezzo dopo. Allora, visto che lui non ci ha chiarito niente dell'intervento, abbiamo chiesto noi di che tipo di intervento si trattasse. Ci ha spiegato in 3 parole che andava aperto il torace e messa una protesi all'aorta. Fine della visita, durata 10 minuti.

Per nostra tranquillità abbiamo consultato un altro cardiochirurgo, tramite ambulatorio dell’Ospedale S. Camillo. Il medico di turno, quindi non lo abbiamo scelto, il dott. Angelica, ci ha ribadito la necessità dell’intervento ma ci ha spiegato nel dettaglio l'intervento ed elencato tutti i rischi ai quali mia madre andava incontro, tenendo conto di tutte le sue patologie attuali. Il medico non si è espresso esplicitamente, ma abbiamo capito che un intervento a cuore aperto con circolazione extracorporea avrebbe potuto compromettere la qualità della sua vita post operatoria, primo tra tutti la possibilità di non camminare più.

Dopo una lunga riflessione, mia madre ha deciso di non operarsi più e di continuare a vivere il tempo che ha ancora a disposizione con una qualità di vita ancora dignitosa. Questo è il diritto all’autodeterminazione del paziente.

I medici hanno l’obbligo di informare i pazienti. Sicuramente il dott. De Paulis avrebbe informato mia madre durante il ricovero. A quel punto come fa un paziente ad avere il tempo di valutare e anche il coraggio di tirarsi indietro? Il dott. De Paulis sarà sicuramente una eccellenza in Italia, altrimenti non ci saremmo rivolti a lui, ma avrebbe dovuto informarci subito dei rischi dell'intervento.

Questa mia testimonianza vuole essere solo uno spunto di riflessione sulla possibilità di decidere della propria vita.
Suggerisco di leggere la Sentenza della Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 12205/15 “Il dovere di informazione del medico e il diritto all’autodeterminazione del paziente” in cui dice: “…la tutela del diritto alla vita della persona non deve prevalere sulla libertà della stessa di concludere con dignità la propria esistenza, in quanto l’autodeterminazione del paziente deve risultare un diritto equivalente alla stessa salute…”.

Spero che questa nostra esperienza sia di aiuto a qualcuno.

Premetto che il Prof. Greco è un buon medico, ma lo staff a cui si affida purtroppo l'ho trovato che pecca di umanità, attenzione, preparazione ed esperienza per quanto concerne la problematica dell'endometriosi; oltre al fatto che la responsabile è estremamente presuntuosa e tratta le pazienti come un numero.

Non so chi leggerà la mia recensione, ma desidero dare consapevolezza a cosa si vada incontro grazie all’esperienza diretta. Vorrei ringraziare innanzitutto il pregiatissimo professor De Paulis Ruggero e tutta la sua equipe, persona di poche semplici parole ma che bastano a farti capire tutto il problema e come va risolto. Dotato di grande umanità, ti rincuora anche con un sorriso e una pacca sulla spalla, senza bisogno di paroloni. La mia nota negativa è per il personale infermieristico di cui, ahimè, salvo solo qualcuno. Eppure ho una moglie infermiera che ha lavorato con i disabili e ciò mi ha fatto capire che tale figura nell’ambito dell’assistenza è centrale, devi avere volontà, forza, coraggio, altruismo, in una sola parola “Etica”. Tutte doti da destinare ai pazienti che sinceramente qui non ho visto.

Non hanno distinto un elettroencefalogramma dinamico da uno classico e, a causa di questo loro errore, visto che la prenotazione era corretta, io non ho avuto alcuna prestazione nonostante avessi prenotato correttamente molto prima e chiamato per chiedere conferma. La cosa peggiore è stato il trattamento ricevuto dal dottore, che si è rifiutato di effettuare la prestazione nonostante fosse stata correttamente prenotata, e della responsabile che, assumendosi la responsabilità dell'accaduto, mi ha promesso che il dottore mi avrebbe contattata per effettuare la prestazione a domicilio, cosa ovviamente mai accaduta. Già il fatto di essere così incompetenti e di non saper risolvere problemi causati da loro è grave, ma prendere in giro i pazienti facendo promesse che sanno benissimo di non voler in alcun modo mantenere, è davvero penoso. Non mi era mai capitato di avere a che fare con strutture e personale così scadenti.