Ginecologia Ospedale Cardinale Panico

 
4.1 (67)

Recensioni dei pazienti

67 recensioni

 
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4.0

Parto spontaneo dopo cesareo (vbac)

Parto spontaneo meraviglioso, anche se non c'è possibilità di assumere la posizione che si vuole. Ho incontrato la dottoressa Lubelli (che ho conosciuto nel 2016 per la nascita tramite cesareo per distacco di placenta) bravissima e tutta l'equipe in sala professionale. A lei ho chiesto che volevo partorire spontaneamente e nulla in contrario; ho parlato con un dirigente medico, il dottore Giuseppe Marzo, persona informatissima al riguardo e preparata, che dopo un prericovero mi ha dato piena disponibilità. Fino a quando il giorno 3 giugno sono cominciate le contrazioni e grazie alla ginecologa dott.ssa Alcaino - una donna con gli attributi - e una ginecologa dolce come Antonietta, ho avuto il più bel parto naturale che volessi. Grazie a loro sono mamma di due bimbi meravigliosi.
Non vorrei dimenticare il primario di Pediatra, uomo come pochi, e le signore del nido: grazie e ancora grazie. Un saluto a quella suora dolcissima che mi ha allietato con il suo sorriso in tutti e due i miei parti.
Grazie a tutti. Lo consiglio vivamente.

Patologia trattata
VBAC.
Voto medio 
 
4.8
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5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Parto naturale bellissima esperienza!

Ormai credo che sia uno dei pochi ospedali dove si possano vedere la collaborazione, l'educazione e la pulizia.
Stima verso il dott. Marzo, che mi ha seguita per tutta la gravidanza rispondendo ad ogni mio dubbio o paura. Ringrazio di cuore l'ostetrica Elena che mi ha sostenuta per tutto il travaglio.. Un grande riconoscimento alla dottoressa Alcaino, alla sua professionalità e alla tranquillità che anche Lei mi ha trasmesso. Una équipe meravigliosa.. Non ricordo i nomi di tutti, ma un grande grazie di cuore va all'ostetrica Mariantonietta che ha fatto nascere la mia piccola insieme alla dottoressa Alcaino. Il parto non è una passeggiata per nessuno, ma grazie a loro ho vissuto la nascita di mia figlia come il momento più bello della mia vita.. con la partecipazione anche del mio compagno che ha potuto assistere al parto. Ottimo reparto.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Travaglio si blocca, arrangiati....

Nell'ottobre 2015 ho partorito il mio secondogenito, ma la mia esperienza non è stata tanto positiva...
A 39+6 vado a fare il tracciato, durante il quale compaiono le contrazioni. Mi dicono di ripresentarmi dopo tre ore per un altro tracciato e poi si vedeva come procedere. Torno, mi visitano: dilatazione di 2 cm., perdita di tappo mucoso. Dentro di me penso "meno male, sta procedendo avanti, è questione di qualche ora"...
Sul tracciato si vedono le forti contrazioni ogni 6-8 minuti. Ricovero per i prodromi di travaglio.
Sono le 13.00. Poco dopo il cambio di turno e come per magia si blocca tutto, solo il bimbo insiste spingendo sempre più verso giù e causando un dolore fisso e intenso.. Io penso "forse tra poco riparte", ma niente. Arriva l'orario di cena, ma mi vietano di mangiare, più tardi anche di bere e, visto che ho fatto solo la colazione, mi sento girare la testa per il calo di zuccheri, ma nessuno mi fa la flebo di glucosio almeno.. Io comunque subisco tutto questo come una pecorella, però comincio a lamentarmi per il dolore sempre più forte. Mi danno sempre la stessa risposta: "Non sono le contrazioni". Come se io non lo sapessi, visto che ho già partorito in un lampo e tutti 'sti dolori non me li ricordo! Intanto ogni ora mi fanno sdraiare sul lettino e mi infilano il dito facendo ancora più male.. e i tracciati sdraiata sulla schiena che già non sopportavo quella posizione.. Però mi dicevano "sul fianco non registra bene", e di nuovo sopportavo.. Un altro cambio di turno, è mezzanotte, l'ostetrica caccia via mio marito, dicendogli che ci voleva ancora molto; addirittura si azzarda a dire che le mie condizioni non erano da ricovero, che dovevo stare a casa.
Sono le 2.30, io non ho la forza di gridare né di piangere, emetto solo i gemiti. Dico alla ostetrica che mi viene da vomitare, lei mi sdraia e mi fa un altro tracciato e mi mette su una traversa mon-ouso, casomai dovessi vomitare per davvero.. Alla fine, credo che più che si sia stancata di sentire i miei lamenti e per compassione mi fa una flebo, credo di ossitocina. Dopo meno di un'ora mi visita e dice "stai a 5-6 cm., vai a chiamare tuo marito, prepara il necessario e vieni in sala parto".
Mi sdraiano su quel maledetto lettino, mi rompono la sacca e, non capendo dal tracciato quando avevo le contrazioni, dicono di regolarmi quando sento dolore o bisogno di spingere..
Io dopo ore di inferno mi sento debole e indolenzita, a malapena riesco ad appoggiare il sedere sul letto, non spingo abbastanza forte e allora tutti (compreso il mio gine che è salito tra un cesareo e altro) cominciano a rimproverarmi, che mi devo concentrare e spingere. Sì, ma con quali forze secondo loro?! Sfinita, vedo salire la dottoressa sulla pancia e l'ostetrica a farmi il taglio di episiotomia così lungo che è arrivato fino all'ano.. - ancora oggi ho difficoltà di andare al bagno, farmi il bidet.
Alla fine vedono che il bimbo sta girato male e cercano di rigirarlo.. dopo qualche spinta finalmente vedo mio figlio, enorme, 3870 grammi.. Cominciano a ricucirmi, l'anestesia non credo abbia funzionato, perché ho sentito il passaggio dell'ago su tutti i punti, interni ed esterni, ma dopo tutto quello che ho passato era comunque il dolore minore..
Vi è bastato???

Patologia trattata
Secondo parto "spontaneo".
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Parto cesareo d'urgenza

Sono una mamma speciale. Così vengono definite le mamme dei bimbi che hanno assaporato solo per poco la vita... Sara è nata nel luglio 2010 ed è volata via dopo tre giorni inaspettatamente, lasciando una voragine nel mio cuore. Questo succedeva a Lecce. A 41 anni ho scoperto di aspettare Marco, il mio bimbo arcobaleno. Così si chiamano le ri-nascite delle mamme speciali. La paura con cui si affrontano queste gravidanze è immensa, inimmaginabile. Marco ha deciso di nascere a 35 settimane dopo aver rotto le acque. Trasferita d'urgenza per il cesareo in questo ospedale, la paura e il terrore erano palpabili. Ho trovato le ostetriche e soprattutto il dott. MARELLO. Non ci sono parole per descrivere queste persone. Sublimi è dir niente. Ho trovato PROFESSIONALITA'. Ho trovato una FAMIGLIA. Ho trovato AMORE. Ho trovato COMPRENSIONE. Ho trovato RASSICURAZIONE. Mi sono fidata. Marco è ancora in Utin, ma torneremo a casa. Grazie a nome mio e di tutte le mamme speciali.

Patologia trattata
Parto cesareo d'urgenza a 35 settimane.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Meravigliosi tutti, ma il nido...

Ho partorito due anni fa il mio bambino. Non dimenticherò mai la sig.ra SOFIA, l'ostetrica migliore del mondo, e la dott.ssa Di Lollo, per me insostituibile...
Un commento negativo va invece al nido... solo l'ultimo giorno ho avuto l'assistenza necessaria alla mia condizione di primigravida. La sig.ra Francesca mi è stata di molto aiuto, mentre tutte le altre mi dicevano di leggere gli opuscoli e di attaccare il bambino... senza aiutarmi. Ho avuto le ragadi e solo la sig.ra Frrancesca si preoccupò di procurarmi paracapezzoli e mi fece un massaggio. Il giudizio è positivo comunque e se dovessi avere la fortuna di avere un altro bambino, tornerei in questo reparto.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Pro maternità al naturale- dott. Milano

Dopo un primo parto cesareo ho potuto partorire naturalmente a soli 22 mesi di distanza. Grazie al Professor Milano ed alla sua equipe è stato un parto naturale veloce e decisamente bello. Li ringrazio per avermi offerto questa opportunità così difficile da trovare qui al Sud. Grazie!

Patologia trattata
Parto naturale dopo cesareo.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Parto cesareo

Ritengo di dover ringraziare profondamente gli infermieri e l'assistente anestesista in sala operatoria per il cesareo, ma tutto il resto è stato per me totalmente deludente... Sono stata seguita per nove mese dalla dott.ssa L. e diciamo che più che altro ho fatto il percorso che ogni donna in stato di gravidanza deve fare da un ginecologo. Il giorno del parto non sono stata neanche guardata in faccia dalla stessa dottoressa e i giorni successivi al parto non si è nemmeno degnata di entrare nella stanza per sapere come stessi!

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Parto vbac finito in tc

Mi sono fatta seguire da un medico dell'ospedale "Panico di Tricase" dalla 32° settimana di gravidanza in quanto era mia intenzione e grande voglia di mamma provare a partorire mia figlia (dopo taglio cesareo) in modo naturale, come è diritto di ogni donna; e nel Salento è l'unico ospedale che ti dà questa opportunità! Da premettere che in questo reparto ho trovato persone splendide, ginecologi e ostetriche che hanno provato fino alla fine a far realizzare il mio sogno. Purtroppo si sa, il parto spontaneo quando arriva arriva e non aspetta il tuo medico, perciò al partire delle contrazioni sabato 13/02/2016 mattina mi hanno ricoverata per monitorarmi, avendo avuto un precedente taglio cesareo. Tracciati ogni ora. Al cambio turno della sera mi trovo davanti a un ginecologo e un'ostetrica non a favore del vbac e che cercano di convincermi in tutti i modi di fare il tc, ma lo fanno con toni bruschi e nel modo più insensibile che si possa fare a una donna che sta per partorire. Quando all'1.00 circa di notte hanno visto che le contrazioni erano ancora irregolari, mi hanno attaccato una flebo a loro dire di antibiotico, ma durante la flebo le contrazioni sono diventate improvvisamente vicine e insopportabili... mi dicevano che non potevo far venire mio marito e mi hanno lasciata sul lettino sdraiata senza possibilità di muovermi e di avere sollievo in qualche modo. Poi si rompono le acque e mentre mi spostano sulla sedia per portarmi in sala travaglio, le acque continuano a cadere e l'ostetrica mi rimprovera bruscamente perché mi sto sporcando le pantofole.. Mio marito che era appena arrivato l'ha ripresa dicendo che in quel momento non aveva importanza sporcarsi visto che stavo soffrendo.. Il ginecologo a braccia conserte mi guardava e chiedeva: beh signora, tagliamo?
Io avevo capito che non mi avrebbero aiutata ad avere il mio vbac e dopo un'altra ora di sofferenza mio marito ha risposto: finiamola con questa pagliacciata e operiamo! Durante l'intervento non era bello sentire i loro commenti dispregiativi sulla mia scelta del vbac. I giorni successivi quel medico è passato dritto dalla mia stanza ed è stato meglio così!
Il giorno delle dimissioni mi hanno fatto aspettare fino alle 16.30 solo per prendere un appuntamento con l'ematologia e si sono dimenticati di segnarmi l'eparina per casa. Ho dovuto chiamare il medico che mi ha seguita per avere conferma alle 21.00 di sera e in effetti dovevo farla... Quel giorno sono stata in ospedale e non me l'hanno fatta.
Penso che questo ospedale abbia ottimi medici, ma per qualcuno come quello che ho trovato io, poi una donna si ritrova a partorire con dei traumi e avere dei brutti ricordi di quella che sarebbe dovuta essere la più bella esperienza della sua vita!

Patologia trattata
Parto VBAC finito in cesareo.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Tentato VBAC

43 anni, seconda gravidanza a termine, dopo 13 anni dalla precedente conclusasi con un cesareo. Volevo avere la possibilità di partorire con parto naturale, e mi sono rivolta all'ospedale di Tricase, unico nel salento a prevedere la possibilità di un VBAC.
Ho trovato il dott. Giorgio Fachechi e la dott.ssa Simona Alcaino ad accogliermi e supportarmi in questo percorso. Due grandi professionisti, preparati, aggiornati, competenti, pragmatici, ma anche empatici, e pure simpatici. Uno staff di ostetriche, Giulia Caputo il mio angelo custode, anch'esse competenti e gentilissime, infaticabili, cosí come le infermiere.
Alla fine di tutto il percorso mi hanno fatto il cesareo, per mancata dilatazione del collo dell' utero, ma non mi è mai mancato il loro sostegno.
Massimo dei voti a tutto il reparto, ben organizzato e pulitissimo.
Unica nota dolente: il cibo, non tanto per la qualità, ma somministrato contro ogni sano criterio di piano alimentare.

Patologia trattata
Parto -VBAC.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Si cura il malato?

Nella mia esperienza li ho trovati disorganizzati, vi è poco personale e scortese per giunta!
Ci sarà da fidarsi nel farsi curare? Nel caos non si cura!!

Patologia trattata
pap test.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso ginecologico

Sentirsi dire "signora quanto fastidio sta dando oggi" sol perché la ginecologa di turno deve scendere dal quinto piano al pronto soccorso per fare un'ecografia... E poi ancora: "in ospedale si viene per le emergenze, non per le passeggiate". Incinta di 30 settimane con dolori, secondo lei forse non era una potenziale emergenza?

Patologia trattata
Dolori alla 30° settimana di gestazione in gravidanza a rischio.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Delusa

Potrei raccontare diversi episodi accaduti nei tre giorni e mezzo della mia degenza per via della nascita di mio figlio. Premetto che causa della mia delusione non è il personale medico, nonostante avrei preferito essere ascoltata un po' di più quando non stavo per niente bene; non sono neanche le ostetriche, dolci e professionali, delle quali però non ho potuto beneficiare perché troppo impegnate in quei giorni, e non è neanche il personale infermieristico.
In una situazione come quella attuale, una neomamma costretta a ritrovarsi sola, senza l'appoggio di una persona cara, si aspetta quantomeno un po' di professionalità da parte delle puericultrici, purtroppo le uniche presenti in quei giorni...
Ho pianto, e non sono l'unica. Potrei raccontarne di belle, ma mi limito ad alcune. Innanzitutto il latte nel biberon dato non so con che criteri: 20, 50, 80 ml. di latte, dato nonostante l'allattamento stesse andando bene!!! Durante la prima notte dopo il taglio cesareo, non stavo per niente bene e per loro l'unica soluzione era l'aggiunta, pur di non prendersi un po' di tempo per darmi una mano visto che, causa dolori lancinanti e pressione altissima, proprio non ce la facevo.
Poi le affermazioni di alcune di loro: a un giorno dalla nascita credo sia inopportuno affermare che il latte non arriva a tutte e che non si deve rischiare il deperimento del bambino.
Altra cosa, nell'elenco delle cose da portare non vi erano pannolini e saponi. Io, non essendoci neanche un fasciatoio in bagno, ho pensato che le puericultrici avrebbero provveduto a cambiare il bambino, così alla mia richiesta di aiuto davanti a un pannolino sporco di cacca, ho trovato la scontrositá di una donna che affermava che avrei dovuto provvedere da sola a lavare il bambino, perché per lei era scomodo farlo lì. Beh, ma per una paziente appena operata non lo era?
E poi il medico che ha fatto le dimissioni ha fornito una serie di appuntamenti in ospedale per i giorni a seguire e, insieme a questi, quello per l'ecografia alle anche presso un certo indirizzo, che poi si è rivelato del suo studio. Così presentato, l'appuntamento sembrava necessario come gli altri. Tante pazienti, come me, sono state indirizzate al suo indirizzo personale senza la possibilità di sapere che la stessa ecografia poteva essere fatta in ospedale (50 euro). Non voglio certo togliere stima al lavoro di un professionista, ma la cosa la reputo mancanza di chiarezza.

Patologia trattata
Parto cesareo d'urgenza.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Marito che è stato presente in sala parto

Scrivo questa riflessione come marito che è stato presente in sala parto... Questa è stata la seconda e ultima perché né io né mia moglie ci sentiamo più a diventare genitori per la terza volta. Penso che non esista la bravura o l'ospedale migliore, esiste solo il caso, o chiamatelo pure il destino (io non ci credo). Mia moglie ha vissuto un incubo solo per la superficialità della dottoressa che si è trovata per 2 mattine consecutive; anche le ostetriche sono maleducate e fanno l'affidamento solo sul tracciato, che non dà il quadro completo della situazione. Non nego che il parto comporti la sofferenza, ma il secondo parto di mia moglie è stato una cosa talmente brutta che non trovo nemmeno le parole a descrivere quello che abbiamo passato. La paziente non ha diritto nemmeno di lamentarsi per il dolore, poi dopo essere stato cacciato in un modo brusco, sono tornato alle 7.30 circa in quanto mia moglie è riuscita ad avvisarmi che andava in sala parto (dilatata a 6 cm. in piedi e non accompagnata da nessuno!). Una volta arrivato, ho assistito ad un scenario che mi ha gelato il sangue: urla, insulti e "minacce" nei confronti di mia moglie che secondo la dottoressa era troppo pigra (premetto di dire che è stata 24 ore a digiuno assoluto con un caldo tremendo); la seconda ostetrica che correva tra una sala parto e altra e chiedeva a mia moglie se il bambino era grosso?! Ma scusa, non dovevano controllarlo durante l'eco prima di ricovero??? La coppetta della ventosa in mano della dottoressa, l'ostetrica che pratica un'incisione, il gomito della "dottoressa" sotto la costola di mia moglie (2 settimane con un ematoma di grandezza della mela), la lacerazione grave, perché mio figlio da ore era girato di bregma e NESSUNO si era degnato di controllare perché mia moglie accusasse dolore forte alla schiena e non le contrazioni!!! Per la sutura NON E' PREVISTA NESSUNA ANESTESIA, ti distraggono con le domande tipo "da quanto siete sposati"?!
La scarsissima pulizia poi sarebbe un altro capitolo da scrivere...
Poi il ginecologo che seguiva mia moglie si è accorto che il parto ha distrutto il pavimento pelvico, con conseguente prolasso e incontinenza sia urinaria che fecale (mia moglie è distrutta fisicamente e moralmente) ed è rimasto zitto!!! Dovevamo andare più avanti per avere una diagnosi e per sentirci dire che mia moglie non è operabile perché TROPPO GIOVANE PERCHE' A RISCHIO DI UN'ALTRA GRAVIDANZA, MA LE TUBE NEMMENO VOGLIONO ASPORTARE!!!

Patologia trattata
Parto "spontaneo".
Episiotomia e lacerazione di 4° grado, episiorrafia senza anestesia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Strafottenza e maleducazione

Nel 2014 mia moglie aspettava il secondo bambino e, nonostante le minacce e perdite continue, il ginecologo che la seguiva (la prima gravidanza è andata bene), non le ha ordinato di stare a riposo assoluto. Alla 24° settimana mia moglie si è sentita male, e con le forti contrazioni siamo andati in ospedale. Ricovero. Fino a qua tutto ok.
La notte però mia moglie ha sentito di nuovo le contrazioni e ha chiamato l'ostetrica di turno. Con il segno evidente del cuscino nel viso e i cappelli schiacciati, molto infastidita, invece di chiamare un dottore ha risposto: "Prenditi una Buscopan".... Poche ore dopo mia moglie è entrata in travaglio e poco dopo è nato mio figlio. Era troppo piccolo e non ce l'ha fatta. Io non avrò mai pace, perché sono convinto che non è stato fatto abbastanza per impedire la nascita così prematura.

Patologia trattata
Parto prematuro alla 24° settimana e morte del nascituro.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Parto con posizione fetale occipito- posteriore

Prima di ricoverarmi eseguono un'ecografia ed è tutto a posto, contrazioni forti e regolari, dilatazione 2 cm., ricovero per i prodromi di travaglio. Dopo un paio d'ore si blocca tutto e comincia a farmi male la schiena e l'osso pubico. Ho la sensazione che il bimbo si sia girato e chiedo all'ostetrica di turno di chiamare il medico per un'ecografia. Mi risponde infastidita che mi invento le cose. Intanto il dolore è fisso (non come le contrazioni) e sempre più forte ed insopportabile.. Appena arrivata in reparto mi vietano di mangiare e la sera anche di bere. Dopo cambio turno mio marito viene cacciato perché di notte gli uomini non possono stare in reparto. Dice a mio marito "come mai la sua moglie è stata ricoverata, non ha niente, dovrebbe andare a casa". Io non ho sentito il discorso, altrimenti l'avrei mandata a quel paese e me ne sarei andata a partorire altrove... ormai riesco a stare solo un piedi, mi lamento di continuo per il mal di schiena, nonostante il digiuno mi viene da vomitare e piango.. L'ostetrica mi rimprovera che sono esagerata. Dopo 12 ore di sofferenza mi fa la flebo di ossitocina e riparte tutto, quando arrivo a 6 cm. di dilatazione mi manda in sala parto. Lì mi aspetta la collega del turno di mattina. Piango e le dico che non riesco a sdraiarmi ma mi ignora e mi fa passare tutto il travaglio coricata. Visto che le acque sono integre, me le rompe e sento un forte premito. Dopo qualche spinta poco efficace la dottoressa (antipatica, puzza di sigarette da un chilometro) mi grida che me lo spinge lei il bambino. Si intravede la testa e l'ostetrica fa una faccia sorpresa e mi dice di non spingere, perché devono fare l'ecografia... dice alla dottoressa che le fontanelle sono al contrario. In quel momento mi sento mancare perché ho capito che avevo ragione. Mi praticano un'episiotomia ampia (in posizione occipito-posteriore la testa passa in punto più largo e c`era il rischio di lacerazioni serie) senza chiedermi il consenso.. Il bambino va in sofferenza e la dottoressa incolpa me per questo.. mi "minaccia" che prende la ventosa se non spingo "bene". Ho capito che si è accanita contro di me perché ero la paziente del ginecologo con cui non andava d`accordo. Cominciano a ricucire la ferita, punti interni ed esterni, ma l'anestesia non funziona e sento ogni passaggio dell'ago. Ci vuole più di mezz'ora per la sutura, immaginate la sofferenza di troppo oltre la fame, sete, caldo e stanchezza.... mi si è prolassata la parete posteriore vaginale e mi crea tanti disagi.
Ho deciso di non avere altri figli.

Patologia trattata
Parto con posizione fetale occipito- posteriore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Episiotomia e conseguente prolasso

Il personale è scortese, per niente attento alle necessità di una partoriente. Sono svenuta più volte per il dolore che non erano le contrazioni, perciò mi hanno deriso per la bassa soglia del dolore. Mi hanno detto che nelle mie condizioni dovevo stare a casa e non in ospedale. IL PARTO, ANCHE SE DOLOROSO, DOVREBBE ESSERE UN'ESPERIENZA BELLISSIMA PER UNA DONNA, VOI SIETE RIUSCITI A FARLA DIVENTARE UN INCUBO. Sono terrorizzata solo al pensiero di un'altra gravidanza...
Ho un prolasso genitale che non migliorerà più.
La sporcizia è tanta, ho comprato un paio di pantofole nuove per la degenza, dopo tre giorni le suole erano nere e si incollavano al pavimento!!

Patologia trattata
Parto naturale.
Episiotomia con conseguente prolasso.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Sconsiglio

Dopo quello che ho passato in questo reparto voglio avvertire le future mamme: solo se siete fortunate il vostro parto sarà facile e veloce.
Io dovevo partorire il mio secondo figlio e, contrariamente a quello che dicono tanti, non è stata una passeggiata! Nonostante avessi capito il motivo per cui non andava avanti.. ho passato un incubo solo perché le ostetriche non avevano la minima voglia di fare qualcosa, tanto meno chiamare un medico. Dopo ore ed ore di sofferenza inutile, vado in sala parto e se ne "accorgono" loro del problema che io ho capito da un pezzo!!!
Oltre questo, il personale sgarbato, scortese, incompetente, pronto a deridere la "poca" capacità di una partoriente a spingere, insultare e minacciare in ogni modo (evidentemente credono che questo comportamento serva per motivare).
Potete stare lì anche 40/48 ore prima di partorire, ma vi lasceranno a digiuno assoluto.
Al primo intoppo praticano la manovra di Kristeller e l'episiotomia fino al sedere e i punti vengono messi senza l`anestesia...
EVITATE, EVITATE, EVITATE!!!

Patologia trattata
Parto naturale con il rischio di ventosa.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Parto indotto con conseguente peritonite

Nel 2011 ho partorito il mio primo figlio, ero sanissima, in tutta la mia vita non ero mai stata ricoverata in un ospedale, una gravidanza meravigliosa senza alcuna nausea... tutto regolare.
Arriva il giorno del parto, mio figlio non voleva nascere e così in reparto decisero prima di farmi la stimolazione manuale (fastidiosa, dolorosa). Dopodiché la mia EX ginecologa decise di procedere con il parto indotto (Propess), tecnica usata da molti anni, ma credo che in questo reparto (viste le conseguenze) siano POCO preparati e attenti sulla somministrazione e sugli effetti collaterali.
Nel pomeriggio iniziarono le contrazioni, alle ore 22.00 ero a letto monitorata, le contrazioni c'erano, ed anche forti dolori... Continuavo a dilaniare nel letto, chiedevo assistenza, ma mi rispondevano che ancora non era ora di partorire, che sul monitor non si visualizzavano ancora contrazioni da parto, che avrei partorito il giorno successivo! Io sentivo il mio bimbo spingere, lo sentivo quasi fuori, sentivo il sangue uscire... così chiesi ripetutamente di essere visitata! Arrivò la dottoressa di turno e dopo la mia insistenza nel visitarmi, mi disse: "va bhe, dai alzati e vieni di là" come se mi stesse facendo un favore! Non mi reggevo in piedi. Sostenuta fisicamente da mio marito andammo nella stanza, appena stesa sul lettino la ginecologa e l'ostetrica si guardarono in viso e iniziarono a correre per preparare la sala parto... mio figlio stava quasi "fuori"! Il parto durò 5 minuti, un record forse! L'infermiera mi disse "avevi ragione". Avevo avuto le contrazioni artificiali, per via del propess, associate alle contrazioni naturali, tutto insieme... lascio a voi immaginare i dolori!
Una volta tornata nella mia stanza, i dolori continuarono sino alla mattina, io non riuscii a chiudere occhio e tutta la notte non facevo altro che lamentarmi per le contrazioni che non cessavano! Ma non si fece vedere nessuno... La mattina alle 10.00 arrivò la mia EX ginecologa e mi disse: tutto bene? Risposi di no, che avevo ancora dolori... lei guardò l'infermiera e le disse "ma dopo il parto avete dato i tranquillanti?". Risposero di NO, cioè, dimenticarono di darmi i tranquillanti (processo che avviene successivamente, dopo il parto sempre per via del Propess!)... allucinante! Esco dall'ospedale felice di non rivederli e di stare con mio figlio e i miei cari, che dopo 10 giorni dal parto inizia il mio calvario! Per non dilungarmi troppo ancora, riassumo dicendo che dopo il parto non mi pulirono bene e non avendomi dato il tranquillante per placare le contrazioni artificiali... tutto ciò creò una infiammazione e una cisti di 8 cm. nel mio ovaio. Andai ripetutamente in ospedale, per essere visitata (per oltre 2 mesi), avevo dolori atroci, ma loro non capivano cosa avessi, dalle ripetute ecografie non vedevano nulla, ma i risultati delle analisi erano preoccupanti... Mi dissero che forse potevo avere un tumore?! Ma come forse?! Infine decisi di cambiare ospedale e ginecologa, e in una sola visita ed ecografia il mio nuovo Ginecologo notò subito che avevo in corso una peritonite (con conseguenze gravissime, e rischio di morte!). Il giorno successivo fui prima ricoverata in chirurgia per essere "ripulita" in quanto si erano otturate le vie dell'intestino per via dell'infiammazione, poi operata di urgenza per peritonite!
La negligenza, l'assenza di professionalità, avevano portato in TILT il mio corpo, la mia VITA.. praticamente TUTTO!
Per fortuna non tutti i medici sono così.

Patologia trattata
Parto Indotto con conseguente peritonite.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Ho partorito mio figlio nel 2013, parto naturale. È andato tutto bene, tranne per una cosa: mio figlio, avendo il braccio alzato e la manina vicino la fronte, non riusciva ad uscire e mi hanno praticato una incisione lunga quasi fino all'ano - e questo ci puó anche stare! Ma quando hanno iniziato a mettere i punti penso l'anestesia sia stata poca o già passata... perchè ho sentito l'ago entrare nella pelle ad ogni punto messo (15 punti)!!!
Seconda cosa: ritornata in camera, dopo 2 ore mi hanno portato mio figlio e mi hanno semplicemente detto "attaccalo al seno", senza chiedere se avessi bisogno di aiuto o se sapessi come fare.. Oltretutto mio figlio non si attaccava, forse per la sua pigrizia, forse per i miei capezzoli... La chiamo, viene e mi dice "Signora, lo deve attaccare altrimenti gli dia questo (un piccolo biberon con acqua e zucchero!!!)". E per finire, mi obbligano ad andare in bagno nonostante sia a digiuno, con giramenti di testa e pallida in viso.. Fatto sta che mi alzo per andarci, vedo tutto nero e cado per terra. Ora vivo in Svizzera e partorire qui è tutta un altra cosa. Gentilezza innanzitutto e poi disponibilità a tutte le ore, professionalità e pulizia! E con questo ho detto tutto!

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Che brutta esperienza

Mi dicevano di andare a partorire a Tricase... mi dicevano sia il miglior ospedale perché gestito bene. Beh, forse la direzione dovrebbe leggere attentamente le recensioni e agire per il bene delle donne che hanno il diritto di vivere il parto come una bellissima esperienza.
Dopo la mia esperienza nel reparto ostetricia, devo dire che NON partorirei mai più in questo posto!
Mio figlio ha deciso di nascere di notte. Allora, dopo essere arrivata in ospedale (contrazioni ogni 5 minuti), le ostetriche volevano mandarmi a casa dicendomi: è il primo figlio? Allora non fissarti, non sono contrazioni! Avevano deciso che in quella notte non avrei partorito (infatti stranamente mio figlio é nato dopo il cambio turno). Mandano a casa il mio compagno e mi dicono: riposa, che domani mattina devi partorire. Io non riesco a stare nè stesa nè seduta e continuo a camminare su e giù per il corridoio. Dopo 4 ore mi dicono di chiamare il mio compagno (ore 4.00 del mattino) mi dicono: poi vieni in sala parto. Allora, una volta trovata la sala parto mi mettono sulla sedia. Mi dicono: se hai dolori spingi.. e ci lasciano soli. Dopo ore di dolori continui, spinte e urla (ormai ero senza forze) arriva un'ostetrica che mi dice: signora, stai facendo soffrire tuo figlio (forse questa pressione psicologica in questo ospedale viene vista come motivazione). Chiamano finalmente un medico, fanno finalmente un'ecografia e mi visitano. Si guardano con facce serie e mi dicono di impegnarmi. Io inizio ad avere paura e chiedo se qualcosa non va. Mi dicono, no no, tutto bene. Bisbigliano cose che non riesco a capire. Il bimbo aveva il braccio in su, le acque si erano rotte da un pezzo e il bambino non aveva abbastanza spinta per uscire. Il medico fa pressione sul mio addome (manovra Kristeller, che può causare lesioni gravi a madre e nascituro vietata in alcuni paesi d'Europa.. ma evidentemente ormai non si poteva fare altro). Il bimbo nasce, mi ricuciono (avendo aspettato troppo non hanno più fatto in tempo a fare un'incisione e mi sono completamente lacerata- aggiungo che ci é voluto un mese a riprendermi dal parto spontaneo). Fortunatamente é andato tutto bene. Dopo qualche ora l'ostetrica mi porta mio figlio e mi dice di allattare. Io chiedo di aiutarmi a posizionarlo (per me era il primo figlio) e lei mi risponde: volete tutte fare le mamme e poi non sapete fare la cosa più semplice al mondo. Forse ho sbagliato a supporre che facesse parte anche quello del suo lavoro.
Forse il personale lavora troppo, forse le condizioni lavorative sono pessime.. ma chi viene a partorire da voi non ha colpa! Secondo me avete la fortuna di lavorare nel più bel reparto, il reparto in cui viene data la vita... reparto che dovrebbe essere pieno di gioia. Forse dovreste cambiare lavoro.

Patologia trattata
Parto spontaneo.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Reparto di ostetricia: che brutta esperienza!

Sono una mamma al mio secondo parto, ahimè entrambi, a distanza di 14 anni, terribili! Il primo avuto con un taglio cesareo. Risultato: shock anafilattico, causato dalla somministrazione di antibiotici, nonostante la sottoscrizione del consenso informato sul quale avevo riportato chiaramente di essere allergica a tutti gli antibiotici. Cosi la decisione, alla seconda gravidanza, dopo 14 anni, di partorire naturalmente onde evitare un ulteriore intervento chirurgico. Risultato: chi mi seguiva non si era mai accorta della pressione troppo alta... Per puro caso mi sono fatta controllare dal mio medico curante, il quale mi ha consigliato il ricovero urgente alla 38esima settimana. Parto indotto.. Travaglio lungo e doloroso.. Trasfusione di sangue.. Ci sta tutto, errare è umano, forse la scelta sbagliata del ginecologo "privato", forse colpa della casualità. Ma durante il ricovero ho constatato come molte pazienti vengano trattate con scarsa professionalità. Forse perché molte infermiere e ostetriche sono stanche del loro lavoro, forse perché manca loro la dote innata, forse perché troppo stressate, forse perché partorire per loro fa parte della natura quindi tutte dovrebbero soffrire allo stesso modo? Non lo so, ma fatto sta che se disturbate durante le ore notturne, o nel momento sbagliato, la loro professionalità va a farsi benedire. La mia esperienza? In attesa della trasfusione richiesta, essendomi alzata per andare in bagno, ebbi un forte giramento di testa, lasciai il neonato sul letto e feci suonare il campanello dalla vicina di letto. Sono accorse due infermiere, di cui una tirocinante, e la più anziana mi guardò e disse senza muovere un dito... Per fortuna chi assisteva la mia vicina è intervenuta offrendosi di spostare il bimbo e adagiarlo nella sua culletta. E non aggiungo altro.

Patologia trattata
Gravidanza e parto.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Brutta esperienza

Trovo questo reparto di ginecologia e ostetricia, presso l'ospedale Cardinale G. Panico di Tricase, molto disorganizzato, pieno di caos e con una equipe scortese e poco competente! Dopo il parto indotto, a mio parere da sconsigliare perchè nel mio caso è stato un qualcosa di innaturale, si è creata una cisti ovarica di 8 cm. andata in peritonite, e loro non se ne erano neanche accorti... con conseguenze di sub-occlusione intestinale, aderenze eccetera, nonchè dolori atroci. Per ben 3 mesi ho sopportato questi dolori e dopo varie visite e analisi loro non si erano accorti di nulla, non sapevano darmi una spiegazione e volevano anche operarmi... assurdo!!! Ho rischiato la vita e la possibilità di avere altri figli... Per fortuna ho preso in mano la situazione in tempo, cambiando ginecologa e ospedale!

Patologia trattata
Parto indotto con conseguenze: cisti ovarica in peritonite, subocclusione intestinale.
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