Ginecologia Ospedale Maggiore Bologna

 
3.7 (46)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 4 stelle

46 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
3.7
 
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Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Day Hospital Ginecologia Ospedale Maggiore

Sono stata trattata con cura e gentilezza da tutte le infermiere ed inservienti del reparto DH della ginecologia al piano terra dell'ospedale Maggiore (palazzina Maternità).
Trovare gentilezza è raro, soprattutto negli ospedali, e quando capita ne sei confortata.

Patologia trattata
Polipo uterino.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

La maggior parte delle ostetriche non è cordiale

Il Maggiore è un ospedale che ha i requisiti "sulle carte". Poi la vita vera però è un'altra cosa. Io comprendo come le ostetriche siano stressate di sentire urla e quant'altro, ma non si può dire "non urlare così", "ma non fare così" durante tutto il travaglio. O ancora: "ti avevo detto di fare così", "se avessi fatto cosà".
In pronto soccorso poi bisogna pregare di trovare quella giusta, altrimenti "ah.. ma se per queste cose vieni qui... Il travaglio non è così". Eh ma è il mio primo figlio, sai com'è.. non so come funzioni!
Per le visite di controllo, dopo la presa in carico per intenderci, per fortuna sono tutte carine, un po' meno le dottoresse.
A me è stato rilevato anidramnios dopo che alla visita precedente avevamo chiesto se già non fosse in oligoidramnios nostra figlia, dato che la max falda di liquido amniotico era diventata repentinamente più sottile. La risposta di quella dottoressa fu assolutamente negativa. La dottoressa della volta successiva, 5 giorni, dopo mi ricoverò invece facendomi immediatamente l'induzione.. Boh
Non faccio nomi, ma l'ostetrica diciamo un po' mulatta è la più cordiale e umana.
Con le dottoresse, personalmente mi sono sempre sentita giudicata, infatti ogni volta che avevo malesseri da pronto soccorso in gravidanza, era mio marito a dovermi spronare per andare in PS, perché io non mi sono mai sentita a mio agio.
Alla fine del corso pre-parto, una volta che avevamo partorito tutte, gli ospedali si erano invertiti.
Per tutte le esperienze avute da noi, il migliore non era stato il Maggiore.

Patologia trattata
Parto naturale con analgesia peridurale, indotto con fettuccia.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Esperienza positiva

La maternità del Maggiore gode di ottima reputazione e il mio caso non può che confermare il giudizio.
Sono stata assistita al parto in modo lodevole dall'ostetrica Marina a febbraio 2011 (ho un meraviglioso ricordo).
Il ginecologo Giacomucci è stato il mio punto di riferimento allora, come lo è di nuovo ora che sono alla mia seconda gravidanza, insieme alla dott.ssa Visentin.
Questo non toglie che qualcosa potrebbe essere migliorato, ma non credo dipenda dal personale.
Le mie critiche:
esami prenatali (morfo, eco terzo trimestre) eseguite con il SSN sono eseguiti in modo frettoloso, con appuntamenti che slittano di ore--> soluzione: li sto facendo a pagamento, ma non lo trovo giusto;
assistenza post parto minima, ostetriche che ti dedicano pochi minuti--> sarebbe bene, almeno per chi è al primo figlio, poter contare su maggiore assistenza.
Sono convinta che i problemi segnalati siano conseguenza dei tagli che sta subendo la sanità e in generale il servizio pubblico.
Per il resto lo consiglio e spero di poterci tornare per il secondo parto.

Patologia trattata
Esami prenatali e parto naturale.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Grazie dottor Scagliarini e staff

Quando ho saputo di dover andare dal dottor Scagliarini (fino ad allora per me sconosciuto), non ero molto contenta ma ho pensato: "oh se non si puo' fare altrimenti..". Ma dopo averlo conosciuto, dal 18 aprile 2012 sia io che mio marito ne siamo stati entusiasti sia per la professionalità impeccabile, sia per l'umanità e il cuore che ci ha messo nel far venire al mondo la nostra piccola Sara. Nonostante le difficoltà riscontrate: rischio 90% trasfusione per ferro quasi inesistente per la mamma; bimba di traverso; 2 fibromi in mezzo ai piedi per cesareo eccetera...
Il 30 maggio sono entrata in sala operatoria che avevo una fifa blu (per altro spudoratamente dichiarata), ma il dott. Scagliarini e l'anestesista, insieme a tutta l'equipe della sala operatoria, sono stati fantastici: praticamente come avere lì una mamma e un papà..
Deliziosi e bravissimi.
Grazie da parte mia, di mio marito e della piccola Sara, che se non fosse stato questo "signore", non sarebbe stata qui!! Erica

Patologia trattata
Parto cesareo per posizione traversa e 2 fibromi.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ricerca di una Sanità con un volto più accogliente

Sono ancora nella fase preparatoria all'intervento, che mi è stato consigliato con una urgenza a 30/60 giorni. Sono molto preoccupata perché purtroppo il mio problema di salute, certamente per mia trascuratezza, è stato diagnosticato adesso che si è già in una fase avanzata.
La decisione sull'operazione da effettuare senza indugio, subito prospettatami, è stata quindi dolorosa e difficile da "digerire".
Devo dire che, pur riconoscendo la professionalità dei medici che mi hanno visitata finora (ginecologo, ecografista, chirurgo) sono stata purtroppo colpita in modo piuttosto negativo dalla poca adesione umana alla mia vicenda personale.
Ho pensato, a mente fredda, che a un medico efficiente e abituato a pensare e ad agire in modo dinamico, la mia patologia può essere apparsa routinaria, ma certamente è un evento importante nella vita personale di ogni singolo paziente.
Comprendo anche che un medico di una struttura ospedaliera pubblica così grande, pressato da turni impegnativi, casi difficili all'ordine del giorno, immagino, possa vivere una sorta di "distacco emotivo" dalle problematiche di un paziente "difficile", spinoso, polemico, come sono stata io in quelle circostanze, ma credo che sia possibile mettere in atto una Sanità dal volto più umano, più partecipe ai bisogni del malato.
Ciò non toglie che credo che a livello chirurgico, come conferma la signora Bianca Maria nel commento precedente al mio, tutto avverrà nel migliore dei modi, che ci sarà competenza e professionalità estrema, che il reparto in cui sarò accolta funzionerà a dovere, ma le mie ansie e le mie paure del "prima" non hanno trovato una adeguata risposta.
Sarebbe bastato un semplice sorriso, un cenno distensivo, una parola minima distensiva per evitare che tutta la giornata assumesse un colore così grigio e angoscioso.
Ma forse quello a cui penso è solo una utopia.
Devo invece sottolineare la grande attenzione del personale in accoglienza al paziente, sia a livello di puntualità nelle informazioni, sia nella disponibilità e cortesia ad dispensare e a reiterare chiarimenti.
Mi auguro pertanto che tutto quello che non è stato possibile chiarire nelle visite che hanno portato alla definizione della diagnosi, in un dialogo paziente-medico difficile, anche per l'uso eccessivamente tecnico del personale medico, che dava per scontato la conoscenza di una terminologia di tipo gergale, una microlingua fatta di abbreviazioni e termini medici usata tra "addetti ai lavori" ma non necessariamente comprensibile a una persona che opera in un settore diverso, possa essere "riscattato" nel prosieguo del mio percorso preparatorio all'intervento e trovare soluzione efficace e adeguata nell'operazione, nella degenza e nel periodo post-operatorio.
Mi scuso per l'eccessiva lunghezza del commento e invio distinti saluti.
Francesca Varagona

Patologia trattata
asportazione fibroma e utero
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