Neurochirurgia Niguarda

La Sanità va a rotoli ed è una cosa risaputa, ma è bello e confortante sapere e soprattutto constatare che anche oggi ci si può imbattere in ospedali con veri angeli che ti assistono con competenza e carità, con la sollecitudine ed il sorriso. E' quello che è capitato a me e rendo grazie a Dio. Sono stato accolto con cordialità dall'infermiere Fernando, ho familiarizzato subito con i dottori Piparo e Villa che mi hanno operato il giorno successivo, sono stato assistito amorevolmente dall'anestesista dott. Bolzon, sono stato costantemente oggetto di premure da parte dei medici (non dimentico il dott. Leocata), degli infermieri (di entrambi i sessi) e di tutto il personale (ben diretto dalla caposala), che rende splendido ed efficiente il reparto. Voglio esprimere il mio ringraziamento a ciascuno in particolare senza distinzione di ruoli ed augurare a tutti di continuare ad essere missionari dell'amore in questo luogo di dolore. Un grazie tutto particolare al mio medico dott. Piparo, nel quale dal primo momento ho riposto fiducia e che mi ha ridato fiducia e speranza nella vita. Il Signore benedica ciascuno di voi e le vostre famiglie.
Ho scritto solo ciò che sento. GRAZIE DI CUORE!!!

E' mio desiderio ringraziare molti degli Angeli del reparto di neurochirurgia del Niguarda! Primo fra tutti il prof. Boccardi, grande Anima... Professionista Vero, bontà e dolcezza; in lui tutto vibra all'unisono! Il mio Grazie va poi al Dr. Bolzon.. che dire..? è stato lui ad addormentarmi in quel sonno "riparatore", lui ad aiutarmi nel tenere a bada i dolori post-intervento; di lui ricorderò la dolcezza e l'attenzione: è una Persona veramente Speciale!! Poi mille volte grazie al dr. Piparo che mi ha operato e che purtroppo non ho visto ma, da ciò che mi hanno riferito, è stato un intervento lungo e complesso (mi riservo di andare a salutarlo al primo controllo). Grazie al prof. Cenzato, che mi ha spiegato prima e dopo l'intervento; ho avuto modo di percepire la sua alta professionalità e comunicazione con "Umanità". Grazie alla dr.ssa Formentano, un'amica che ti ascolta con attenzione e che dispensa Amore (sono certa che le nostre orchidee stiano bene!). Grazie al Dr. D'Aliberti: simpatia, professionalità e fermezza! Grazie alla dr.ssa Beretta, che mi ha tolto i punti senza farmi sentire neppure un piccolo dolore. E poi un abbraccio enorme a tutti gli infermieri, ricordo alcuni dei loro nomi ma non ne escludo nessuno, comprese le signore che si occupano dell'igiene: ciao Giusy, Pina, Valentina, Pietro, Alessandro, Marco.. siete Tutti nel mio Cuore!

Ringrazio infinitamente il professor Cenzato per la sua grande professionalità ed umanità.
Dopo aver parlato con alcuni "medici" e quando tutto sembrava perduto, abbiamo incontrato sul nostro cammino Cenzato;
ebbene, lui ha riacceso in me, in noi, un barlume di luce, la speranza, la certezza di poter sconfiggere nel più breve tempo possibile la patologia di mio marito: MAV con 2 sanguinamenti precedenti. A un mese dall'intervento chirurgico mio marito sta bene, è qui con me e con i nostri 2 bimbi, ha problemi al campo visivo, ma recupererà... Abbiamo vinto la nostra battaglia!!!!
GRAZIE!!!

Prima dell'intervento ero spaventata, ma l'accoglienza, la professionalità ed il sorriso di tutto il personale di reparto mi hanno ridato il sorriso. Grazie al dott. Boccaletti, che mi ha consigliato il reparto, al dott. Boccardi, al dott. La Camera e a tutti gli altri operatori, sia della neurochirurgia che della radiologia.

Ho appena fatto il primo passo che mi porterà all'operazione con il Prof. Cenzato, ho fatto l'angiografia con liquido di contrasto eseguita dal Prof. Boccardi; non ho parole per descrivere tutta la mia gratitudine sia al Professore, sia a tutto il suo staff per essermi stato vicino in questo momento difficile della mia vita. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.

Un vivo ringraziamento a tutto il personale per la squisita gentilezza ed alta professionalità, alla Capo Sala Signora Maria Teresa Bergomi per l'organizzazione, al Dott. Francesco Iamele per la sua professionalità e costanza nel seguirmi continuamente per 24 ore, alla anestesista dott.ssa Enrica Pugnetti, che più volte veniva al mio letto tenendomi alto il morale, e a tutto il personale, nessuno escluso.
Concludo complimentandomi con il Reparto di Neurochirurgia di Niguarda- FIORE ALL'OCCHIELLO della Lombardia.

F.TO ERMINIO GEMELLI

Gentili Signori,
sono Salvatore Trovato, un vostro paziente ricoverato presso il reparto di neurochirurgia e, dopo un intervento, sono stato dimesso in via di guarigione.
Sentivo il bisogno di esternarVi tutta la mia ammirazione e gratitudine.
Sicuramente non riuscirò ad esprimere bene quanto è nel mio cuore, non è facile scrivere ed esternare agli altri quanto è dentro di noi.
Non so se l’intervento che ho subìto fosse facile o difficile, ma tutto il Vs. personale mi ha permesso di affrontarlo con la massima serenità e con tutta l’assistenza possibile, e ciò per un paziente è il massimo che possa avere.
Durante la mia degenza presso il reparto ho trovato una accoglienza ed una professionalità eccezionali, ma anche l’assistenza da parte del personale infermieristico ed ausiliario non è stata di meno.
Volevo formulare i miei ringraziamenti e la mia gratitudine al Dott. D’Aliberti, persona di grandi doti umane e con la quale siamo subito entrati in perfetta sintonia, forse anche per le origini siciliane di entrambi.
Saluto e ringrazio tutta l’equipe medica: il dott. Villa, il dott. La Camera (la domenica mattina mi ha liberato del drenaggio togliendomi un forte imbarazzo per soddisfare una mia esigenza fisiologia), il Dott. De Bernardi, che mi ha tolto i punti di sutura con estrema delicatezza e professionalità ma, fatto importante, dandomi tutte le informazioni sul decorso post operatorio e su tutto quanto era di mio interesse.
Un saluto e un grazie alla anestesista, credo Dott.sa Federica, spero di non sbagliare e chiedo scusa, dottoressa veramente eccezionale dal punto di vista professionale. Gentilezza e cortesia sono le prime doti che ho potuto subito constatare in lei.
Complimenti e grazie al personale infermieristico ed ausiliario; non ricordo tutti i nomi ma voglio ringraziarvi tutti tutti nessuno escluso.
Fra il personale ricordo: Pietro, l’infermiere; ma anche la ragazza Toscana (mi pare di Pisa); inoltre la signora di origini pugliesi che mi diceva di avere un figlio che si chiama Salvatore come me.
Mi scuso se non ricordo tutti ma sicuramente comprenderete.
La sanità Italiana può essere fiera di avere persone come voi.
Non aggiungo altro, solo e un semplice GRAZIE!!!

Salvatore Trovato

Nel mese di settembre 2012, dopo vicissitudini negative in altro ospedale del Nord Italia, mi è stato indicato il reparto di neurochirurgia diretto dal Prof Cenzato; non avrò mai parole per ringraziare con quanta professionalità e sensibilità il Direttore Cenzato e il suo Staff hanno trattato il mio caso di MAV, risolto brillantemente.
Aggiungo che non ho avuto nessun problema nè di attesa, nè di comunicazione ed i punti mi sono stati tolti in mezz'ora.
Un grazie particolare al Dr. Boccardi della neuroradiologia
Grazie a voi sono ritornata felice!

Il mio calvario inizia circa 2 anni fa con la comparsa di deficit sensitivi e successivamente motori agli arti inferiori, con grandi difficoltà nel camminare e salire le scale. Grazie ad una RNM del rachide in toto, mi viene diagnosticata una ernia dorsale gigante calcifica mediana D6-D7 con forte compressione midollare.
Alcuni neurochirurghi interpellati non hanno voluto operarmi, viste le notevoli difficoltà e l'alto rischio di rimanere paraplegico in seguito all'intervento. Con l'aiuto di Dio finalmente giungo dal dr. D'Aliberti che, vista la gravità del mio caso, decide di operarmi in tempi brevissimi.
Grazie alla sua mirabile competenza e professionalità e alla bravura della sua equipe, il mio intervento viene eseguito con esito positivo e già dopo pochi giorni ho iniziato a deambulare con regolarità. Da sottolineare la grande umanità con cui il dr. D'Aliberti mi ha seguito e mi ha sostenuto moralmente in tutto il decorso post-operatorio, dandomi coraggio giorno dopo giorno. Mirabile è stata anche l'attività infermieristica e medica nelle sale di terapia intensiva e sub-intensiva.
Concludo pertanto con un elogio ed un ringraziamento speciale al dr. D'Aliberti per essermi stato sempre vicino come un padre e per avermi ridato nuovamente la possibilità di camminare con le mie gambe. Un ulteriore ringraziamento al personale della terapia intensiva e sub-intensiva.

Silvia ha una bimba nata da due settimane; un forte e improvviso mal di testa le fa perdere conoscenza. La portiamo a Niguarda: terapia intensiva. Le prospettive sono molto preoccupanti, non si può sapere se potrà sopravvivere e eventualmente in quali condizioni. Unica speranza un intervento, lunghissimo, eseguito con cura, capacità professionale, energia fisica e psicologica enormi, da un eccezionale chirurgo, il dr. D’Aliberti, che ha tolto, millimetro dopo millimetro, un meningioma grande come una palla da tennis, riportando Silvia, nel giro di pochi giorni, alla vita e alla sua piccola, senza alcun danno né fisico né cerebrale.
Grazie, anzi mille ringraziamenti riconoscenti al dr. D’Aliberti, al dr. Piparo, al dr. Spinnato, al dr. Villa e alla straordinaria équipe.
Un grazie anche a tutto il personale della terapia intensiva e della neurochirurgia, che si è distinto per professionalità e calore umano.
Ricorderò sempre anche la signorilità e l’umanità del dr. D’Aliberti che, al termine del lungo, difficile e faticoso intervento, ci ha parlato e tranquillizzato.

La mamma di Silvia

Il giorno 22/3/2012 mia moglie 34 anni è entrata nella sala di neurochirurgia per asportare un neurinoma di 4 cm. posto tra il 7° e 8° nervo cranico. Dio o come voi lo volete chiamare era li, ma Dio ha i suoi figli prediletti con cui opera su di noi, e uno dei suoi figli prediletti è il Professor D'Aliberti, persona umile, eccezionale in competenza e umanità. Dalle 10 del mattino fino alle 19.00 della sera si è adoperato lui e il suo staff per rimuovere il neurinoma, che era attaccato al 7° nervo. Lo ha asportato senza procurare a mia moglie nessun tipo di danno post operatorio. Non sono un esperto nè un medico, sono un marito che vedrà ancora sorridere sua moglie vicino alla sua bimba per molti anni, e questo grazie ad un uomo che si chiama D'Aliberti; grazie ad un uomo che ha operato come se fosse lui stesso sotto i ferri. Grazie professore a lei e al suo staff, siete mostruosamente bravi e delle grandi persone.
Alan

Nel momento più difficile della mia vita ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada una persona molto speciale: il Dott. D’Aliberti che ha curato con professionalità e competenza, con grande intuito ed acume diagnostico mio marito, operato a fine novembre per un Ascesso Cerebrale.
Sono fermamente convinta che è merito del Dr. D’Aliberti se oggi mio marito è vivo e quasi completamente ristabilito. Lo ringraziamo entrambi dal profondo del cuore anche per le sue parole di incoraggiamento e di speranza, che ha saputo dire nei momenti più terribili, quando sembrava che tutto fosse perduto, e nel periodo post operatorio. Grazie anche al personale infermieristico del reparto per la preziosa assistenza.

Non ci sono parole che possano esprimere la mia gratitudine a chi ha salvato la vita di mio marito, donandomi la meravigliosa possibilità di continuare la nostra vita insieme.

Un grandissimo ringraziamento al Dott. Alberto De Bernardi ed al Prof. Marco Cenzato che hanno operato nostro padre.
Grazie per la loro stupenda gentilezza ed alta umiltà e professionalità.

Non ci sono parole per ringraziare ed elogiare la professionalità e l'umanità di tutto lo staff medico! Un ringraziamento speciale al Dott. D'Aliberti che nel febbraio 2011 ha salvato la vita a mia madre!!! GRAZIE DAVVERO DI CUORE!

Grazie dott. D'Aliberti per essersi preso a cuore il caso, essersi preso la responsabilità di operare e aver fatto tutto con il massimo scrupolo possibile. Niente potrò fare per ringraziarla per aver ancora mio fratello tra noi.
Grazie al prof. Puglisi per aver accettato di prender parte all'intervento.
Che le vostre mani siano sempre guidate affinchè possiate salvare altre vite.
Mio fratello aveva una massa di 8 cm. posizionata vicino al cuore, di difficile accesso per rimuoverla.
Inoltre, aveva due vertebre fortemente lesionate con altissimi rischi di paralisi.
Ringrazio anche tanto tutto il personale infermieristico per come svolge il proprio lavoro e per essere riuscito a far sorridere, ridere mio fratello, rendendo la degenza e l'immobilità nel letto più leggere e sopportabili.
Un ringraziamento anche al dott. Talamonti per aver sostenuto i miei genitori nei momenti di crisi.
So che c'è ancora molta strada da fare, ma quello che avete fatto fino ad ora è già moltissimo.

RINGRAZIO TANTO IL DOTT. SPINNATO E LA SUA SQUADRA PER AVER SALVATO LA MIA BIMBA DI SOLO OTTO MESI QUANDO E' STATA OPERATA PER IDROCEFALO.
ADESSO LA MIA BIMBA STA BENE, INIZIA A RECUPERARE LO SVILUPPO MOTORIO ED HA QUASI UN ANNO.
GRAZIE PER QUELLO CHE AVETE FATTO.
CORDIALI SALUTI

Quando ti dicono che tua figlia ha qualcosa da togliere dentro la testa, il mondo ti crolla addosso e, tutto ad un tratto, ti trovi proiettato in una dimensione che non conoscevi e sei disorientato.
Abbiamo navigato, io e mia moglie, nel mare dell'incertezza sino a quando non abbiamo incontrato il Prof. Cenzato e la sua equipe.
Non dimenticheremo mai il suo sorriso e le sue parole certe e circostanziate che ci hanno riportato nel nostro mondo permettendoci di affrontare questa brutta storia che, speriamo, diventi solo un ricordo. Tutto secondo copione e senza il benchè minimo problema per mia figlia, nè fisico nè psicologico. Grazie davvero a tutti, ma grazie soprattutto al Prof. Cenzato e al Dott. Fabio Villa che resteranno sempre nei nostri migliori ricordi e, ancora, un affettuoso grazie alla Sig.ra Patrizia che, pur operando all'ombra della segreteria, ci ha saputo confortare standoci vicino.

Ringrazio tantissimo il DOTT. D'ALIBERTI e il DOTT. COLLICE, sono due cervelloni della medicina.

Sono stato operato dal dott. D'Aliberti Giuseppe, vice primario dell'U.O. di neurochirurgia, che ha effettuato una corpectomia di C5-C6, asportato un grosso osteofita che precedentemente aveva determinato una lesione midollare. Nessuno sapeva come risolvere il problema, tutti diagnosticavano un tumore, invece il dott. D'Aliberti ha risolto il problema ponendo fine al mio dramma. Grazie di cuore dott. D'Aliberti.

Sono stato operato il 26 gennaio 2023 dopo un anno e mezzo di sofferenza dovuto ad ernia lombare espulsa, che mi provocava forti dolori e zoppia.
A distanza di 6 mesi posso dire di aver recuperato totalmente la mobilità, riuscendo a fare tutte le cose che facevo prima dell'operazione e tornando anche a svolgere attività fisica ed addominali. Evito solamente di sollevare pesi inarcando o piegando la schiena.
L'incisione a livello lombare è stata minima, solo 2 cm. e mezzo.
Sono contento di essere finito in ottime mani.

Ad agosto 2020 è comparsa una evidente diplopia con perdita di equilibrio dovuta ad un cavernoma di 2 cm. nel III ventricolo. Ho sentito il parere di diversi neurochirurghi sino ad arrivare, fortunatamente, al Niguarda dal prof. Marco Cenzato. Lui, a differenza di altri che hanno farneticato soluzioni tragiche o hanno rinunciato all'incarico, è stato molto rassicurante. La sua prima frase è stata "Non è semplice, ma si può fare con ottimi risultati. Ne ho già fatti altri!".
Poi ha capito che ero terrorizzato dal responso di altre strutture e mi ha spiegato con pazienza il tutto, cercando di tranquillizzarmi.
Quindi mi sono affidato a lui, alla sua competenza e umanità.
Il giorno prima dell'intervento, sempre con fare deciso e rassicurante, mi ha illustrato bene il tutto. Ora, a distanza di sei mesi dall'intervento, posso dire di poter riprendere la vita normale ed aver risolto tutti i problemi. Un grazie particolare al prof. Cenzato per competenza, decisione, sicurezza e umanità, ed a tutto il suo staff di medici competenti e gentili.

Sono stata profondamente meravigliata dal trattamento che ho ricevuto presso questo reparto! Equipe professionale, ringrazio il dottor Cenzato e il dottor Boeris per l'interesse che hanno impiegato nel mio caso.
Mi sono trovata benissimo e sono estremamente soddisfatta del mio percorso perioperatorio.

Desidero sottolineare la professionalità e le doti di umanità e disponibilità dell'ottimo neurochirurgo Dott. Francesco Iamele a seguito di positivo e risolutivo intervento neurochirurgico di exeresi in toto di neurinoma L1 sinistro effettuato a mia moglie in data 05/04//2017. Il reparto di neurochirurgia dell'Ospedale Niguarda di Milano, nel suo complesso, si conferma punto di riferimento internazionale di buona sanità. GRAZIE.
Gina Cusumano e Giovanni Laterra

In ritardo vorrei ringraziare il dott. Neurochirurgo Fabio Villa.
Dopo che mi fu diagnosticata un'ernia cervicale mediana, vari medici mi sconsigliarono l'operazione. Fortunatamente, a seguito del fallimento delle terapie atte a risolvere i sintomi dolorosi, una conoscente mi consiglia di interpellare il dott. Villa il quale, resosi conto della serietà della situazione, mi indica come unica soluzione l'intervento nel più breve tempo possibile. Avevo una grossa ernia calcificata con grave compromissione del midollo. Rischiavo la paralisi ad ogni passo, ma nessuno dei precedenti medici se ne era accorto. In capo a tre giorni mi chiama per l'intervento. L'operazione ha comportato la rimozione del disco intervertebrale e la sostituzione dello stesso con una placca in titanio, l'inserimento di una gabbietta, la rimozione di alcuni frammenti ossei infiltrati nel midollo e la ricostruzione di un legamento. Il decorso post-operatorio si è svolto senza alcun problema e con un'efficientissima terapia del dolore. Un elogio particolare anche all'anestesista, di cui purtroppo non ricordo il nome, e al tutto il personale infermieristico, sempre di buon umore nonostante la mole di lavoro.

Sono stata ricoverata nel reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale Niguarda di Milano, e quindi operata il 13 Marzo 2013 al cervello per la patologia di Angioma Cerebrale (di notevoli dimensioni). Il Chirurgo che ha eseguito l'intervento è stato il Dott. Giuseppe D'Aliberti e il perfetto esito dell'intervento e il rapporto avuto con Lui mi fanno dire che non avrei potuto trovare di meglio! Un ringraziamento sincero al Dott. D'Aliberti per aver risolto così splendidamente la mia situazione.
Mariagrazia Abbamonte

Rinnovo i ringraziamenti al dott. D'Aliberti per l'intervento di meningioma effettuato il 20 giugno 2012 a mia madre, Carissimo Bruna.
E' un ottimo reparto per professionalità e competenza.

Sono stata operata nel mese di settembre scorso per la rimozione di una malformazione artero venosa cerebrale dal Primario Dott. Cenzato, persona professionalmente e umanamente splendida. Ringrazio di cuore lui e tutta la sua equipe. Ad un mese dall'intervento sono ancora in convalescenza, ma dai risultati di controlli e analisi risulta essere tutto risolto. Ci terrei inoltre a ringraziare il Dott. Boccardi, Primario della Neuroradiologia, persona umanamente unica, che dopo avermi spiegato e confortato su una patologia non molto conosciuta e diffusa come quella delle MAV, mi ha indirizzato, valutando rischi e benefici, all'intervento chirugico con il Dott. Cenzato.

Io ho trovato questo sito perchè cercavo conforto alla mia insicurezza sul fatto che mi dovevo operare... Io ho 17 anni e questi magnifici dott. hanno sistemato me e mio fratello in modo inimmaginabile... Noi due avevamo un tumore nel lato sinistro della testa, quasi nello stesso punto... L'operazione, che fra l'altro è durata 12 ore, aveva i suoi bei rischi, ma i dottori ci hanno rimesso al mondo.... per questo io li ringrazio dal profondo del cuore, e spero che continueranno a fare il loro lavoro con questa grinta... :-)

Un ringraziamento speciale al Dott. Giuseppe D'Aliberti che a giugno 2009 ha operato mio fratello alla colonna cervicale per stenosi del canale midollare. Il dott. D'Aliberti é stato l'unico medico interpellato che ha deciso di operare mio fratello nonostante la difficoltá dell'intervento ed i rischi che potevano insorgere. Mio fratello aveva il canale midollare ristretto al punto che il midollo era fortemente compromesso ed il rischio (non operandosi) era di diventare tetraplegico (oltre la paraplegia giá in atto). L'intervento é durato diverse ore ed é andato bene. Mio fratello ora muove braccia e mani senza problemi (dopo una leggera menomazione iniziale) e non dovrebbe piú correre il rischio di tetraplegia, a meno che la malattia degenerativa che ha non peggiori nuovamente. Grazie ancora al dottore per tutta la passione con cui opera la sua professione!!!

Il dott. Giuseppe D’Aliberti, vice primario, mi ha operato rimuovendo un tumore cerebrale di notevoli dimensioni (4x3x3 cm.) in zona para-interventricolare, che in profondità e posteriormente assumeva rapporti con il caudato. È poi risultato trattarsi di un rarissimo tumore papillare glioneuronale. La rimozione è stata totale, senza deficit neurologici. Dopo breve iter riabilitativo, ho ripreso appieno la mia vita familiare e presto quella professionale. Un doveroso elogio alla sua competenza in sala operatoria e alla energia positiva con cui ogni giorno mi stimolava. Quando in riabilitazione mi ha visto fare le parole crociate mi ha fatto un grande sorriso.

Mia figlia si è sottoposta ad intervento di "blood patch epidurale" eseguito da dott. Talamonti ed equipe.
Validissimi intervento e assistenza durante il ricovero di un giorno.
Una volta a casa i sintomi di dolore alla testa e giramenti non passano. Il lunedì chiediamo tramite email al dott. Talamonti cosa fare, chiediamo se questo decorso sia più o meno normale e lui ci risponde che potrebbe senz'altro essere tutto normale, ma se i sintomi persistono è meglio andare al pronto soccorso del Niguarda. Martedì 30 maggio alle 15.00 ci rechiamo al pronto soccorso, dove si chiede a mia figlia di entrare da sola e di attendere l'arrivo di un neurochirurgo. Dopo circa un'ora viene in pronto soccorso il dott. Iamele, che con attenzione e professionalità le ha fatto fare i classici movimenti per verificare lo stato neurologico. Le ha anche detto di vederla bene.
Dopo di che le ha detto che si sarebbe consultato con il dott. Talamonti e le avrebbe fatto sapere. Alle 19.00 mia figlia è stata richiamata in pronto soccorso per darle il foglio di dimissioni. Non ha più rivisto il neurochirurgo ed è uscita da pronto soccorso con un foglio in cui non si chiarisce se il decorso post intervento sia normale oppure no. In più ha dovuto pagare 25 euro per la prestazione di pronto soccorso! Forse mi sbaglio, ma essendo stata dimessa da un reparto pochissimi giorni prima, non avrebbero dovuto rivederla in reparto invece di gravare sul pronto soccorso dove si è trovata seduta in corridoio con un equilibrio molto instabile e forti giramenti di testa?

Sono stata ricoverata presso il reparto di Neurochirurgia dell'ospedale Niguarda per un intervento di asportazione di ernia del disco.
Personale, medici e anestesisti tutti professionali, gentili e disponibili.
Un elogio particolare va al Dott. De Bernardi Alberto che, oltre alla grande competenza medica, riesce a rassicurare i suoi pazienti con la sua infinita umanità, non sempre scontata in questo campo.

Nulla da eccepire sulla professionalità e le capacità del prof. Cenzato (già sperimentate in un precedente intervento), invece inspiegabile il tempo biblico di attesa per un intervento.
Mio marito, visitato il 2 marzo 2018 e messo in lista per intervento di stenosi lombare, convocato per il prericovero il 20 settembre 2018, a tutt'oggi 30 gennaio 2019 non è stato ancora convocato per l'intervento.

La competenza è sicuramente grande e l'equipe lavora molto bene; quello che è venuto a mancare è la comunicazione, nessuno ci ha spiegato nulla e anche alla dimissione tutto è stato affrettato e senza dar peso alle nostre preoccupazioni. Per non parlare poi dell'attesa nei poliambulatori per togliere i punti...: più di 5 ore per togliere 1 punto del drenaggio... semplicemente folle!!! Non so se tornerei, pero' forse era agosto, e tutto ad agosto funziona peggio: preferisco darmi questa spiegazione che pensare che quella sia la prassi!!
Grazie e un saluto.

Il post intervento è stato purtroppo traumatico, sono passata da non avere mai dolore alla testa ad un emicrania continua a causa dei danni post operatori.

Due anni fa, a 44 anni, ho messo la mia vita (mamma di 2 bambine piccole ed attivissima e soddisfatta lavoratrice) nelle mani del prof. Marco Cenzato. Sono stata operata per indicazione seguente: "il suo meningioma diventerà come un arancio se non lo toglie". Avevo scoperto per caso (RM per controllo dentistico) di avere un meningioma, mai avute crisi epilettiche, né deficit neurologici. Altrove mi avevano sconsigliato l'intervento, poiché il meningioma non mi dava problemi. Ho ceduto all'intervento, spaventata dalle parole del professore. Per poter essere operata subito (mi aveva detto che c'era da attendere e che non era consigliato superare i 3 mesi di attesa), con enorme sacrificio economico ho scelto l'intramoenia. Subito dopo l'intervento mi ha fatto trasportare in autombulanza contro la mia volontà (non mi sentivo bene) e sono iniziati i problemi che ancora ho: difficoltà a camminare, dolori alla mandibola con difficoltà a parlare e a mangiare, giramenti di testa con svenimenti, danni certificati alla vista (aree cieche con fastidio a guardare qualsiasi cosa luminosa), perdite di memoria e confusione mentale, narcolessia diurna, difficoltà respiratorie, ecc.
Nel cervello: danni alla corteccia, oltre alla cicatrice nella zona di accesso chirurgico; una vite che è ben visibile ad occhio nudo sulla mia fronte (tipo Frankestein) con un fosso alla tempia e mi è comparsa anche una macchia nera sulla cute (non si sa se anche nel muscolo sotto) in corrispondenza della seconda vite/placca (in tutto ne ho 3, oltre alla protesi messa al posto delle meningi).
Sono andata al controllo 2 settimane fa ed il prof. non vuole saperne dei miei problemi. Si è infastidito che io volessi sottoporgli l'esame istologico: "e che ci devo fare?". Ora non ho più il mio meningioma calcifico, che si è rivelato essere di 2,5 x 1 cm., ma ho un bel buco a circonferenza di 6 cm. nel cranio e non riesco più a lavorare, nè a fare niente. Ho trovato la forza di scrivere, perché soffro all'idea che altre persone possano distruggere la loro vita per la superficialità (si stufa e sbuffa a vedere tutte le immagini delle RM, perché sono troppe) ed avidità di chi tratta i pazienti come numeri. Il dottore De Bernardi (II chirurgo dell'intervento ed unico che ho visto in sala prima che l'anestesista mi addormentasse) mi ha sempre scaricata dicendo: "l'intervento l'ha deciso il prof. Cenzato e lei ha firmato il consenso, io non c'entro". L'anestesista mi metteva in bocca le sue dita nude che puzzavano di fumo in pieno periodo Covid. Il bagno della sala operatoria faceva pena, c'era tutta carta igienica sporca buttata per terra e lo scarico non tirato.

Intervento di disancoraggio riuscito.
Dopo l'intervento, la degenza è stata un vero incubo. Farmaci per il dolore inefficienti; infermieri di reparto maleducati, insofferenti, irrispettosi del paziente (urla, risa e schiamazzi di notte) e con poca attenzione alla sofferenza del paziente.

Non posso criticare l’equipe chirurgica, ma essere medici è anche altro ed il Prof. Cenzato dovrebbe secondo me rivedere il suo approccio ai pazienti.
Inoltre ogni infermiere dà risposte diverse in merito ad ogni aspetto, comprese le terapie somministrate (!!!).
Anche con posti letto disponibili, non c’è a mio avviso attenzione nel posizionare in modo coerente i pazienti (ad esempio per garantire un riposo adeguato).
Cibo: perché far scegliere i pasti, se poi viene portato tutt’altro? E questo avviene ogni giorno. Inoltre come può una persona riprendersi da un intervento con cibi carenti di ogni sostanza nutritiva? (brodo che sembra acqua sporca, o verdure bollite surgelate piene di acqua). La notte non dormivo dalla fame.

Sono estremamente amareggiata.
Inizialmente sono intervenuti tempestivamente, tutti gentili e premurosi, poi probabilmente sono arrivati casi più interessanti del mio e sono stata "accantonata".
Dovrei fare controlli ogni 6 mesi, che sono poi passati ad 1 anno, poi a 2 e poi??? Quando chiamo si negano. Io vorrei solo essere sotto controllo nel posto in cui sono in cura. Mi sono sentita davvero solo un numero.

Dopo aver preso un primo appuntamento a pagamento con il Dr. Spinnato e aver valutato una situazione alla colonna vertebrale abbastanza grave, ci aveva dato il ricovero dopo 8 giorni. Invece sono passati 4 mesi prima del ricovero e dopo 12 giorni di degenza è stato prescritto solo un corsetto. Ci siamo rivolti a un'altra struttura che in 2 mesi ha eseguito tutto, compreso intervento con il servizio sanitario nazionale. Se si aspettava oltre, la sedia a rotelle era inevitabile..

Il 18/12/2013 effettuavo una visita dal Prof. Cenzato, per patologia vertebrale, il quale -onestamente- affermava che mi avrebbe operato non lui, bensì un medico della sua equipe, specializzato in materia. Immediatamente ha inviato -telematicamente- le immagini dei miei referti a chi di competenza ed affermato che avrei dovuto attendere 1/2 mesi per l'operazione.
Ho contattato, via e-mail, il neurochirurgo che mi avrebbe dovuto operare, in quanto non conoscendoci mi sembrava giusto che mi visitasse, ma non mi ha mai risposto; ma soprattutto a tutt'oggi penso di essere ancora in lista d'attesa, in quanto non sono MAI STATA CHIAMATA...

In data 10/3/2013 accedevo, con diagnosi di “MAV corioidea posteriore destra” all’Ospedale Niguarda di Milano, U.O. di Neurochirurgia, ivi venendo sottoposto, in data 12/3/2013, ad intervento chirurgico di “Exeresi”, condotto dal primario del reparto. Il controllo angiografico post-operatorio, tuttavia, evidenziava un residuo della MAV temporo-occipitale paratrigonale destra operata, atteso il quale si procedeva ad intervento di revisione (re-intervento), complicato da versamenti emorragici intraparenchimali e intraventricolari.
Benché, nell’immediato post-operatorio, io avessi lamentato ipovisus ed importante deficit visivo, i sanitari, al momento della dimissione, non prescrivevano alcuna riabilitazione neuro-visiva, né controlli oculistici o neuroftalmologici. A tutt’oggi, in conseguenza delle circostanze sopra esposte, sono affetto da severa quadrantopsia sx, scotoma CENTRALE infero temporale (bilateralmente), compromissione maculare con seria alterazione del visus, a cui si aggiunge la sindrome ansioso-depressiva di natura reattiva. Gli esiti dell’intervento in questione hanno dato luogo al riconoscimento di un grado di invalidità superiore ai due/terzi, ad opera delle preposte commissioni dell’INPS.
A causa dei trattamenti sanitari (NON all'altezza della fama del Niguarda), eseguiti nel corso del predetto ricovero, ho patito e patisco tuttora ingenti danni patrimoniali e non patrimoniali, diretti e indiretti, fisici, psicologici, biologici, morali ed esistenziali, per il risarcimento dei quali è in corso un’azione legale, ad oggi in fase stragiudiziale.
Distintamente,
Fulvio Musci