Neurochirurgia Ospedale Livorno
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
Grazie al Prof. Orazio Santonocito e staff
Nel mese di marzo 2015, a seguito di una riduzione della vista dall'occhio destro, mi sono sottoposta a una risonanza magnetica, dalla quale è emerso che avevo un ependimoma nel IV ventricolo che premeva sul nervo ottico. Notizia dura da accettare, vista anche la mia età (28 anni), ma ho avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada il Prof. Orazio Santonocito, primario di nueurochirurgia dell'Ospedale di Livorno. Il Prof. mi ha dato la notizia della mia malattia e l'unica soluzione possibile: l'asportazione chirurgica. Tempo due giorni e mi ha asportato il tutto. Non potrò mai finire di ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per me e la mia famiglia. Con me è stato molto chiaro senza nascondermi la serietà della malattia, ma nel contempo, mi ha fin dall'inizio trasmesso un senso di consapevolezza e di voglia di superare tutto quanto, che mi ha profondamente aiutato ad affrontare e superare anche psicologicamente questa prova così dura. Ho trovato in lui non solo un grande chirurgo, ma anche un uomo molto vicino umanamente ai suoi pazienti. Livorno ha tante cose per cui è conosciuta e apprezzata: il mare, il cacciucco, la Fortezza e adesso anche il Prof. Santonocito, quindi vi prego: non scappate da Livorno!
Ringrazio inoltre tutti i medici, infermieri e paramedici (spero di non dimenticarmi di qualcuno) che mi hanno seguito: sono stati tutti umani e professionali.
Grazie infinite al reparto
Complimenti al reparto di neurochirurgia di Livorno per la competenza e la cordialità con cui hanno trattato mia moglie (aprile 2015) e un infinito ringraziamento al dott. Orazio Santonocito che ha compiuto un opera d'arte dell'operazione eseguita, in quanto nonostante si trattasse di un meningioma benigno alla testa, lo stesso era situato in profondità e non semplice da togliere. Il tutto si è risolto nel giro di una settimana e nel migliore dei modi, con nessun postumo, anzi... con un immediata ripresa di mia moglie. Come ho già detto, il tutto si è risolto in sette giorni senza lasciar quasi nessuna traccia dell'intervento.
Di nuovo ringrazio, il marito Pensabene Stefano
GRAZIE INFINITE DR. ORAZIO SANTONOCITO
GRAZIE INFINITE DR. ORAZIO SANTONOCITO.
Su consiglio di esperti clinici ho conosciuto il Dr. Orazio Santonocito a dicembre 2014 a Bergamo, e fin dalla prima visita mi ha trasmesso la massima sicurezza per la sua professionalità ed umanità, tanto da decidere subito per l’intervento, pur essendo stato messo a conoscenza della delicatezza e dei rischi connessi allo stesso a causa del posizionamento dell’aneurisma. Sono stato sottoposto ad intervento di esclusione di aneurisma dell’arteria cerebrale media di destra large, con clipping, a gennaio 2015 dal Dr. Santonocito (nuovo primario dallo stesso mese) presso la struttura di Neurochirurgia dell’Ospedale di Livorno. Nessuna complicanza post operatoria, nessun problema. Il Dr. Santonocito è un grande Neurochirurgo ed un grande uomo e la struttura da lui diretta è ottima per competenze, professionalità e umanità da parte di tutto il personale sia medico che paramedico. Grazie Dr. Santonocito. Grazie a tutta la sua equipe, grazie a tutti.
Intervento meningioma frontale
sono stata da pochi giorni operata di un meningioma frontale. Avevo tanta paura dell'intervento, ma in pochi giorni il problema e' stato affrontato e risolto brillantemente.
Vorrei ringraziare di cuore tutto il personale del reparto, dai bravissimi medici a tutti i tirocinanti. Un ringraziamento a parte a quegli incredibili infermieri della terapia intensiva e naturalmente un gigantesco grazie al dott. Santonocito, che mi ha operato e che dirige un reparto cosi' ben funzionante.
A chi dovesse avere un problema analogo al mio, mi sento di consigliare di andare con estrema fiducia e completa tranquillità a farsi curare da queste "mani sante" che ti ridanno la vita.. Grazie, io sono tornata a vivere!
Intervento d'urgenza
Una domenica, il 15/4/2018, io mamma in preda al panico... Mia figlia di 26 anni ha forti dolori. Una risonanza, non può leggere nessuno perché domenica.. Chiamo il reparto di neurochirurgia e siccome io non sono di Livorno, non conosco il nome di nessun medico per una visita. Mi danno dei nomi di medici, io telefono (sì.. di domenica..) e chi risponde? Il dottor Caprio, che mi invita dopo aver letto tramite w.a. la RMN, di andare subito da lui, anche se di riposo.
Oggi 17/4 mia figlia è a casa, operata d'urgenza la sera del 15 da persone col cuore e non solo col camice bianco...
Professionalità e umanità. Grazie per tutto. Questa è la sanità che un cittadino desidera.
Neurochirurgia
In data 10/08/2016 intervento di microdiscectomia ed erniectomia L5-S1 a destra.
Il decorso postoperatorio è stato caratterizzato da un miglioramento della sintomatologia pre operatoria, con comparsa di algo-parestesia nel territorio di L5-S1 a sinistra. Diagnosi di dimissione ERNIA DEL DISCO MEDIANA-PARAMEDIANA L5-S1 A DESTRA. Sono molto delusa, è quasi un anno dall'intervento e io non posso stare in piedi più di 3 ore, ho dolori, scosse ed incapacità di camminare... Avrei piacere di una risposta dal Dott. Orazio Santonocito e, se possibile, un appuntamento. GRAZIE.
Ringraziamento al dott. Santonocito
Abito a Ragusa e lo scorso 16 novembre sono stata operata dal Professore Santonocito. Sono arrivata a Livorno sulla sedia a rotelle perche' da mesi ormai le varie cure non sortivano alcun effetto.
Il Dott. Santonocito mi ha ridato la libertà e il sorriso perche' gia' dopo pochi giorni dall'intervento riuscivo a camminare e i dolori post intervento erano niente rispetto a quelli precedenti.
Oltre che un eccellente chirurgo, appare subito un uomo umile e di sani valori, un chirurgo presente che si prende cura dei propri pazienti per tutta la degenza ospedaliera.
Grazie anche allo staff per essere allineati ai principi del professore.
Primario di alto livello
Il Dott. Santonocito, primario della neurochirurgia di Livorno, ha dimostrato una professionalità e una competenza, oltre ad una elevata dose di umanità, che raramente mi è capitato di incontrare.
La mia esperienza si riferisce ad un intervento su mio zio per la rimozione di un meningioma.
Grazie di cuore e continui così.
Ringraziamento
Operata quasi due anni fa di ernia al disco espulsa con paralisi, ringrazio il dottor Santonocito che mi ha operata subito, e ringrazio il dottor Capozza che mi ha seguita con tanta professionalità e comprensione.
Tutt'ora sono seguita dal dottor Capozza con attenzione, grazie infinite. Consiglio questi due bravi dottori.
Disorganizzazione
Sono di Viareggio e lo scorso anno, 2019, ad Aprile ho avuto un intervento per ernia del disco. Il neurochirurgo che mi aveva seguita era il Dott. Jacopo Giorgetti (anch'egli residente a Viareggio), parte dello staff del reparto di neurochirurgia, molto conosciuto per questi tipi di intervento. L'attesa è stata piuttosto lunga se si considera che mi ero già prenotata a Gennaio.
La struttura ospedaliera è un edificio storico, ma ormai vetusto con scarsa funzionalità e fatiscente. Sporcizia, specie all'esterno dei reparti.
Il reparto dove mi trovavo invece era pulito. Mancanza di sedie a rotelle all'ingresso per quelli che, come me, avevano difficoltà a camminare. Ho saputo successivamente che è necessario prenotarle, ma questo servizio è essenziale in un ospedale. Anzi, per pazienti come me che si presentano per un intervento alla spina dorsale, dovrebbe essere di routine!
Avevo prenotato per il 27 Marzo, ma la sera prima dell'intervento mi hanno avvertita che c'era un urgenza e che non potevano eseguire l'operazione e che non sapevano quando mi avrebbero operata! Disperata dal dolore e dalla situazione di disagio in cui mi trovavo, non potendo più camminare, il giorno seguente ho chiamato la capo sala e, dopo varie peripezie e incertezze, mi ha fissato il nuovo intervento la settimana successiva. Le ho ricordato che il mio medico era il Dott. Giorgetti. La settimana successiva sono stata ricoverata e solamente quando ero sotto anestetico ho saputo che il Dott. Giorgetti non mi avrebbe operata! È intervenuto un altro medico che non conoscevo e che non mi aveva mai seguita. Questo è stato veramente scorretto e denota a mio avviso una mancanza di rispetto verso il malato. Mi hanno risposto che non sempre si può avere il medico scelto, ma il rapporto medico-paziente si basa sulla fiducia, e in ogni caso dovevo essere avvertita prima dell'intervento!
Peccato per la mediocre qualità dell'assistenza
Infermiere significa colui che si prende cura dell'infermo. Dell'uomo o della donna inferma, quindi del suo benessere, dell'agio, del conforto, oltre che, in primis, della sua salute. Purtroppo ho potuto constatare una grande superficialità che non esiterei ad accostare a sciatteria, nonché la più assoluta mancanza di empatia da parte dell'equipe infermieristica. Le azioni e le risposte, in genere sì- no, prive di qualsiasi umanità, ben potrebbero essere fornite da un robot, con grande risparmio di soldi da parte della Struttura Sanitaria. Tra le varie perle che ho raccolto nel percorso ne segnalo due: il rifiuto, dopo 48 ore, di togliermi un laccio emostatico non più collegato, sporco di sangue, e con sangue ristagnante all'interno, e l'assoluto disinteresse verso una crisi d'ansia che ho avuto, constatando, di mattina presto, che il mio caricabatterie del cellulare si era rotto. Non mi è stata offerta la disponibilità de telefono fisso, per avvertire i miei famigliari e non farli preoccupare delle mancate risposte. Ho chiesto dove si trovasse lo spaccio e, benché molto lontano dal mio reparto, nessuno si è offerto di telefonare, almeno per chiedere se vendessero quell'articolo. Così, confusa e ansiosa, ho girato tutto l'ospedale e, constatato che lo spaccio non vendeva i caricabatterie, mi accingevo a uscire fuori della struttura, spinta dall'urgenza. Per fortuna una brava infermiera dell'Utic, pur avendo finito il proprio servizio, mi riaccompagnava al reparto facendo presente le mie condizioni e chiedendo l'uso del telefono fisso. A questo punto una infermiera mi offriva il proprio cellulare per avvertire la mia famiglia (tra l'altro dovevo avere un contatto continuativo perché sarebbe stato il giorno delle dimissioni). Strano che prima nessuno ci abbia pensato, eppure un cellulare in tasca, o un caricabatterie appresso, oggi se lo portano tutti! Non so se sia stato per tale episodio, ma la pressione mi è salita molto ed ho avvertito forti dolori allo sterno. Per questo motivo, ahimè, sono ancora qui, e devo dire che mi dispiace che questo reparto, che vanta Medici eccellenti, debba far sentire il paziente alla stregua di un oggetto. Queste cose vanno denunciate apertamente, altrimenti si rischia di perpetuare il cattivo andazzo, per "soggezione" o menefreghismo, e rendere meno accreditati luoghi sanitari che potrebbero essere considerati di eccellenza se solo si spiegasse, a chi ha a che fare con l'assistenza ai malati, che esiste una dote, chiamata empatia, che dovrebbe essere pre- requisito per ciascuna relazione d'aiuto.
Altri contenuti interessanti su QSalute