Neurochirurgia San Raffaele

 
4.7 (148)

Recensioni dei pazienti

8 recensioni con 3 stelle

148 recensioni

 
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4.7
 
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Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Nessun intervento

Esattamente un anno fa, utilizzando il servizio di telemedicina, faccio una visita intramoenia con il Professore Mortini per una patologia degenerativa alla colonna vertebrale. Dopo aver esaminato la documentazione, mi consiglia l'intervento chirurgico di stabilizzazione lombosacrale eseguito con tecnica tradizionale. Espresso il mio parere positivo ad eseguire l'operazione, mi dice che provvederà ad inserirmi in lista di attesa e che il tutto è previsto per la fine dell'estate. Aspetto ma, non ricevendo alcuna notizia, contatto prima il reparto e poi la segreteria del Professore, che mi dice di pazientare ancora un po' di tempo. In breve, questa trafila si ripete quasi mensilmente ottenendo risposte del tipo: solleciteremo, le faremo sapere in giornata (mai successo), deve capire, etc.etc. Oramai alla disperazione, perché la patologia è notevolmente peggiorata, una decina di giorni fa ho chiesto un preventivo per effettuare l'intervento a pagamento: anche in questo caso nessuna risposta.
La cosa che più mi ha negativamente colpito è stata quella di non aver mai ottenuto una risposta chiara sulla tempistica e di essere considerata non una paziente ma quasi una scocciatura.

Patologia trattata
Spondilolistesi lombo sacrale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Trattamento Gamma knife

Ammetto di essere ansioso. Però non è che sono abituato a farmi avvitare in testa un casco di metallo. Ho riscontrato con dispiacere poca umanità e gentilezza nei miei confronti (da parte del personale infermieristico presente nel giorno del mio trattamento). pur ritenendomi persona educata e rispettosa di chi lavora. Posso capire che ci siano giornate storte, ma per il ruolo che si ricopre, l'atteggiamento nei confronti di un paziente deve essere altro da quello che ho ricevuto io.

Patologia trattata
Meningioma.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Mortini è l’eccellenza! Grazie di cuore...

Sono stata operata l’8 Maggio 2019 dal Prof. Pietro Mortini insieme al Dottor Michele Bailo per un "Tumore Disembrioplastico Neuroepiteliale" benigno al lobo temporale destro. Desidero ringraziare il Prof. Mortini che in questi 10 anni si è sempre preso cura di me, una persona meravigliosa. Mi è stata scoperta la lesione in testa all’eta di 19 anni al Bufalini, a Cesena dopo un incidente stradale, dopo 2 anni è arrivata l’epilessia, la mia Neurologa del Besta nonostante tutte le medicine che mi ha fatto provare in questi anni mi ha dichiarato farmaco resistente con 22 crisi al mese. Quindi ho deciso di operarmi con il Prof. Mortini per farmi asportare il tumore, perché dagli esami fatti era quello che provocava l’epilessia. Dal giorno dopo l’intervento non ho più avuto crisi. È stato un intervento duro ma senza epilessia la vita ti cambia... Dal 1 Agosto inizierò a scalare la terapia di 50 mg di Topamax. Ci vorrà tempo per togliere tutta la cura, io prendo Keppra e Topamax, ma da subito non ho più avuto una crisi. Grazie veramente Professor Mortini... Lei è un’eccellenza! Grazie a tutto il suo staff, tra cui la Dott.ssa Roncelli Francesca, una persona meravigliosa mi ha seguito durante tutto il mio ricovero, era delicatissima durante le sue medicazioni alla testa ( rimozione punti metallici).
Un ringraziamento anche ai dottori e agli infermieri della Rianimazione, sono stati con me tutto il pomeriggio e la notte dopo l’intervento. Grazie veramente per tutto a voi della Neurochirurgia, siete meravigliosi..

Patologia trattata
Tumore disembrioplastico neuroepiteliale benigno.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Gamma Knife - assistenza inesistente

Ho subìto intervento Gamma knife il 3 aprile e non ho mai incontrato lo staff medico, ma solo infermieri che mi hanno sottoposta alla preparazione e supportata successivamente. Sono stata in reparto una notte senza ricevere alcuna visita da un medico di neurochirurgia nel post intervento; alle dimissioni dall’ospedale ho cercato personalmente per i reparti il Prof. Mortini per avere un riscontro sul risultato dell’intervento, visto che a pagamento avevo fatto diverse visite da lui alla Clinica Di Roma, e mi ha liquidata in corridoio dicendo che non dovevo aspettarmi di avere un colloquio con lui e che non mi era dovuto visto che ero stata sottoposta con l’Asl all’operazione.
Al mio ritorno a Roma ho riscontrato forti giramenti di testa, debolezza generale e difficoltà a riprendere i normali ritmi di vita. A distanza di 10 giorni ho contattato il numero di Milano definito ‘per urgenze’ a cui però nessuno risponde. Dopo giorni riesco a parlare con una operatrice che mi dice semplicemente di recarmi in pronto soccorso, senza rassicurarmi se le conseguenze riscontrate possono definirsi normali in un iter post operatorio o meno.
Lasciata senza assistenza pre e post operatoria.
Ad oggi non so le conseguenze che avrà l’intervento sulla mia vita, ma sono molto preoccupata vista la totale inesistenza di assistenza.

Patologia trattata
Meningioma.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

MORTINI è eccellenza

Il Prof. Pietro Mortini e tutto lo staff operatorio (dott.ssa Barzaghi, anestesisti) sono davvero l'eccellenza nel settore della neurochirurgia. Il mio intervento era delicatissimo e con tanti rischi, ma è riuscito perfettamente.
Quando ho firmato i figli del consenso informato, con tutti quei rischi prospettati, avevo un'unica rassicurazione: l'idea che a mettermi le mani del cranio sarebbe stato LUI. Il genio di quel reparto. Una di quelle persone baciate davvero da un acume straordinario.

Devo invece spendere parole molto meno encomianti sul reparto: stanze da TRE per un riposo impossibile, nessun controllo sugli orari di visita dei parenti (ed io ritengo che in un reparto così delicato non dovrebbe essere consentito l'accesso a parenti e amici nelle stanze, ma solo ai più stretti congiunti). Ad esempio, il giorno in cui sono uscita dall'inferno della terapia intensiva, con ancora i drenaggi in testa, finalmente mi ero addormentata: sono stata svegliata e disturbata tutto il pomeriggio da una lontana cugina della mia vicina di letto che era venuta per chiacchierare del tempo e del mare. Pazzesco.
La mensa non era eccezionale: classico pasto da ospedale che di salutare ha ben poco (carne, patate, pasta per lo più) portato ad orari strani (le 13 il pranzo e poi le 18-18.30 la cena).
Staff infermieristico a volte brusco di modi, probabilmente in sottonumero quindi non troppo paziente. Staff incontrato in terapia intensiva: tutta notte lasciata sola (semi-cieca per l'intervento) a soffrire come un cane e guardare il soffitto. SVEGLIA. Nessun parente consentito, anche solo per conforto. Sarebbe bastato mio marito seduto su una sedia a tenermi la mano. Senza sapere se fosse giorno o notte, vedendo tutto doppio per i postumi dell'intervento. Esperienza orribile e traumatica, gestita malissimo.

Nel reparto invece è andata sicuramente meglio, ma come dicevo le stanze da 3 non sono adatte a ricoveri con interventi così impegnativi (esiste un'ala con stanze da 2 e singole, ma immagino siano per i solventi)... Numerose sono le sveglie in piena notte per svuotare le padelle dei vicini che chiamano gli OSS. E naturalmente la luce viene accesa a giorno.
Molto brusco e doloroso il medicamento della testa. Avevo il terrore quando vedevo passare lo specializzando, che dovesse venire da me per un nuovo medicamento, perché aveva davvero poca pazienza e sfregava forte là dove avevo oltre 40 punti metallici.
Insomma, le cautele e grazie in reparto non sono state poi molte.
Ma ricordo con affetto il fantastico FRANCESCO, infermiere gentilissimo e cordiale, e con lui alcuni altri.

Ricordo anche con immenso sdegno, invece, il giorno del mio ricovero in cui sono stata portata a fare la tac da un OSS silenzioso che (terminato l'esame) mi ha mollata in corridoio per circa un'ora, senza dirmi se e quando sarebbe tornato (ero in sedia rotelle, ma non essendo ancora operata avrei potuto benissimo tornare in reparto a piedi, ma non mi è stato consentito.); lì mi sono sentita prigioniera.

Credo che andare non con la mutua sia tutta un'altra favola.
Ad ogni modo, a parte il reparto non proprio "dolce" con i suoi pazienti in tanti aspetti, i medici che vi lavorano sono davvero eccellenze. Se dovete fare un intervento importante sappiate che da loro troverete professionalità immensa, che compensa la poca pazienza e i "fastidiosi protocolli" (esempio: non togliermi comunque l'ultima agocannula malgrado avessi terminato il ciclo antibiotico e la mattina seguente andassi a casa). Agocannula ovviamente che mi dava molto fastidio e che avevo da quasi 10 giorni.

Ma la mia guarigione mi dice di rendere un pieno grazie a questa struttura intera ed al suo favoloso primario. Grazie!

Patologia trattata
Cavernoma.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Frattura alla base del dente dell'epistrofeo

Mia madre ottantaquattrennne, in seguito ad una caduta, è stata ricoverata dal pronto soccorso con la diagnosi di una frattura alla base del dente dell'epistrofeo. Nei 12 giorni di ricovero i medici si sono fatti vedere molto poco e per ottenere informazioni sugli esiti delle Tac e degli esami effettuati bisognava armarsi di santa pazienza e continuare ad andare a chiedere, ottenendo spesso rinvii. Alle dimissioni a mia madre è stato consigliato, per la prosecuzione delle cure, un medico che durante la degenza non si era mai visto....
Tanta la freddezza e la poca presenza del personale medico, quanta la disponibilità e l'umanità del personale infermieristico, per il quale ho dato 4 punti nell'assistenza.

Patologia trattata
Frattura C2.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Giornalista RAI portatrice di tumore al cervello

Viene trattato con i guanti solo un paziente che entra privatamente e può permettersi di pagare 21.000 euro per un intervento? Altrimenti il primario non si presenta per l'intervento nonostante abbia fissato lui la data, e con gli altri si brancola nel buio..
Maleducazione assoluta dalle infermiere alle inservienti.
Pasti scarsissimi, mi sono salvata dai morsi della fame andando al ristorante nelle gallerie (quando è stato possibile) e portandomi da casa le barrette proteiche.
Provare gli Ospedali del Friuli Venezia Giulia o del Veneto per capire cos'è la sanità pubblica che funziona!!!

Patologia trattata
Tumore al cervello - Radiochirurgia stereotassica con gamma knife.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Gamma knife dott. Picozzi

Mia mamma ha subìto un intervento di gamma knife, il tutto organizzato senza avere in tempo di capire e informare di cosa si trattasse. E' dolorosa l'applicazione del casco (viene avvitato nel cranio). La mamma è stata dimessa il giorno successivo all'intervento con perdite di sangue dai fori in cui era stato avvitato il casco, senza nessun consiglio per la convalescenza. Dopo 10 giorni mia mamma è deceduta. Prima di effettuare questo trattamento consiglio di riflettere molto e valutare se ne vale la pena! Sarebbe morta più serenamente, ne sono certa!

Patologia trattata
Meningioma.
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