Neuropsichiatria Regina Margherita
Recensioni dei pazienti
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Prima visita
Per quanto riguarda la visita nulla di negativo, ho portato mio figlio di due anni e 8 mesi per farlo valutare dal punto di vista del linguaggio. La visita è stata completa ed esaustiva, peccato che mi hanno consigliato di fare logopedia e di prenotare il ciclo dal logopedista non appena mi avessero consegnato la relazione. Tale relazione non mi è mai stata data e sono passati quasi tre mesi dalla visita (02/10/2017).
Forse è meglio scegliere strutture più piccole che seguano meglio i piccoli pazienti.
Competenti e Disponibili
Un grande ringraziamento a tutto il reparto degenza di NPI. Competenza eccellente dei medici neuropsichiatri (Dr.ssa C. Bosia, Dr.ssa S. Vesco, Prof.ssa Peloso e la loro equipe); e degli psicologi (Dr.ssa Zanini). Un grazie anche agli infermieri e agli OSS, che hanno seguito i ragazzi nel loro percorso ogni giorno. Grazie anche al DH (Dr.ssa Anichini e sua equipe).
Il mio day hospital
Ciao, sono Martina e ormai ho 20 anni.
Sono stata seguita in day hospital all'età di 15 anni, poichè non avevo più tanta voglia di vivere a causa dei miei attacchi di panico costanti e pesanti.
Grazie a questo reparto, alle splendide infermiere e dottoresse ho ritrovato la voglia di vivere.
Appena stavo male avevo qualcuno al mio fianco pronto a starmi accanto, ad ascoltarmi, a offrirmi una tazza calda e farmi due coccole.
Sono stata accolta come in una famiglia e non volevo neanche più andarmene!
Ripenso spesso a quei due anni passati lì dentro e mi viene la nostalgia, non del mio malessere, quanto del calore che si respira in quel bellissimo reparto.
Mi hanno chiesto spesso dei miei hobby e tenuto conto di questo, talmente tanto che la dott.ssa Rainò mi aveva proposto di frequentare un corso di cinema a CasaOz, un centro diurno dove si fanno varie attività per ragazzi e bambini (luogo che tutt'ora frequento)!
Siete stati e siete tutti nel mio cuore.
Grazie di tutto.
Martina R.
Disturbo ossessivo compulsivo
Presso questo reparto ho riscontrato grande preparazione e disponibilità di tutto lo staff, a cominciare dal personale clinico, ma anche di psicologi, infermieri, operatori medico-sanitari ed educatori. Il paziente viene seguito molto intensamente, al massimo delle capacità e risorse. Estrema disponibilità. L'unico neo risiede negli spazi che l'edificio mette a disposizione, che sono alquanto stretti e limitati.
Disturbo alimentare
I medici sono molto competenti, però i corridoi lunghi e opachi ne fanno una atmosfera triste.. oltretutto non è un bel reparto, di pazienti se ne vedono di tutti i colori.. quindi la cosa migliore sarebbe non ammalarsi, anche se oramai in questo mondo non è più possibile.
I tempi sono molto lunghi- 2 mesi minimo, infatti io ho perso la voglia di vivere stando lì.. per fortuna dopo ce l'ho fatta, il fatto è che non avevo più voglia di vedere la mia famiglia.. dopo cosi tanto tempo.. quindi i genitori devono stare vicino ai loro figli.
Le finestre sono sigillate, appunto perchè ci sono diversi tipi di pazienti con diverse malattie..
C'è la scuola ospedaliera, che comunque non è come quella normale, dopo bisogna recuperare ma sono bravi insegnanti.
Ci sono le animatrici, si fanno giochi di società o carte ogni pomeriggio..
Secondo me bisognerebbe allargare il reparto, è troppo lungo e stretto.
Secondo me non è un ospedale adatto ai ragazzi più fragili di carattere, perchè è molto dura l'atmosfera che si respira ogni singolo giorno.
I medici sono bravissimi e competenti, molto preparati, per questo lo consiglio.
Grazie.
Ricovero coatto
Sono stata ricoverata nel reparto orami 5 anni fa per un disturbo ossessivo_compulsivo.
Il ricovero è stato forzato, un trauma dentro al trauma. Proprio a causa del mio stato di shock non riesco a ricordare bene il periodo, so che è stato un periodo di grandissima sofferenza e chiusura, negazione della realtà, sono stata spinta dalla mia famiglia a negare quello che stavo vivendo e questo mi ha portata alla rimozione.
Ora sono passati 5 anni e sono ambivalente nei confronti della struttura, tanta rabbia per le contenzioni, ma soprattutto per l'assenza di spiegazione, il dare per scontato che in quanto affetto da una patologia non sei degno di spiegazione, errore gravissimo che allontana il paziente dalla comprensione ed accettazione.
Inoltre è un ambiente abbastanza duro, o almeno lo era, stare la dentro non era affatto facile, c,'era tanta sofferenza che sfociava in liti, crisi...
Vorrei dire di aver trovato la pace all'interno del reparto, ma per me è stato l'inferno in terra e tutt'ora un trauma che sto cercando di superare.
Paradossalmente però, a distanza di anni ne ho percepito il buono, dopo il mio ricovero molte cose sono cambiate all'interno del mio nucleo familiare e dentro di me. Non è stato facile, non lo è, ma ho compreso a cosa fosse servito il ricovero e sono arrivata a ricordarlo con una sorta di dolcezza, in un modo strano, molto strano, ma che è l'unico che ho per spiegarmi.
Ricovero
Mio figlio, dopo una grave crisi depressiva pensava di trovare le cure già ricevute in passato, invece è stato obbligato ad andare alle Molinette, nonostante non avesse ancora 18 anni.
A volte bisognerebbe avere un po' di umanità ed aiutare chi è in difficoltà e non abbatterlo ancora di più.
Le infermiere invece sono ottime!!!
Pavor notturni
Abbiamo avuto una pessima esperienza. Siamo arrivati con dei problemi che poi abbiamo capito non di certo grazie a loro che si trattava di pavor notturni: il bambino si svegliava di notte e iniziava a tremare e gridare. Scompare poi in maniera spontanea o adolescenza, ma loro si sono fossilizzati sullo spettro dell'autismo. Siamo andati per un problema e ne hanno ricercato un altro. Un problema dato dal fatto che il bambino a 2 anni e 8 mesi non parlava come avrebbe dovuto e faceva scorrere l'auto sul muro non avendo una pista o altro per poter giocare si era inventato il muro come pista. Qualsiasi cosa facesse lo scrutavano e etichettavano come bambino problematico. Ci hanno detto essere affetto da autismo di tipo lieve e di rivolgerci alla Npi del territorio per logopedia e psicomotricità. Non ci siamo fermati, siamo andati persino a Siena dove trattano solo autismo. Nostro figlio è stato visitato personalmente dal primario Zappella che è l'eccellenza in campo autismo e ci ha spiegato su diverse scale valutative che per essere autistico necessitava di un punteggio a cui nostro figlio era lontanissimo. Inoltre dovrebbero esserci almeno 4 elementi per essere definito tale e che lui non ne aveva nemmeno 1. Nel frattempo loro ci inserivano in un trainer per bambini autistici.
Abbiamo inoltre scoperto che la persona che si è occupata prevalentemente di nostro figlio era una tirocinante in affiancamento con la Dott.ssa responsabile del reparto.
Hanno devastato per un periodo la nostra vita, poi per fortuna l'abbiamo ripresa subito in mano senza assecondare le loro diagnosi.
A mai più!
Nessun tipo di utilità
Ho frequento questo luogo nella primavera del 1999, su invio del curante dell'epoca. L'esperienza si è rivelata inutile oltre che controproducente.
Spero che le cose siano cambiate.
Non consiglio la struttura
Stando dentro si perde totalmente la concezione della realtà esterna, quei lunghi corridoi e stanze piccole e asfissianti ti fanno dimenticare completamente la tua vita, i tuoi interessi, le tue aspirazioni, la tua voglia di vivere. Se potete vi prego di trovare altre modalità per guarire, perchè questo reparto servirà solamente ad anestetizzare il dolore, non a curarlo.
Una volta usciti sarà tutto completamente diverso e da ricominciare.
Il tempo minimo è 2 mesi... Il personale e le OSS hanno una strana "smania di potere", mentre i medici sono competenti ma disinteressati.
Quando ci sono stata, nessuno si è degnato di darmi una risposta riguardo la mia malattia, se non attraverso i soliti giri di parole ed epopee d'eloquenza. La tua interiorità non viene presa in considerazione, perchè l'unico obiettivo è eliminare ogni sintomo somatico della malattia, ma non le radici che la collegano all'anima.
Per non parlare delle difficoltà perniciose per quelle menti fragili e sensibili, costrette a vedere ogni santo giorno SCENE da far venire la pelle d'oca, da toccarvi nel profondo e per sempre.
Non è un luogo per deboli di cuore, nè per sentimentali.
Ragazzi, ve lo dico col cuore: è meglio guarire a casa vostra con tutto l'affetto possibile, poichè in questo luogo non esiste compassione!
Non c'è giustizia più ingiusta che mettere sullo stesso piano i diseguali, mai come ora mi tocca acconsentire.
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