Ospedale Santa Lucia Roma

 
3.5 (71)

Recensioni dei pazienti

71 recensioni

 
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Voto medio 
 
3.5
 
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Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Una delusione

Mia madre non si è trovata bene e siamo stati sinceramente delusi. Mi aspettavo molto, in quanto rinomata nella riabilitazione e bella come struttura. Purtroppo non è andata così e mi sono pentito, soprattutto perchè ho cercato di fare il possibile per farla ricoverare. Gli infermieri cambiano in continuazione, i fisioterapisti non riescono ad effettuare una terapia continuativa, i medici si vedono raramente. Sinceramente una delusione. Mi hanno detto che negli ultimi anni c'era stato un calo, ma non immaginavo tutto questo.

Patologia trattata
Esiti da ischemia cerebrale.
Punti di forza
Stanze, cibo, possibilità di accesso ai familiari.
Punti deboli
Personale, organizzazione, scarsa attenzione ai rapporti umani.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Esiti di ictus

Pessima struttura, mio padre vi è stato ricoverato per 2 mesi per riabilitazione post ictus e ci era stato garantito che si trattasse della migliore in Italia..
Logopedista assente ed incompetente, medici assenti, sedute di riabilitazione fatte con il contagocce, pulizia scarsa e potrei dilungarmi.. Risultato finale, mio padre è uscito (per fortuna) peggio di come è entrato.

Patologia trattata
Esiti di ictus.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Inefficienza Assoluta

Struttura a vederla di fuori molto appariscente, ma dentro... Mio figlio, con trauma da incidente stradale in coma per 21 giorni, è stato trasportato in questa struttura. Vengo a precisare che siamo stati io e mia moglie a volerlo portare in questo ospedale in quanto avevo delle referenze ottime. Purtroppo mio malgrado è stata una esperienza non pessima, ma traumatica. Ricoverato al piano 2°, hanno voluto assistenza da parte nostra giorno e notte - e meno male. I medici, eccetto il dott. Rizzi, non si prestavano in alcun modo; la parte infermieristica scorbutica, maleducata e moltissime di loro veramente poco competenti. Purtroppo per loro, essendo io presente, vedevo tutto ciò che accadeva giorno e notte soprattutto.
Descrivo:
i degenti la notte assolutamente non controllati (solo due infermieri) e quando le rare volte erano in quattro, pensavano solo a fare i loro comodi nel salone mangiando, bevendo e fumando. Intervenire la notte? Quando mai? La mattina poi, una volta messi i pazienti sulla carrozzina, amen.. chi si è visto si è visto.
Siamo stati costretti a lasciare questa struttura, tralascio come e da chi, in quanto mio figlio svegliatosi dal coma era molto ma molto cattivo, cosa normale secondo loro e che sapevano affrontarlo benissimo a loro dire.. Invece la cosa non è avvenuta. Struttura raccomandata da tutti ma non per me. Troppe cooperative all'interno. Comunque un grazie a quelle poche persone del personale che si sono dedicate.

Patologia trattata
Trauma cranico e fisico da incidente stradale.
Punti di forza
Le stanze ampie, comode e con buoni servizi.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esiti da intervento neurochirurgico

Paziente operato di doppio meningioma esteso ai lobi temporali al policlinico Tor Vergata, già mangiava da solo, e veniva fatto camminare, parlava abbastanza bene. Al Santa Lucia gli infilano il sondino naso-gastrico perché "deperito", pesava 120 chili e al massimo ne ha persi 10 nella settimana post operatoria. Abbandonato a sè stesso, non cambiato il pannolone quando chiama di notte, si stacca più volte il sondino ma glielo rimettono, "minacciando" i parenti che può venirgli la polmonite. Dopo una settimana è notevolmente peggiorato, il morale estremamente depresso, medico che strilla a ogni richiesta di spiegazione, perché "Noi sappiamo quello che si deve fare." Sarebbe stato meglio in ospedale.
Che delusione da una struttura cosi bella strutturalmente...

Patologia trattata
Rimozione doppio meningioma.
Punti deboli
Personale e organizzazione
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
5.0

Senza Parole

Ospedale apparentemente all'avanguardia, la struttura sembra nuova ma secondo me manca di organizzazione e competenze. Personale scarso sia dal punto di vista numerico che professionale.
A seguito di un incidente stradale, il paziente fu trasportato in gravi condizioni al S.Giovanni e, dopo un mese di rianimazione, decidono di trasportarlo a Santa Lucia per la riabilitazione. Ieri stava poco bene, era bianco ed aveva anche un po' di febbre, almeno cosi hanno detto. A mio avviso non è stato curato con le dovute attenzioni e la mattina seguente gli hanno fatto fare comunque riabilitazione nonostante il suo stato di salute fosse poco rassicurante. Morale della favola, purtroppo, sembra avere avuto un arresto cardiaco durante la riabilitazione e non ce l'ha fatta.

Patologia trattata
Recupero motorio e cognitivo dovuti ad emorragia cerebrale a seguito di incidente stradale.
Punti di forza
Struttura nuova.
Punti deboli
Personale assente e poco professionale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Per la paraplegia pessima struttura

Sono parente di un paziente disabile e personalmente ho trovato l'istituto completamente carente a livello infermieristico.
A livello fisioterapico sono anche abbastanza bravi e preparati, ma gli infermieri...! prega di non sentirti mai male, altrimenti sono cavoli amari!
Se deve essere aperto per forza, e ottenere questo servizio, tanto meglio chiuderlo!

Patologia trattata
Paraplegia.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

bello all'apparenza

Mia madre e' stata ricoverata presso questa struttura molto bella, molto funzionale ma secondo me non adeguata. Mia madre aveva febbre da molti giorni e non l'hanno curata, tant'è che dopo molti giorni ha avuto un arresto cardiaco. Hanno chiamato l'ambulanza e l'hanno trasportata al Sant'Eugenio, e meno male, cosi l'hanno salvata chiarendo che era in insufficienza multiorgano da giorni dovuta alla febbre alta. Complimenti al Santa Lucia. Bella struttura, bei parcheggi ma i medici?

Patologia trattata
Esiti da ictus cerebrale.
Punti di forza
pulizia, parcheggio, spazi.
Punti deboli
competenza; difficoltà a gestire l'urgenza.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

riabilitazione post-ictus

Di buono c'è il cibo che ti danno. Di cattivo tutto il resto. I terapisti sono lasciati secondo me troppo soli a loro stessi. Molti trattano in modo fisiatrico patologie come l'ictus che hanno un'origine neurologica. Non si vedono altro che medici -questi sì e tanti- percorrere i corridoi avanti e indietro. Per me ha ragione il piano della regione Lazio che mira a ritrasformarlo in casa di cura. Sarà pure un gran passo indietro ma, almeno secondo il mio personale parere, non è molto idoneo a funzionare come ospedale riabilitativo.

Patologia trattata
riabilitazione post-ictus.
Punti di forza
il cibo.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Spirometria

Pessimo servizio offerto dalla dottoressa che esegue la spirometria: poca pazienza e molta fretta nell'eseguire la prova strumentale, affermando di dichiarare fallita la prova e che bisognava eseguirla in altra data se non bene eseguita al primo tentativo. Tempo per l'esame 5 minuti, forse. Molto delusa.

Patologia trattata
Respirazione difficoltosa.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione

Premettendo che lavoro da anni nell'ambito della sanità, l'esperienza vissuta presso il quarto piano dell'IRCSS Santa Lucia la definirei "un incubo ad occhi aperti": mio padre è stato ricoverato per riabilitazione post trauma cerebrale. Le sue condizioni erano sicuramente gravissime, ma sin dal primo giorno in cui è stato ricoverato presso questa struttura, ho potuto riscontrare una allucinante mancanza di personale, il reparto era praticamente costantemente semi deserto, al massimo 2 operatori sanitari per un intero enorme reparto. Degenti pertanto praticamente abbandonati nelle loro camere, urla disperate di anziani bisognosi di assistenza, pazienti non autosufficienti posti in posizioni assurde e con pericolo di cadere dai loro letti perché nessuno si degnava di riposizionarli decentemente; liquidi biologici e medicamentosi che formavano vere e proprie pozze sotto i letti dei pazienti. Il medico che assisteva mio padre, per le sole 2 volte che ci ha degnato di riceverci durante la lunga degenza di mio padre, ci ha parlato di un uomo tetraplegico grave e con gravi decubiti causati dal prolungato stato comatoso e non curanza già dal precedente ricovero al policlinico Umberto I di Roma; lo ha fatto in tono sprezzante e superbo, nonostante fosse persino geriatra (quindi presumibilmente avvezzo a trattare pazienti anziani). Mio padre è stato lasciato in uno stato si profondo abbandono, privo di qualsiasi cura assimilabile a terapia riabilitativa, nella stanza erano sempre rinvenibili liquidi biologici a terra e cartacce e dispositivi monouso buttati a terra, lenzuola sporche, liquidi biologici sul corpo di mio padre che evidenziavano una assenza totale di lavaggio del povero paziente. Ci tengo a far notare che le norme restrittive per il COVID sono state utilizzate dalla struttura a loro favore, in quanto le visite dei parenti erano limitate a non più di mezz'ora al giorno, e i parenti tutti con cui ho avuto modo di confrontarmi, non avevano modo, tempo e maniere di interagire con il personale sanitario per evidenziare la grave condizione di malasanità. Tutti provavano a telefonare per interi giorni a reparto e direzione sanitaria senza nessuna risposta.
Infine mio padre, per un errore di gestione di una terapia medicamentosa per gestire una patologica condizione cardiaca, è stato trasferito di notte dalla clinica in una struttura ospedaliera nelle vicinanze dove, dopo pochi giorni, è deceduto, tale era il livello di deperimento raggiunto.
Mi sento di affermare, con totale presa di responsabilità, che il trasferimento di mio padre nell'ultima struttura ospedaliera è stato probabilmente forzato dalla suddetta clinica per liberare un posto letto e che lo stato di forte deperimento delle condizioni cliniche è stato causato dal totale abbandono da parte degli operatori sanitari della suddetta clinica. Esperienza del Febbraio 2022.

Patologia trattata
Tetraplegia e disfagia post trauma cerebrale da evento traumatico.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Visita neurologica

Più che medici competenti, ho trovato solo burocrati notarili con zero sensibilità e attenzione per il paziente.

Patologia trattata
Cefalea.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ambulatorio analisi

Oggi (05.05.2021) per l'ennesima volta mi sono recato al S. Lucia per degli esami di laboratorio, ma... cominciamo dall'inizio:
- domenica 02.05.2021 attraverso il sito WEB della Fondazione ho prenotato un prelievo ematico da fare c/o la sala prelievi meglio conosciuta come "box prelievi" alle ore 08:51.

Quando però mercoledì mattina mi sono recato nella loro sala d'attesa per aspettare il mio turno, mi sono ritrovato in una situazione a dir poco GROTTESCA: decina di persone in attesa, nonostante il COVID, gli inevitabili mega-assembramenti, e nessun controllo dissuasivo. In aggiunta a questo, tantissime persone, più o meno giovanni con addosso il camice bianco ad indicare la loro qualifica di operatori della Fondazione (medici, infermiere/e , specializzandi, assistenti, etc), che non soltanto condividevano con noi pazienti la stessa "sala prelievi" e lo stesso esiguo numero di "prelevatori", ma che di fatto sono stati "FAVORITI" nella prestazione nonostante i più alti numeri e ora di prenotazione.

Il risultato finale di tutto questo, è stato, ovviamente, un enorme allungamento dei tempi di attesa, tanto che nel mio caso, dopo mille litigi, fatti tanto con le persone con il "camice" quanto con il "prelevatori" ho dovuto aspettare fino alle 10:30.

Ora lungi da me non ammettere leggeri "ritardi" dei tempi di attesa, ma ho potuto verificare che lo scenario che io ho trovato oggi si verifica più spesso di quanto si pensi, in particolare nei giorni in cui i dipendenti devono sottoporsi ai CONTROLLI previsti.

Personalmente NON credo che pazienti e dipendenti debbano condividere ambienti/operatori, in particolar modo in questo periodo di emergenza sanitaria e quando sono un numero così elevato, sono altresì convinto che per gestire al meglio queste situazioni è necessario o potenziare la "struttura" o pianificare diversamente.

Patologia trattata
Ambulatorio analisi.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione

Mio padre è stato ricoverato 3 mesi per riabilitazione, dopo aver subìto un danno midollare a causa di una anestesia spinale eseguita male... Risultato: paraplegia!
Entrato in ospedale con piccola piaga da decubito, ne è uscito con una piaga di 4° grado. Ma la cosa assurda è che per tre mesi non gli sono mai state tolte le calze contenitive, quindi mai lavate le gambe, con la conseguenza che abbiamo trovato piaghe con necrosi sui piedi ed infezione.
Medici che ci hanno dato scarse informazioni. Personale infermieristico assente, giovane e secondo me poco competente. Alcuni di loro spadroneggiano e fanno pressioni psicologiche sui malati alzando la voce. Diverse volte al mattino, ho dovuto chiamare perché mio padre aveva defecato la sera e, nonostante avesse chiesto di essere cambiato, nessuno lo aveva fatto. Un individuo, che si è qualificato come caposala, si è giustificato dicendo che erano stati impegnati in una emergenza.

Patologia trattata
Paraplegia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Neuroriabilitazione

Sono stata ricoverata quattro mesi e mezzo in Neuroriabilitazione e sono uscita così come sono entrata. Medici assenti. Infermieri che quasi se la prendono con i pazienti perché non ce la fanno. Non la consiglio a nessuno.

Patologia trattata
Lesione midollare.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Post acuzie da intervento chirurgico

Fisioterapia scarsa se non assente, reparto pieno di infezioni causa della scarsa competenza del personale medico, in primis, e degli operatori sanitari, in secundis: questi ultimi lasciano pazienti con piaghe da decubito al quarto stadio su sedia a rotelle anche se si ha evacuato. Tale condotta è giustificata dal personale dai turni degli infermieri, che non possono mettere pazienti al letto "fuori orario".

Patologia trattata
Fisioterapia per contrastare diminuzione massa muscolare dovuta a stasi post intervento chirurgico.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima struttura

Tutto fumo e niente arrosto! Infermieri non professionisti, assunti per brevi periodi, con un continuo ricambio di personale.
Come si entra in questa clinica, si esce! Senza nessun risultato. Ma la mancanza di risultati non è da attribuire alla persona, bensì alla mancanza di cure adeguate (fisioterapisti e medici) e di progetto riabilitativo.
Per quella che è stata la mia esperienza personale, non la consiglio.

Patologia trattata
Riabilitazione.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Pessima struttura ospedaliera

Pessima struttura dal punto di vista delle competenze (che nella mia esperienza personale ho trovato bassissime), della assistenza (personale infermieristico scadente) e della riabilitazione (terapisti molto giovani e inesperti). E' una struttura che costa miliardi alla Regione Lazio!

Patologia trattata
Difficoltà a deambulare.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Riabilitazione

Oggi 28-6-2017 gli infermieri e lo staff del reparto riabilitativo piano 1 (stanze 106-120) hanno lasciato la mia amica, che al momento non può muovere le gambe, seduta sulle sue feci sulla sedia a rotelle dalle ore 16.45 alle ore 20.00, per quindi 3 ore e un quarto (ci dicevano erano impegnati in altro). Abbiamo chiamato il medico di turno ed è passato un altro quarto d'ora.. Alla fine ho dovuto attaccarmi al campanello minacciando che ci sarei rimasta attaccata finché non arrivava qualcuno..
Dopo 3 ore e un quarto si sono degnati di venire a pulire la mia amica.
Poca cura ed attenzione ed amore per i pazienti.

Patologia trattata
Riabilitazione post intervento alla spina dorsale in altro ospedale..
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Riabilitazione post ictus

Mio padre di oltre 70 anni, colpito da ictus ischemico, dopo la Stroke è stato ricoverato qui a fine novembre 2015. Per la Struttura il voto è massimo. Per l’assistenza, sia medica che infermieristica, considerate quanto segue: a causa dei tagli alla Sanità, la Regione sovvenziona la riabilitazione in questa struttura per un periodo di circa 50 giorni (al massimo). Festività e domeniche incluse. La Riabilitazione si riduce di un terzo. Il problema è che i pazienti vengono dimessi troppo presto dai reparti della Stroke Unit. Dovrebbero come minimo rimanere un mese in più in Terapia intensiva negli Ospedali di provenienza, invece si trovano ricoverati qui con patologie serie, impossibilitati per il primo periodo a fare terapie riabilitative. Questo non è un Ospedale. Per le patologie come ad esempio la Cardiologia o Urologia, è competente il vicino S. Eugenio. Al Pronto Soccorso, per l’appunto, se l’evento accade il fine settimana o un prefestivo-festivo, se sei fortunato ne esci dopo 6-7 ore. A noi è capitata la Vigilia di Natale.. 12 ore lì.. Oppure, dal lunedì al venerdì, sono utilizzati gli Ambulatori sottostanti, dove anche lì occorre mettersi in fila con i pazienti esterni. Un paziente post-ictus come mio padre, afasico, quasi immobile, con il catetere da un mese e mezzo, cardiopatico e diabetico, lasciato solo legato per oltre 5 ore su una barella. Meno male c’eravamo noi familiari. Ma è stato un caso però.
Qui veniamo ad un’altra questione: il vostro famigliare va visitato UNA volta al giorno. Non potete affidarvi assolutamente agli infermieri, almeno per i primi periodi. Altrimenti farà poco progresso. Il catetere ad esempio aveva causato una infezione. Papà, non potendo esprimersi, essendo totalmente afasico, lamentava dolori fortissimi e aveva la febbre. Non faceva riabilitazione da vari giorni. L’abbiamo fatto subito notare. Risposta: ‘non lo sapevamo, abbiamo tanti pazienti..’ Ripeto, assolutamente da visitare una volta al giorno, specialmente il fine settimana, quando il personale medico è al minimo, come gli infermieri, spesso tirocinanti. Rischiate così di trovare il vostro famigliare legato sulla sedia a rotelle per tutto il giorno. O con la flebo staccata (….).
Poi il periodo: noi ci siamo trovati con tutte le festività e con poche terapie. Festività iniziate dal 19 dicembre e terminate l’11 gennaio 2016, periodo in cui mio padre ha fatto poco o nulla come riabilitazione. La logopedia è iniziata l’8 gennaio, dopo 40 giorni che stavamo lì.. Risultato: papà è uscito senza alcun progresso a livello verbale. Afasico era e afasico è rimasto. Anzi, ha acquisito delle abitudini a farfugliare difficili da sradicare. Recupero parziale della gamba destra. La mano destra invece è rimasta quasi ferma. Con una flebite per le flebo effettuate, in cura. E con flebite con infezione piede sinistro diabetico, che ha tuttora. Quindi valutate. Se uno deve stare per 24 ore in una struttura per ricevere 40 minuti la mattina e altrettanti la sera quando va bene (dipende dalle condizioni psicofisiche del paziente), esclusi i fine settimana e i festivi, da visitare tutti i giorni da parte vostra, da portare in Ospedale quando è necessario (non si prendono la responsabilità su patologie serie), con un’assistenza infermieristica a volte supponente (fanno quello che possono..), dovreste valutare se è il caso di utilizzare un’altra struttura; efficiente però.

Patologia trattata
Esiti da ictus.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Disservizi per prenotare mammografia

Oggi ho provato a prendere appuntamento per una mammografia ecografia al seno, ma è stato impossibile, nonostante l'aver perso molto tempo al telefono con i vari centralini.
Ho atteso per parlare con un operatore (numero 3) che mi ha indicato il numero 2 per prendere appuntamento, digitando il numero 2 mi risponde una signora che mi indica di chiamare il numero 1 (radiologia). Praticamente al numero 1 ho atteso l'operatore ma non risponde nessuno. Ho richiamato il 2 spiegando il problema, il quale ha provato a sua volta a contattare radiologia ma non rispondevano; cosi mi ha detto di chiamare il 3 e farmi passare l'URP (ufficio relazioni pubblico), il quale frettolosamente mi ha detto che "mica può prendermi appuntamento per la mammografia". Io ho risposto "certamente, ma come ufficio relazioni pubblico non può segnalare il disservizio ed aiutarmi?" - e mi ha risposto "ora il mio collega non c'è, poi glielo dirò". Insomma: delusione totale. A questo punto se questa è l'attenzione che hanno per i propri pazienti, andrò a cercare altrove per fare una mammografia.

Patologia trattata
Appuntamento per mammografia ecografia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

TOTALE INEFFICIENZA, MIGLIORAMENTO ZERO

Abbiamo scelto questa struttura perché ce l'avevano descritta come una delle eccellenze nel Lazio. Effettivamente la struttura è nuova e fornita di grandi palestre, piscina ecc., ma gestita veramente malissimo. Abbiamo aspettato quasi un mese per il ricovero e dopo una settimana già volevano dimettere mia madre con la scusa che la paziente, evidentemente non autosufficiente, sapeva camminare col deambulatore e che loro accettavano solo pazienti in post acuzie. Invece di insistere con la fisioterapia, mi è stato chiesto di avanzare una richiesta per invalidità.. Non è stato fatto nemmeno un piano di riabilitazione, la paziente ha dovuto insistere per fare determinati esercizi: il risultato è stato un miglioramento nullo, al contrario di quello che è scritto sulla scheda di dimissione. Non è stato mai richiesto un colloquio con i familiari per fare il punto della situazione, i medici sono stati assenti addirittura il giorno di dimissioni. Non esiste una consulenza, anche esterna, di un medico specialista, quindi se il paziente ha un problema, gli si somministrano medicinali e non si indaga oltre con pessimi risultati e ricadute sulla riabilitazione. Totale mancanza di professionalità e di comunicazione tra il personale medico e i fisioterapisti.
Tanta tanta delusione, lo sconsiglio vivamente.

Patologia trattata
Riabilitazione ortopedica.
Punti di forza
struttura nuova; palestra.
Punti deboli
Disorganizzazione totale.
Forte mancanza di professionalità.
Non c'è comunicazione e collaborazione tra medici e fisioterapisti.
Disinteresse totale nei confronti del paziente.
Mancanza di comunicazione con i familiari.
Non si possono utilizzare le scale, ci sono solo ascensori che mal funzionano.
Non c'è la possibilità di avere una consulenza anche esterna di un medico specialista.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Ci siamo sentiti ignorati, distacco totale..

La mia opinione, secondo la mia esperienza è la seguente:
ad agosto abbiamo portato mia mamma di 87 anni affetta da demenza senile; attualmente non sappiamo quale sia l'esatta patologia, abbiamo però già effettuato una tac e con questa ci siamo presentati per una visita al centro S.Lucia. Ovviamente con non poche difficoltà, abbiamo dovuto attendere lungamente oltre l'orario di appuntamento, malgrado mia mamma non sia un paziente che può attendere in sala d'attesa come un qualsiasi altro paziente. In sala d'attesa ho avuto modo di vedere ragazze giovanissime in camice (slacciato), con infradito o simili, in pausa caffè, con fare indifferente e dando in modo ostentato le spalle a nostra mamma e ad altre persone in attesa.. un atteggiamento freddo e distaccato, come se fossimo a un cinema (fra l'altro si sono semplicemente impossessate degli spiccioli di resto che distrattamente avevo lasciato). Dopo aver fatto notare l'impossibilità di fare pazientare nostra madre, siamo stati presi in considerazione per la lunga attesa.
In breve, la dottoressa, giovanissima, ci ha congedato dicendo di non poter far nulla, sottolineando il fatto che avrebbe dovuto esaminare i test psicologici per fornire una terapia o altro, test che loro non eseguono in questa struttura, tutto con un distacco evidente dal nostro disagio, evidenziato dalle parole, "allora neanche la visito". Quindi con un sorrisetto di cortesia siamo stati congedati.
Questo è stato l'aiuto e l'assistenza che abbiamo ricevuto, fate voi le vostre considerazioni..

Patologia trattata
Demenza senile.
Patologia trattata
Demenza senile.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Insufficiente

La struttura è nuova e quindi può soddisfare, il resto è a metà tra la disorganizzazione e la prevaricazione.
Assistenza medica insufficiente, infermieri lasciati soli, terapisti che mandano avanti la baracca e di contro... fanno quello che gli pare, se gli pare. Orari della terapia sempre variabili (nessuno ti avvisa e lo vieni a scoprire quando arrivi in palestra, terapisti che cambiano di continuo e a volte presupponenti). La piscina è sempre sporca, piena di cloro che ti brucia la pelle, tenuta da una caposala nervosa che strilla in dialetto romanesco e si agita in modo poco professionale. I bellissimi parcheggi costano moltissimo (1€ l'ora fino ad un max di 4 euro per 4 ore), e si paga un euro in più anche se sgarri di 1 minuto. Il bar è invaso dai piccioni che entrano di straforo dalle porte lasciate aperte e girano tra i tavoli per cibarsi degli avanzi del bar (credo che sia una grave mancanza igienica considerato che i piccioni portano malattie e che spesso al bar si recano pazienti che sono costretti a bere un misero caffè, tra penne, svolazzi e, a volte, guano).

Patologia trattata
Esiti da incidente in motocicletta.
Punti di forza
giardini.
Punti deboli
tutti quelli che non vorresti.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Struttura pessima

Mia nonna, ricoverata in questa struttura a causa di una ischemia, è stata completamente abbandonata a sè stessa dagli infermieri, completamente maleducati e poco professionali. Purtroppo per causa lavoro noi parenti siamo impossibilitati a recarci lì tutti i giorni, anche perché l'ospedale si trova a 90 chilometri da dove abitiamo; così mia nonna è stata lasciata sola senza mangiare nè bere... Dico solo una cosa: schifo!!

Patologia trattata
Ischemia.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Dov'è il personale..?

Nelle condizioni in cui ora lasciano i pazienti forse e' meglio se chiude! I medici sono inesistenti e il personale infermieristico ormai demotivato lavora malissimo. Mio padre, colpito da ictus da afasia, caduto dalla sedia a rotelle perché' non legato, e' stato lasciato per terra con sopra la sedia finche' non e' arrivata una parente in visita. Per quanto tempo? Nessuno, quando abbiamo chiesto chiarimenti, ci ha saputo dare spiegazioni.. sono state fatte le lastre e fortunatamente non c'era niente di rotto! Tutto molto bello e pulito ma poca professionalita' e umanita', ancor di piu' perche' verso una persona anziana che non puo' comunicare!!

Patologia trattata
Esiti da Ictus cerebrale.
Punti di forza
parcheggi.
Punti deboli
Competenza medica e infermieristica.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

commento

Presso l'istituto di via Ardeatina io ci sono stato e sinceramente mi ha deluso sotto tutti i punti di vista. Il mio giudizio dopo esserci stato è che l'ospedale S. Giovanni e l'Andrea Alesini per competenza, servizi ed umanità lasciano il Santa Lucia ai blocchi di partenza.
Ho letto che sarebbe di recente conferma la notizia che 241 unità del personale saranno oggetto di una procedura di mobilità dovuta alle conseguenze di una delibera regionale che riduce i posti letto. Sinceramente mi dispiace sul piano umano ma credo che il personale paramedico che mi è parso estremamente professionale non troverà difficoltà a ricollocarsi in una nuova e magari più efficiente struttura sanitaria. Ai medici va un grosso in bocca al lupo e la notizia di avermi sbagliato la diagnosi di dimissione.
Ottimo inizio per il 2010! :-)

Patologia trattata
Riabilitazione Post Coma presso l'unità operativa B.
Punti di forza
a trovarne...
Punti deboli
Impianto elettrico delle stanze fuori normativa 46/90 e successive modificazioni.
Hanno sbagliato la mia diagnosi di dimissione.
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