Pronto Soccorso San Giovanni Addolorata Roma

 
3.9 (37)

Recensioni dei pazienti

9 recensioni con 2 stelle

37 recensioni

 
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Voto medio 
 
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Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mancato soccorso

Mio figlio di 17 anni è stato portato al p.s. il 6 novembre 2022 (primo pomeriggio) dal fratello maggiore.
Il ragazzo, durante una partita di calcio, ha ricevuto una forte ginocchiata al naso. Poiché sanguinava copiosamente e aveva mal di testa, è stato portato prima al CTO, dove gli hanno suggerito di andare al San Giovanni, poiché loro non facevano le lastre. Al San Giovanni il ragazzo non è stato proprio trattato, ma gli è stato detto che occorreva la richiesta del medico per fare la lastra!!! Ma se non era urgente non ci saremo recati al p.s., dove si sa le attese sono lunghissime.
Si commenta da sè, e non voglio aggiungere altro. Il ragazzo continua ad avere mal di testa e ogni tanto sanguina. Grazie!

Patologia trattata
Trauma facciale/ naso.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza pessima

Dopo aver chiamato il 118 per una brutta caduta tra lo spazio tra un treno e la banchina, sono arrivata nel pronto soccorso dove ho quasi faticato a farmi ascoltare. Sembrava che tutto di me li infastidisse, dalla dinamica dell'incidente (che non hanno voluto trascrivere con precisione) alla necessità di andare in bagno. Mi hanno fatto una lastra approssimativa che infatti non ha rivelato l'infrazione alla rotula, che 8 giorni dopo è stata rivelata dai raggi effettuati al CTO.
Un ortopedico mi ha guardato nella sala d'attesa interna. Ho chiesto a un'infermiera dell'eparina ed è stato come chiedere l'assurdo. Avevo i graffi procurati dalla caduta e solo dopo dimessa sono riuscita a convincerli a disinfettarmi. Dulcis in fundo, alle 24.30 mi hanno dimesso lasciandomi sulla barella impossibilitata a scendere e non mi volevano accompagnare all'ingresso per chiamare un taxi. Ho dovuto chiederlo alle forze dell'ordine, che per fortuna si trovavano là e mi hanno aiutata. Terribile esperienza. Né antitetanica, né eparina, né tantomeno me l'hanno prescritta. Mai più.

Patologia trattata
Trauma da incidente.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso

Mi sono recato al pronto soccorso direttamente dal reparto di oncologia (mi sto curando per un CARCINOMA), dove ero andato la mattina per togliete l'infusore con la chemioterapia attaccata da 7 giorni.. Sia la sera prima a casa che la mattina in ospedale, ho avuto crisi sincopali e sono svenuto, dovuto anche al fatto che quando fai la chemio non riesci nè a bere nè a mangiare bene. Sceso al pronto soccorso che non stavo in piedi, una infermiera mi ha subito fatto l'elettrocardiogramma e misurato la pressione. Dopo un'ora mi ha visto un dottoressa, mi ha fatto fare un emocromo e mi hanno poi lasciato in una corridoio pieno di gente che stava male per 11 ORE. IO HO LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE PER VIA DELLA TERAPIA, gli ho dovuto chiedere IO DI FARMI UNA FLEBO di liquidi perché stavo senza nè bere, nè mangiare, e la dottoressa si è dimostrata pure scocciata.. Per tutto il tempo ho fatto presente che stavo malissimo con la nausea. Anche mia moglie si è fatta 11 ore con me fuori al pronto soccorso ed entrambi abbiamo chiesto più volte se mi davano qualcosa, ma l'unica volta che ho rivisto la dottoressa è stata per rimproverarmi perché mia moglie l'aveva fatto chiamare dall'infermiera.
Mi hanno dimesso alle 11.00 di sera senza dirmi niente e senza darmi niente per la nausea. Dopo che mi sono arrabbiato, mi hanno sistemato al volo il Port della chemio che ho sotto pelle e sono uscito con gli esami del sangue stampati senza neanche sapere cosa mia avessi avuto e cosa ha detto l'emocromo.

Patologia trattata
Carcinoma e altre patologie, collasso e forte nausea.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Scandaloso

Mi sono recata al pronto soccorso perché sono svenuta e ho continui episodi di vomito e nausea. Anche con l'intestino sono messa maluccio, mi hanno fatto analisi del sangue e radiografie con ecografia all'addome. Dagli esami tutto ok, non hanno riscontrato nulla di particolare, benché io continuassi a sentirmi male. Ogni volta che cercavo di parlare con i medici, niente, come se non esistessi, mi hanno lasciata due giorni su una barella senza mangiare ne bere, dopodiché sono riuscita a parlare con la dottoressa di turno che mi ha detto che avrei dovuto sottopormi a una gastroscopia e che stava a me decidere se rimanere per essere poi ricoverata in Chirurgia. Io naturalmente ho accettato, anche se avrei dovuto aspettare qualche giorno visto che in reparto non c'era posto. Continuano a tenermi digiuna e senza poter nemmeno bere, faccio presente di sentirmi male e senza forze ma niente. Così decido di parlare con la dottoressa e lei tranquillamente decide di dimettermi perché secondo lei sto bene e posso andarmene. Premetto che non sono stata mai visitata, tranne che quando sono arrivata mi hanno sentito l'addome e basta. Non mi hanno dato alcuna terapia da seguire e continuo a star male.

Patologia trattata
Nausea con vomito e sincope.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

A Roma si dice "manco a li cani"

Mia mamma inviata qui dal Sandro Pertini, dove a Pasqua e Pasquetta la radiologia interventistica è chiusa.
Qui al PS per due giorni... Sala rossa con solo un infermiere molto distante da mamma. Due ore per parlare con un medico. La peggior bolgia attorno. Un girone dantesco al confronto è il paradiso.

Patologia trattata
Ulcera emorragica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Inaccettabile

A seguito di un incidente che mi ha causato un edema esteso con gonfiore rilevante alla coscia destra, molto doloroso e che mi impediva di camminare, mi hanno accompagnato al PS. Entrato alle 16.00 circa, alle 18.30 mi visita un medico che si lamentava del fatto che non mi avessero inviato dall'ortopedico. Comunque mi invia a fare una ecografia. Mi riportano al PS alle 19.15. Da quell'ora fino alle 22.30, ora in cui sono andato via, il medico ha visitato una sola persona per 10 minuti. È sacrosanto che le situazioni più gravi abbiano la precedenza. Quello che è inaccettabile è che il medico presente in più di due ore abbia visitato un solo paziente (gli ha sentito il cuore nel corridoio e basta). Giudicate voi.

Patologia trattata
A seguito di incidente, edema esteso. Versamento. Impossibilita di deambulazione.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso inefficiente

Ieri sera è giunta mia madre lamentando dolori lancinanti per rottura tendini della spalla e dopo 5 ore di attesa è stata dimessa e fatta tornare a casa per mancanza di posti letto.
Quindi non esiste più un soccorso di urgenza, soprattutto dopo che il problema è stato da voi diagnosticato con precedente screening e dopo una preospedalizzazione fatta a giugno. Da allora è ancora in lista di attesa per l'intervento, intanto il tendine ha finito di rompersi e non può assumere antidolorifici in quanto segue la terapia anticoagulante per sostituzione di valvola aortica.
Vergognatevi tutti, soprattutto la dottoressa che l'ha "visitata", le voleva fare manovre per capire cosa lamentava...: con tutta la documentazione che ha portato???
Spero non eliminiate questo mio messaggio, esiste anche il modo di acquisire più competenza, soprattutto umana, per migliorare!

Patologia trattata
Rottura tendini della spalla.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Povera sanità pubblica!!

La sera del 6 gennaio 2014 ho accompagnato mio cognato per uno stato soporoso insorto nella giornata. Pur avendo 93 anni, si tratta di un ex sportivo che ha sempre prestato molta cura per il suo stato di salute, ma per una caduta accidentale e una conseguente frattura di bacino ad inizio dicembre, la situazione è piuttosto precipitata.
Nonostante sia stato classificato come codice giallo, l'attesa nei corridoi è stata piuttosto lunga e su una sedia. Uno dei medici di turno, a cui ho mostrato mio cognato che si accasciava sulla sedia chiudendo gli occhi, ha risposto frettolosamente: "e dove lo mettiamo? sdraiato per terra? mica ce le abbiamo le barelle, e poi ci saranno 20-25 persone prima di lui"... Poco dopo è stato necessario trasportarlo d'urgenza come codice rosso nella sala d'emergenza. A quel punto la barella c'era ma... il cuscino era un suo maglione sporco del suo vomito e la coperta il mio cappotto perché.. "abbiamo finito coperte e cuscini!"... E lì è rimasto un paio d'ore perché .."non abbiamo letti". Verso mezzanotte, nudo con sopra un lenzuolino, è stato trasportato in Breve Osservazione lungo corridoi gelidi, da due portantini che provvidenzialmente indossavano calde giacche a vento.
In Breve Osservazione è stato parcheggiato "a spina di pesce" lungo il corridoio già affollato da numerosissime barelle.. "non abbiamo letti" e in barella è rimasto "brevemente" due giorni, finché nottetempo è stato trasferito in altro ospedale, senza che qualcuno dei familiari tra cui la sottoscritta medico fosse avvisato, nonostante le esplicite richieste e raccomandazioni in proposito.
Ringrazio invece la Dott.ssa Romito e la sua infermiera che sono state molto efficienti dal punto di vista professionale e molto cortesi e umane. Almeno qualcuno si salva. Per il resto, povera sanità pubblica.

Patologia trattata
Rallentamento psicomotorio, stato acidosico, recente frattura bacino.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Lo sfascio (voluto...) della sanità pubblica

Ebbene sì, la sanità pubblica è ridotta ad uno sfascio totale.
La mia è una affermazione provata proprio in questi giorni in prima persona.
Vi racconto brevemente la vicenda.
Nel mese di dicembre sono stato operato, da buon sessantenne, alla prostata presso una struttura privata, con la copertura della mia assicurazione aziendale. Tutto bene con un decorso regolare per questo tipo di intervento fino alla notte del 9 gennaio alle 3.00. Quella notte, appunto, a seguito di emorragia si è creato un grosso coagulo in vescica che impediva la minzione, con tutte le conseguenze immaginabili. Preso dal panico ho chiamato il 118 che, intervenendo in tempi rapidissimi, mi ha trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni. E qui è cominciato il calvario. In preda ai dolori, anche se sono stato visitato in tempi rapidi, sono stato sbattuto alle 5.30 su di un sedia nel corridoio con una flebo di buscopan in attesa dell'urologo, che sarebbe arrivato, udite udite, alle ore 8.00. Un calvario insopportabile lungo due ore e trenta. Ho firmato, ho chiamato un taxi e il mio urologo che ha risolto il tutto dopo neanche mezz'ora nella stessa struttura dove mi aveva operato. Ebbene sì, anche se al San Giovanni sono presenti due reparti di urologia con una cinquantina di posti letto, non c'è un urologo di guardia. Eppure in questi reparti viene praticata una urologia robotica d'avanguardia. Inammissibile sotto ogni aspetto. La ragione di questo disservizio sono i soliti sbandierati risparmi di spesa effettuati sulla pelle di noi poveri cittadini. Ma basterebbe molto poco per offrire dei servizi efficienti. Basterebbe, ad esempio, che il 118 trasportasse un paziente che necessita di cure urologiche urgenti, in una struttura ospedaliera che dispone di un servizio di guardia medica urologia h24, anziché "sbatterlo" nel primo ospedale che capita. Si potrebbe efficientare il sistema solo migliorando l'organizzatore senza aumentare le spese. Ma forse è troppo semplice?

Patologia trattata
Ritenzione urinaria - Ematuria - Coagulo vescicale successivo a TURP.
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