Ginecologia Ospedale Faenza

 
3.9 (24)

Recensioni dei pazienti

5 recensioni con 3 stelle

24 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
3.9
 
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Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Pessime esperienze

Nel mio percorso ho incontrato una ginecologa con un approccio che ritengo poco consono alla sua specializzazione. Infatti ha modi bruschi, la contraddistinguono freddezza e poca educazione. Dal punto di vista "scientifico" probabilmente è anche brava, ma per fare la ginecologa serve un po' di umanità. Qualità assente. Quindi se avete un po' di ansia in generale per esami invasivi, se avete bisogno di essere rilassate per stare sul lettino e ricevere speculum/eco trans vaginale/ visite interne, ponderate bene a chi rivolgervi.

Patologia trattata
Aborto interno.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Pessima esperienza P.S. ginecologia

Inizio gravidanza. Doppio accesso (in due giornate differenti) al PS a causa di perdite ematiche. Nessuna terapia e nessun controllo bhcg ... solo rassegnazione.. Al consultorio restano basiti, subito dopo l'inevitabile (forse).
Aggiungo che in occasione dell'ultimo accesso al pronto soccorso, mi si presenta il conto (ticket) con motivazione: "essendo in corso un aborto, la mia non era più da considerarsi una gravidanza".
A ciò seguirà, dietro segnalazione, il rimborso, unica amara "consolazione".

Patologia trattata
Aborto spontaneo.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Esperienza da dimenticare

La mia esperienza in questo reparto è da dimenticare non tanto per la competenza del ginecologo che mi ha visitata, perché molto competente nella pratica del suo lavoro, ma con dei modi di interfacciarsi, a mio parere, sbagliati, perché senza un minimo di tatto. Sono stata mandata in reparto dal medico di famiglia con impegnativa urgente per sospetta minaccia d'aborto spontaneo, quando non sapevo neanche di essere o di poter essere incinta, perché non cercata la gravidanza, quindi immaginate il mio sconvolgimento ed incredulità. Però, fidandomi dell'esperienza del mio medico di famiglia, sono corsa in reparto come indicato di fare, anche se poi fortunatamente non era un aborto. Qui ho trovato un medico che mi ha parlato con aria di sufficienza, senza un minimo di interessamento a ciò che dicevo nello spiegare bene tutti i miei sintomi, con un modo arrabbiato di spiegarmi le cose, molto più preoccupato di farmi sapere che puzzavo di fumo di sigaretta che del resto. Un po' di sensibilità nel capire il mio stato d'animo in quel momento doveva averla visto il lavoro che fa, ma nel mio caso purtroppo non è stato così. Niente da dire invece sul resto del personale di reparto con cui ho avuto a che fare, infermiere e altre operatrici gentilissime e carine nei modi.

Patologia trattata
Minaccia di aborto spontaneo.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Parto naturale a basso rischio

Ho scelto di partorire a Faenza perché, come affermato al corso pre-parto organizzato dal Consultorio faentino, lì la donna sarebbe la protagonista del proprio parto al punto da poter decidere in che posizione stare durante il travaglio e il parto medesimo. Ho fatto un parto naturale, a basso rischio. Sono arrivata in ospedale accompagnata dalla mia ostetrica privata, quando ero già alla massima dilatazione. In sala parto sono stata subito messa stesa su un lettino col tracciato come 40 anni fa! Dopo quello che era stato promesso al corso! Ma in quei momenti la partoriente non è certo in grado di mettersi a discutere su certe cose. La dott.ssa Isola ha voluto assistere a tutto il parto dall'inizio alla fine, pur non essendoci complicazioni. A un certo punto stava per procedere con un'episiotomia che la mia ostetrica privata ha impedito, a ragione, dato che ho partorito naturalmente senza farla, anche se ho spinto per quasi 3 ore (e non scherzo...!). La dott.ssa in quei frangenti mi ha pure detto: "Non stai facendo tutto quello che potresti per lei!" riferendosi a mia figlia!
Per metà del travaglio mi hanno tenuto in una sala parto, poi breve sosta sul water, seconda parte sempre lì, infine ultima parte nell'altra sala parto. Non commento.
Giunta in camera per tutto il giorno, la mia compagna di stanza ha ricevuto un flusso continuo di visitatori numerosi e rumorosi: nessuno, neppure il personale dell'ospedale entrato in stanza in quei momenti, ha osato richiamare a un poco di ordine e silenzio, invitando qualcuno ad uscire: aria irrespirabile, caldo atroce nonostante il mese, confusione continua con tanto di biberon altrui caduto sotto il mio letto, bambini appoggiati e quasi seduti al mio letto... Anche durante la pausa pranzo del primo giorno la camera era piena di visitatori della mia compagna e nessuno dell'ospedale che sia intervenuto! Anche se girano diversi carrelli delle pulizie, la mattina ho trovato il water sporco dell'alone di sangue altrui. In camera entra continuamente personale ospedaliero senza presentarsi: pertanto non sapevo mai chi fosse chi avevo davanti (infermiera, ostetrica, dottoressa...?) e spesso chiedevano le stesse cose come se ognuno ripetesse il lavoro dell'altro o non comunicassero tra loro. Poi nessuno ti spiega prima cosa dovrai fare: i vari controlli tuoi e del bambino. Ti piombano in camera e devi essere pronto a tutto!
Al momento delle dimissioni mi hanno consegnato la lettera sbagliata, di un'altra paziente: da quando l'ho comunicato a quando mi hanno consegnato la mia lettera di dimissione, sono passate circa 3 ore. Non solo. Mentre aspettavo in camera, è arrivata una signora a chiedere se mi fosse stato detto che alle 14.10 avrei dovuto avere già lasciato la stanza (in quel momento ero l'unica ricoverata in quella camera, perché la vicina di letto era stata dimessa la sera prima), così spiego la situazione, poco dopo torna e dice che posso aspettare lì, ma un istante dopo arriva un'altra signora invitandomi ad andare ad aspettare nella nursery perché in quella camera dovevano procedere con "le pulizie profonde". Così si va alla nursery e lì l'ostetrica di turno si altera un po' perché quello è un luogo adibito solo al cambio pannolino e allattamento; io le rispiego la situazione e pare comprenderla... Per togliere il disturbo a quel punto vado nella saletta d'aspetto per circa 1 ora prima di partire. Sembrerà una cosa poco grave, ma dopo un parto e 4 giorni senza dormire venire sballottati così per 3 ore, al momento delle dimissioni (quando non vedi l'ora di tornartene a casa tua!), per un errore veramente banale come consegnare la lettera di un'altra... mette a dura prova!
Faenza mi ha deluso perché il motivo per cui l'ho scelta (la donna protagonista!!) è venuto meno col mio parto a basso rischio come 40 anni fa, bloccata su un letto a pancia in su. L'errore delle dimissioni può capitare, ma non aiuta a fidarsi dell'ambiente. Temo comunque che gli altri ospedali non siano migliori. Alla fine non è l'ospedale in sé a fare la differenza, ma il personale di turno quando devi partorire. In conclusione: oggi nel caso di una gravidanza a basso rischio, se tornassi indietro partorirei a casa.

Patologia trattata
Parto naturale a basso rischio.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza assolutamente negativa

Riporto la mia esperienza. Sono stata operata all'ospedale di Faenza nel 2006 per endometriosi ovarica e cisti nel setto retto vaginale. Mi hanno fatto firmare la liberatoria per procedere con l'eventuale resezione intestinale la mattina stessa dell'intervento. L'intervento, che doveva essere semplice, è andato male e, da laparoscopia, si è trasformato in una laparotomia. Durante la laparotomia mi hanno sbeccato l'intestino e hanno chiamato i chirurghi d'urgenza (forse si poteva pre-allertare il reparto in questione vista la delicatezza dell'intervento). A quel punto ha continuato l'intervento il chirurgo e ne sono uscita dopo 8 ore con un sacchetto attaccato all'addome (stomia). Alla fine dell'intervento la ginecologia mi ha fatto trasferire in chirurgia perchè non sapevano trattare le problematiche legate alla stomia (sacchetto - e la cosa ci può anche stare). Il primario di ginecologia, che mi ha operata, è venuto una volta a vedere come procedevo con una visita lampo. Nelle visite successive, fatte privatamente, ha sempre sottovalutato i problemi che, un intervento così invasivo, ha necessariamente comportato. Per concludere, in casi di endometriosi, consiglio di lasciar perdere Faenza e di rivolgersi in un ospedale con un centro specializzato per questa patologia.

Patologia trattata
Endometriosi.
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