Ginecologia Ospedale Forlì

 
3.9 (40)

Recensioni dei pazienti

7 recensioni con 3 stelle

40 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
3.9
 
4.2  (40)
 
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Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

3 parti naturali

Ho partorito a Forlì nel 2016, nel 2019 e nel 2022, tutti e 3 parti naturali a termine.
Rispetto all'assistenza in sala parto non ho trovato accoglienza e aiuto durante il primo parto, ma sono stata lasciata sola con mio marito senza indicazioni fino a che non ho chiesto l'epidurale. È andata meglio con il secondo e terzo parto.
Quello che invece ho trovato sempre inadeguato e difficoltoso è stato il post parto. Stanze da 4 affollate, con arredi vecchi e scomodi, poca assistenza e aiuto nella gestione del neonato, di notte da sola senza nessun aiuto, mentre le urla e pianti di neonati si sentono provenire dal corridoio se non nella tua stanza, perché un'altra mamma lasciata sola non sa come attaccare al seno il bambino. Per il terzo figlio infatti ho chiesto le dimissioni anticipate, perché non vedevo l'ora di andarmene a casa e avere almeno mio marito accanto, che per via del Covid poteva stare dentro solo 1 ora al giorno, nemmeno il tempo di lavarmi e mangiare!!

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ottima la chirurgia, pessimo il ricovero

Nonostante per me non fosse vicino, sono stata consigliata dal mio medico di andare al Morgagni Pierantoni di Forlì per il mio problema, una grossa cisti ovarica benigna che poi si è rivelata avere all'interno un carcinoma maligno dell'ovaio. Grazie alla grande organizzazione dell'unità operativa di Ginecologia, diretta dal dott. Luca Savelli, e grazie anche all'organizzazione funzionale del percorso onco-ginecologico diretto dal dott. Amadori, sono potuti intervenire in tempi brevissimi sulla mia patologia, prendendola in tempo e regalandomi letteralmente una nuova vita.
Già dalla prima visita con Ecg di II livello con la dott.ssa Magnarelli, ho potuto apprezzare la professionalità e anche l'alta qualità dei mezzi diagnostici. Sono stata messa subito in lista prioritaria data l'urgenza del caso.
Nel giro di 40 giorni dalla diagnosi avevo già fatto tutto il percorso pre-operatorio e l'intervento (annessiectomia bilaterale). Sono davvero grata a tutti i medici che mi hanno visitata perché davvero non c'è stato uno/una che non abbia dimostrato gentilezza e umanità, oltre a tanta competenza! Persino entrando in sala operatoria, con tutta l'attenzione rivolta giustamente all'inizio dell'intervento, tutto lo staff ha avuto parole gentili e si è speso per sdrammatizzare la situazione. Il percorso di visite post-operatorie è stato gestito altrettanto bene, con diversi professionisti dell'equipe, ognuno per la sua specializzazione.

La degenza del terzo piano invece è tremenda, purtroppo non posso che confermare le precedenti recensioni che avevo letto prima di essere ricoverata. Ero quindi arrivata preparata a ignorare le infermiere sgarbate di cui parlano molte, ma non immaginavo una situazione così tanto deteriorata. Si tratta di un problema concreto che andrebbe risolto perché rischia di rovinare tutto il lavoro dei chirurghi. Le camere hanno i muri scrostati, infiltrazioni evidenti, muffe, pezzi che si staccano... Dalle tubature esce acqua giallo scuro, questo è grave anche se fosse solo biofilm su tubature vecchie.
La pulizia del reparto è molto carente, la sanificazione non ne parliamo proprio. Nelle camere non c'è l'aria condizionata e si soffoca dal caldo, le Oss si scocciano se le si chiama per aprire o chiudere la finestra mentre si è ancora immobilizzate a letto - neanche avessimo chiamato il primario mentre era in sala operatoria per aprirci una finestra! Grazie al cielo le prime 24 ore dopo l'intervento sono stata assistita da un paio di infermiere molto gentili, Cristina ed un'altra di cui non ricordo il nome, sono di turno insieme.
Da lì in poi invece, tutto malissimo con una ostetrica anziana che era già stata parecchio sgarbata al preoperatorio. Era sempre in coppia con una Oss anziana che ci rispondeva male per qualsiasi cosa, o semplicemente se ne andava e non la faceva. Per esempio, io alle otto del mattino ho chiesto se poteva avvisare il medico di turno che ero in attesa delle dimissioni (ben sapendo che se non ci sono urgenze preferiscono anche loro sbrigare la burocrazia e non trovarsela in coda in mezzo a mille altre cose). Sono andate a lamentarsi con la dottoressa di turno che era dalle quattro del mattino che insistevo per essere dimessa e hanno preteso che venisse a darmi una girata, con loro piantate a braccia conserte sulla porta che si godevano la scena ... Non solo non era assolutamente vero, ma sono allibita per la dottoressa abbia loro creduto così.
Come ha detto giustamente un'altra persona in un commento precedente, in questi momenti ci sarebbe bisogno di più gentilezza, o anche solo di persone che fanno il proprio lavoro con dignità e professionalità. Non ero in hotel a chiedere lo champagne ghiacciato a mezzanotte... ero appena stata operata per un cancro e stavo chiedendo gentilmente, alle 8.00 del mattino, se quando c'era un medico libero poteva dimettermi per non farmi camminare per un chilometro sotto il sole a 37 gradi (dal reparto al parcheggio in una giornata afosissima, con una cicatrice di 25 centimetri e i punti metallici!).
Un vero peccato che la degenza abbia tutti questi problemi, perché in diversi casi riesce a rovinare il lavoro dei chirurghi, che invece è ottimo.

Patologia trattata
Cancro ovaio.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Tempi di attesa visita non credibili!!!

In occasione della prima visita ginecologica abbiamo atteso un'ora e 10 minuti prima della chiamata in ambulatorio.
Oggi, dopo un'ora e 45 minuti, ancora nulla per visita pre parto cesareo!!! Ogni volta devo ritardare l'arrivo al lavoro per questi ritardi!!!

Patologia trattata
Visita ginecologica.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
4.0

La mia secondogenita

Sono stata seguita in ospedale per la mia secondogenita, che doveva nascere prima per diabete gestazionale, quindi dovevano indurmi il parto. Dopo il 3° giorno di induzione con contrazioni, ma non quelle giuste che servono per il parto, ero stanca ed esausta e chiedo all'ostetrica di poter fare l'epidurale; lei, molto gentile e paziente, ha chiamato l'anestesista che posiziona il cateterino ma, oltre ad oppiacei, non può fare altro perché non ero ancora in travaglio. Finalmente dopo qualche ora parte il travaglio e richiamiamo l'anestesista per la vera epidurale, che riposiziona il cateterino ma sbaglia e mi fora la dura madre (una delle meningi collegata al cervello). Ciò provoca una fuoriuscita di liquido e nessun effetto sui dolori, praticamente inutile l'epidurale... Ovviamente in sala parto nessuno si è preoccupato di dirmi cosa mi stesse succedendo, solo il giorno dopo (dopo il mio persistente mal di testa e la fatica a stare in piedi) mi hanno avvertita dell'errore dell'anestesista. Sono stata ricoverata per altre due settimane con mal di testa e allettata.
Ho partorito naturalmente senza alcun punto e nessuna lacerazione, quindi dovevo essere in piedi subito dopo il parto, invece ho passato due settimane nel letto senza poter alzarmi nemmeno per andare al bagno. C'era sempre mio marito a prendersi cura di me e della nostra seconda figlia, perché io non potevo nemmeno cambiare un pannolino. Hanno detto che può succedere, ma quando fai il colloquio per l'epidurale tutto questo non lo dicono. Insomma, ero tornata a Forlì perché della mia prima mi ero trovata benissimo, ma dopo questa esperienza, mia più! Le ostetriche e le ginecologhe quasi tutte gentilissime, OSS e infermiere invece le più antipatiche.
La pulizia scarseggia. E non voglio parlare dell'anestesista, perché ne avrei di cose da dire... Volevo far sapere gli errori in modo che non capitino più. Almeno spero.

Patologia trattata
Parto.
Cefalea da puntura durale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

La mia PERSONALE esperienza

La preparazione al parto cesareo (indicativamente una settimana prima) è stata molto buona e supportata dall'ostetrica dell'accettazione (davvero squisita), dal medico anestesista (molto puntuale nell'illustrare i vari procedimenti) e da una ginecologa dello staff (non particolarmente simpatica ma comunque molto pratica).
Ricovero, parto e post-partum: diversamente dall'approccio iniziale, purtroppo non posso dire di aver fatto una bella esperienza. Appena giunta in camera sono stata "bucata" in malo modo dall'infermiera di turno, poi per fortuna ne è arrivata un'altra che ha rimediato. Giungo in sala operatoria e del cesareo ricordo con piacere soltanto la figura dell'anestesista che mi ha sostenuto durante tutto l'intervento e immediatamente dopo, dal momento che sono stata male (vomito e vertigini) fino a tarda sera. Il ricovero è durato tre giorni e mezzo: ero in camera con un'altra ragazza che ha partorito sempre col cesareo. Debilitata per l'intervento, i miei seni sono stati letteralmente martoriati dalle ostetriche di turno che sopraggiungevano con eccessivo entusiasmo e con l'obiettivo unico di far attaccare il bambino sin dai primissimi istanti. Il risultato è stato che io ho vissuto male un momento tanto e troppo delicato. Latte zero e pochissimo colostro. Capezzoli "maciullati", bambino spesso piangente e piuttosto agitato (forse aveva fame?). Solo in un secondo momento (il giorno prima di tornare a casa) è arrivata la direttiva di un pediatra per nutrire il bambino con un'aggiunta di latte in polvere (che io avevo provato a chiedere alle signore ostetriche ma con nessun risultato). La filosofia è allattamento al seno punto e basta. Durante ogni presunto allattamento piangevo dal male e sudavo fino ad arrivare ad avere la febbre... ma a nessuno importava... In tutto questo la figura e il ruolo del padre non è stata per nulla valorizzata; e pensare che se mi trovavo un bambino tra le braccia un po' forse era anche merito di mio marito. Evito di commentare altre cose sgradevoli sentite e vissute sulla pelle, perché penso di avere già detto troppo. Forlì a mai più!

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Buon giudizio sull'assistenza al parto ma..

Ho partorito ad aprile 2013 nel reparto di Forlì. L’assistenza durante il travaglio è stata buona, si sono avvicendate varie ostetriche coi cambi di turno e sono state sempre carine e disponibili, per quanto lo si potesse essere con tutte le sale parto tutte occupate. I monitoraggi fetali sono stati frequenti. E’ stato un parto naturale senza particolari complicazioni, quindi non posso giudicare la gestione delle emergenze. Sono stata ricucita dal medico di turno, forse perché ho perso molto sangue. Per quanto riguarda la degenza in ospedale, ho avuto la sfortuna di capitare in una stanza con 4 letti. Dividere il bagno con altre 3 donne sanguinanti non è proprio il massimo, soprattutto perché viene pulito una sola volta al giorno. Lo stesso bagno dove si devono lavare anche i neonati al cambio. Il mio giudizio è negativo soprattutto per quello che riguarda la presenza dei bambini nella stanza con le mamme. I bambini sono li durante le pulizie della stanza, quando vengono spruzzati detergenti spray e sono li soprattutto quando la stanza si affolla di gente durante gli strettissimi orari di visita, esposti a batteri e bacilli di ogni tipo. Oltre a questo, i neonati vengono lasciati tutta la notte alle mamme che se ne devono occupare, mamme spesso stremate dalla stanchezza o proprio debilitate, come nel mio caso, visto che con la perdita di sangue ero molto debole e avevo costantemente il catetere della flebo attaccata al braccio... braccio che mi serviva per sostenere la bambina. Risultato.. notti insonni e una bella flebite al braccio perché l’ago era uscito dalla sua sede. E’ vero che le ostetriche si possono chiamare col campanello (alcune più disponibili, altre meno….) ma intervengono, ti guardano e poi se ne vanno. Il fasciatoio per il cambio è nella stanza, attaccato ad un letto dove dorme una mamma ed è inevitabile che questa venga disturbata durante la notte. Lo stato di salute delle mamme viene controllato spesso, ma i bambini dopo la prima visita alla nascita non vengono più guardati fino alla dimissione, fatta eccezione per un controllo dell’udito.
La mia bambina ha avuto l’ittero fino al mese compiuto, che ci ha creato non pochi problemi. Ittero presente anche al mattino del giorno di dimissioni, quando è stata fatta la visita. Ittero che era presente anche la sera prima di essere dimesse. Magari se l’avessero tenuta sotto la luce della lampada per una notte, il suo ittero ne avrebbe giovato ed io sarei riuscita a riposare un po’. Avere i bambini accanto in ospedale dovrebbe essere una scelta delle mamme, in base a come ci si sente. Posso capire che con i tagli ai fondi sia necessario abolire la nursery ed il personale addetto alla cura dei bambini, ma almeno dovrebbe essere data la possibilità a chi ne ha bisogno di far rimanere un parente per l’assistenza notturna come viene fatto per chi ha avuto un cesareo. Consiglio il reparto ma ci sono parecchie situazioni da migliorare.

Patologia trattata
Parto naturale a termine senza anestesia.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Dalla padella alla brace

Nel 2008 è nata la mia prima figlia con parto naturale indotto a termine; devo dire che mi sono trovata benissimo, le ostetriche erano preparate e piene di attenzione. Ma solo un anno dopo, quando è nata la mia seconda figlia, credetemi... sembrava tutto un altro reparto: ostetriche antipatiche e presuntuose (eccetto la mitica Luciana, capo ostetrica eccezionale); i dottori molto sbrigativi, poco cordiali e.. con zero voglia di lavorare..
Cosa sia accaduto non saprei, ma ora che aspetto il mio terzo figlio sicuramente non nascerà a Forlì..

Patologia trattata
Parto.
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