Ginecologia Papa Giovanni XXIII Bergamo
Recensioni dei pazienti
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Taglio cesareo Dottor Banfi
Durante la gravidanza e il parto cesareo sono stata seguita dal Dottor Banfi, grande professionista molto competente che mi ha accompagnata mostrando grande empatia ed umanità. Vorrei inoltre segnalare la grande professionalità del personale infermieristico.
Parto con epidurale
Ho partorito al Papa Giovanni nel gennaio 2013, mi sono trovata benissimo, ho avuto due ostetriche giovani a farmi partorire (prima una poi l'altra perchè c'era il cambio turno) e sono state entrambe gentilissime. Anche dopo aver partorito sono stata seguita bene e se chiamavi venivano subito. Ho trovato personale competente e l'ospedale è veramente bellissimo, anche la sala parto. Non avrei mai pensato di fare un parto così bello, tornerò qui anche per il secondo bambino. L'unica pecca l'ho trovata al pronto soccorso, dove sono andata appena arrivata perchè ho trovato una ostetrica scorbutica e maleducata che mi ha persino detto che potevo benissimo andare in un altro ospedale più vicino a dove abitavo io... Ma per il resto è andato tutto benissimo.
Consiglio vivamente questo ospedale.
Grazie alla dott.ssa Rosaschino
Un grazie alla dottoressa PAOLA ROSASCHINO per le attenzioni prestate alle mie dimissioni.
Dott. Strobelt
Il dottor Nicola Strobelt mi ha seguita in tutta la gravidanza e anche durante il cesareo e posso solo ringraziarlo per la gentilezza, l'estrema serietà e competenza che ha dimostrato in un momento anche difficile della mia vita.
Parto naturale
Sono arrivata in ospedale il 30 gennaio 2021 dopo delle piccole perdite trovate sul salva slip (avevo dpp 27/01) e mi fanno un monitoraggio (personale al monitoraggio gentile, cortese e molto attento); durante il monitoraggio perdo le acque, mi fanno la visita e decidono di mettermi in reparto perchè non ancora abbastanza dilatata. Vado in reparto e decido di farmi una bella doccia calda. Purtroppo, periodo Covid, ero in camera da sola con le mie contrazioni... Col senno di poi, in camera, con la porta chiusa, in doccia, sempre da sola, non è stato il massimo... se fossi scivolata in doccia??? Va beh, poco importa, non è successo e bene così. Dopo la doccia ho chiamato diverse volte per far sapere che avevo contrazioni forti, ma non arrivava nessuno, finchè suonando insistentemente è arrivata un'infermiera. Le ho spiegato com'erano le mie contrazioni, ma insisteva che non era il momento, finchè le ho detto DEVO SPINGERE!!! e mi ha fatta portare subito in sala parto. In sala parto ho trovato il mio angelo, l'ostetrica Ilaria Zenoni, che ancora oggi dopo quasi 2 anni penso spesso... E' stata Fantastica, ero molto spaventata nel poter trovare una persona con poca empatia e che non mi aiutasse - non si è sempre fortunate, ma io sono stata più che fortunata. Il mio bimbo è nato in nemmeno 27 minuti e sono convinta che questo sia stato GRAZIE a LEI.
Gravidanza 9° mese
Giungo alla presa in carico per la gravidanza al 9° mese (seguita in privato a Rozzano da una ginecologa meravigliosa), con un referto di probabile adenoma ipofisario o cisti nella tasca di Rathke, con pregresso sanguinamento e indicazione al cesareo (specialista Losi. Humanitas Rozzano e dottor Mortini del San Raffaele). Le dottoresse Giunta e Pola mi dicono che per procedere al cesareo devono ricoverarmi e farmi una risonanza magnetica (al nono mese di gravidanza!). Sia Losi che Mortini avevano, invece, consigliato di procedere a ulteriori indagini solo a fine allattamento. Io mi rifiuto. Non tanto per la fattibilità, ma perché entrare nel tubo al 9° mese, o farmi ricoverare, mi metteva ansia. La mia ultima risonanza era del 2019 (dicembre). Loro mi propongono cesareo per ‘paura del parto’. A quel punto mi prende una crisi di pianto.
Decido di andare a Siena. Equipe fantastica. Neurochirurgo e ginecologo decidono insieme e mi dicono che, con un pregresso sanguinamento, non si può rischiare.
A Bergamo mi sono trovata malissimo. Propormi il consulto psicologico per paura del parto, un modo per scaricare le loro responsabilità?
Ovvio che avevo paura di partorire, sfido chiunque a non averla, con la mia patologia!
Mancanza totale di empatia.
Una nota positiva invece per le ostetriche, fantastiche!
Parto naturale
Ho fatto parto naturale del 2014. Esperienza discreta, ostetriche poco disponibili (o forse ho avuto la sfortuna di essere assistita da una ostetrica poco comprensiva e poco sensibile). Dopo il parto sentivo nel corridoio del reparto nascite le operatrici sanitarie schernire le povere mamme nelle sale parto che urlavano dal dolore. Poca umanità in genere... capisco la professionalità che sia la prima cosa, ma il lato umano in un mestiere di questo tipo non deve essere sottovalutato. Prima o poi tutti potremmo diventare pazienti.
Ambulatorio gemellare
Ieri ho effettuato la mia prima visita nell'ambulatorio gemellare di Bergamo e, devo essere sincera, sono rimasta un po' male per le parole usate dalla ginecologa che mi ha visitata: signora, la sua è la gravidanza "peggiore" lo sa? - ed io: lei è sempre incoraggiante..
Fatta visita di cui non mi sono state stampate le foto, ma prese solo le misure dei feti, visto che ero reduce da una TN fatta in via privata, suppongo per questo, mi viene detto di prenotare la morfologica altrove perchè lì non c'era posto e siccome capita in estate che gli ambulatori siano chiusi perchè il personale va in ferie... Panico per me, che avevo pensato che la struttura, vista la particolarità della gravidanza (monocoriale biamniotica con una sola placenta) e vista la precedente gravidanza con feto nato con patologia, mi seguisse in tutto... così come era stato per la prima gravidanza.
Va bene, altra cosa strana: mi prescrivono le analisi, la morfologica e i vari esami (tamponi vari) su ricetta bianca; chiedo se è possibile farmi la rossa e mi dicono di no. Ma scusate.. un ambulatorio pubblico non è tenuto a fare la ricetta rossa? mi toccherà andare dal medico di base a farmela fare.
Ecco ero venuta con tutta la fiducia del mondo e ne sono uscita scoraggiata, perchè pensavo che l'ospedale pubblico cui avevo deciso di affidarmi, doveva garantirmi almeno le cose basilari affinchè potessi continuare a vivere una gravidanza gemellare serena.
Grazie per l'attenzione.
Bravi
Medici molto bravi, competenti e professionali.
Il pranzo a volte non era un granchè, ma quello che mancava soprattutto era un po' di calore umano..
Grazie comunque all'ospedale Papa Giovanni XXIII .
Sala parto da 10, degenza tra 0…
Sono il marito della puerpera. Scrivo questa recensione per confermare totalmente quanto scritto dalle recensioni più negative.
Partiamo dal meglio. In sala parto è andato tutto bene grazie alla grande professionalità ed empatia del personale, ma soprattutto dell’ostetrica Chiara Albani.
Ora le note dolenti. La degenza è stata un trauma. Ricambio continuo di personale che ogni volta dava pareri discordanti. Mia moglie è arrivata al punto di evitare di suonare il campanello per paura di rimproveri. Empatia zero. Ovviamente tutto questo salvo rare eccezioni.
Capisco l’importanza di avere la neonata vicina alla madre, ma qui è stata un’ossessione che a mio parere annulla totalmente la dignità della donna. La madre è solo un mezzo e totalmente al servizio del neonato mentre il personale sanitario fa del suo meglio per minimizzare gli sforzi. Sinceramente penso che il personale del nido abbia molto tempo libero.
Per un eventuale secondo figlio, quasi sicuramente vireremo su altre strutture.
Partorire al Papa Giovanni
Mi sono recata al Papa Giovanni per un cesareo d’urgenza.
Tutto é andato bene finché non sono stata trasferita in reparto.
Partendo dal presupposto che non avevo mai sentito pareri molto positivi sul reparto ostetricia di questo ospedale, ho deciso di recarmi qui in quanto il più comodamente raggiungibile da casa mia, nella speranza di potermi ricredere.
Non voglio fare “di tutta l’erba un fascio”, premetto che ho avuto a che fare anche con infermiere e ostetriche a modo e preparate, ma in una situazione delicata come il parto del primo figlio, TUTTE dovrebbero avere queste caratteristiche.
Potrei scrivere di mille situazioni infelici che si sono verificate durante i miei cinque giorni di degenza, ma mi soffermerò sulla più grave, che a mio parere ben descrive l’inefficienza di questo reparto: la notte dopo il cesareo sentivo davvero il bisogno di riposare e ho portato il bimbo al nido.
Le ostetriche il giorno prima si erano molto raccomandate di dare da mangiare ogni 3 ore al bimbo ritenendola quasi una terapia per lui, quindi molto tranquillamente lo lascio nelle loro mani aspettandomi che ricevesse queste “cure” così necessarie per lui.
La mattina verso le 6:30 torno al nido e vedo che il bimbo nell’arco di tutta la notte è stato nutrito solo una volta; ma non solo: trovo nella sua culla un ciuccio.
Nonostante la mia inesperienza, capisco subito che il ciuccio é stato dato per calmare un pianto di fame.
Sono tornata in camera ed effettivamente non mi sbagliavo, il mio bimbo era affamato.
Per non parlare della disorganizzazione e probabilmente della poca comunicazione tra personale: sono stata dimessa e le infermiere non ne sapevano nulla, anzi, arrivavano in camera chiedendomi il braccio per i prelievi, oppure con la minaccia “finché non fai pipì da sola non ti faccio vedere il bambino”.
Insomma, posso dire che non ricorderò questo momento speciale nel migliore dei modi.
Ottima sala parto, pessima degenza
L’assistenza ricevuta in sala parto è stata ottima: l’ostetrica Chiara Albani e la sua giovane collega sono state estremamente professionali e di supporto durante il travaglio di parto, andato nel migliore dei modi.
Purtroppo la nota di demerito va alla degenza nel reparto di ginecologia ed ostetricia, che è stata per me terribile: il personale, salvo rare eccezioni (che ringrazio), è giudicante ed intrusivo, con tendenza a sgridare le puerpere più per diletto che per necessità.
Riscontrata mancanza di empatia, oltre che grande maleducazione e modi di fare sbrigativi.
Dalla mia stanza potevo sentire molti commenti biasimevoli di alcune infermiere ed operatrici del nido. Veramente una vergogna!
Non mi sono mai sentita così a disagio in un posto in vita mia.
Inoltre nella mia lettera di dimissioni la dottoressa scrive che ho avuto aborti, ma non è vero. Sicuramente si tratta di un refuso, che dà ancora la volta la dimensione come le puerpere siano delle pratiche da evadere.
Come detto, nel reparto lavorano anche alcune operatrici volenterose e gentili, ma mi dispiace che siano solamente una minima parte del personale in forze.
Peccato, perché il blocco parto lavora veramente bene.
Ecografia morfologica 2 livello
Sono andata a fare l'ecografia di secondo livello. Mi ha visitato il dr. Stefano Comotti. È stata una esperienza pessima.
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