Istituto clinico Sant'Anna di Brescia

Esperienza allucinante. Entro in PS con tosse, con affaticamento respiratorio e febbre, nonostante due giorni di antibiotico. Ho avuto delle polmoniti interstiziali in passato, lo faccio presente. Risposta: non abbiamo l'ecografo. Non mi hanno fatto nemmeno la PCR, mi hanno solo auscultata in modo sommario.
E' stata poi fatta una lastra, per il cui referto ho atteso 3 ore. Il medico di P.S. sostiene per altro che nel Nurofen ci sia paracetamolo. Sono basita.

Avevo prenotato una prima visita con il dr. Mangili su doctolib. Era stata prenotata in regime privato.
Arrivo a Sant'Anna in accettazione e loro mi dicono, previa anche telefonata alla segreteria diretta del dottore o del reparto, che no, a loro risultava che la mia prenotazione fosse a carico del SSN. Ben venga!
Consegno la mia impegnativa e pago il ticket.
Dopo un'attesa direi accettabile, il dottore mi fa entrare in ambulatorio, a stento mi guarda in faccia mentre mi parla e la visita me la fa lo specializzando che era in ambulatorio. Nel totale, la visita dura cinque minuti, non ha risolto il mio problema e mi sono portata a casa solo arroganza e sufficienza da parte dello strutturato.
Ma non è finita qui!
Il pomeriggio vengo chiamata dell'accettazione del Sant'Anna, che mi informa che si sono sbagliati e che la visita era di fatto privata e che gli dovevo saldare la mancanza!
Chissà, se il dottore avesse saputo che era privata, se avrei ricevuto un trattamento diverso e una visita opportuna!
Non intendo comunque procedere al saldo di una visita che a malapena valeva il ticket, figuriamoci 120€! Di certo non mi vedono più.

Ho prenotato a settembre 2021 una visita cardiologica. Appuntamento per il 26 novembre. Ci sta, visita programmata.
Il 17 novembre però ricevo la telefonata con cui mi annullano l'appuntamento e lo rimandano, udite, udite... al 14 febbraio 2022.
Non commento, non mi rivolgerò più a questo istituto. Non si può prendere in giro la gente così. E' vergognoso.

Dopo 5 ore di pronto soccorso, sono stata dimessa senza una diagnosi.
Mi sono recata sabato mattina al pronto soccorso del Sant’Anna in quanto la sera prima mi sono lesionata un piede e non riuscivo a camminare. Mi hanno fatto una lastra e mi hanno fatto attendere per ben 5 ore per poi comunicarmi che non c’erano medici in tutto l’ospedale che potessero guardare la mia lastra. Mi hanno fatto tornare a casa che non camminavo senza sapere se avessi qualcosa di rotto, dicendomi di tornare il lunedì a ritirare le lastre. PAZZESCO!

Mi sfogo con questa recensione per il trattamento ricevuto da mia madre, e da me, in pronto soccorso mentre erano di turno due infermiere di non so che nazionalità. Maleducate, nessuna empatia né con i pazienti né con i familiari. Ho assistito anche ad una discussione con un infermiere dell'ambulanza che si lamentava per lo stesso motivo. Spero di non avere a che fare con loro mai più.

Non sara' la sede appropriata, ma volevo esprimere il mio malcontento riguardo il tentativo di dare una nuova organizzazione alla struttura.
Mi sto riferendo, per fortuna, soltanto a dei semplici esami di laboratorio.
Ho riscontrato una grande difficolta' ad avere delle semplici informazioni telefoniche, disservizi nella compilazione della documentazione da presentare in sala prelievi, che mi hanno causato perdita di ore lavorative ed improvvisazione da parte del personale...
In sintesi non riconosco piu' la clinica che avevo conosciuto a partire dal lontano 1995....
Il mio commento vuole essere solo propositivo, diretto a chi ha il "potere" di iniziare a cambiare rotta.

Tre ore e mezza in attesa di visita a pagamento. Secondo me la situazione non è accettabile. Prima dicono che è stato un errore di sistema e che tra 20 minuti saremo chiamati. E poi passa un'altra ora e mezza e il più bello che siamo ancora in coda. Ormai mezza giornata passata in ospedale in attesa della visita.

Ad ottobre mi reco al pronto soccorso dopo 4 giorni di febbre a 40 e fortissimi dolori addominali. Il mattino dopo vengo ricoverata in chirurgia. Due settimane di ricovero in un reparto nel quale la pulizia non sanno cosa sia; il personale è gentilissimo, tranne un paio di medici. Fatti alcuni accertamenti, non sono stati in grado di capire la causa, febbre sempre alta per non parlare dei dolori; il chirurgo addirittura non credeva all'entità degli stessi. Sottoposta ad un intervento e dopo 5 giorni dimessa, ancora mi trovavo con la febbre ed i dolori ormai insopportabili. Fortunatamente dopo una settimana ho dovuto tornare al PS di un altro ospedale, ho avuto ricovero immediato con diagnosi di una pericolosa infezione intestinale e due trombosi in corso alla vena porta e mesenterica. Ho rischiato la vita per i medici del reparto di chirurgia. Grazie!!!