Neurochirurgia Ospedale Pietra Ligure
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10 minuti di disagio
Ho la schiena malandata e sono stanca di placare i miei dolori con le medicine.
Partita da Bordighera, seguendo il consiglio del mio medico, mi sono recata al Santa Corona per sentire il parere di uno specialista, ma ahimè sono costretta a dire che è stata una scelta inutile. Il dottor Ventimiglia mi ha liquidata in meno di dieci minuti.
A me sta bene l'atteggiamento pacato e "rigido", ma non quello scostante.
Esito negativo discectomia
Il 13 luglio 2017 sono stata operata di ernia del disco L5- S1 sinistra dalla dottoressa Bernarda Cagetti. Il giorno successivo sono stata dimessa perché riuscivo a stare abbastanza in piedi (cosa che prima dell'intervento non riuscivo a fare per il forte dolore). Sin dal giorno della dimissione ho continuato ad avvertire dolore sciatico lungo tutta la gamba sinistra e nella parte alta del gluteo. Ho seguito pedissequamente le prescrizioni che mi erano state date sul comportamento post-operatorio, ma poiché il dolore non accennava a diminuire, in diverse occasioni ho segnalato il caso al chirurgo e anche al medico che mi ha visitata presso l'ambulatorio dell'Ospedale -come da prassi - un mese dopo l'operazione. Entrambi i medici mi hanno detto che il nervo, compresso e sofferente per troppi mesi dalla voluminosa ernia che mi era stata rimossa, aveva bisogno di tempo per tornare alle normali funzioni. Mi sono stati prescritti farmaci ad hoc che ho preso. A due mesi dall'intervento il dolore non accennava a diminuire. Il mio medico di base, in settembre, mi ha prescritto una nuova risonanza dalla quale è emerso che ho una nuova ernia esposta, nello stesso punto dove sono stata operata. La dottoressa Cagetti (che mi ha detto di avere, come statistica personale, una recidiva su 100 pazienti operati) mi ha proposto un nuovo intervento, ma io non me la sono sentita, dato l'esito negativo del primo.
Ora - e i tempi purtroppo sono lunghi - sono in lista d'attesa presso la Neurochirurgia di un'altra struttura ligure dove spero mi aiutino a risolvere il problema per una patologia fortemente invalidante che in questi mesi mi ha impedito di vivere e lavorare secondo i ritmi consueti.
Il quesito che mi pongo è il seguente: com'è possibile una recidiva nello stesso punto dopo aver subìto, come risulta da cartella clinica, l'ASPORTAZIONE DI DISCO INTERVERTEBRALE?
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