Auxologico Roma Buon Pastore
Recensioni dei pazienti
Filtra per malattia, intervento, sintomo
INTERVENTO AL GINOCCHIO
Ho effettuato un ciclo di circa 1 mese di riabilitazione dopo un intervento al ginocchio e devo dire la verità: mi sono trovato estremamente bene sia per la professionalità che per il rapporto avuto con le persone che mi hanno seguito. Voglio rivolgere in particolare un grande elogio alla mia fisioterapista Claudia, che è stata eccezionale.
Reparto R1
Un ringraziamento a tutto il reparto R1 per la professionalità e la cordialità con cui è stato assistito mio marito, è stata per noi come una seconda casa. Grazie ancora di tutto, vi porteremo sempre nel nostro cuore.
Reparto R1
Scrivo per ringraziare tutta l'equipe e il reparto R1 dell'ospedale Ancelle del Buon Pastore, perchè è grazie al lavoro quotidiano che svolgono con tutti i pazienti, che mia mamma (che ormai è seguita da loro da quasi un anno) è in mani sicure. Noi siamo 3 fratelli, ma per motivi lavorativi non riusciamo ad essere sempre presenti, però riusciamo a essere tranquilli grazie alla loro presenza 24 ore su 24. Per noi familiari questo reparto rappresenta una vera e propria sicurezza da tutti i punti di vista. Mia mamma è contentissima ed è la cosa importante!!!
Volevo rivolgere un ringraziamento speciale a tutti ma.. siete tantissimi, quindi colgo l'occasione per ringraziare la caposala Cinzia, sempre cordiale e disponibile, e la dottoressa Giglio, che è sempre presente con la sua professionalità in qualsiasi occasione.
GRAZIE DI CUORE REPARTO R1.
Reparto NARI: grazie
Non ci sono parole per ringraziare adeguatamente l'intero reparto NARI (ex R1) per la cura e l'attenzione rivolte a mio padre. La delicatezza con cui si relazionano con lui (che è perfettamente in grado di comprendere la propria situazione e ciò che gli accade intorno) mantenendo intatta la sua dignità, sono senza eguali. La professionalità e l'umanità sempre dimostrata dall'intero reparto, sono oltre le semplici parole. Vorremmo citarli e ringraziarli tutti uno ad uno, ma ci limitiamo ad un grande e sentito collettivo grazie che estendiamo anche a tutti coloro che hanno lavorato nel reparto e che ora hanno assegnazioni diverse.
Reparto R1
Mia madre è ricoverata per grave patologia degenerativa muscolare e nervosa nel reparto R1 dal 2015.
Per motivi di lavoro non posso andarla a trovare quanto vorrei, ma sono tranquilla perchè so che è in ottime mani.
Il personale è da 5 stelle (di più se ce ne fossero): sempre gentile, disponibile e cordiale. Costantemente attento alla comunicazione di mamma che, essendo con tracheostomia, ha enormi difficoltà nel farsi capire. Paziente di fronte alle sue innumerevoli richieste.
Vorrei nominare tutti ma come esempio cito:
Cinzia la caposala: sempre disponibile, educata, pronta a rispondere ad ogni richiesta dei famigliari e a trovare soluzioni ad eventuali problemi.
La dott.ssa Giglio, un medico unico, impagabile! Ottime capacità comunicative con i pazienti grazie alla sua immensa dolcezza accompagnata da tanta energia e ottimismo. Risponde in modo adeguato a paure, insicurezze e dubbi...segue il paziente in ogni suo bisogno con enorme senso di responsabilità.
Daniele, che non ho mai visto perdere la pazienza, mai uno sguardo fuori posto nella relazione con i pazienti che puntualmente coinvolge con la sua ironia.
Ripeto, vorrei citare tutti: fisioterapisti, personale ausiliario etc...
So quanto possa essere difficile lavorare in un reparto del genere, frustrante spesso, gratificante poco. E so anche quanto possano essere utili i feedback ricevuti dall'esterno. Per questo mi sento di ringraziare tutti loro per ciò che stanno facendo e che continueranno a fare, sia a nome mio che a nome di mia madre, Anna Maradei.
Valutazioni
Ottima struttura sotto ogni aspetto, paragonabile al Centro Nemo del Gemelli.
REPARTO NARI: UN GRAZIE SPECIALE
Complimenti a Cinzia la caposala, alla dottoressa Giglio e a tutta l'equipe infermieristica per la competenza, la professionalita' e la comprensione che quotidianamente ci vengono date.
Siete persone speciali per noi e per i nostri cari.
Grazie di cuore per tutto quello che fate, il vostro sorriso e' la miglior cura in questo percorso cosi' difficile!
Ottima esperienza
Mi chiamo Patrizia Basilici e sono la figlia della Sig.ra Silvia Bruschini, ricoverata presso questa struttura dopo la frattura del femore e da poco dimessa.
All'inizio di questa esperienza ero molto perplessa per ciò che avevo letto come giudizio della clinica ma, frequentando la struttura tutti i giorni per quasi 50 giorni, devo dire con molto stupore che per la mammina non avrei potuto scegliere di meglio.
Ringrazio con tutto il cuore tutte le maestranze del team della dott.ssa Irene Massari, grande professionista e persona ricca di umanità.
Ringrazio gli infermieri, i portantini, la caposala Valentina, le persone addette alle pulizie e soprattutto un grazie speciale al fisioterapista Riccardo che ha seguito la mamma.
Vi porterò sempre nel mio cuore per quello che avete fatto per lei.
Grazie.
OTTIMA ESPERIENZA
UN INFINITO RINGRAZIAMENTO ALLA VOSTRA PROFESSIONALITA, SERIETÀ, COMPETENZA E SENSIBILITA'.
CON INFINITA STIMA, VI SARÒ SEMPRE GRATO.
MARCO BATTAGLIA
QUESTO PER DIRVI "GRAZIE"
Questa mattina dopo circa venti giorni, Rosa, mia madre ha lasciato la struttura sanitaria; non solo è in perfetta forma fisica, ma soprattutto piena di grande positività per affrontare la sua guarigione, per la quale ci vorra' ancora del tempo, è vero, ma la cosa non la spaventa grazie agli stimoli ricevuti da tutti infermieri, fisioterapisti e lo staff tutto, nessuno escluso. Ed è per questo che voglio dirvi GRAZIE. ...Grazie per ogni vostro "Buongiorno" regalato con quel sorriso sul viso di chi ha lasciato a casa i propri pensieri ed è lì non solo per svolgere il proprio lavoro con la massima professionalità, ma pronto a regalare quanto più possibile un po di serenità, a chi per i più svariati motivi è li.
Grazie a chi è riuscito con uno sguardo a leggere, in alcuni momenti, negli occhi di mia madre quella malinconia data dalla lontananza dai propri affetti, unita al dolore, ormai compagno costante di quei giorni, ed è riuscito sempre a trovare le parole giuste, riuscendo a cancellare in un attimo quel sentimento per lasciare spazio ad un sorriso.
Grazie per la vostra pazienza cercando di "esserci sempre" allo stesso modo con tutti...
Grazie per quel "Buonanotte" prima di andare a casa alla fine di un turno spesso massacrante.
Grazie per la vostra professionalità, mai ostentata ma sempre dimostrata in tutto quello che fate.
Ho voluto dirvi questi GRAZIE perché tante, forse troppe volte, si dà per scontata questa parola come se tutto fosse dovuto, mentre così non è e non dovrebbe essere mai.
Rimarrete sempre nei nostri cuori.
Rosa, Armando, Laura, Luigi, Angela, Fabrizio, Federico, Isabella e Riccardo
Post-acuzie e lungodegenza
Voglio ringraziare veramente tutti i professionisti presenti nella struttur. Io sono stata ricoverata circa 2 mesi nel reparto di post-acuzie e lungodegenza medica. Devo ammettere che tra le tante difficoltà strutturali che avevo riscontrato anche nei pochi giorni trascorsi nei reparti degli ospedali pubblici, il trasferimento presso questa struttura è stata un vera sorpresa e e concordo pienamente con chi in precedenza dava giudizi positivi!
Voglio ringraziare tutto lo staff sanitario, il quale con grande professionalità e serietà si è fatto in quattro per farmi recuperare dalle problematiche di salute e psicologiche che il ricovero in ospedale mi avevano causato... ora a distanza di mesi sto molto meglio.
In particolare voglio ringraziare e salutare gli infermieri: Valerio Lucidi, Eliana Mucha, Graziella Luna e tutti gli altri che purtroppo non ricordo i nomi! Buon lavoro a tutti.. continuate così!
Riabilitazione per frattura bacino
Mia madre, Giannetti Liliana, è stata ricoverata per la frattura del bacino dal 29/11/2014 al 29/01/2015 al secondo piano della struttura.
Devo dire che, leggendo vari giudizi negativi, ero un po' preoccupato per il trattamento e quindi cercavo di essere presente quasi tutti i giorni.
Premetto che mia madre ha avuto altre patologie, quali fratture dei femori e protesi al ginocchio e quindi abbiamo girato altre strutture prima di questa.
Sono rimasto stupito da come è stata trattata, con professionalità e cortesia, direi anche con affetto da tutto il personale, sempre disponibile e scrupoloso verso i propri pazienti; sembrava addirittura che fossero dei parenti per loro.
Non ho mai visto una struttura come le Ancelle del Buon Pastore, così ben organizzata già da quando entri in portineria, o vai in accettazione.
Ringrazio veramente di cuore tutti, in particolare:
Il primario Dottor Capriotti Luciano
Il Dottor D'Onofrio Ferruccio
La Caposala D'Amato Serenella
Gli Infermieri;
Lucidi Valerio
Bellizzi Cinzia
Stanciu Sorin
Colarusso Cinzia
Mucha Eliana
Lorenzo Antonio
Verachi Rita
Tirabassi Anna Maria
Speziale Anna
Cirillo Patrizia
Raffi Silvia
Spezzano Caterina
Baggiarini Marcello
Angeli Luigi
Ruggieri Francesca
Con affetto, Carlo Conti.
Riabilitazione in day hospital
Un grazie veramente di cuore alle terapiste Claudia e Cristina che mi hanno seguìto con grandissima professionalità, competenza e cortesia, unendo all'aspetto professionale un lato umano che gli ha procurato non solo la mia gratitudine, ma anche la mia sincera amicizia.
Riabilitazione per operazione anca
Sono stata operata di ANCA all'ospedale CRISTO RE e dopo una settimana trasferita, per la riabilitazione, presso la struttura delle ANCELLE DEL BUON PASTORE. Porto a conoscenza tutto questo per far sapere, per il bene di altre persone, di essere stata assistita presso questa struttura in modo ECCELLENTE. Mi sono trovata in un ambiente familiare, tranquillo, pulitissimo, attrezzatissimo in tutto. Il corpo infermieri si e' sempre prodigato al massimo con gentilezza, tutti sempre disponibili e professionali. Per la riabilitazione sono stata seguita dalla dott.ssa ROMANA che, nei tempi previsti, mi ha resa piano piano indipendente. Sono uscita da questa struttura con molta serenita' e ringrazio ancora tutti i dottori la dott.ssa MESSERI, suor ELISA, il corpo infermieri ed i fisioterapisti della palestra di riabilitazione.
GRAZIE, Maria Pia Nardi
Ringraziamento dopo ricovero
Sono stata ricoverata per un mese nel reparto di riabilitazione dopo intervento di protesi al ginocchio. Mi sono trovata benissimo, gli infermieri sono stati sempre disponibili a ogni richiesta e li ringrazio tutti. Poi un grandissimo grazie va alla mia fisioterapista Giuliana, che in pochissimi giorni mi ha fatto camminare.. grazie Giuliana. Un grazie a tutto il personale.
Luciana Martinoli
Ottima assistenza
Ottima assistenza, educazione e disponibilità; medici attenti e disponibili sempre, fisioterapisti competenti. Grazie!
Riabilitazione dopo 2 protesi alle anche
Commento assolutamente positivo. Devo ringraziare tutto il personale medico e infermieristico della clinica per la professionalità e la cortesia con cui sono stato curato e assistito in due diverse occasioni di ricovero. Ma in particolare i miei più grandi ringraziamenti vanno alla "mia" fisioterapista Giuliana Martella, che è riuscita a farmi recuperare due gambe e a mettermi in condizioni di poter camminare, cosa che ormai non speravo più possibile.
RSA palazzina b per Alzheimer
Nel reparto RSA palazzina b vi è ricoverata una parente. Il servizio sanitario è molto efficiente, il personale è molto attento alle esigenze dei pazienti, suor Ani è molto gentile, la pulizia che noto è notevole. Quindi ritengo di ringraziarli tutti per la loro professionalità.
Efficienza e gentilezza
Il personale è efficiente, gentile e pieno di umanità e Suor Sheine, la caposala, è una suora piena di comprensione e di dolcezza nei confronti delle malate, sempre pronta ad aiutarle ed a spronarle, ha anche parole di conforto per i parenti.
I medici - competenti - sono sempre disponibili a dare informazioni anche in orari diversi da quello del ricevimento.
Il personale, la caposala ed i medici sono sempre presenti.
Grazie anche a nome della mia mamma.
Esperienza altamente positiva
Ringrazio dal profondo del mio cuore tutte le maestranze- medici, infermieri, portantini, addetti alle pulizie- per la loro grande umanità dimostratami. Siete e sarete sempre nel mio cuore, vi voglio molto bene. Grazie, grazie, grazie, di avermi donato il vostro affetto e le vostre amorevoli cure, spero di sentirci presto e vederci presto. Un bacio a tutti voi, Michele.
professionalità e affetto
Al personale tutto della riabilitazione e ai medici per la loro competenza, un grazie speciale.
Ringraziamenti Lungodegenza
Ringrazio tutto il personale della Lunga Degenza per il trattamento, la professionalità, la preparazione e l'umanità con cui hanno assistito mio cugino Mauro, proveniente dall'Ospedale Agostino Gemelli a seguito di un coma di tre mesi per aver contratto il COVID-19.
Arrivato in condizioni disastrose dovute al lungo periodo del coma, con piaga da decubito, è stato subito curato nel migliore di modi. Situazione che sembrava disperata e che piano piano è regredita in tempi abbastanza brevi, così da poterlo dimettere e mandare a casa per accelerare il recupero, ora quasi completo.
Non posso che elogiare i medici, tra cui il Direttore Rosati e la Dott.ssa Rossi, gli infermieri e tutto il personale che considero veri e propri angeli in divisa e ringraziandoli con tutto il cuore. Un vero esempio da seguire per altre strutture.
Lungodegenza Ancelle: esperienza positiva
Siamo la famiglia di un paziente ricoverato nel Reparto di Lungodegenza medico - riabilitativa post-acuzie e ci teniamo a raccontare la nostra esperienza. Dopo il ricovero in Ospedale di nostro padre anziano, siamo approdati qui, carichi di tensioni e paure. Gia all'accettazione siamo stati accolti da uno staff medico e paramedico eccezionale, attento alle esigenze di pazienti e parenti, una catena di montaggio eccellente.
La dott.ssa Nicolini, Responsabile del reparto, la dott.ssa Campanella, la dott.ssa Celi e la dott.ssa Rossi; medici preparati e sempre presenti e disponibili al colloquio, anche e soprattutto fuori orario.
Punti di forza, a nostro avviso: trattamento delle lesioni da decubito e riabilitazione motoria. Si utilizzano medicazioni avanzate e ad ogni paziente viene assegnato un fisioterapista dedicato, coordinato dalla dott.ssa Giuliana Martella, sempre presente e professionale.
Il paziente anziano viene osservato e trattato nella sua interezza, anche e soprattutto con il validissimo sostegno della dietista - Dott.ssa Campana, della logopedista - dott.ssa Micanti, del personale infermieristico e della determinazione della loro coordinatrice, Francesca Di Francesco.
Il Servizio Sociale nella veste della dott.ssa Rovigati é attivo tutti i giorni e volto a risolvere ogni problema, in tempi brevi.
Tutto ruota intorno al paziente: dal sorriso alla fattivita' del personale.
Pazienti anziani con problematiche diverse, ma sempre seguiti al meglio con programmi diversificati. Nostro padre è stato ricoverato circa 40 giorni, abbiamo avuto modo di confrontarci con gli altri parenti e tutti erano soddisfatti.
Leggendo i commenti scritti su internet, pensiamo che le Ancelle Francescane del Buon Pastore sia una piccola realta' che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante.
Grazie con il cuore.
Palazzina B
Palazzina B: doverosi ringraziamenti a tutti gli infermieri e OSS dell'RSA palazzina B. La loro professionalità è stata fondamentale per l'assistenza di nostra madre, ricoverata per un anno in questa struttura. Un sentito ringraziamento a: ELEONORA, MARY, VALERIA, LAURA, CINZIA e a tutto lo staff infermieristico.
Due parole permettetemi di scriverle per il dott. Tempera Enrico, medico di base sempre assente anche da presente..
Buon proseguo a tutti coloro che lavorano con il CUORE.
Davide, Anna e Alessandra Campagnaro (per la Sig.Maria Pistillo)
Ringraziamento
Due settimane fa, nostra madre C. Anna Maria è stata ricoverata presso la vostra struttura in condizioni estremamente critiche.
L'immediata attivazione di tutto lo staff medico- specialistico, dalla caposala a tutto il personale infermieristico e riabilitativo, ha fatto sì che nei giorni successivi nostra madre mostrasse segni di miglioramento.
Vogliamo ringraziare veramente di cuore il primario di Lunga Degenza, Dott.ssa Nicolini Giorgia, lo staff Medico, la caposala dello stesso reparto Di Francesco Francesca con tutto il personale infermieristico, la logopedista Katia, la fisioterapista Luana Leo, la terapista occupazionale Valentina Marri, che hanno preso in cura nostra madre con grande professionalita' e umanita'.
I Figli.
Logopedista professionale, qualificata, competente
La logopedista Katia Micanti é una professionista qualificata e competente e seria, capace di entrare in empatia con il paziente ed i suoi problemi riuscendo ad risolverli. Vorrei ringraziarla di cuore.
Esperienza Positiva
Io sono stato ricoverato presso questa struttura nel 2013 e devo dire che l'esperienza è stata più che positiva.
Il reparto era tenuto in modo più che decoroso e le mie richieste fatte a medici ed infermieri sono state sempre accolte e soddisfatte dove possibile.
Ovviamente tutto può essere migliorato, ma nel complesso il reparto e l'assistenza mi sono sembrate sopra la media di altri reparti anche ospedalieri.
Fisioterapia, puntuale ed efficace.
Pulizia ed ordine.
Pessima Organizzazione
La struttura potrebbe migliorare, credo che abbia le potenzialità per farlo, ma l'organizzazione è davvero pessima! I pazienti sono costretti ad aspettare in continuazione per essere lavati e assistiti. Ho scoperto che nel turno notturno rimane un solo infermiere (solo) per un piano di circa 25 pazienti... ASSURDO! Mio padre per fortuna è stato dimesso e la vera cura la sta facendo a casa, aveva una ferita da decubito che medicavano (i medici e la caposala) quando si ricordavano MAI CHIUSA! Per fortuna ho ingaggiato un infermiere della stessa struttura che viene a domicilio... La ferita va decisamente meglio! Comunque pessima esperienza... medici e infermieri in gamba, caposala che non si è mai capito chi fosse.. SENZA VOTO!
Per fortuna che ci sono gli infermieri...
Ricoverata mia zia nel mese di marzo 2013, per una frattura di femore e altre patologie connesse alla senilità nel reparto di lungodegenza, l'unica nota positiva va agli infermieri che, nonostante le mille difficoltà che attraversava la clinica (se non ricordo male erano in sciopero o giù di li per gli stipendi), hanno mostrato quasi tutti un'ottima assistenza alla persona e non solo alla mia povera zia. Ricordo con affetto in particolare un paio di giovani ragazzi infermieri molto competenti e umani, i quali si facevano in quattro per soddisfare i bisogni dei pazienti.
Nei precedenti ricoveri di mia zia, non avevo mai riscontrato una povertà di personale pari a quella vissuta in quel contesto.
I medici sono molto gentili, disponibili e competenti, anche se non sempre presenti.
Per quanto riguarda la caposala, confermo i pareri degli altri, molto sulle sue e non molto cortese.
Scadenti sono i servizi igienici e il tutto contornato dalle poche ore riabilitative.
Peccato... dovrebbe migliorare!
Riabilitazione post trauma cranico
Nulla da dire sulla riabilitazione e sulle cure neurologiche.
Riguardo l'accesso parenti alla struttura: non ho mai condiviso il fatto che il sabato pomeriggio e la domenica non fosse consentito far visita ai propri parenti.
Una rabbia indescrivibile!
Una sola esperienza è una goccia nel mare. La rabbia che segue ad una storia di non professionalità, è grande come il mare. Il dolore per la morte di una persona cara, la grandezza del mare la supera.
Mia nonna è stata ricoverata per circa 70 giorni in questa clinica, dopo un intervento per ricostruire una frattura del femore. 87 anni, in sovrappeso, diabetica, con problemi di circolazione alle gambe per i quali prendeva scrupolosamente medicine da anni. Caratteristiche queste che indurrebbero una certa attenzione. E invece, fisioterapia e riabilitazione minime, se non assenti in molte giornate; medicine non somministrate; pannolone cambiato dopo ore con conseguente infezione della ferita dell’operazione, nonché delle numerose piaghe formatesi per la lunga degenza a letto. Medici presenti solo al mattino, quindi chi deve lavorare e può venire in visita solo al pomeriggio non ha il diritto di parlare con nessuno. Venti giorni prima della scadenza prevista per la permanenza (60 giorni), mio padre fa domanda per cercare un’altra struttura in cui portare mia nonna, visto che la permanenza non ha dato i suoi risultati (non la pretesa di camminare, ma almeno rimettersi in piedi!). I documenti vengono PERSI!!!! Mille scuse, chiacchiere e giustificazioni.
Mia nonna viene dimessa il 3 settembre e la fretta di mandarla via e “liberare il posto” fa distrarre medici e infermieri dal fatto che non si può togliere ad una paziente il catetere 5 minuti prima di uscire, senza essersi accertati che riuscisse ad urinare correttamente e soprattutto senza essersi resi conto di UNA TROMBOFLEBITE in corso. Questa, per quello che ho avuto modo di apprendere, è una conseguenza comune della lungadegenza a letto, ma mia nonna era già molto esposta a questo tipo di patologia avendo come ho già detto problemi di circolazione che le ingrossavano le gambe, impedendole di camminare. Quindi mi chiedo: da medico con l’attenzione e la cura per il SINGOLO paziente, come è possibile non accorgersene? Dopo una sola notte a casa, mia nonna è stata portata d’urgenza in ospedale con un quadro clinico che ha fatto impallidire il personale! Insufficienza renale, insufficienza respiratoria, diabete al minimo, pressione al minimo e tutti gli organi in affanno. In quell’ospedale ha lottato con grande coraggio per 35 giorni. Venerdì ci ha lasciati dopo aver sofferto tanto.
La morte è purtroppo un evento ineludibile, e in questo caso vista l’età e i problemi di salute, ancora più probabile, ma niente mi toglierà mai dalla testa che la non curanza, la non professionalità e l’indifferenza che ha ricevuto in questa clinica, ne abbiano accelerato di molto l’arrivo, ne abbiano aumentato la sofferenza (la sua, e adesso la nostra, perché resta una rabbia e un’impotenza che è difficile da sostenere). Chi lavora in campo sanitario non dovrebbe mai dimenticare che dietro al numero del letto del paziente c’è una storia, ci sono vite, speranze e sentimenti. Ci vuole rispetto e attenzione se si vuole fare bene il lavoro che SI è SCELTO.
Niente a questo punto servirà a riportare indietro mia nonna, ma state certi che ogni volta che mi sarà possibile sconsiglierò a tutti questa clinica!
Esperienza per Esiti ischemici, pessimo giudizio
I pazienti, per di più tutti anziani, vengono lasciati a letto giorni e giorni; medici inesistenti; personale infermieristico per la maggior parte qualificato; primario non qualificabile come quello fisioterapico.
Struttura che potrebbe essere ottima se data in gestione a persone qualificate con voglia di lavorare. Esperienza da non consigliare.
Struttura pessima
Mia madre, dopo circa 60 giorni di ricovero in questa struttura, finalmente uscirà a breve.
Chiaramente uscirà in condizioni pessime rispetto alla sua entrata, avvenuta circa due mesi fa.
Mi a madre, con problemi di Alzheimer, non è stata seguita affatto dal punto di vista fisioterapico, in quanto con il suo stato psichico spesso non voleva effettuare gli esercizi di riabilitazione.
Nessuno ha mai cercato di convincerla e spingerla a fare la riabilitazione per cui, quando andava in palestra, non voleva fare gli esercizi e i fisioterapisti, guidati da un responsabile, il quale dopo un incontro avuto con mia sorella, ha detto di essere un consulente della casa di cura, la riportavano in camera.
Vi pare una cosa possibile? come a dire che un bambino non vuole mangiare e quindi lo lasciamo morire.
Ho preso la decisione di non mandare più mia madre a fare fisioterapia, in quanto inutile e perchè lei non è voluta più andare in palestra in quanto spaventata. Chiaramente non ho idea di cosa le sia mai accaduto e lei non è riuscita a spiegarmi.
Mia madre attualmente non cammina se non con il deambulatore, ma pochissimi passi e con molto dolore muscolare; questo a riprova del fatto che è stata lasciata un mese circa immobile al letto e il muscolo si è atrofizzato.
Non posso immaginare che lei non cammini più, ecco perchè mi sono mosso con le istituzioni per denunciare tutto ciò e qualcuno pagherà prima o poi.
Questa mia esperienza spero sia utile per coloro che avranno la sfortuna di essere trasferiti in questo posto, e in questo modo possano rifiutare il ricovero.
N.B. ultima nota, a mia madre è stato rubato quanto segue:
- 1 orologio da polso swatch
- 3 bottiglie di acqua la prima volta
- 1 pacco di biscotti
- 1 bottiglietta di tè
- 1 tavoletta di cioccolato
- 3 bottiglie di acqua proprio ieri 2 novembre
TUTTO QUESTO E' VERAMENTE TERRIBILE!!!
Alzheimer.
Esperienza negativa
Fisioterapia inutile, struttura pessima, da chiudere prima di subito. Altamente dannosa per i pazienti.
virus letale
Mia suocera di 84 anni, molto in gamba e vigile, si è procurata una frattura in casa e, dopo pronto soccorso, è finita in questa casa di cura... dall'assistenza insufficiente!! Insufficiente tale da non verificare i motivi che dopo 15 giorni di degenza hanno provocato l'inizio di una forte dissenteria; per 10 gg. è stata curata con normale prassi, peccato che si sia aggravata al punto da essere trasferita al pronto Soccorso dell'Aurelia Hospital GIOVEDì 10 OTTOBRE 2013, dove hanno riscontrato un virus curato con antibiotico sbagliato e ormai giunto al termine!!!!! Alle ore 23.00 è morta!!! Aveva solo una micro frattura da curare!
Non farò denuncia perchè in Italia NON CREDO NELLA GIUSTIZIA, e soprattutto non riavrò più mia suocera!
Ospedale Ancelle del Buon Pastore
Continua ad essere una struttura priva di umanità per i pazienti, ai quali tolgono anche lo dignità per il modo in cui vengono trattati (a letto sempre, con solo il pannolone spesso intriso di pipì, in quanto vengono cambiati a orari prestabiliti, per cui se uno ha necessità di essere cambiato ad orari diversi, resta immerso nei propri bisogni).
Inoltre, le risposte della capo sala sono spesso arroganti e prive di competenza, sono allibito nel vedere che certe persone di religione indossano la tunica, ma in sostanza non hanno idea di cosa sia umanità e dignità.
Ospedale Ancelle del Buon Pastore
Mia madre è ricoverata presso questa struttura dall'11 settembre per una frattura al femore, ed ha un inizio di Alzheimer. E' passato poco più di un mese e ancora è a letto, tranne le volte che riusciamo noi familiari e metterla su una sedia a rotelle.
La capo sala mi ha proibito di fare questo, in quanto ritengono che può mettere al momento solo il 30% del carico con la gamba operata. Ho effettuato un controllo al Gemelli, dove è stata operata, e sono rimasti allibiti dal fatto che mia madre non cammini ancora.
Sicuramente collabora non molto con i fisioterapisti, ma con noi familiari sicuramente di più, ma questo ci viene proibito. Non sarà forse che alla scadenza dei 60 giorni previsti di ricovero, vogliono proporci la loro RSA e per questo motivo non la fanno camminare???
Ospedale Ancelle del Buon Pastore
I pazienti sono trascurati, il personale presenta un fortissimo burn out, vi è molto assenteismo e quei pochissimi che lavorano sono sovraccaricati; le caposala sono maleducate e l'organizzazione assistenziale e lavorativa è pessima. I pazienti anziani, ma ancora autonomi, ancora possono sopravvivere, ma chi è allettato rischia molto il peggioramento della salute. Invece di chiudere gli ospedali funzionanti, si dovrebbero chiudere strutture come questa che non riescono ad offrire agli utenti un servizio di qualità, vuoi per mal utilizzo dei fondi, vuoi per incompetenza del personale che vi lavora.
Rsa residenza sanitaria assistita
Una vergogna, mai visto tanta trascuratezza. Mio padre, un uomo di 80 e passa anni che ha sì la demenza senile, ma ha anche tantissima voglia di vivere ed è ancora arzillo, lasciato a sè stesso perché non esiste assistenza adeguata. Personale che manca e quella sola persona che rimane al piano, non può certo svolgere il lavoro che invece dovrebbe essere svolto da almeno due persone. Le suore, che secondo la mia cristianità dovrebbero avere un sorriso per tutti, sono le peggiori, menefreghiste e molto maleducate. Per quanto riguarda la pulizia, dipende da chi c'è: quando è un lustro, quando una stalla. Una struttura molto bella ma tenuta molto ma molto male. Provvederemo, perché non sono la sola ad avere da ridire con chi di competenza.
POST ACUZIE RIABILITATIVO: DESOLAZIONE
La presenza delle Ancelle Francescane è solo nel nome della Casa di cura, nelle visite a mia madre non c'è stata una sola volta che io abbia visto una suora intervenire ad una richiesta di aiuto dei pazienti anziani, ci davamo da fare solo noi parenti in visita e le varie badanti private. Desolazione e tristezza per i nostri poveri genitori e parenti vecchi che, se non più autosufficienti, non sono inquadrati in nessun tipo di struttura che li possa assistere in maniera dignitosa e caritatevole, se la famiglia non è in grado di sostenere un ricovero assistito in casa o in clinica privata, che costa sui 4000 euro.
Ho attivato da 2 mesi la pratica di ricovero in RSA vicino a casa, proprio nella speranza che mia madre venga assistita più adeguatamente e dignitosamente, e che noi parenti possiamo intervenire più facilmente.
Conclusioni sui punti deboli riscontrati:
nel reparto degenza anziani c'è poco personale e quindi i pazienti sono trascurati e cercano aiuto da qualunque persona esterna sia in visita nel reparto;
l'igiene personale avviene ad orari fissi e quindi chi si sporca rimane per ore in mezzo ai propri bisogni fino al cambio previsto, a meno che non provvedano personalmente i parenti in visita;
non ci sono riscontri con i medici sulle terapie in corso, anche se richiesti;
la fisioterapia prevista per gli anziani in post acuzie riabilitativa dopo intervento al femore, non viene più fatta dopo un paio di tentativi se l'anziano, affetto da demenza senile come mia madre, non collabora attivamente, per cui il paziente entra allettato, con catetere e con pannolone e poi allettato, con catetere e pannolone viene dimesso, senza nessun progresso o recupero attuato, anzi: peggiorato nello stato confusionale;
in generale molta trascuratezza e scarsa organizzazione e disponibilità anche umana.
Demenza senile.
l'igiene personale avviene ad orari fissi e quindi chi si sporca rimane per ore in mezzo ai propri bisogni fino al cambio previsto, a meno che non provvedano personalmente i parenti in visita;
non ci sono riscontri con i medici sulle terapie in corso, anche se richiesti;
la fisioterapia prevista per gli anziani in post acuzie riabilitativa dopo intervento al femore, non viene più fatta dopo un paio di tentativi se l'anziano, affetto da demenza senile come mia madre, non collabora attivamente, per cui il paziente entra allettato, con catetere e con pannolone e poi allettato, con catetere e pannolone viene dimesso, senza nessun progresso o recupero attuato, anzi: peggiorato nello stato confusionale;
in generale molta trascuratezza e scarsa organizzazione e disponibilità anche umana.
Pessima esperienza
Mi nonna di 93 anni, dopo essere stata operata al femore presso l'ospedale Sant'Andrea di Roma, è stata trasportata in questa casa di cura per la riabilitazione.
Premesso che la struttura è vecchia e poco accogliente ma, soprattutto, gestita, da medici e infermieri poco professionali e competenti.
Dopo l'operazione mia nonna già stava seduta, mentre nei 3 giorni che è stata presso questa struttura era solo allettata e nessuno voleva farle la riabilitazione.
Per questo motivo abbiamo provveduto immediatamente a portarla via. Tutti hanno il diritto di essere assistiti, curati nel rispetto e nella dignità, ed anche se a 93 anni...!
Oggi mia nonna si trova in una struttura adeguata con già il suo programma riabilitativo!!
Scortesia e fisioterapia in orari non congrui
Mi sono recata presso il Buon Pastore per una visita breve e un saluto veloce da far fare alle nipoti del mio parente. Non ero in regola perchè ero con due minori, di cui una più piccola di 12 anni. Per questo motivo mi è stato vietato l'ingresso. Volevo fare solo un saluto, cioè in termini di tempo neanche un minuto, che non avrebbe compromesso lo stato di salute della bambina e di cui mi assumevo comunque le responsabilità di aver contravvenuto al divieto. Inoltre non potevo neanche mandare la ragazza in regola con l'età, perchè nella stanza era in corso la fisioterapia. Allora in pratica io devo rispettare tutte le prescrizioni, mentre la struttura può fare ciò che vuole riguardo all'organizzazione del proprio lavoro. Ritengo che la fisioterapia ,non essendo una cura d'urgenza, si debba programmare entro l'orario d'ingresso dei visitatori.
E' inoltre molto più terapeutico la visita di un proprio caro che tante rigidità, che sicuramente non aiutano il recupero di una persona malata che rischia pure una depressione.
Inoltre c'era cattivo odore e quindi immagino essere scarso il livello igienico.
Altri contenuti interessanti su QSalute