Policlinico Gemelli Roma

 
4.0 (211)

Recensioni dei pazienti

211 recensioni

 
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Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Analisi paziente oncologico

Mio padre, malato oncologico, lo accompagno per le analisi di routine e dalle 8.30 di oggi (27 agosto 2022), alle ore 10.30 ancora deve essere chiamato per il prelievo.Malato Oncologico!!! Deve ancora assumere tutta la terapia mattutina. Siete imbarazzanti, diritto del malato pari a zero!

Patologia trattata
Paziente oncologico sottoposto a chemio.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Endoscopia digestiva chirurgica - POEM

Intervento POEM (Miotomia endoscopica trans-orale) eseguito nell'anno 2018 purtroppo con scarsi risultati.

Patologia trattata
ACALASIA.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Oncologia

Non siamo un numero, ma siamo persone. Assistenza a paziente e famigliari del malato zero. Tempi di attesa per la terapia fuori da ogni criterio umano.
Delusa e amareggiata.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Reinfezione da Covid: mi hanno rimandata a casa

Il 15 ottobre 2021 ore 19:00 sono arrivata presso l'ospedale policlinico Gemelli. Mi hanno portato con l’ambulanza direttamente al Gemelli perché ero ancora positiva, ho avuto una ricaduta da Covid quindi di nuovo febbre, tachicardia, bruciore al petto e spasmi muscolari. Non mi hanno fatto neanche un elettrocardiogramma, solo la Tac all’addome e quindi mi hanno rimandata a casa dicendomi che, nel caso si fosse alzata la febbre, avrei dovuto prendere Tachipirina e dei fermenti lattici per l’intestino.
Dopo a casa però sono stata malissimo, febbre alta e in più da sola non sapevo come curarmi.. Prendendo troppe medicine mi è venuta una infezione batterica intestinale.
Oggi sono negativa, ma ho ancora febbre e problemi all'intestino. Non capisco con quale criterio mi abbiano dimessa, in più ho anche l’artrite reumatoide connettiva mista e il Lupus, quindi paziente a rischio.

Patologia trattata
Ricaduta da COVID-19.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Disservizi e tempi lunghissimi di attesa

Mi permetto di fare questa nota per denunciare una situazione pressochè disorganizzata e non all’altezza.
Ho prenotato una visita in Oncologia oculare alle 15.30. Arrivo al Policlinico alle 14.30 e prendo il ticket per pagare la visita privata. Premetto di avere ricevuto una mail in cui si comunicava che potevo pagare al prenoting con un totem. Provo naturalmente a cercare il totem (non segnalato) e provo a pagare, ma la procedura si bloccava e non portava a compimento l’operazione. La stessa cosa veniva segnalata agli addetti della struttura da altri utenti presenti, ma la risposta era che sapevano che non funzionava. Quindi attendo con il ticket, ma l’attesa per il numero che avevo superava ben oltre l’orario previsto per la visita. Quindi mi sono spostato al piano secondo per avvertire la dottoressa che non avevo pagato la visita per i ritardi dell’accettazione.
Questa situazione è assurda.
Organizzatevi per fare pagare la visita on line evitando inutili file e spreco di tempo.

Patologia trattata
Oculistica.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Ematologia

Escluso il sempre gentile e professionale prof. Bacigalupo (medico di tutt’altro spessore, preparazione e cortesia) il resto del team di ematologia mi ha personalmente deluso da un punto di vista professionale ma soprattutto umano.

Patologia trattata
Leucemia.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Povero Gemelli

Sono arrivata al pronto soccorso alle 16.00 circa e, nonostante non potessi poggiare il piede, non si trovava una sedia a rotelle e soprattutto non c’era nessuno. I medici ortopedici erano comodamente alle macchinette bar. Ho fatto la radiografia alle 18.00 circa e alle 20.40 mi hanno detto che dovevano fare il cambio di consegne e non mi potevano dire il risultato delle radiografie. Per spostarmi con la sedia a rotelle mi hanno aiutato altri pazienti. Il pavimento fa schifo e lo scarico del bagno non funziona.

Patologia trattata
Distorsione caviglia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Prenotazioni prestazioni Libero professionista

Chiamo il numero per prenotare una risonanza magnetica all'encefalo in regime di libera professione, quindi avrei dovuto pagare una discreta cifra. Dopo di che per ben due volte mi annullano l'appuntamento poche ore prima dicendo che il macchinario della risonanza è rotto. Ora so benissimo, perché scritto su internet, che l'ospedale, come ovvio che sia, ha più macchinari. Non credo che un centro d'eccellenza come il Gemelli possa permettersi un comportamento tale.

Patologia trattata
Cefalea.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Attesa infinita, visita rimandata!

Ospedale considerato top, ma per me esperienza pessima: 4 ore di attesa per una visita che ho dovuto poi rimandare..
Accettazione fatta alle 9:00 ed alle ore 13:00 ancora avevo 6 persone avanti. Disorganizzati!
Invece di far arrivare i pazienti tutti alle ore 8:00, non è possibile dare gli orari precisi ad ognuno??

Patologia trattata
Nessuna.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Lucciole per lanterne

Dopo tre giorni di agonia e mal di testa lancinanti, più digiuno da cibo e acqua, in un Pronto Soccorso sommerso di casi, mio padre (82 anni e pienamente autonomo fisicamente) viene ammesso a Medicina generale dove, dopo qualche giorno, si prende il clostridium; viene curato per questo batterio e per i continui mal di testa, dimagrisce a vista d'occhio, ricomincia a mangiare e bere piccoli bocconi e qualche sorso di liquido e poi viene dimesso, sulla base di un presunto miglioramento durato una settimana e un dimagrimento impressionante. Tempo 4 giorni dal ritorno a casa e si ritrova punto e daccapo, con una disfagia ancora più grave. Di nuovo a casa in netto peggioramento, il medico di famiglia lo porta di corsa in un altro ospedale, dove a fatica viene diagnosticata una neuropatia da meningite, conseguenza probabile di una otite media. Spero solo di non capitare mai al Gemelli in particolare, dove medici e infermieri si sono rivelati ai limiti dell'indifferenza, e hanno preso sottogamba la situazione, visto che potevano anche individuare prima la meningite e agire di conseguenza. Inoltre, non ci hanno dato la minima considerazione quando chiedevamo informazioni più circostanziate e cercavamo maggiore chiarezza su come procedere dopo il ricovero, in fase di convalescenza (che non c'è mai stata, visto che il peggioramento è avvenuto dopo le dimissioni). Hanno addirittura scritto sul referto di dimissioni che il "paziente è affetto da sindrome di Parkinson". Mio padre non ha mai avuto questa sindrome e non ho idea come ci siano arrivati. Non mi sentirei mai di definire questo ospedale di un livello superiore alla mediocrità. Fondamentalmente, i medici erano giovanissimi, poco disponibili a parlare e poco preparati anche di fronte a persone non completamente idiote, che capivano benissimo (come mio padre) la propria condizione. Mi auguro che altri reparti siano migliori.

Patologia trattata
Otite media con neuropatia e disfagia, nevralgie craniche.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Carcinosi peritoneale

Entrato per mia madre a dicembre 2016, che ha iniziato le chemio. Dopo le prime 5 subito il primo dubbio. Tra vari dottori c'era chi sosteneva che dovevamo aspettare la Pet di controllo, chi invece sosteneva che mia mamma si stava intossicando. La mia personale sensazione invece e' stata che il reparto fosse in sovraccarico.. Finito il ciclo di 12 chemio il risultato della Pet e' favoloso. Decidono di aspettare fino ad ottobre dove si notava una riorganizzazione del tumore. Andiamo in visita e tra le opzioni c'era la citoriduzione. Perfetto quadro clinico e benessere soddisfacenti.
Aspettiamo e finalmente il 19 dicembre 2017 preospedalizzazione. Volevamo parlare con il chirurgo, ma nulla... Poi l'influenza pare che abbia sospeso i ricoveri.. Morale di tutto, mamma non e' stata piu' chiamata per l'intervento. 9 mesi senza chemio nè intervento per un tumore peritoneale... Parlavano di fiducia loro...
Oggi, dopo che abbiamo cambiato strada, abbiamo solo una certezza: mia mamma diventera' presto un Angelo...

Patologia trattata
Carcinosi peritoneale.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Ricovero pronto soccorso 27/12 - 29/12 2017

Sono stato messo al letto n° 7, che a detta di tutti gli infermieri era il posto piu' critico per il fatto che la bocchetta del condizionatore situata direttamente sopra la testa mandava aria gelata, per cui mi sono preso una bronchite con febbre e tutt'oggi al 6 gennaio 2018 sono ancora malato; per cui, pur avendo visto le condizioni di estrema criticita' in cui lavora il personale medico ed infermieristico (che raggiunge anche l'eroismo) non è possibile mettere un malato sotto una doccia di aria gelata notte e giorno. Il 29 dicembre sono stato dimesso perchè il calcolo si era spostato, ma spontaneamente. Ora il quesito è questo: con una forte colica renale, si deve passare sempre dal pronto soccorso oppure ci si può rivolgere ad un ambulatorio urologico senza passare dal pronto soccorso?

Patologia trattata
CALCOLOSI RENALE.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso

Domenica 24.09.23. Entro alle 11.45 per abbondante perdita sangue nelle urine. Codice celeste. Alle ore 19.45 me ne vado. 8 ore di inutile attesa del nulla. Sperimentare il NULLA e lo sconforto di cittadino impotente e inerme davanti alla mala gestione di una struttura che si definisce, e viene definita, di eccellenza, è come guardare la bara del defunto Policlinico Gemelli. La solita trama da film tragicomico all’italiana: dall’infermiera del triage, che si sente la principessa sul pisello, al paziente, come sempre nella parte del burino.

Patologia trattata
Ematuria.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Servizio di prenotazioni con SSN assente

E' un'indecenza cercare da 1 mese di prenotare in questa struttura e non riuscire a parlare con un solo operatore, sia telefonando al numero delle prenotazioni tramite SSN (che si attendono 50-60 persone avanti e poi cade la linea improvvisamente dopo 1 ora al telefono), oppure online, il che significherebbe essere ricontattati... ma la telefonata non arriverà mai e se per puro caso arriva e si risponde, cade la linea. Ma c'è un altro problema! Ho provato invece a prenotare la struttura per fissare un appuntamento privatamente e guarda caso mi hanno risposto subito senza neanche farmi attendere un minimo di coda. Ma se le chiamate che arrivano con SSN sono in eccesso, perchè non spostare gli operatori che invece rispondono alle prenotazioni private? O forse il loro scopo è privatizzare tutto? Perchè io non riesco a spiegarmelo.

Patologia trattata
Colonscopia.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Paziente in TAO

Urgenza di parlare con il medico, chiamo nell'orario da loro stabilito, cioè 11:00- 13:00, ma ho passato due ore al telefono e non ha mai risposto nessuno, la registrazione degli orari è fissa.

Patologia trattata
Terapia anticoagulante.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Rinunciare alle cure?

Dopo 500 euro spesi invano, la conclusione è quella di arrendersi alla malattia e alla sua portata effettuale.
Domanda: a norma di legge il paziente cosa ha diritto di ottenere in cambio dei 300/200 € pagati per una visita?

Patologia trattata
Disturbo dell’umore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso

Ho portato mio padre 85enne al pronto soccorso (che indica soccorso immediato) su sollecito del suo medico di base. Aveva difficoltà respiratorie e non riusciva più a stare in piedi. Dopo 18 ORE di pronto soccorso, con infermiere nervose ed arroganti, che una volta mi separavano da mio padre (su sedia a rotelle non autosufficiente) mandandomi anche fuori al freddo, un'altra implorandoli, mi facevano stare con lui (questo tira e molla è andato avanti per tutte le 18 ore) senza mangiare, nè bere, nè dormire. Con le lacrime agli occhi ho pregato il primo dottore che è capitato in sala d'attesa, di visitare mio padre, dopo poco sono andata a vedere se era stato chiamato e, senza essere stata avvisata (ho dovuto chiedere a destra e a manca per sapere che fine avesse fatto) mi è stato detto che "è stato ricoverato". In realtà invece era ancora al pronto soccorso, insieme ad altri circa 120 pazienti mescolati tra uomini e donne, alcuni già lì da anche più di una settimana (me lo disse il medico che ho chiamato al numero di telefono a disposizione, per solo un'ora, per avere notizie dei propri parenti), senza essere accuditi, nè lavati, nè curati. A mio padre non hanno dato nessuna terapia. Ho potuto constatare tutto ciò con i miei occhi, dato che, durante le ore di attesa, ho dovuto accompagnare IO mio padre nel bagno all'interno, unico bagno disponibile. Quando era all'interno del pronto soccorso, mio padre tentava di comunicare con noi, ma il cellulare non prendeva, un'altra paziente lo ha aiutato facendolo chiamare con il suo telefono. Era impaurito, spaesato, perso, situazione orribile non poter comunicare con lui e aiutarlo in qualche modo.
Trasferito in altro ospedale dopo un giorno e mezzo di inferno, ho trovato mio padre molto provato da quell'esperienza, oltre che dalla malattia non ancora curata; ancora oggi a distanza di settimane lo racconta con orrore.
Devo altresì ringraziare la gentilezza dei medici e del personale del nuovo ospedale dove è stato visitato accuratamente e rimesso in piedi, ora mio padre ha ripreso a camminare.

Patologia trattata
Codice arancione per insufficienza respiratoria.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Meglio non averne bisogno

Se avete necessità di andare in questa struttura, sappiate che vi troverete in una cittadella molto buia di notte, con indicazioni visibili solo con gli abbaglianti. Non crediate di poter pagare ai totem o con altri sistemi: farete la fila in accoglienze con poco personale e, nel frattempo, come successo a me, il medico (neurologo nel mio caso) se ne è andato senza neppure accertarsi se il paziente fosse arrivato o meno.
Si può trovare di meglio.

Patologia trattata
Insonnia.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza al Gemelli per parto

Grande delusione e rammarico per l’esperienza di parto al Gemelli. Sono bravi ad investire in marketing e a vendere fumo. Promuovono l’allattamento naturale, il bonding, etc. etc. Il mio bambino appena partorito e’ stato con me pochi secondi. Nessuno mi ha detto di metterlo al seno. Me l’hanno portato via subito al Nido mentre io venivo parcheggiata in una stanza della sala parto con altre signore. Il mio letto non aveva nemmeno i comando per chiamare l’infermiera.
Ho dovuto ripetutamente pregare il personale perchè mi portasse il bambino, ma invano. Allora mi sono alzata e sono salita al nido, nonostante Il dolore per i punti e altri postumi del parto. Arrivata al nido mi fanno attendere diverso tempo prima di poter darmi una sedia (sedia di ferro nonostante fossi dolorante); anche per il bagno mi hanno mandato fuori reparto nonostante le mie condizioni. Mi portano finalmente il bambino. Chiedo la presenza di una ostetrica per l’allattamento (come promettevano sul sito e al corso pre-parto, questa una vera presa in giro). Arriva dopo vario tempo una ragazza. Mentre mi fa vedere come medicare il cordone, il bambino ha un rigurgito. Lei dice che è liquido amniotico. Ora che sono più lucida capisco che si sono permessi senza autorizzazione di usare il biberon anziché farmi allattare. Difatti non riuscivo a farlo mangiare e l’infermiera parlando con l'ostetrica disse “figuriamoci se mangia, non ci sono riuscita nemmeno io prima”). Provo grande dolore, perchè questa struttura pensavo fosse seria e organizzata e per aver perso il primo giorno di vita del mio bambino per colpa di gente così.

Patologia trattata
Parto.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Visita cardiologica senza il cardiologo

Una settimana fa prenoto visita cardiologica per mia madre ultra ottantenne. Arriviamo al Gemelli e, tra parcheggio fatto di attese e scale, arriviamo in sala hall per effettuare il pagamento alle ore 13.15. Dopo 40 minuti paghiamo la prestazione. Saliamo all'ottavo piano ed attendiamo. Attendiamo.. attendiamo.. Alle 16.40 faccio presente all'infermiere che la nostra visita era prevista alle 14.00. Ci viene risposto che purtroppo il medico non si riesce a trovare, non sanno dove possa essere finito. Ritorniamo a fare l'ennesima fila per avere il rimborso e l'unica cosa che l'addetta è stata capace di dire è stata: bè vabbè, qui succede spesso!
VERGOGNA.

Patologia trattata
Visita cardiologica.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Al telefono sono inesistenti!

Chiamare per prendere un appuntamento con un infettivologo non è per divertimento ed è vergognoso non rispondere mai. Ho anche un quantiferon positivo, oltre ad altri problemi che la gastroenterologa ha attribuito alla tubercolosi latente o ancora attiva.
Se non riesco a prendere l’appuntamento, cosa trattate? Come faccio a guarire?

Patologia trattata
QUANTIFERON TEST POSITIVO, coi problemi che comporta.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Tetraplegia conseguente intervento

Esiti di intervento di decompressione midollare nefasti. Dimissioni dove si parlava di ripresa senza fisioterapia. Dopo due mesi e mezzo di terapia presso unità spinale, mio padre é rimasto tetraplegico.
Il giorno prima dell'intervento mi chiamano per tornare a Roma a portare una risonanza cervicale che non si ritrovavano. Leggerezza, poca professionalità, mancanza di comunicazione. Per non parlare che a luglio, con 40 gradi, non c'era l'aria condizionata in stanza (il minore dei mali).

Patologia trattata
Decompressione midollare.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Papa per un giorno

Vi racconto la mia non felice esperienza al Policlinico Gemelli di Roma.
Purtroppo ho un grave problema di stenosi che mi costringe ormai a letto da diversi mesi e pertanto, dopo vari ospedali pubblici e cliniche private decido, per “rinomata professionalità”, di prenotare una visita alla neurochirurgia del blasonato Gemelli di Roma. Fissato l’appuntamento, mi viene confermata la data del 25 marzo 2022. La conosciamo la nostra Sanità e quindi quando questa data mi viene rinviata ad altro giorno per futili motivi la comprendo e me ne faccio una ragione, la mia speranza era solo essere visitato.
Finalmente arriva il giorno e ho avuto la fortuna di essere visitato dal prof. Polli, bravissimo medico che per il mio problema individuava da subito la soluzione in un intervento chirurgico. Per i tempi? Ritorniamo al problema della nostra sanità da comprendere…. mi si dice di qualche mese di attesa, oppure di andare in Sardegna dove potevo essere operato in massimo un mese e comunque in una struttura pubblica. Le mie esigenze e paure mi hanno portato comunque ad aspettate di essere operato al Gemelli, quindi di essere inserito nelle liste di attesa.
La via crucis di telefonate con la segretaria del neurochirurgo la lascio alla vostra immaginazione, ma comunque passato un po' di tempo e dietro diverse sollecitazioni, mi chiamarono e mi chiesero di fare diversi accertamenti preoperatori; cosa che feci inviando tutto dopo pochi giorni. Fremevo perché il dolore incalzava ed ormai il letto faceva parte della mia giornata.
A fine maggio mi comunicarono che l’intervento lo avrebbero fatto nella prima decade di giugno. “Fortunato?”… manco a pensarlo. Ai primi di giugno mi telefonarono comunicandomi che l’intervento era stato spostato a dopo l’estate. Rassegnato ma fiducioso (tanto in Italia funziona purtroppo così). Nel frattempo mi informo per un prestito, che pur di fare l’intervento ero disposto ad utilizzare, pur di operarmi magari e qualora possibile in intra-moenia. Provo a scrivere una email al dottore, ma nulla, nessuna risposta.
Passa il tempo e mercoledì 20 luglio 2022 ebbi una telefonata dalla segreteria del prof. Polli: “signor D’angelo, si è liberato un posto, è disponibile al ricovero per sabato 23 luglio ore 11.00 per essere operato lunedì 25?”. Una mano dal cielo, accettai incondizionatamente. Ho mobilizzato un'intera famiglia per preparare tutto. Albergo per i familiari prenotato, tampone presso una struttura pubblica (cosa non facile a Napoli), fisioterapista avvisato per il post operatorio e ferie spostate per i miei figli per starmi vicino alla degenza. Ormai tutto pronto, è fatta.
Venerdì 22 luglio alle ore 11.00, praticamente a meno di 24 ore dal ricovero, ricevo una telefonata dalla segretaria o comunque una preposta dove “candidamente” mi avvisava che l’intervento era stato spostato e che forse poteva essere "per il prossimo 2 agosto" ma che dovevo comunque attendere una nuova comunicazione.
Taccio perché la mia rabbia è tanta, taccio perché vivo in un paese dove molte cose vanno così, ma nulla mi vieta a considerare e paragonare questa mia esperienza in una giornata al circo, dove io (anzi noi pazienti) sono l’animale in gabbia e i lor signori i domatori. Trattare senza rispetto la sofferenza altrui con le giornate interminabili di dolore di un anziano siano in questo caso uno “spettacolo” di un circo chiamato sanità italiana.
Nello sconforto vado alle recensioni di questo blasonato ospedale ed effettivamente scopro ciò che non avevo letto tra le righe dei tanti. Una recensione in particolare mi colpisce: “ma devo chiamarmi – papa – per essere considerato in questo ospedale”. Effettivamente è così, senza santi non vai da nessuna parte. A rincuorarmi ancora poi sono state le ulteriori lamentele raccolte e, come ciliegina, il fatto che dove ho prenotato per i miei familiari, alla mia disdetta l’interlocutore si fa una risata esclamando: “non si preoccupi ci siamo abituati, al Gemelli funziona così, la disdetta o il rinvio all’ultimo momento è una cosa scontata e risaputa”.
“Diritto alla Sanita?’”, cancellatelo dalla costituzione, perché è solo per pochi, anzi solo per i “santi” anzi solo per il “santo padre”.
A proposito, nel pomeriggio del 2 agosto è arrivata una telefonata dal Gemelli con la quale mi chiedevano il motivo della mia assenza, senza però alcuna precedente comunicazione ufficiale, forse pensavano che avessi la “palla di vetro”.
I voti: 1 alla competenza, perché non ho avuto modo di verificarla, quindi è quasi un voto di protesta; l'1 all'assistenza, fate voi, dopo l'accaduto non potevo mettere voto migliore; il 5 alla pulizia perché effettivamente, un gran bel reparto; ai servizi 1?? fate voi, a me non hanno dato NULLA.

Patologia trattata
Stenosi spinale.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Dimessa anziana con Covid contratto in corsia.

Il 22 agosto u.s. mia madre  di anni 91 è stata trasferita dall'IDI a seguito di un infarto avuto mentre era ricoverata nella suddetta struttura. Prima del trasferimento al Policlinico Gemelli le è stato effettuato un tampone, al quale è risultata negativa.
Entrata al triage, è stata visitata dalla dottoressa La Mendola, una persona molto empatica e cordiale. Dal triage mia madre è stata ricoverata al reparto Cardiologia sub intensiva L8.

Qui comincia l'Odissea!

Proprio da quel pomeriggio  è fatto divieto  ai parenti di accedere il reparto, mi verrebbe da ridere se la situazione non fosse così drammatica e vergognosamente paradossale!
Mia madre è una donna di 91anni, terrorizzata degli ospedali (vista quest'ultima vergognosa esperienza non posso darle torto).
Comincia ad avere la demenza legata all'età che viene esacerbata dalla grossa paura e dal terrore di cui sopra, per tale motivo è ingestibile e poco collaborativa. Constatato il fatto che una coronarografia non è possibile effettuarla e che mia madre, all'improvviso (fino al giorno prima non lo era o lo era poco) è diventata lucida e presente, è in grado di firmare le dimissioni il 24 e mi consigliano di portarla via. Chiedo ai medici di darmi 2 giorni di tempo, ma il giorno dopo, ossia il giovedì 25, ho organizzato tutto per farla dimettere. Mia madre era terrorizzata e affannosamente mi pregava di portarla via perché non era accudita, poiché una circolare ribadisce  il RIDICOLO DIVIETO AI PARENTI DI ENTRARE!

Mia madre viene dimessa POSITIVA AL COVID!!!

VERGOGNA E VERGOGNA ANCORA! I medici sono spariti e mi interfaccio con un'imbarazzatissima caposala la quale più volte mi specifica che "tutto il personale è negativo"; lo ribadisce più volte tentando di propinarmi per verità assoluta ciò che affatto non è.
Ero troppo presa dal mio dispiacere  per poter rispondere ad una poveretta che era stata mandata al fronte! Mi dà le consegne un dottore anche lui imbarazzato, ma nella confusione mi sfugge qualche informazione.
Così esco da quel "Non luogo" disumano e mi dirigo a casa.

ANCORA LA VERGOGNA DEL REPARTO NON È FINITA!

L'indomani mi rendo conto che non avevo capito quando somministrare un farmaco e mi appresto a chiamate i NUMERI DI TELEFONO che hanno messo nelle istruzioni delle dimissioni (ho scritto istruzioni come negli oggetti e non lettera!): esattamente questo 0630156522 e un altro, al quale dovrebbero rispondere gli infermieri, risulta ormai inesistente! Entrambi i numeri di telefono sono gli unici recapiti scritti sul foglio delle dimissioni .. ma NESSUNO RISPONDE! ALLA VERGOGNA NON C'È FINE, perché prosegue come di seguito.

Telefono al centralino che mi inoltra la chiamata all'interno e finalmente risponde (ciliegina sulla torta) una saccente donzella che mi dice che i medici hanno da fare e non possono perdere tempo al telefono e vuole sapere come sia arrivata a chiamare l'interno. Glisso perché capisco dove vuole arrivare, ma la saputona ignorando la mia richiesta d'aiuto e pensando solo a come non essere più  disturbata, insiste, così dico la verità, commenta che il centralino la sentirà! 
Commentando sulla sua voce potente  chiude il telefono.

Adesso  mi ritrovo a casa con una madre 91 enne, senza contatti con il personale del reparto - e per carità chi li vuole più sentire - in più impossibilitata a far accedere qualsiasi medico come un cardiologo, un neurologo o un fisioterapista. Oltre il danno pure la beffa di trovarmi da sola con un'anziana ancora impaurita e che necessita di controlli.

Lungo i vostri corridoi sono stesi degli striscioni con l'immagine di Papa Giovanni II che recita : NON ABBIATE PAURA! 
Poverino è un avvertimento! Siate seri, abbiate il coraggio di scrivete sotto: Errata corrige "ABBIATE TERRORE", a meno che non paghiate profumatamente! Perché questa è la verità! 

È l'ora di non aver più paura di mostrare questa realtà e di non avere paura delle sicure ritorsioni dei camici bianchi "perché il silenzio ci rende conniventi!

Patologia trattata
INFARTO in 91 enne (ricoverata negativa al Covid, dimessa positiva).
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza da cancellare

Prenoto una visita cardiologica per mia madre 83 enne e, se pur lontano, scelgo il Gemelli che sulla carta dovrebbe essere l'eccellenza a Roma. Prenotazione confermata per Venerdì 18 Febbraio ore 14.00.
Già all'entrata in studio l'accoglienza è stata a dir poco fredda: poco incline all'ascolto con poca pazienza e poca cordialità verso una persona anziana. Qualche domanda di rito, espongo in breve i problemi legati alla pressione arteriosa di mia madre e la terapia che stava seguendo, ma l'unico interesse veramente mostratomi era di andare a fare l'integrazione della visita dell'elettrocardio (costo 60 euro). Ha poi misurato la pressione a mia madre sul braccio destro e sul maglione. Mai più.

Patologia trattata
Ipertensione arteriosa.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Servizio prenotazioni visite specialistiche

Per la prenotazione di una visita specialistica in ortopedia mi è stato dato l'orario delle 9.45 di sabato 19 febbraio 2022. Alle 12.40 ancora non venivo chiamato del medico specialista e avevo ancora persone davanti a me. Causa altri impegni, sono dovuto andare via, pur avendo pagato il ticket alle 9.00 di mattina.... Non sono capaci di organizzare un orario. Allucinante, sarebbe sufficiente assumere uno studente di liceo e dotarlo di un computer. I pazienti vengono trattati come cose o merce da spostare. Nessun cartello chiaro, nessuno che in quelle sale di attesa spieghi cosa stia accadendo. Servizio ai pazienti davvero pessimo, forse si affidano alla provvidenza anche per gestire i semplici diritti dei fruitori, tipo quello della informazione.

Patologia trattata
Visita ortopedica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Nessuna assistenza al paziente, soprattutto su persone anziane lasciate senza cibo per giorni solo per questioni burocratiche. Per parlare con un medico devi dargli la caccia per tutto il reparto e guai se riesci a trovarlo perché lui/lei è talmente impegnato da risponderti talmente male, da farti credere che non abbia ricevuto alcun tipo di educazione.
Per fare una diagnosi di frattura del femore ci hanno messo 3 giorni e prima di emettere la stessa stavano per mandare la paziente a casa con un ginocchio gonfio, che solo dopo artrocentesi è risultato pieno di liquido ematico. Dopo la diagnosi hanno messo in dimissione forzata la paziente senza operarla, e con sintomi della malattia di Parkinson dati dalla mancata somministrazione dei farmaci. Per non parlare poi del presidio Columbus, dove é stata trasferita la paziente dopo lunghe giornate, per essere precisi altri due, senza farmaci nè cibo, dove abbiamo dovuto sollecitare i medici a vedere il danno arrecato alla paziente per la mancata somministrazione dei farmaci. Nel reparto geriatrico, dove addirittura medici specializzandi o comunque con poca esperienza si sostituiscono al capo reparto con il suo benestare e mancano di rispetto a pazienti e parenti. Nessuna comunicazione, tranne il fatto che la paziente non viene operata perché nessuno si prende la responsabilità di portare in chirurgia una paziente con il morbo di Parkinson. Paziente che è stata trasferita in data odierna al centro di lunga degenza Villa Verde, dove in cartella c’é scritto che ha avuto melena. Pecca aggiuntiva? Il giorno del trasferimento sono stati avvisati i medici di una anemia che si stava indagando con ricerca di sangue nelle feci. L’unica nota positiva del presidio Columbus sono gli infermieri; la cosa peggiore è che tutti sanno e nessuno fa niente. Insomma, se questa è la sanità pubblica, che Dio ce la mandi buona!

Patologia trattata
Frattura del femore dovuta a caduta accidentale domestica, seguita da crisi acuta da mancata somministrazione dei farmaci per il Parkinson.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Odontoiatria chirurgica

Policlinico gemelli, odontostomatologia e odontoiatria chirurgica:
Fatta la prima visita con l'ausilio di un'ortopanoramica, e una tac massiccio facciale che già refertava e definiva l'inclusione di un dente del giudizio e una spaccatura di un premolare, mi viene richiesta un'ulteriore tac dental scan per l'intervento (?). Va bene, la faccio e come da indicazioni ricevute ritelefono per portarla in visione, allorchè mi viene detto che il reparto è chiuso per ferie dal 22 dicembre all'8 gennaio (struttura pubblica di chirurgia chiusa per ferie???). Va bene, chiamo dopo l'8 gennaio, mi fissano un appuntamento per l'intervento, all'arrivo mi dicono che c'è un omonimia e di dare i documenti (mi fissano un appuntamento e non hanno capito ancora chi è il paziente?). Va bene, entro e mi siedo sulla poltrona e si ha l'impressione di trovarsi nell'alternanza scuola-lavoro tre ragazze, dottori specializzandi: una che litiga per infilarsi dei guanti di lattice, una alle prese con i bottoni della poltrona non riuscendo a centrare la mia testa sul cuscino, un'altra che legge la mia scheda e mi chiede chi era il dottore che mi aveva visitato e che problema avevo.. Quindi quasi mi viene voglia di prendere la cartella e leggere se almeno c'era scritto il mio nome... ma per educazione dico che non ricordo il nome del dottore e ripeto quello che già era refertato nelle analisi che le avevo portato e aveva in mano. La vedo titubante ed insicura, mi dice che il dente incluso era in una posizione vicino il seno mascellare (certo, è incluso!!) perciò non se la sentiva di intervenire (???), e che la competenza all'estrazione sarebbe del maxillo facciale. Allorchè il dubbio mi assale di non essere nel luogo giusto e domando: "ma qui fate le estrazioni di di denti inclusi? perchè se no in prima visita e poi su appuntamento mi è stato detto di venire qui?? come faccio per andare dal maxillo?" . Titubante chiama Lei il reparto maxillo per la prassi (che io definirei di scarica barile) ma riceve risposta negativa (e vorrei vedere..), allorchè decide di inviarmi direttamente al Maxillo 1 accompagnato da una delle tre studenti. Stessa risposta, la defestrano subito fino a maxillo 4 (l'ultimo disponibile) che, costretto a vedere la tac e senza degnarmi di un'occhiata, ritorna dalla dottoressa di partenza e dopo breve colloquio ne scaturisce attenta diagnosi che si riassume così: "Visto, avevo ragione io, non c'è bisogno di intervenire, non è pericoloso; semmai se si gonfia e fa infezione, ritorna, tanto ha già tutte le radiografie eseguite".
Sbigottito ritorno a casa non sapendo cosa rispondere a mia moglie, che mi aveva mandato un messaggio per sapere se l'intervento fosse andato bene...

Patologia trattata
Inclusione di un dente del giudizio e una spaccatura di un premolare.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Pessimo trattamento

Mia mamma venne ricoverata al Gemelli perché era il meglio, così ci venne detto. Dopo aver ricevuto un pessimo trattamento da parte del medico e degli infermieri, mia mamma è deceduta. Aveva un linfoma di alto grado, così si degno' di dirci il medico dopo 30 giorni che lo cercavamo...

Patologia trattata
Protesi ginocchio e femore.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso: bocciato su tutta la linea

Attesa infinita, medico incompetente.
Alla fine uscita dopo 10 ore senza una diagnosi.

Patologia trattata
Dolori atroci invalidanti alla schiena.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Reparto Colonproctologia operato di THD

Purtroppo il medico che mi ha operato mi ha lasciato 2 ragadi, di cui una si è cronicizzata portando ad ascesso perianale e fistola. Le emorroidi di secondo grado sono peggiorate. Non è riuscito ad ascoltarmi, a capirmi, forse non ha voluto accettare il fatto che io rappresenti un suo insuccesso.

Patologia trattata
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Patologia trattata
Dearterializzazione emorroidaria e mucopessia.
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