Casa di Cura Merry House Roma

Gli ultimi due mesi sono stati per noi un periodo tristissimo, perchè sapevamo di stare per perdere il nostro caro papa'. Nel reparto del terzo piano ci siamo sentiti come se fossimo a casa nostra e questo ci ha dato più forza per affrontare tutto quello che stava accadendo.
Un ringraziamento ai dottori e un pensiero speciale a Fiorella, Fabrizia, Gabriella, Larissa, Lucy, Vincenzo e tutti gli altri per il vostro aiuto e conforto.
La nostra intenzione è quella di venire a ringraziare personalmente, appena questo grande smarrimento sarà un pò passato...
Intanto grazie di cuore a tutti per aver coccolato insieme a noi il nostro papa'.
Famiglia Amati Mario

Mio Papà di 93 anni è stato ricoverato nei vari reparti della Merry House, mi sono veramente sorpreso dell'assistenza prestata dal personale che, alta professionalità a parte, ha trattato veramente con affetto mio papà e lo ha fatto sentire come in famiglia.
Anche se il caso suo era veramente disperato, il personale medico e paramedico ha fatto quanto umanamente possibile per tentare di aiutarlo a risolvere le sue patologie.
Purtroppo la natura ha avuto il suo sopravvento e papà è mancato.
Credo sia doveroso ringraziare chi ha prestato la sua opera ben oltre le normali mansioni, mettendoci dei sentimenti, oltre alla professionalità

Volevo ringraziare tutte le splendide persone che ho incontrato presso questa struttura e che hanno accompagnato, insieme alla mia famiglia, la mia mamma verso la fine della sua malattia.
Ho conosciuto persone sensibili, stupende che mettono a disposizione ogni giorno se stesse dedicandosi alla persona morente e ai suoi familiari in maniera totale.

Ho incontrato Fabrizia e ancora adesso mi vengono le lacrime nel ricordarla attendere, oltre l'orario di lavoro, gli ultimi respiri della mia mamma per prendersi cura personalmente di lei, per stare vicino a mio fratello e me nel momento peggiore.
Fabrizia, grazie per la persona speciale che sei (per la cena che ci mettevi da parte), grazie per l'affetto che ci hai dimostrato nonostante ci conoscessimo appena.

Vorrei anche ricordare Marco, lo psicologo. Sei una persona in gamba. Hai saputo sostenere la mia famiglia aldilà di tutte le teorie che ci mettono a disposizione. Tu hai una marcia in più: sai entrare nell'animo di chi ti sta di fronte. In punta di piedi e senza invadenza hai saputo fornirci le armi per affrontare l'immenso dolore di quei momenti.

Vorrei ringraziare tutti quanti (Qualcuno di voi l'ho visto addirittura fuggire via dalla stanza, piangendo!).

La mia mamma era una persona speciale (e quale madre non lo sarebbe per la propria figlia...) la mia era unica in tutto.

Vi porto nel cuore.
Giulia

Grazie dell'assistenza prestata alla mia mamma (sig.ra Salvucci) per tutto il periodo in cui è stata ricoverata, dall'arrivo a quando purtroppo è deceduta.
Un ringraziamento a tutti medici, gli infermieri e gli assistenti del piano.
Un abbraccio particolare all'infermiera Fabrizia, al fisioterapista ed all'infermiera che era di turno la notte tra il 20 ed il 21 dicembre 2011 e di cui purtroppo non ricordo il nome.
Un abbraccio a tutti

ringrazio vivamente il personale tutto ma in particolar modo il personale del secondo piano dispari, dove mia madre è 'tornata' a vivere una discreta qualità di vita. grazie al Dott. D'aprile e al personale che a settembre 2011 era in forza nel reparto.
grazie.

Ho avuto una cara mia amica ricoverata nel primo piano della Merry House nel reparto in cui si puo' stare due mesi. La mia amica ed io siamo entrambe abbastanza su con l'età, lei ha avuto un ictus improvviso che l'ha portata ad essere inabile totalmente, non sarebbe comunque tornata a casa perchè era stata cacciata dai figli del convivente. Voglio ringraziare i medici, gli infermieri e tutto il personale per la gentilezza e voglio dire che i medici sono molto preparati e gli infermieri molto dolci. Ma il mio più grande ringraziamento va all'assistente sociale Danizia Notaro, una persona preparatissima (peccato ci sia solo due volte a settimana) che mi ha spiegato passo passo come funzionava per ricoverare la mia amica in una struttura; me lo ha spiegato con molta dolcezza e in modo così semplice, che le altre persone della Asl non mi avevano fatto capire nulla, mentre con lei sono uscita dal tunnel della burocrazia e della incompetenza. Grazie mille, grazie a questa persona che ha trovato un posto per la mia amica in una bellissima struttura con vista lago ai castelli, dove viene accudita da personale preparato ed anche io sono più tranquilla.

Sinceramente spero dal più profondo del cuore che nessuno debba più vivere una esperienza tale. Mia nonna, dopo tre giorni dalla sua entrata, aveva iniziato a delirare, cosa mai successa in casa e sinceramente la trovo molto affrettata dopo solo tre giorni trascorsi. Infermieri addetti ad assistere il paziente nello stato terminale che avranno avuto un massimo di 30 anni. Dalla camera si sentivano spesso e volentieri i loro schiamazzi e risate.
Se un paziente ha bisogno di assistenza immediata, può anche pregare il signore, in un episodio dopo venti minuti dalla chiamata del campanello, siamo dovuti andare a cercare noi l’infermiere di turno, il quale neanche si trovava sul piano. Nel chiedere spiegazioni su cosa somministrato al paziente, ogni infermiere aveva una risposta differente. Non sono mai riusciti al primo/ secondo tentativo a inserire l’ago per le flebo, così che la paziente si ritrovava a soffrire molto di questi “buchi” a vuoto e si era ritrovata ricoperta di lividi gonfi e doloranti. Infermieri tirocinanti che vengono ad assisterti da soli e non in compagnia dell’infermiere. Pulizia pessima, a volte ci è capitato di sentirci dire di dover buttare noi i piatti finita la cena.

Il titolo dovrebbe già dire tutto: il vostro servizio è pessimo!
4 medici diversi, al massimo 30enni, al mese (uno a settimana in visita di 20 minuti), ognuno con un parere e consigli diversi! 2 infermieri giornalieri che si alternano a settimana (età dai 25 ai 30 anni massimo), mandati a farsi le ossa sul campo con pazienti terminali, così come i medici di cui sopra. Abbiamo vissuto, e purtroppo stiamo ancora vivendo, questo dramma "da soli" e con la difficoltà di non riuscire a dare questi spiccioli di vita sereni a nostra madre, perché ognuno di voi, in quei 20 minuti giornalieri che ci dedicate, ci fornisce continuamente istruzioni diverse e sempre contrastanti!
Un servizio 24h su 24 che è solo ed "esclusivamente" telefonico, perché poi le iniezioni le dobbiamo fare noi che non abbiamo esperienza!
Spero di riuscire a passare ad ANTEA in queste ultime settimane!
Veramente molto, molto deluso!

una maggiore pulizia e una migliore pubblicita' ne farebbero un grosso punto di riferimento in zona, vista anche la grande competenza dei medici e la gentilezza di tutto il personale, alla luce anche dei prezzi veramente popolari e per tutti.

Struttura vecchia e inadeguata per poter svolgere un compito così delicato, personale ancor di più inadeguato e insufficiente, poco professionale e maleducato. Tengono una sola infermiera per 40 malati (praticamente tutto il reparto di RSA), ai cambi turno vi è una pessima comunicazione tra il personale, così che le terapie vengono date ai pazienti in modo errato e molto spesso se ne dimenticano. Le stanze sono claustrofobiche che a malapena entrano due letti, figuriamoci se ci possono vivere come Dio comanda due persone, se devono essere soccorse di urgenza in tempi brevi... bè lasciamo perdere. Tra i letti e la porta non ci passa nemmeno una barella! Pulizia ai livelli di un lazzaretto, le pulizie le fanno quando gli pare e per terra sempre rifiuti e residui di cibo.. I malati il più delle volte vengono abbandonati a loro stessi, spesso e volentieri ho trovato mio padre sporco e in condizioni a dir poco vergognose. Non c'è assistenza poichè il personale è inadeguato al numero di pazienti; se non fosse per i parenti, nemmeno mangerebbero.
La cosa più assurda è che quando ho provato a lamentarmi di tutto questo, sono stato trattato in modo arrogante e maleducato, mi hanno inveito contro e hanno chiamato la Polizia (cosa che avrei dovuto fare io già da parecchio tempo); il tutto dopo che uno paga profumatamente per ricevere questo tipo di servizio... Dopo tre mesi di questa agonia sto pensando seriamente di trasferire mio padre (non completamente autosufficiente, malato di Parkinson e con encefalopatia multinfartuale) in una struttura più adeguata e con gente più umana.

Tutte queste belle recensioni personalmente le trovo poco credibili.
L'assistenza della maggior parte degli infermieri è a dir poco scarsa (a parte 2 o 3 eccezioni); un ricambio continuo di personale a volte maldestro con i malati; un dottore che non vedi mai; pulizia inesistente (mio padre è stato ricoverato per venti giorni e non hanno mai lavato per terra). Ti chiedono di portarti le medicine da casa altrimenti non possono seguire le cure.
Mio padre è morto per scompenso cardiaco, ma non era malato di cuore.. A detta di chi ha avuto una persona cara ricoverata in questa struttura, è un posto inefficiente e inadatto a svolgere un lavoro cosi' delicato.

PERCHE' C'E' POCA ASSISTENZA???
SECONDO ME POTREBBE ESSERE UNA STRUTTURA CHE PUO' AIUTARE MOLTO IL GRASSI, MA CI VORREBBERO PIU' ASSISTENZA E PIU' INFERMIERI QUALIFICATI.
INOLTRE NON E' POSSSIBILE CHE IN UN OSPEDALE NON CI SIA UN POSTO DOVE PREGARE COME UNA CHIESA. GRAZIE.

In questa struttura la riabilitazione è stata praticamente inesistente, così come la pulizia generale..
Letti, comodini ed armadi sono vecchi e sporchi; pulizia nelle stanze pochissima; assistenza quasi inesistente; pasti piuttosto sgradevoli.
La mia esperienza non è stata affatto positiva.

dopo tanto tempo desidero sottolinere le ottime cure prestate al paziente dai medici, sempre molto presenti, competenti e cordiali.
Ma vorrei anche segnalare la maleducazione di una del personale di nome S.: la sua arroganza è a parer mio fuori dal normale per una che decide di voler fare questo mestiere.. Purtroppo basta una sola persona per rovinare un ambiente sereno e tranquillo, nonchè professionale.