Casa di Cura Salus di Ferrara
Recensioni dei pazienti
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Non consiglio la struttura
La mia dolce nonna di 91 anni, mancata ieri 28 settembre 2012, è stata portata dall'ospedale di Cona presso la Salus, dove è rimasta per qualche mese. E' entrata che ancora sorrideva, parlava, benchè fosse molto dolorante vista la patologia e l'età, ed è uscita da questa struttura lunedi scorso e ieri è mancata. Aveva varie piaghe e c'era da litigare per farla disinfettare e, tutte le volte che la cambiavano davvero sgraziatamente, le facevano uscire le flebo dalle vene. E la mia nonna veniva cambiata perchè noi nipoti e figli eravamo sempre lì vigili e attenti, mentre negli altri letti c'erano anziani soli che non venivano puliti e, oltre a questo, nessuno li aiutava a mangiare. Addirittura vengono cambiati il meno possibile e adottano la tecnica di mettere 2 pannoloni, e con quelli vanno avanti giorni e giorni... Ma avete una vaga idea di cosa succede? piaghe di quarto grado non disinfettate che provocano dolori atroci, tutto questo è pazzesco. Mia nonna è uscita con le gambe, piedi e coccige ridotti in condizioni vergognose; loro sostenevano che dovevano disinfettarla ogni 3 giorni, noi andavamo ad aprire ogni giorno le garze per controllare e non vi dico l'odore di putrefazione e come peggioravano giorno per giorno. In sintesi, non ho visto umanità, senso del dovere, dolcezza, professionalità, fatta eccezione per 3 infermieri, punto.
Mia nonna era al primo piano.
Infermiere giovani e gentili, alcune un po meno
SIA LA SALUS CHE LA QUISISANA SONO STRUTTURE CHE DOVREBBERO ESSERE RISTUDIATE SU CRITERI SANITARI E FINANZIARI DIFFERENTI, PIU' FLESSIBILI, MODERNI, CONVENZIONI DA MODIFICARE A VANTAGGIO DEI PAZIENTI MENO ABBIENTI, SPECIALMENTE ORA CHE L'OSPEDALE PRINCIPALE E' STATO SPOSTATO NELLE PALUDI. A FERRARA C'E' INDUBBIAMENTE UN FUTURO PER CLINICHE/POLIAMBULATORI PRIVATI CHE OPERINO PER IL PAZIENTE E NON SUL SUO PORTAFOGLI, CON PERSONALE SPECIALIZZATO SIA NELLE DIVERSE PATOLOGIE MEDICHE, CHE SUI DISTURBI TIPICI, ANCHE E SOPRATTUTTO PSICOLOGICI, DELLA TERZA ETA'.
C'E' ANCORA MOLTO, MOLTISSIMO DA FARE..: SPERIAMO BENE!
Non ci sono parole
I MEI COMMENTI SONO POCHI, DATE LE MIE ESPERIENZE PERSONALI: HO AVUTO QUI SIA MIA NONNA, DATA PER SPACCIATA E SUCCESSIVAMENTE SALVATA DA UN MEDICO IN LIBERA PROFESSIONE FUORI DALLA STRUTTURA, CHE SUCCESSIVAMENTE MIO NONNO, DECEDUTO IN QUESTA STRUTTURA SENZA UNA DIAGNOSI "CONFERMATA"!
Lamentela
Non ho parole di come vengono trattate le persone anziane in questa casa di cura. proprio oggi mi sono recata al primo piano dov'è ricoverato mio padre, che aveva ancora nel braccio la flebo finita da almeno un paio d'ore; di fronte al suo letto, un altro anziano aveva freddo ed era fuori dal letto completamente nudo, a parte il pannolone ed una magliettina; avendo chiamato io le infermiere mi son sentita dire che avrebbero chiamato a loro volta le infermiere (ma loro chi sono allora???) e non hanno neppure messo un panno sopra l'anziano signore!!!
Lungodegenza
Mio padre viene ricoverato in questo reparto con paralisi destra e afasia. Attrezzature obsolete, personale scortese e assente. Se un paziente suona il campanello per assistenza, passano minuti e minuti prima che qualcuno si degni di andare a vedere di cosa ha bisogno. 2 OSS (spesso stagisti senza esperienza) per 25 pazienti per la maggior parte disabili e non autosufficienti. Portano i pasti e nessuno aiuta le persone non autosufficienti a mangiare e non si degnano neanche di mettere la dentiera a chi ne ha bisogno (dura mangiare una bistecca senza dentiera). Personale che indossa mascherina chirurgica anzichè FFp2 (?). Aria condizionata accesa solo quando ne hanno voglia e piuttosto accendono i ventilatori. Spesso nessun controllo di temperatura e green pass per accesso visitatori (tutto documentato). Fisioterapia (per così dire) fatta lungo il corridoio senza attrezzatura idonea e con pazienti costretti in camicione e con pannolone in bella vista (si fa troppa fatica a vestirli).
Ritengo davvero vergognoso che nel 2022 ci siano ancora situazioni simili.
Non ci andrò mai più
Premetto che non sto valutando l'operato del chirurgo ma, operata in day hospital al secondo piano, ho vissuto un'esperienza veramente pessima. A parte il fatto che la struttura è vecchia e fatiscente, le infermiere alcune gentili altre meno, comunque generalmente distratte e svogliate. Ma l'aspetto più eclatante è la disorganizzazione totale. Altra cosa che mi ha lasciata senza parole è la sala operatoria: sembrava di essere al mercato, gente che urlava e che si parlava da una stanza all'altra, una che mangiava, una che chattava col cellulare in mano e infine, disordine ovunque. Ho dovuto mio malgrado assistere al mio intervento da sveglia perché non mi hanno addormentata come era stato concordato con l'anestesista, ma solo sedata, e nell'iniettarmi il valium in vena non l'ha fatto lentamente, ma con un gesto repentino, tanto che ho perso i sensi nel giro di un secondo per poi riprendermi dopo pochi minuti e restare vigile per il resto dell'intervento. Non erano questi gli accordi. Consiglierei a chi lavora qui di farsi un giro ad esempio alla casa di cura di Abano.
Giudizio sulla struttura Salus
Pessima esperienza: disorganizzazione e menefreghismo da parte dello staff; caposala delle infermiere non disponibile; non intervengono in caso di chiamata se non dopo dopo tanti solleciti; il dottore poco disponibile.
Poi date uno sguardo al terrazzo.. e vedrete un tappeto di mozziconi di sigarette.
STRUTTURA PESSIMA
Gli infermieri della lunga degenza sono scortesi e rispondono pure male se uno gli fa una domanda. Ma quello che è peggio è che trattano dei poveri anziani, fra i quali mio padre ammalato grave, malissimo! Non passano a controllare, dicono che gli danno da mangiare e non lo fanno, sbuffano quando i pazienti suonano. Quelli della lunga degenza sono malati terminali che meritano pari dignità di ogni altro ammalato, anche di più viste le condizioni. Se gli infermieri della Salus non se la sentono, possono sempre cambiare mestiere! Nessuno li obbliga! Nel letto a fianco a mio padre c'è un anziano che spesso si lamenta che ha sete. Più di una volta sono andata dalle infermiere a chiedere di dargli da bere, ma non si è mai visto nessuno. Ho chiesto se potevo farlo io, ma loro mi hanno detto di no perché ha difficoltà a mandare giù acqua e cibo e che ci dovevano pensare loro. Ma allora che lo facciano, no? Altrimenti per cosa vengono pagati???
Lungodegenza
Il mio commento si riferisce alla lungodegenza del 1° piano.
La struttura è sporca e il personale sia medico che infermieristico non è all'altezza, soprattutto le infermiere più anziane, menefreghiste e maleducate. Parlando con medici che conoscono il posto, mi avevano messo in guardia, ma non credevo che il livello qualitativo fosse così basso come ho appurato di persona.
Degradante
Il degrado riscontrato alla clinica Salus è inaccettabile: sporcizia nelle camere dei pazienti, bagni e superfici sporche, formiche comprese. Le attrezzature di servizio per i pazienti sono obsolete. Il personale è una delle note più dolenti: per la maggior parte di esso si può dire sia assente e, se presente, è scortese, maleducato e svogliato. Il personale medico è come quello che si trova in ospedale, sbrigativo ed arrogante.
Questo dovrebbe essere un ambiente accogliente e di assistenza verso malati a cui va riconosciuta sempre dignità e rispetto.
Non ci sono parole
Non ho parole. Non capisco come nel 2015 una struttura come questa possa essere ancora aperta. Il personale è maleducato e senza un minimo di comprensione verso parenti di malati terminali, che già stanno vivendo un dramma e devono affrontare anche questa esperienza terrificante. Mio padre, malato terminale, è stato ricoverato per una decina di giorni. Ha metastasi nel cervello e quindi è in uno stato confusionale. È stato sempre legato quando noi non eravamo presenti, cosa che probabilmente ha mandato ancora piú in confusione il papà. Probabilmente per una situazione di comodo, visto che quando c'eravamo noi presenti era tranquillo e noi lo tenevamo slegato (mia madre stava anche 3/4 ore), nessuno veniva a controllare o chiedere almeno se fosse tutto ok. Si lamentavano tutti i giorni perchè il papà, dicevano loro, alla notte faceva il disastro, cosa che noi non possiamo sapere visto che non ci permettevano di restare fuori dagli orari di visita. Inoltre era stato messo in stanza con due persone in coma a cui sicuramente non avremmo potuto chiedere. Tutto il giorno era tenuto legato (dalle 9.00 di mattina alle 9.00 di sera) su una poltroncina senza poter appoggiare neanche la testa, quindi non poteva riposare per tutta la giornata. Quando ci siamo lamentati di questo, ci è stato risposto che se lo avessero messo a letto avrebbe fatto confusione e poi una volta messo a letto non lo avrebbero certo rialzato fino al giorno dopo. Non voglio parlare dei lividi ai polsi, praticamente a sangue, e mi fermo qui perchè è meglio. Non vado a parlare dell'igiene, sempre perché è meglio. Comunque adesso per fortuna papà è in un'altra struttura molto qualificata, sta meglio, non è mai stato legato ed è tranquillo: sembra un'altra persona. Spero di non ripetere una esperienza del genere, e spero siano presi provvedimenti per questa struttura.
Parere
Punto debole: il lato umano che non c'è. Il paziente non è un sofferente, ma appare piuttosto un nome in una lista. Nonostante la competenza, devo dire: mai più!
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