Centro Clinico Morgagni di Catania

Sono stata operata alla mano il 17 Gennaio c.a. e non posso che dire grazie a tutto il personale del D.H., alla cortesia dell'infermieri dell'accoglienza e al personale della sala operatoria... e sopratutto al Dott. Spata.

Il 12 febbraio 2019 ho subìto con grande successo un intervento (per ADENOMA IPOFISARIO NON FUNZIONANTE PARZIALMENTE COLLIQUATO) dal Dott. Corrado D'Arrigo. Fin dalla prima visita il dottor D'Arrigo mi ha ispirato fiducia e tranquillizzato; con professionalità e bravura mi ha spiegato tutto il percorso che dovevo affrontare e, ripeto, con la sua gentilezza e la sua UMANITA' mi ha fatto arrivare al giorno dell'intervento tranquillo e fiducioso, ed infatti è andato tutto per il meglio.
Ringrazio tutto il personale, a partire dall'accoglienza, alla cortesia degli infermieri, al personale della sala operatoria.

Le pulizie della camera sono fatte con uno straccio raccogli polvere, gli angoli sono contornati di nero come i corridoi e le scale, è visibile a occhio nudo il tartaro di sporcizia, i vetri, sulle barre dei letti degenti sono visibili le ditate, pulizie ridotte al minimo e pessime, con personale frettoloso e insoddisfatto. Non ho mai visto uno straccio con acqua e disinfettante per tutto il tempo di degenza. Il personale infermieristico l'ho trovato maldestro, inesperto, troppo giovane e non affiancato da esperti.
I medici: bravi ma evasivi, stanchi, stressati, poco presenti.

Ieri 8 gennaio è passato un anno esatto che ho perso la mia cara mamma.
Operata per una frattura della spalla, in clinica si è presa prima il Covid, poi un'infezione nosocomiale che l'hanno portato a 3 mesi di sofferenza.
Non è tutto oro ciò che luccica. Prediligete gli ospedali pubblici.

Ho effettuato una gastroscopia, dopo aver pagato 180 euro.
Il dottore che l'ha eseguita mi ha trattata male e alla fine mi ha consegnato l'esito senza foto nè biopsia.

Non posso affermare che la mia sia stata un'esperienza positiva presso la clinica Morgagni di Catania.
Sono stato operato di emorroidi, ma non è dell'operazione che voglio parlare, sebbene non sia andata a buon fine.
Diciamo che ci sono stati alti e bassi durante la mia permanenza in Day Hospital.
Il primo giorno è andato tutto bene, tutti cortesi e professionali; il secondo giorno (quello delle dimissioni) decisamente meno!
L'impressione che ho avuto è che, una volta in dimissioni, trattino il paziente in modo molto superficiale, tanto ormai sta per andare via.
Innanzitutto la mattina mi è stata data una pillola, a dir loro, come protezione gastrointestinale. Questa si presentava molto grande, di colorazione giallo-blu, ed io sinceramente, che solitamente ne prendevo, non ne avevo mai viste così; mi sono fidato e ho avuto fin da subito forti dolori allo stomaco e al colon (molto probabilmente hanno sbagliato pillola suppongo); alchè ho chiamato l'infermiere, che mi ha detto che a breve sarebbe venuto qualche dottore, invece non si è presentato nessuno, solo un'altra infermiera che, di tutta fretta, mi ha dato il foglio delle dimissioni dove c'era scritto il da farsi per il post-operatorio, senza offrirmi la possibilità di chiederle la benchè minima cosa.
Io non direi che un paziente vada trattato in questo modo solo perchè tanto ormai sta per andarsene! Capisco la fretta, però 5 minuti bisognerebbe dedicarglieli, magari nella classica stanzetta che c'è negli ospedali pubblici, per discutere un attimo l'intervento e far capire bene al paziente la terapia da fare, se questi abbia dubbi in proposito, ed io ne avevo. Dubbi che, fra l'altro, non ho potuto chiarire neppure nello studio medico del dottore interessato (il dottor Pecorella nello specifico) perchè questi aveva anch'egli sempre fretta e le sue visite non duravano più di un minuto!
Infine - problematica presente anche in altre strutture - mi è stato richiesto un tampone, e chi mi veniva a visitare poteva farlo per un massimo di 5 minuti. Ovviamente non ne capisco il motivo visto che, aldilà del costo del tampone, chiaramente nessuno del personale fa il tampone, come quasi nessuno portava la mascherina, e quindi non vedo il perchè invece i pazienti debbano farlo!

Siamo, da anni, clienti di questa clinica sita a Catania, in zona piuttosto periferica ma raggiungibile facilmente. Questa struttura sanitaria, convenzionata con diverse assicurazioni oltre che con il SSN, fondata dal prof. Castorina, oggi 95enne, è diventata una eccellenza per la sanità siciliana. Si avvale di medici specialisti di varie branche della medicina, tutti preparati e molto validi.
La consiglio senz'altro.
Unica nota negativa che desidero segnalare: gradirei che il personale amministrativo fosse più cortese e disponibile, non sempre lo sono e qualche volta sono anche irritanti sia per telefono al momento della prenotazione, sia al ricevimento quando si deve perfezionare l'accesso. Un vero peccato perché, con poco, potrebbero essere additati per essere anche loro al livello del personale sanitario.
In atto non lo sono di sicuro, e neanche in passato, perché noi in famiglia da anni la frequentiamo.
Mi auguro che chi di competenza provveda per fare sì che che venga prestata un'attenzione al cliente più elevata!
Migliorare per offrire al pubblico un servizio migliore è sempre possibile d'altronde.
Questa mia segnalazione vuole essere un incitamento perché ciò avvenga.

Ho fatto qualche mese fa la visita cardiologica con ECG. Ho perso più tempo nell'attesa che nella visita in sè, nonostante io sia una pagante ed abbia l'assicurazione. Praticamente la visita è durata 2 minuti, una velocità supersonica. Come si può controllare il cuore in due minuti?

Sala operatoria e personale compreso; tutti molto professionali, umani e bravi.
Fortunatamente poi sono stati solo 3 giorni di degenza.
Mai misurata la temperatura, solo nel giorno d'uscita. Mai lavata.
Personale infermieristico insufficiente, poiché poche le unità per affrontare il lavoro reale in ortopedia. A causa di ciò, il personale lavora male e in modo discontinuo e disordinato. Sono rimasta molto delusa poiché conosco da molti anni la clinica, ed è stata sempre impeccabile. Dopo quest'ultima esperienza non posso parlarne bene.

Pessimo servizio, per un'ecografia a mio figlio di 8 anni ci siamo dovuti sorbire un'attesa infinita.
I bambini non hanno la priorità, è una vergogna.

Sono stato in clinica Morgagni per un check up assicurativo. Oltre a tutta una serie di esami, mi sono sottoposto ad un intervista conoscitiva con il dott. Sfogliano, che durante la lettura dei risultati delle analisi delle feci, ha interpretato le tracce di sangue nelle feci dovute alle emorroidi, come un possibile tumore al colon retto. Con conseguenti ulteriori ed invasivi esami, per non parlare della paura e lo stato d'ansia che mi hanno fatto vivere nei 2 mesi di attesa.

Mia madre cardiopatica è stata ricoverata per la frattura di una spalla, sottoposta ad intervento di protesi della spalla. Dopo 8 giorni è stata operata e il giorno dopo mi hanno chiamato dicendomi che mia madre era risultata positiva al Covid (visto che non fanno entrare alcun parante, c'é da chiedersi chi glielo abbia passato...). Hanno messo per 10 giorni mia madre in isolamento su una lettiga, stava iniziando a fare le piaghe e stava entrando in depressione. Mi hanno chiamato dicendomi che i valori erano buoni e visto che mia madre era emotivamente giù, che poteva uscire, se pur positiva. Ho quindi portato mia madre a casa, ma notavo qualcosa di strano. Mi hanno detto di darle una compressa di azitromicina al dí e brufen 3 volte al giorno. e che doveva essere il medico di famiglia a deciderne l'interruzione. Dopo 2 giorni mia madre, tra brividi e febbre, non ci ha più riconosciuti, non era più lei e aveva la pressione 70/35. In pratica era andata in shock settico. Ancora oggi, dopo 20 giorni, è all'ospedale di Giarre a combattere, dove l'hanno presa per i capelli. Se avessimo aspettato un altro giorno, oggi mia madre non sarebbe più con noi. Queste sono le cliniche.

Organizzazione imbarazzante. Per un'operazione semplicissima (prevista per le 16.30 con rilascio in giornata) ho fatto 24 ore (e oltre) di digiuno TOTALE: l'operazione è stata spostata alle 21.00 per operare prima degli aggiunti dell'ultimo giorno, il rilascio posticipato al mattino successivo (il che significa pagare altri 50€ per la stanza) e la cena impossibile poiché troppo tardi per preparare qualcosa. Ergo, sono le 23.00 adesso e non mangio né bevo dalle 21.00 di ieri. Inoltre il Dottore non si è degnato di farmi sapere come sia andata l'operazione, è venuto a "scherzare" e poi se n'è andato.

Le stanze non sono neanche minimamente insonorizzate, al punto che riesco a sentire i lamenti ed i televisori di ogni singolo paziente nel mio piano.

Erano anni che mi curavo alla Morgagni, ma questa è l'ultima volta che ci metto piede.

Avrei dovuto prenotare delle prestazioni, in tutto quattro, a pagamento e non in convenzione, ma la signora molto maleducata del centralino si è rifiutata di prenotarmi perché le stavo facendo perdere tempo nella ricerca della giornata adatta anche a me, che sono turnista. Grazie lo stesso, ma mi rivolgerò altrove. Se volete fare un favore alla comunità, assumete persone che abbiano voglia di lavorare.

In occasione del ricovero in ortopedia di un mio parente, ho potuto valutare la mancanza di assistenza infermieristica nei confronti del paziente allettato che necessita di cure primarie. Ad esempio per un anti dolorifico abbiamo dovuto aspettare 50 minuti, che non sono bastati in quanto alla fine abbiamo dovuto sollecitare personalmente fino in infermeria; il tutto si è svolto grazie alla presenza del proprio parente, altrimenti il paziente poteva ancora stare nel suo dolore. Inoltre noto la mancata sterilità dei presidi utilizzati, perché in questa occasione hanno utilizzato lo stesso deflussore appeso da giorni e che era stato utilizzato precedentemente per altri farmaci che erano stati somministrati. Altro esempio, ai pasti nessuna assistenza per l'apertura delle quietanze ai pazienti, ribadisco ALLETTATI, nella stanza del mio parente compreso il mio.. Altro esempio, il paziente anziano si deve recare nella propria stanza caricato di bagagli (con il rischio di cadere). POTREI ELENCARE TANTO ALTRO, MA MI FERMO QUA!! PESSIMA ESPERIENZA, SOPRATTUTTO PER CHI DEVE AFFRONTARE UN PRIMO INTERVENTO IN ASSOLUTO.

Nessun rispetto degli orari! File spaventose!

Negli anni spesso mi sono rivolto a questa struttura privata, in quanto punto di riferimento nella mia città ed anche perchè convenzionata con polizza sanitaria erogata dal mio datore di lavoro. Ho la sensazione che negli ultimi tempi sia molto cresciuta la struttura, ma non di pari passo l'assistenza ed il servizio reso agli utenti. Mi riferisco in particolar modo al settore del c.d. "coordinamento" dove vige l'arroganza e la poca cordialità del personale, spesso quasi infastidito dalla presenza delle persone. Ho poi avuto l'impressione che alle volte gli esiti degli accertamenti "pilotino" il paziente verso nuovi e più approfonditi controlli da effettuare c/o altri specialisti della stessa struttura..

Non potendo effettuare un elettrocardiogramma sotto sforzo nella struttura ospedaliera (perché il macchinario è rotto), mio marito è stato dirottato verso privati. Il responso di un noto medico operante presso il Policlinico Tor Vergata di Roma non viene condiviso dal dott. Cannamela che, anziché confrontarsi col medico sopraccitato e assumersi la responsabilità di una scelta, ci rinvia verso privati scelti da noi per ulteriori pareri. Non capisco perché mio marito non venga invitato a recarsi presso il Centro Cuore di Pedara per accertare la salute del suo cuore? Come e di chi fidarsi?

Avevo prenotato una visita otorinolaringoiatrica in regime di intramoenia, perché in convenzione avrei dovuto aspettare fino alla fine di gennaio 2014. Il giorno della visita, dopo aver aspettato tre quarti d'ora il mio turno al mio posto, il dottore ha fatto entrare senza neanche scusarsi, o giustificarsi in qualche modo (con tutti coloro che sempre, previo pagamento, aspettavano diligentemente il proprio turno) un'altra signora arrivata da cinque minuti, senza numerino di coda ma presumibilmente molto amica di parecchi dottori del centro, giacche' molti di loro sono venuti a salutarla molto cordialmente. Sottolineo che nè lei, nè i figli o il marito che l'accompagnavano, sembravano essere in condizioni fisiche da emergenza. L'unica nota positiva e' stato il fatto che, quando indignata dallo sfacciato favoritismo, e quindi dalla totale mancanza di rispetto subita, ho chiesto il rimborso per la visita che a quel punto non ho voluto più effettuare, l'addetta ai pagamenti è stata subito comprensiva e disponibile.