Chirurgia del pancreas Policlinico Verona Borgo Roma

 
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Recensioni dei pazienti

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Grazie

4 anni fa mio padre è stato operato di tumore alla testa del pancreas. Il decorso post operatorio non è stato positivo ma lui c'è l'ha fatta grazie soprattutto alla competenza del dott. Falconi, grande uomo e grande medico. Mi rammarica sapere che non faccia più parte di questa equipe e mi spiace che il Dott. Bassi (uomo di grande competenza medica) si sia lasciato sfuggire un professionista validissimo come il dott. Falconi..
Grazie Falconi e in bocca al lupo.
Angela

Patologia trattata
TUMORE PANCREAS.
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Esperienza di rinascita

Si può nascere due volte??? Io ho scoperto di sì!! E' successo tutto fino a febbraio 2016, quando mi sottoponevo a Lecce ad una banale ecografia addominale. Una voluminosa massa si era sviluppata tra il duodeno ed il pancreas!! Dopo varie indagini effettuate in vari ospedali e a seguito di biopsia, si accertava la presenza di lesione cefalopancreatica di difficile inquadramento. Premetto che vivo a Lecce, ho 51 anni e fino ad allora non avevo mai avuto problemi di salute. Dopo alcune visite fatte prima a Milano, poi a Pisa, il mio destino ha incrociato lo staff del prof. Bassi a Verona. Dal buio pesto alla luce! Dopo la prima visita ho atteso qualche settimana poi accertamenti di rito e il 04/05/2016 intervento chirurgico di duodenocefalopancreasectomia ed asportazione di una massa tumorale di oltre 3 Kg. Intervento molto impegnativo e anche abbastanza demolitivo. Si tratta di un tumore molto raro e, nonostante un'analisi istologica minuziosa, non si è riusciti a dirimere il dubbio diagnostico. L'ipotesi più accreditata propende per un carcinoma indifferenziato a cellule giganti simil osteoclastiche. Una rarità assoluta. Dopo qualche mese posso dire a tutti di essere rinato. Ho di nuovo una prospettiva. Ho ripreso a lavorare, a praticare sport e a guardare al futuro con entusiasmo. Voglio ringraziare tutto il personale del reparto, i medici, il prof. Bassi, le preziose mani del prof. Salvia, ma in particolare un saluto speciale vorrei inviarlo al dott. Giovanni Marchegiani, uomo di grandi virtù professionali ed umane. GRAZIE A TUTTI.

Patologia trattata
Neoplasia maligna scarsamente differenziata a cellule giganti simil osteoclastiche.
Voto medio 
 
4.3
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Eccellenza

Dopo che a Pordenone nel dicembre 2010 avevano dato tre mesi di vita a mio padre, non abbiamo mollato e il babbo oggi è ancora con noi. Certo, non è stata una passeggiata, con quasi sei mesi di degenza e tre interventi ravvicinati.. Grazie a tutti voi. Daisy, Di Cola, Esposito, Paoletta, Anna, Marchegiani, Salvia, Consuelo, Rossato, Valentina, e tutti quelli di cui non ricordo il nome. Vi vogliamo bene e sarete sempre nei nostri cuori.
Tondat family.

Patologia trattata
Tumore testa pancreas e via biliare.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ma Casetti che fine ha fatto?

Aveo 14 anni quando ho conosciuto il prof. Pederzoli. Appena arrivai nel reparto mi guardo' e mi disse SE NON TI GUARISCO MI SPARO SUI C..
Che grande... Grazie professo'...
P.S. Ma il dottor CASETTI che fine ha fatto?

Patologia trattata
Sindrome di Zollinger Hellison
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

Professionalità alle stelle

Reparto di eccellenza, dove la preparazione eccezionale di medici, infermieri e operatori tutti la fa da padrone nella lotta alle patologie chirurgiche addominali tra le più complesse. Qui il volto umano della medicina si sposa con la più elevata eccellenza accademica e a tutto il personale va la mia più sincera riconoscenza con un ringraziamento speciale al Dott. Marchegiani e al Prof. Bassi per la competenza e la vicinanza dimostratami fin dai primi passi nell'iter diagnostico.

Patologia trattata
Amartoma duodenale.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Gli Angeli della Chirurgia B

Non finirò mai di ringraziare il Prof. Bassi e tutto il suo staff per avermi salvato la vita e, in particolare, il Dott. Marchegiani, il Dott. Malleo, il Dott. Rossini e la Dott.ssa Germenia per la disponibilità, la professionalità e l'umanità con cui mi sono stati vicino, sono riusciti a darmi la forza di lottare e di non abbattermi mai, facendomi sentire sempre al sicuro.
Dopo un lungo ricovero di circa tre mesi presso un'altra struttura ospedaliera del sud Italia (cisti molto grande alla testa del pancreas, intervento e successive gravi complicazioni) per mia fortuna giungo a Verona presso l'ospedale Borgo Roma.
Dopo due mesi, il Prof. Bassi con la sua equipe riesce a risolvere il mio problema e finalmente vengo dimessa.
Avevo all'epoca solo 19 anni, la paura era davvero tanta, ma non c'è stato un solo momento in cui io mi sia sentita sola o abbandonata, e per un paziente è davvero importantissimo.. Sapevo di essere circondata da persone più che competenti ed erano tutti lì, a fare l'impossibile per aiutarmi.. Insomma, non potevo sperare di meglio.
E' solo grazie a questo meraviglioso gruppo che posso oggi sorridere ricordando uno dei periodi più brutti della mia vita e non posso far altro, quindi, che consigliare a chiunque avesse un problema, di rivolgersi agli "Angeli" della chirurgia B di Borgo Roma.

Patologia trattata
Tumore cistico alla testa del pancreas.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Morire per complicazioni post-operatorie

Mio marito è stato operato dall'equipe del Prof. Bassi (lui purtroppo non c'era perché era in america per un congresso) il giorno 23/10/13: intervento laborioso e lungo per chi l'ha eseguito, ma sembrava tutto fosse andato bene. Dopo un paio di giorni si presenta la prima complicanza (fistola) che dicono risolvibile;, dopo 9 giorni la prima emorragia causata dalla fuoriuscita del liquido pancreatico (dalla fistola) che ha bucato un'arteria, e quindi il secondo intervento. Ne seguono 20 giorni di terapia intensiva, situazione critica perché aggravata da un'infezione batterica, presa in sala operatoria, resistente agli antibiotici più potenti (faccio presente che il giorno in cui mio marito è stato ricoverato nel reparto già c'erano 4 casi infetti....).
Contrariamente ad ogni aspettativa, mio marito ne viene fuori e ringrazio il reparto di terapia intensiva che non ha mollato mai e ha cambiato infiniti antibiotici fino a trovare la giusta combinazione per debellare l'infezione e tutto il resto. Viene rimandato in reparto ma, purtroppo per lui, le sorprese non sono ancora finite. Dopo una settimana una seconda emorragia causata sempre dalla fuoriuscita del liquido pancreatico, che ha disintegrato una seconda arteria e devastato tutto intorno, un altro intervento e dopo 2 giorni la morte. Mi chiedo come si possa ancora oggi morire per complicanze post-operatorie che in questa clinica, dicono, sono in grado di affrontare e risolvere, contrariamente ad altre strutture.
Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente se fosse stato presente il Prof. Bassi già dal primo intervento, al quale mi ero rivolta all'inizio di questo percorso con una visita, in libera professione; dato che mi è stato detto che nell'ultimo intervento al quale era presente e aveva tentato di deviare il corso di questo liquido pancreatico tramite un tubicino di collegamento dal pancreas allo stomaco (forse si sarebbe dovuto adottare questo espediente già alla prima emorragia). Senza nulla togliere agli altri chirurghi componenti della sua equipe, ma semplicemente per una questione di esperienza in una situazione particolarmente gravosa e complicata quale era quella di mio marito. So di non essere abbastanza lucida in questo momento, perché è successo da poco, ma è una cosa che non riesco ad accettare e sinceramente la scusa che mi è stata detta che mio marito probabilmente fa parte del 2% dei casi, talmente sfigati da arrivare a morire, non mi basta.

Patologia trattata
Duodenocefalopancreasectomia.
Voto medio 
 
2.3
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1.0
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2.0
Pulizia 
 
2.0
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4.0

Delusione

In base alla mia esperienza non ritengo questo un reparto serio. La mia cartella è ancora aperta, da gennaio mi dovevano richiamare per risolvere il mio problema, ma continuano a negarsi! Visto il peggiorare della mia situazione ho contattato il prof. FALCONI, che mi ha subito operato e guarito. Dove è finita la serietà e professionalità dei tempi di Pederzoli??

Patologia trattata
distrofia cistica.
Voto medio 
 
4.0
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5.0
Assistenza 
 
5.0
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2.0
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Ringraziamenti

Vorrei esprimere un sincero ringraziamento all'intero staff dell'Unità di Chirurgia Pancreatica dell’Istituto del Pancreas di Verona. Ho avuto modo di conoscere persone squisite, sia dal punto di vista personale che professionale. Grazie alla signora Varaschin per la sua gentilezza ed efficienza. Grazie al professor Salvia e al dottor Marchegiani, il quale ha dimostrato nei confronti di mia mamma estrema competenza e disponibilità.

Patologia trattata
Neoplasie Papillari Mucinose Intraduttali (IPMN).
Voto medio 
 
5.0
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5.0
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Eccellenza Italiana Chirurgia Pancreatica

Invio questa breve nota per segnalare una significativa personale esperienza come paziente dell'Azienda Ospedaliera di Verona, e in particolare del Reparto di Chirurgia B diretto dal Prof. Claudio Bassi.
Dopo la scoperta in agosto di una massa pancreatica neoformata presso una struttura di Roma, mi e' stato suggerito di fare ulteriori accertamenti dal chirurgo, segnalandomi come centri di eccellenza per le disfunzioni del pancreas l’Ospedale Beaujon di Parigi e il Policlinico G.B. Rossi di Verona. Pur avendo molte occasioni di viaggiare, ho ovviamente optato per la struttura italiana. Alcune settimane dopo, a ritorno da un impegno in Cina, sono stato contattato telefonicamente (!) dell'equipe del Prof. Bassi, che mi ha invitato a farmi operare immediatamente per motivi di urgenza.
Affrontare in pochissimi giorni un intervento di tipo demolitivo (senza avere alcuna sintomatologia) e' stato non facile. Da scienziato devo dire che il carisma del Prof. Bassi e dei suoi collaboratori e' stato determinante per instaurare un rapporto di piena fiducia e farmi andare nella direzione da loro indicata immediatamente. Il 7 novembre ho subìto un intervento di Pancreatectomia totale.
La rapida diagnosi, analisi estemporanea dei tessuti pancreatici e decisione per la totale asportazione, sono certo mi abbiano evitato problemi maggiori e risparmiato una terapia chemioterapica importante.
Ora, a distanza di tre mesi dal complesso intervento demolitore/riparatore, svolgo da ultra 60enne una vita familiare e lavorativa "quasi" normale, nonostante l'impegno dovuto alla direzione di un istituto di ricerca. Infatti, dopo la rimozione dell'ultima digiunostomia, posso ora riprendere a lavorare e viaggiare per far fronte ai vari e gravosi impegni di lavoro.
Vorrei quindi congratularmi per la eccellenza assoluta, sicuramente in campo europeo per quella che e' la mia esperienza diretta, del Reparto del Prof. Bassi e la competenza di tutti i medici. Cito a memoria i Dottori Luca Casetti, Alessandro Esposito, Giuseppe Mascetta, Roberto Salvia, le numerose/i specializzande/i sempre presenti e competenti, la caposala Beatrice Personi, infermiere ed infermieri e gli tutti gli operatori che ho avuto modo di incontrare nelle cinque settimane passate li' da degente.
In conclusione, mi e' doveroso congratularmi per la professionalita' e preparazione, associata ad una umanita' difficilmente riscontrabile in altri ambiti, di tutte le persone del Reparto menzionato, per la pulizia, efficienza ed attenzione giornaliera per chi ha problemi, come nel mio caso, caratteristiche purtroppo ormai difficili da trovare nelle strutture della nostra Italia di oggi.

Patologia trattata
Pancreatectomia totale.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Qui nessuno è... siamo tutti speciali

Il 12 giugno 2017 giungo all'attenzione del pronto Soccorso di un nosocomio pugliese per una crisi ipoglicemica (39 mg/dl); vengo poi trasferito dopo quattro giorni presso l'Azienda Universitaria di riferimento per gli approfondimenti, ove mi sottopongono agli accertamenti del caso (Esami ematochimici, TAC, RMN, ECO ENDOSCOPIA,ETC.) fino a consigliarmi una consulenza chirurgica per asportazione di una massa intrapancreatica solida di circa 11 mm. A 44 anni giunge così il fulmine a ciel sereno che trafigge me stesso (infermiere da venti anni, vita dedicata alla cura degli altri) e la mia famiglia, il mio sociale. Mi trovo in piena turbolenza a gestire la mia glicemia e la refrattarietà a farmaci prescritti con dieta iperglucidica. Il peso aumenta in pochissimo tempo. Giunge l'ora della scelta... dopo esser stato continuamente sul pezzo e con i pareri di autorevoli amici chirurghi, in accordo con la mia famiglia si decide di consultare l'Istituto di chirurgia del pancreas guidata dal Prof. C. Bassi presso Verona, affidandoci alla segreteria Sig.ra Loredana Varaschin, la quale in brevissimo tempo, considerata la mia situazione clinica, mi predispone (e ne sono grato) appuntamento con il chirurgo dello staff Prof. Dott. Luca Landoni. Giungo a visita e l'autorevole chirurgo propone la chirurgia come arma efficace nel trattamento della mia neoplasia. Prospetta l'iter dopo aver visionato la parte diagnostica che viene confermata. Già in quell'incontro ne traggo notevole giovamento per la percezione di intenti e buoni propositi suggeriti. In breve tempo" la macchina" organizzativa dell'Istituto mi convoca per day hospital e subito dopo sono convocato per il ricovero 10 agosto (notte S. Lorenzo) e l'intervento chirurgico che viene eseguito l'11 agosto supportato da impianto pre operatorio di elastomero per la gestione del dolore a cura degli anestesisti. Le stelle hanno il loro ruolo. Mi armo di coraggio per superare anche questa prova della vita. Molti amici mi pensano e sono con me.
Accuratezza nei gesti, accesso venoso centrale, drenaggi post operatori, tutore pancreatico, presidio per nutrizione enterale sono state strategie messe in atto per la gestione secondaria di previste complicanze (fistola)... serve pazienza e forza. Ho sempre avuto la percezione di essere in buone mani, nonostante le fistole che hanno i loro tempi e che non sono brevi, ma ero sulla giusta strada. Il tempo anzi era il mio miglior alleato. TAC di controllo mobilizzazione dei drenaggi, altri piccoli passi verso casa...Talvolta stanco e provato ho dovuto attingere al proprio carattere, alla lettura, alla musica... nei momenti di fragilità interviene la psicologa "dei pigiami" dello staff Dott.ssa Marinelli Veronica. Volontà e forza per lasciare alle spalle questo problema con la sua SOLUZIONE. La pace con se stessi ha sempre aiutato. Ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti.
Con la mia testimonianza desidero divulgare la professionalità efficace ed efficiente di tutti gli ATTORI presenti in Istituto nessuno escluso/a in particolare Dott.ssa Fontana, Dott.ssa Bortolato, Dott.ssa Sereni gli Infermieri Tosi, La Russa, Mazzucco, Maculan gli OSS Giacopuzzi, Olivieri, Ermondi.
Il 4 settembre in visita nelle stanze di degenza il Prof. Bassi... la mia percezione durante il suo giro ai capezzali "qui nessuno è... siamo tutti "speciali". Grato a ciascuno per averne avuto cura della mia persona. La speranza è impegno robusto che non ha nulla a che spartire con la fuga.

Patologia trattata
Neoplasia pancreatica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Angeli

Mio padre, dopo un lungo e difficile percorso in oncologia, è stato operato dal professor Salvia e Dott. Landoni. L'operazione, durata oltre 14 ore, si è conclusa con successo ed a livello oncologico il problema è stato risolto.

4 anni fa a Brescia, quando ci fu data la prognosi, ci dissero che serviva un miracolo. Io oggi credo che i miracoli accadono se hai la fortuna d'incontrare degli angeli.

Ringrazio di cuore tutto lo staff del professor Bassi che ha permesso a mio padre di continuare a vivere.


Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tumore pancreas

Parlano tanto bene di questo centro e allora mi rivolgo a loro. Ma ho trovato tanta indifferenza! A mio padre è stato diagnosticato un tumore al pancreas alla testa che sta attaccando le vie biliari e allora mi hanno detto che intanto gli fanno un ricovero in day hospital - che ad oggi non abbiamo ancora fatto (e sono passati più di 20 giorni). Ho chiamato per sapere e mi hanno detto che non c'è ancora nessuna data.. allora io mi chiedo: ma questa è serietà? Quanto devo aspettare ancora??? Non credo che in questo stato abbia ancora molto tempo! Io trovo questo una vergogna e tanto più avere fatto visite pagando un sacco di soldi per non sapere ancora nulla!!

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Adenocarcinoma del pancreas

Il 01/02/2017 alla nostra adorata mamma viene diagnosticato un adenocarcinoma del pancreas, in seguito a controlli che lei faceva annualmente; fortunatamente era circoscritto. Io e mio fratello (abbiamo perso nostro padre 3 anni fa) ci mobilitiamo per cercare la migliore struttura, anche se mio fratello voleva farla operare nell'ospedale regionale di Torrette di Ancona (noi siamo marchigiani), dove mia madre anni prima aveva subìto due interventi ed era stata trattata da persona e non come un numero di letto. Ma sulla carta le migliori strutture sono Verona e Milano, e mia madre decide per Verona. Fa la prima visita a pagamento dal primario, che conferma l'operabilità, ma che quando mia madre decide di affidarsi a lui, noi non lo vediamo più. Non sto qui a raccontarvi le incongruenze che avvengono prima del ricovero. Arriviamo al giorno dell'intervento, non vediamo e non parliamo con nessun medico nè rianimatore, non ci viene spiegato il tipo di intervento che intendono fare... Dopo circa 6 ore ci chiama un dottore, che non avevamo mai visto, e ci dice che l'intervento era perfettamente riuscito, che erano riusciti a togliere solo il corpo coda, che la signora non aveva sanguinato e che i parametri era rimasti nella norma; l'unica cosa che ci si aspettava era una fistola. Mia madre fu portata da prassi in sala intensiva per il risveglio e dopo un giorno in reparto, il terzo giorno dall'intervento (il giorno di Pasqua) fu nuovamente riportata in rianimazione per un problema respiratorio... Dopo circa 12- 15 giorni fecero la prima Tac. Premetto che i drenaggi erano stati tolti ed erano rimasti solo i tramiti anche se i valori delle amilasi erano altissimi. Al controllo si riscontrava il liquido pancreatico nell'addome e un principio di necrosi. Cercando di parlare con uno strutturato, visto che il reparto è "gestito" da specializzandi, non ci siamo riusciti e alla nostra domanda "ma il liquido non è corrosivo ? Non può creare delle emorragie?" ci viene risposto "sì ma abbiamo tutto sotto controllo.
Dopo 36 giorni dall'intervento la prima emorragia, che viene cauterizzata tramite angioplastica. Purtroppo il giorno dopo decidono di aprirla di reintervenire per posizionare i drenaggi e pulire l'addome. Premetto che di tre drenaggi, uno non ha mai funzionato, uno raccoglieva pochissimo e l'altro insomma... tanto che il liquido si é trovato dopo alcuni giorni una propria via uscendo dalla parte inferiore della mediana. Aggiungo che comunque mia madre, donna fortissima sia caratterialmente che fisicamente, non si è mai alzata dal letto già dal primo intervento. Tornando all'intervento, dopo lo stesso mia madre viene infettata dalla klebsiella, rimanendo colonizzata a livello intestinale e purtroppo da quel momento io e mio fratello non abbiamo avuto più la possibilità di abbracciarla e baciarla, neanche per l'ultimo saluto. Da quel momento mia madre non si riprende più, viene isolata in reparto, ha episodi di forte delirio e purtroppo sale e scende dal reparto alla rianimazione per ben 5 volte. Noi stanchi chiediamo più di una volta di poter trasferire a nostre spese nostra madre in un'altra struttura, ma ci viene detto che la loro è una struttura d'eccellenza e che mia madre sta bene lì dove si trova. Il 14 /06 purtroppo si presenta un'altra emorragia con perforazione dello stomaco, dell'intestino e della vagina ... Viene operata, non riescono ad intervenire e la lasciano con l'addome aperto per tre giorni; purtroppo la klebsiella prima colonizzata, ora entra in circolo e il 20 la nostra adorata mamma vola in cielo. Io ora mi domando: ma io in quale reparto sono stata? Sono contenta per chi scrive umanità professionalità, ma io, per quella che è stata la nostra personale esperienza, purtroppo ho solo cose negative. 70 giorni di calvario per lei, soprattutto, e per noi..
Scusate lo sfogo e se ho sbagliato termini... ma stiamo vivendo il dramma più grande, siamo entrati in ospedale con la speranza di allungare un po' la vita di nostra madre, invece non è accaduto. Ovviamente io parlo per quello che ho visto e, per quando riguarda la professionalità, ci saranno sedi opportune perché, fosse l'ultima cosa che facciamo, vogliamo sapere la verità sulla morte di nostra madre.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Duodenocefalopancreasectomia

Vorrei ringraziare il Prof. Claudio Bassi e tutto lo staff dell’Unità Chirurgica Pancreatica per la professionalità e cortese assistenza che mi è stata riservata durante e dopo il ricovero.
In data 20/07/2017 sono stato sottoposto a duodenocefalopancreasectomia piloro preserving e colecistectomia dal Dott. L. Landoni; l’intervento è riuscito molto bene e il recupero altrettanto.
Durante la degenza in reparto sono stati tutti gentilissimi e professionali, attenti a ogni minima richiesta o dubbio, rassicurandomi ed assistendomi al meglio.
In data 23/08/2017 controllo post-operatorio con esito biopsia negativo, ancora una volta ho visto molta disponibilità e attenzione nei miei confronti.
Grazie a tutti,
G. Serughetti

Patologia trattata
Pancreatite cronica.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tumore pancreas

Arriviamo a Verona all'inizio di novembre con una diagnosi di tumore pancreatico, visita privata dal prof. Bassi e da qui cominciamo una serie di biopsie pancreatiche in day hospital, con tempi di attesa lunghissimi ed esiti falliti, sempre parlando con specializzandi (anche gentili) ma senza avere risposte certe. Intanto mio marito peggiora e alla TAC di gennaio trovano due metastasi al fegato che prima non c'erano. Ci inviano dall'oncologo che richiede altri esami per capire che tipi di tumore siano e siamo a fine marzo.. non abbiamo ancora cominciato una cura e non abbiamo più avuto risposte da Verona. Questa è prevenzione?? In un altro ospedale con un valore del sangue e una ennesima biopsia, hanno diagnosticato un tumore neuroendocrino pancreatico. È questa la serietà e professionalità del centro pancreatico di Verona?
Quattro mesi per non avere ancora una diagnosi da loro!

Patologia trattata
Tumore neuroendocrino pancreatico.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

esistono ancora missionari della salute! dr. Bassi

Ho avuto la fortuna di approdare all'Ospedale di verona, non vi dico con mille peripezie (per chi è da fuori regione non è semplice) transitando per la Gastroenterologia dove ho trovato nel periodo più difficile e doloroso persone meravigliose, ottimi medici ed infermieri assolutamente professionali, per raggiungere poi il reparto del prof. Pederzoli nel momento del cambio al vertice. Lui dotato di una squisità dolce umana professionalità che ha fatto da continuazione nelle doti riscontrate nel prof. Bassi, di una professionalità, competenza, discrezione, umanità che non esistono nel mondo dei vivi... per quello ancora mi pare un Angelo. E' intervenuto in una situazione difficile e non conta quello che sarà il futuro, di sicuro ha migliorato la qualità di vita e se riuscito ad allungrala solo il destino potrà rispondere, ma ha fatto di sicuro tutto il possibile e anche l'impossibile. L'unico mio cruccio aver dovuto talvolta tirare fuori le unghie per spiegare a qualche infermiera che di mestiere non facevo la passeggiatrice in reparto, ma che ahimè le condizioni di una persona totalmente inferma non consentono visite orarie semplicemente per un saluto. ma poi col tempo, ringraziandoLe per avermi dato la possibilità di poter fare quelle quotidiane operazioni che, se fatte da loro, sotto l'aspetto qualitativo sarebbero state chiaramente migliori ma che per una questione di dignità o imbarazzo il malato preferiva il mio impegno. Alla signora paola della segreteria, un grazie particolare per la gentile professionalità e per aver in qualche modo ascoltato i miei aggressivi sfoghi quando non capivamo che un invalido al 100% non ha bisogno di alcuna autorizzazione per l'assistenza. Infatti, per non distrurbare chi poi era in un momento più critico rispetto a lui, era piacevole anche per me respirare aria diversa.
E se si sapesse che a VERONA non sono stata indirizzata da medici della specialità, ma da un medico sportivo di una società calcistica di serie A che dovrebbe avere conoscenza dettagliata solo per traumi sportivi.. la dice lunga sul fatto che i luminari purtroppo restano nascosti ai più.. ma come si fa ad invidiare le competenze altri??? Mettiamole a frutto e ringraziamo Dio che non siamo dovuti emigrare chissà dove!!!!
Grazie mille a tutti voi... al dott. Bassi che non dimentico di fronte a una mia velata domanda di certezze che non esistono rispose... Sul camice legge prof. che sta per Professore.... non per PROFETA! quanta energia mia ha dato con quelle parole... pur non dicendomi nulla!!!

Patologia trattata
tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

CENTRO DI ECCELLENZA ITALIANO

Gennaio 2015, a mia mamma viene diagnosticano “un qualcosa“ al pancreas. Ci consigliano Verona. Visita, poi biopsia velocissima. Il tumore viene da subito valutato “borderline resectable”. Dopo un mese ci richiamano a visita, i risultati della biopsia erano pronti dopo pochi giorni, ma non ci viene detto nulla prima, nonostante le richieste. Si propone l`intervento chirurgico senza chemio neo adiuvante (il referto della biopsia, consegnatoci ben dopo l`intervento, rivelava presenza di cellule maligne). Nuova attesa: ogni settimana potrebbe essere quella “buona” per venir chiamati per l`intervento nella settimana seguente. Passano altri DUE mesi durante i quali mia mamma, persona sempre stata vitale e attiva, sta fisicamente bene ma decide di rinunciare, oltre ad un breve viaggio che ama, anche a frequentare luoghi pubblici (anche il centro commerciale per far spesa) per paura di prendere una influenza e dover rimandare ancora l`intervento, in cui ripone tutte le speranze di poter ancora vivere un po’. Infine, finalmente, la chiamata; nel frattempo sono trascorsi tre mesi prima dell`intervento (valutato urgente nell`ospedale della nostra città, e con tumore “borderline resectable” da valutazione degli esperti di Verona) senza nessun tipo di cura. Mia mamma entra in sala operatoria (non vengono fatte analisi per valutare i marker tumorali, nè una nuova TAC, la più recente risaliva a due mesi prima). Un giovane medico si lascia scappare un commento a mezza voce: “Speriamo non sia cambiato molto….”) e mia madre ne esce dopo ore, sfigurata dal dolore che non viene ASSOLUTAMENTE controllato neppure nelle giornate successive, che trascorrono come un vero inferno. Il primo chirurgo non e` il professore con cui abbiamo parlato durante le visite, che neppure e` presente in sala operatoria durante l`intervento, ma un giovane dottorando o specializzando (comunque medico non strutturato). Una piccola chicca fra le altre cose: uno o due giorni dopo l`intervento ci viene detto che mia mamma deve fare una TAC la mattina, i dolori sono fortissimi e c`è una fistola in corso (non trattata, ovviamente, se non in seguito, poco dopo esserne venuta a conoscenza per puro caso, ed aver richiesto intervento medico, visto la pericolosità della situazione.. ma questa è un’altra storia ancora). Mia mamma vorrebbe bere un sorso della bibita nutriente che le è stata data, ma non può poichè per la TAC, occorre il digiuno. Si attende, a digiuno, e così vengono le 20.00 della sera. A questo punto entro in sala medici per sapere qualcosa e uno fra i tanti giovani specializzandi, mi rivela che la TAC è a puro scopo di ricerca e non funzionale alla buona riuscita dell`intervento, o altro di diretto “interesse” per la salute della paziente. Piccoli sacrifici, richiesti in nome della scienza, o della presentazione del ricercatore di turno. In ogni caso, disorganizzazione e assenza di cura e rispetto del malato (di cancro!!), neppure allo scopo di alleviarne il dolore anche “solo” fisico, traspaiono in modo tristemente evidente.
Dopo 7-8 giorni finalmente le dimissioni, i dolori sono sempre molto forti e continuano a casa. Mangiare e` dolorosissimo e da allora mia mamma non potrà mai più sdraiarsi su un fianco per i forti dolori. Prima di tornare a casa nuova visita con consegna del referto istologico (non incoraggiante): ci viene consigliata visita da un radioterapista (coautore di pubblicazioni scientifiche con medici del reparto) di un centro oncologico non molto distante. L`oncologo di Verona consiglia un ciclo standard di chemioterapia di 6 mesi. Tornati a casa mia mamma inizia la chemio, i marker tumorali sono altissimi ed ha qui inizio la seconda parte dell’incubo, merito del secondo centro d’eccellenza italiano per la cura del cancro. Il radioterapista raccomandatoci a Verona (del “centro d’eccellenza” citato), infatti, insiste per sospendere la chemio in anticipo e far la radioterapia mentre l`oncologo della nostra citta` la sconsiglia caldamente. Tento ripetutamente di mettere i due in contatto per prendere una decisione congiunta esprimendo ciascuno le proprie opinioni, ma sono entrambi “sempre impegnati” e non c’è modo di metterli in comunicazione per parlare delle due decisioni terapeutiche diametralmente opposte. Consultiamo quindi altri oncologi, che sconsigliano la radio, tuttavia uno specialista molto illustre pone una nebulosa indicazione a favore. Mia mamma comunque si fida ciecamente del chirurgo di Verona e decide di fare la radioterapia. La terapia si rivelerà dannosa, a causa della sospensione della chemioterapia, nonchè un vero calvario (fuor di metafora, intendo!!) con netto aumento dei dolori, a cui si aggiungeranno costanti nausea e vomito.
Alla luce della personale esperienza, mi chiedo dove siano state ricoverate le persone che postano commenti positivi sul centro di Verona. Non escludo esperienza e competenza all’interno del centro, peccato tuttavia che non sembrino essere sempre messe a disposizione, prevalendo talvolta, come purtroppo nel caso nostro, in modo netto se non esclusivo l’aspetto d’eccellenza come centro di ricerca e formazione. Quanto ad umanita` e rispetto per il malato di cancro, i pochi fatti che ho riportato penso siano abbastanza esplicativi.
In conclusione, dovendo attenermi a ciò che l’evidenza sperimentale ci ha tristemente insegnato, l`interesse pare rivolto in modo nettamente prioritario al tumore, poco all’essere vivente senziente e pensante che lo contiene, essere vivente con un buon 90% di probabilità di morire a breve e nel dolore, come ben noto a tutti gli “abitanti”, strutturati e non, del centro. Ma forse ciò succede solo ad alcuni pazienti (magari pensionati di poco over 60, visto che praticamente tutti i commenti positivi di questo sito provengono da pazienti più giovani).
Ultima nota: in fondo alla lettera di dimissioni viene, elegantemente, indicato l’importo dell’intervento chirurgico: quanto essenzialmente il malato è costato alle casse dello Stato (invito tutti a controllare per prendere coscienza di quanto ogni malato e relativo parente debba sentirsi grato e in colpa, cosa che, come credo, è ciò a cui si è invitati); per mia mamma il costo è stato di circa 6000 euro. Peccato che, pur di salvare la vita (o anche solo non far soffrire ed evitare l’esperienza di certe surreali brutture, quale “aperitivo”, in attesa della morte) ad un proprio caro malato di cancro, credo chiunque sarebbe disposto a pagare ben di piu`, anche a costo di vendere TUTTI i propri beni e oltre. Ma il contributo alla scienza (a cui sono peraltro sempre stata assolutamente favorevole prima di questa triste vicenda) QUANTO COSTA al malato e ai suoi cari?

Patologia trattata
CANCRO PANCREAS.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Morire di setticemia..

Mia mamma è stata ricoverata il 29 ottobre 2014. Il 30 è stata operata per adenocarcinoma alla papilla di Vater. Dopo 7 ore di intervento è stata messa in terapia intensiva per precauzione, avendo gia' avuto in un precedente intervento un'embolia polmonare. Dopo il 2 giorni la mandano in reparto con una leggera febbre; sembra si stia riprendendo piano piano, tanto che il dottore che l'ha operata le dice che il giorno 6 novembre sarebbe potuta andare a casa. Dopo averle tolto tutti i tubicini, catetere.. ecc., lei comincia a vomitare, tanto che le rimettono il sondino al naso per i succhi gastrici.. La febbre comincia ad alzarsi e persiste, le sostituiscono il catetere della flebo per paura di infezione.. Fanno la tac.. tutto è nella norma ma la febbre continua ad aumentare.. Si decidono di darle gli antibiotici e alle mie domande di come mai la febbre persista, mi rispondono che devono fare effetto gli antibiotici e ci vogliono un paio di giorni.. Al secondo giorno mia mamma peggiora, la febbre va altissima e la ricoverano in terapia intensiva... La notte si aggrava e la mattina ci chiamano e ci dicono che mia mamma sta morendo e non sanno il perchè!!!! Le fanno 3 tac, tutto è a posto, anzi, è migliorato, ma mia mamma non si riprendera' piu' e da lì a poche ore il 9 novembre muore per arresto cardiaco dovuto ai forti farmaci. E' morta per setticemia in un ospedale all'avanguardia come la chirurgia B di Borgo Roma..
Infermieri (non tutti ma tanti) e caposale arroganti e maleducati.

Patologia trattata
Adenocarcinoma della papilla di Vater.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Grande delusione

Scrivo per commentare la storia di mio marito, affetto da un carcinoma della testa del pancreas. Prima di chiedere un consulto al Prof. Bassi di Verona. ci eravamo rivolti in un altro centro dove il chirurgo aveva consigliato una chemioradioterapia preoperatoria per le dimensioni del tumore (rischio di rimozione incompleta secondo lui). Ci rivolgiamo poi a pagamento al Prof. Bassi che, invece, ci consiglia l'asportazione chirurgica della massa, a suo giudizio tecnicamente fattibile. Ci sconsiglia la chemioterapia preoperatoria e ci dice che l'intervento deve essere fatto in fretta ("il tumore non aspetta"). Ci spiega che, essendo il "suo" un centro di riferimento, c'e' una lista di attesa lunga, con casi gravi e urgenti come il nostro, prospettando quindi l'intervento a pagamento per "tagliare" la lista di attesa. Un primo commento: durante il successivo e prolungato ricovero abbiamo conosciuto diversi pazienti affetti da cisti benigne del pancreas, gozzo della tiroide e altre patologie assolutamente benigne. Forse questi pazienti possono aspettare un mese in piu' e il paziente con il cancro "grave" potrebbe essere agevolato...
Alla fine ci mettiamo in lista di attesa. L'intervento si rivela molto indaginoso con un decorso complicato. Spendo una parola a favore dei tanti giovani medici specializzandi che ho trovato in reparto ad assistere mio marito: grande impegno e dedizione, bravi! Non spendo alcuna parola di elogio per i "medici strutturati", quasi inesistenti e anche un po' troppo arroganti, che ci hanno fatto assistere a scene quasi grottesche se non fossero tragiche: erano talmente poco presenti che confondevano addirittura gli ammalati, o quando chiedevi di poter parlare doveva arrivare qualche dottorino a "far presente chi era il paziente".
Veniamo dimessi con l'esame istologico e riesco ad ottenere, grazie a uno dei miei dottorini, una copia dell'intervento. Mi viene detto che il tumore e' stato tolto e di andare da un oncologo vicino a casa per una eventuale chemio. La spiegazione e' un po' fumosa. Ci rechiamo da due oncologi medici, uno de quali un punto di riferimento italiano per il cancro del pancreas. Ci viene detto da entrambi che 1) il tumore non e' stato assolutamente tolto in maniera radicale ("resezione R2" il termine tecnico che hanno usato) 2) ad una TC di ristadiazione a 2 mesi e passa dall'intervento "il tessuto tumorale e' gia' evidente attorno ai vasi mesenterici" 3) l'intervento e' stato inutile e aveva ragione il primo chirurgo, dato che si vedeva alla TC preoperatoria una grossa massa vicino a questi vasi, con scarse possibilita' di asportarla radicalmente.
Penso che questo non sia un buon esempio di buona sanita'. La malasanita' non e' fatta solo di pinze o garze lasciate dentro una pancia. La malasanita' e' fatta anche di medici poco scrupolosi, che fanno interventi inutili come quello di mio marito, che ti fanno capire che se paghi hai una corsi preferenziale anche in una struttura pubblica che si vanta di essere un riferimento nazionale come questa di Verona.

Patologia trattata
Carcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Delusione totale

Mio marito Stefano Marcantoni è affetto da adenocarcinoma pancreatico, dalla diagnosi in poi si è sottoposto a chemioterapie con ottimi risultati, tanto da indurre il medico oncologo ad autorizzare l'intervento. Da qui comincia la nostra Odissea. Ci consigliano Verona e il prof. Bassi, facciamo la visita da lui e il prof. si trova d'accordo con l'oncologo per l'operabilità di mio marito. Ma non ci sono tempi tecnici per operare subito, quindi vengono ordinate altre chemio per arrivare alla data stabilita di fine agosto/ primi settembre. Intanto il giorno 09 e il giorno 10 agosto ci chiamano a fare il day hospital e ci dicono che l'intervento verrà eseguito il giorno 01 settembre. Torniamo a casa speranzosi, quando dopo qualche giorno ci telefonano per tornare su a fare una tac. Una tac???? Ne avevamo tante, chiedo il motivo e dicono che la vogliono recente, ma già da lì avevo capito che non avrebbero operato. Ma andiamo, facciamo questa tac (a Peschiera del Garda) e ci dicono niente intervento, necessità di chemio più forti. Mancava una settimana all'intervento... Torniamo a casa senza dire una parola, senza sapere perché, senza sapere come agire.
Noi siamo delle Marche, abbiamo un grande ospedale regionale che non avevo considerato prima, perché ero stata consigliata per Verona, ma che ora ho interpellato. Ho conosciuto Vivarelli, primario e direttore della chirurgia del pancreas e dei trapianti e..: in una settimana visita, day hospital, intervento!!!!! Mio marito è stato operato il 07 settembre, il male è stato completamente asportato e sta benissimo.
Dalla delusione di Verona alla speranza di Ancona..

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Situazione critica

La mia mamma è stata operata a dicembre 2011, dopo 6 cicli di chemio, presso reparto di chirurgia del dott. Bassi con intervento di elettroporazione irreversibile inserita in un protocollo di sperimentazione.
Nonostante l'ultima Tac, fatta a Verona a marzo 2012, parlasse di piccola regressione della massa tumorale, il decorso operatorio è andato sempre peggiorando arrivando ad una situazione clinica attuale molto, molto difficile: febbre costante, perdita di peso ormai molto rilevante, alimentazione solo tramite sacche nutrizionali, dolori, stanchezza indescrivibile.
Da verona non siamo più stati contattati in quanto mia mamma è passata sotto le cure dell'oncologo, perchè se il decorso fosse andato bene avrebbe dovuto iniziare con altri cicli di chemio.
Ne approfitto quindi anche per sapere se qualcuno altro ha fatto questo tipo di intervento e mi può dare notizie in merito per un confronto.
Ringrazio in anticipo.
Silvia

Patologia trattata
Tumore pancreas localmente avanzato.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
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Servizi 
 
5.0

Non tutti hanno delle critiche

Sono un parente di un ricoverato nel reparto diretto dal Prof. Bassi; mi devo congratulare con tutti i sanitari e non, per le cure, la disponibiliità che dimostrano nel trattare con i degenti e, soprattutto, con i loro familiari. Mio zio ha avuto una lunga degenza e devo dire che se fossi stato al posto di certi medici o infermieri non so come mi sarei comportato con certe persone (parenti), che pensano che sia loro tutto dovuto. Ho avuto contatti diretti e non con la caposala e la segretaria di reparto, che si sono dimostrate molto efficienti e soprattutto umane, con una pazienza infinita e sempre molto disponibili.

Patologia trattata
Patologia pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
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5.0
Servizi 
 
5.0

Intervento al pancreas

Ottimo reparto sotto ogni punto di vista. Competenza alle stelle, struttura veramente consigliabile.

Patologia trattata
Tumore endocrino del pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Intervento al pancreas

Sono stata operata il mese scorso ad un insulinoma al pancreas in questa struttura. Devo dire che le persone che lavorano qui sono veramente esperte ed eccellenti, mi sono trovata benissimo sia a livello professionale che umano.
Devo ringraziare di cuore il Dott. Luca Landoni e il Dott. Giuseppe Malleo per avermi cambiato la vita dopo sei anni di sofferenza.

Patologia trattata
Insulinoma al pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
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5.0

Insulinoma

Sono stata operata (pancreasectomia distale regolata spleen preserving robot assistita) in luglio 2018 per un insulinoma della coda del pancreas. Personale di eccellente professionalità. Mi sono trovata benissimo anche a livello umano. Ringrazio infinitamente di cuore il Dott. Luca Landoni, il Dott. Alessandro Esposito, il Dott. Marco Ramera e la Dott.ssa Maria Vittoria Davi. Dopo un anno di sofferenza sono rinata. Ringrazio anche tutti gli infermieri per la gentilezza e professionalità.

Patologia trattata
Insulinoma coda pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Check-up annuale

L'Unità Operativa di Chirurgia Generale B, Istituto del Pancreas di Verona, anche quest'anno conferma la sua efficienza in ogni settore, da quello segretario- organizzativo con la Sig.ra Varaschin, a quello medico col Dott. Paiella, connubio di professionalità e cortesia.

Patologia trattata
Cisti pancreatiche.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Intervento GIST

18 mesi fa ho subìto la resezione del III e IV segmento duodenale a causa di un GIST (tumore stromale gastrointestinale) presso il reparto di chirurgia del pancreas di Verona. Anche se in ritardo, vorrei ringraziare in primis il Prof. Bassi e il Dott. Romero per l'accoglienza durante la prima visita e poi, senz'altro e a gran voce, il Dott. Giovanni Marchegiani che ha svolto il delicatissimo intervento e che tuttora mi segue.
Tutto lo staff dalle infermiere/i ai medici hanno dimostrato professionalità, competenze, nonché simpatia al top!

Patologia trattata
Rimozione GIST (Gastrointestinal Stromal Tumor) con resezione duodenale.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Angeli che mi hanno ridato la vita

A distanza di 8 mesi ho deciso di raccontare la mia esperienza su questo sito per dare un po’ di speranza a persone che, come me prima, non ne hanno.
Non nascondo che il cammino per la mia guarigione è stato molto lungo e difficile, ma devo ammettere che se si incontrano persone eccellenti, come è capitato a me, con grandi doti sia lavorative che umane, allora tutto risulta più sopportabile.
La mia storia ha inizio nell’ottobre del 2016 con la nascita del mio secondo figlio.
Durante la fine della gravidanza avevo dei valori molto alti delle transaminasi, cosa che è abbastanza normale, però subito dopo il parto, quando questi valori in teoria devono rientrare, i miei sono rimasti alti. La mia ginecologa, prima persona che devo veramente ringraziare per la sua scrupolosità, non si è accontentata e mi ha fatto fare una ecografia addominale, da qui si sono accorti che avevo un”ombra” alla testa del pancreas.
Inizia cosi il mio pellegrinaggio in vari studi medici dove ognuno diceva la sua, fino a che non mi viene fatta una biopsia .
Il risultato arriva in 3 o 4 giorni, quindi molto velocemente, l’unico problema è che non era un risultato certo, ma era in dubbio tra un tumore benigno e uno maligno.
Non certo soddisfatta, mi rivolgo ad un professore dell’IST di Genova, il professor Sergio Bertoglio, grandissima persona con un elevata umanità e professionalità, che fin dal primo incontro mi fa sentire una vera persona e non un numero o un caso.. come altri dottori fino a quel momento mi avevano fatto sentire.
Vista la buonissima impressione che mi ha suscitato, decido di affidarmi a Lui, che mi consiglia di andare all’istituto del pancreas di Verona con dirigente il professor Claudio Bassi.
Da quel momento nella mia vita c’è stata una svolta positiva, il primo appuntamento a Verona mi è stato dato a maggio del 2017, vengo visita personalmente dal professor Bassi, che decide di prendermi in cura affidandomi al suo magnifico staff.
Dopo la revisione dei vetrini della biopsia e tutta una serie di esami specifici rifatti a Verona, sono finalmente riusciti a darmi una diagnosi precisa: neoplasia neuroendocrina alla testa del pancreas a crescita lenta (tumore maligno raro).
Con questa nefasta diagnosi mi affido a loro, che con infinita professionalità mi prendono in cura organizzandomi prima 5 cicli di radioterapia all’IRST di Meldola (Forlì), visto che il mio tumore era borderline e prima di operarmi sarebbe stato meglio che si fosse rimpicciolito.
Qui voglio aprire una parentesi positiva per l’ospedale di Meldola, dove ho incontrato dottori veramente preparati che durante i ricoveri di tre giorni in cui ti iniettano il radio farmaco e in cui ti trovi rinchiusa in una stanza doppia senza poter aver contatti col mondo esterno perché radioattiva, loro erano ,insieme a tutto il personale infermieristico, gli unici che riuscivano a tirarti su anche moralmente e riuscivano sempre a strapparti un sorriso.
A luglio 2018 finalmente finisco la radioterapia e dopo altri controlli sempre a Verona si nota un rimpicciolimento del tumore di circa il 30%, a detta di tutti un ottimo risultato.
Tra un esame e l’altro il 31 ottobre mi fissano le visite preoperatorie e dopo circa una settimana mi chiamano per darmi la data dell’intervento.
Il 9/11 vengo operata dal dott. Tuveri, l’operazione risulta più lunga (11 ore di intervento al posto di 6) e più complicata del previsto, una pancreasectomia totale con reimpianto di vena splenica, ma grazie alla grande esperienza dello staff medico che mi segue tutto va per il meglio, dopo una notte in osservazione in terapia intensiva e 10 giorni in reparto sono stata dimessa.
Da novembre a oggi mi hanno già fatto una risonanza sempre in questo magnifico centro, per vedere che non ci siano recidive e me ne hanno già prenotata un altra per inizio settembre.

Approfitto per ringraziare di cuore in primis il professor Claudio Bassi, uomo di grandissimo intelletto e umanità che, nonostante i suoi mille impegni, riesce sempre con piccolissimi gesti a trasmetterti una grandissima fiducia e la consapevolezza che sei capitata nel posto giusto per combattere questa terribile “battaglia”.
Voglio ringraziare poi il dott. Luca Landoni, che fin dalla prima visita si è dimostrato sempre molto competente e disponibilissimo a rispondere alle mie mille domande, con grande pazienza e umanità.
Il dott. Massimiliano Tuveri che mi ha operato e durante la degenza è stato sempre pronto a rassicurare sia me che mio marito.
La dott.ssa Sara Cingarlini che fin dal primo incontro mi ha fatto sempre sentire a mio agio e si è sempre resa disponibile a risolvere qualsiasi problema, anche quelli di minore importanza ma che in quei momenti sembrano insormontabili, e mi ha sempre regalato sorrisi per rendere meno buio tutto il mio percorso.
La dott.sa Ilaria Trestini che mi ha seguita pre e post operazione rendendosi sempre rintracciabile e disponibile coi i suoi consigli.
Questo reparto fa parte sempre di un ospedale e tratta sicuramente patologie non facili ma la mia degenza è stata supportata egregiamente da questi Angeli (medici di reparto,infermieri, e tutte le persone che lavorano qui) che si prodigano, dal primo all’ultimo a rendere la vita del paziente meno triste e nonostante le tante richieste di tutti hanno sempre un sorriso o un atto di gentilezza, per questo devo dire che io mi son sempre sentita una persona e non un “caso”.
Voglio ringraziare veramente tutte queste fantastiche persone che dedicano giorno per giorno la loro vita agli altri e che mi hanno fatto rinascere permettendomi di veder crescere i miei figli, per la mia personale esperienza mi sento di raccomandare il prof. Bassi e tutto il suo staff a chiunque si trovi nella mia stessa situazione.

Patologia trattata
Neoplasia neuroendocrina alla testa del pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
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Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Unici

Staff professionale, competente e soprattutto umano.

Patologia trattata
Neoplasia cistica pancreatica.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
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Non finirò mai di ringraziarvi

Voglio ringraziare il personale medico e infermieristico di questo reparto di eccellenza, per la professionalità e le qualità umane che mi hanno dimostrato; in particolare voglio ringraziare di cuore il dott. Luca Landoni che mi ha ridato la vita per la seconda volta, mi ha seguito con grande competenza e umanità, dall’inizio del mio calvario, fino all’intervento andato a buon fine.
Bravissimi ancora, grazie a tutti.

Patologia trattata
Adenocarcinoma pancreatico.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

ENCOMIO

Desidero ringraziare tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Chirurgia del Pancreas. All'interno di tale reparto ho riscontrato un elevata professionalità e organizzazione, inoltre l'ambiente si è contraddistinto per gentilezza e umanità, doti che mi hanno dato un concreto aiuto nell'affrontare il mio intervento al pancreas con serenità. Impossibile dimenticare i sorrisi e il senso di sicurezza trasmesso da tutto il personale del reparto. Inoltre sono rimasta colpita dall'attenzione degli infermieri e del personale socio sanitario nei confronti dei pazienti, in quanto per ogni mansione che essi svolgevano cambiavano i guanti, e nel periodo in cui era scoppiata l'emergenza Coronavirus per la sicurezza e prevenzione di tutti i pazienti, hanno limitato gli spostamenti all'interno del reparto.
Infine voglio encomiare il Dott. Luca Landoni, il quale mi ha preso in carico mostrando serietà e competenza, spiegandomi in modo semplice ma efficace l'intervento al quale sono stata successivamente sottoposta; intervento che è risultato molto meno invasivo rispetto ad interventi che mi erano stati proposti da altri dottori in altre strutture ospedaliere. Un altro doveroso encomio è doveroso nei confronti del chirurgo De Pastena Matteo, il quale ha svolto correttamente l'intervento e al mio risveglio ha saputo rassicurare me e i miei familiari.
Grazie mille.
Cordiali saluti.

Maria Neve Paoli.
Intervento svolto il: 09/02/2020

Patologia trattata
TUMORE NEUROENDOCRINO AL PANCREAS.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grande professionalità, grande umanità

Nell'ottobre 2018 mi è stato diagnosticato un tumore neuroendocrino alla coda del pancreas. Una massa di 8 cm. che doveva essere asportata. La prima visita con il prof. Claudio Bassi mi ha subito fatto capire di essere in buone mani. Dopo altri esami, mi hanno consigliato di intraprendere una terapia sperimentale (radiometabolica) all'istituto di ricerca IRST di Meldola (FC) per cercare di ridurre la massa. Dopo 5 sedute nell'arco di 20 mesi ho completato la terapia, con risultati inferiori alle aspettative. Dopo ulteriori esami e visite con la dott.sa Cingarlini (reparto Tumori rari) e il dott. Luca Landoni, è stato programmato l'intervento, che poteva essere complesso vista la massa e i molti vasi presenti.
Nell'aprile del 2020, in piena pandemia Covid-19, sono stato operato dal dott. Landoni. L'intervento è riuscito perfettamente e non sono emersi problemi particolari o "brutte sorprese" (si temeva un coinvolgimento anche di colon o stomaco). La convalescenza è stata buona, per fortuna non si è verificata la temuta fistola pancreatica, anche se ho avuto invece una fistola chilosa, che però con qualche giorno di digiuno e poi una dieta senza grassi si è risolta abbastanza velocemente.
Dopo una degenza di 3 settimane sono tornato a casa e nei mesi successivi mi sono completamente ripreso. In reparto mi sono trovato benissimo ed ho apprezzato la competenza e gentilezza di TUTTO il personale, a tutti i livelli. Anche nei mesi successivi ho trovato sempre grande disponibilità da parte dei medici del reparto a chiarire i miei dubbi e i miei problemi.
Dopo 6 mesi la RMN di controllo è andata bene, e il dott. Landoni mi ha rassicurato e dato consigli utili. Il mio intervento è stato piuttosto difficile (splenopancreasectomia distale e colecistectomia), ma è stato eseguito in maniera magistrale e lo dimostra il fatto che ora gli esami dicono che sono "pulito". Spero di rimanerlo ancora per molto, ma in ogni caso nessuna altra equipe poteva fare di meglio.
Mi sono affidato a dei veri ANGELI che mi hanno salvato la vita, e mnemotecnici sarò sempre riconoscente. Grazie dott. Landoni, grazie prof. Bassi, grazie a tutto il grandissimo reparto di Chirurgia del Pancreas di Verona!

Patologia trattata
Tumore neuroendocrino alla coda del pancreas.
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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5.0
Servizi 
 
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Operata a 16 anni per un tumore pancreatico

Un grazie di cuore a tutto lo staff della Chirurgia del Pancreas del prof. Claudio Bassi, al prof. Roberto Salvia, al prof. Ruzzenente della Chirurgia del Fegato, al prof. D'Onofrio della radiologia e a tutti  coloro che hanno collaborato (direttamente e indirettamente) alla migliore riuscita dell' intervento.

Un grazie speciale al dott. Luca Landoni, che da subito ha preso a cuore il caso di nostra figlia, particolarmente delicato anche per la sua giovane età, e che ha trovato sempre le parole e le modalità migliori per farle comprendere la sua patologia e a spiegarla anche a noi genitori, e che ci ha accompagnati con grande professionalità, umanità e vicinanza in questo percorso.

Un grazie a tutto il personale del Day Hospital, della Terapia  Intensiva e in particolare della Degenza della Chirurgia del Pancreas: medici, specializzandi (che con la loro empatia, giovane e fresca presenza e vivace passione per la loro professione, hanno reso la degenza a nostra figlia molto più leggera e significativa), infermieri (che ci hanno fatto subito sentire a casa adoperandosi in ogni modo) e addetti ai vari servizi (tutti sempre molto sensibili).

Abbiamo incontrato tante belle figure che hanno aiutato e sostenuto nostra figlia non solo dal punto di vista medico ma anche umano per la loro grande sensibilità e che in qualche modo hanno lasciato in nostra figlia il ricordo, pur nella difficoltà della situazione, di un' esperienza ricca di valori e vicinanza.

Grazie anche alla dott.ssa Marinelli, psicologa, che subito si è resa disponibile a sostenerci e alla dott.ssa Cingarlini che da ora in poi, come oncologa specializzata in tumori rari, seguirà nostra figlia.

E' stato molto bello vedere anche la collaborazione attiva tra i medici delle varie specializzazioni e come ognuno abbia, di volta in volta, messo a disposizione le proprie competenze.

Nostra figlia sta tornando a vivere in pieno la normalità della sua vita, non lasciandosi alle spalle questa difficile esperienza come un "brutto ricordo da cancellare" ma come occasione di crescita umana e di maturazione, grazie anche alla presenza generosa e significativa di tutto il personale incontrato al Policlinico G. B. Rossi di Verona Borgo Roma.

Grazie a tutti di cuore!

Patologia trattata
Tumore pseudo papillare al pancreas con metastasi al fegato.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Professionalità e umanità

Grazie al mio medico di base, dopo una serie di esami, vengo indirizzata alla Chirurgia del pancreas di Borgo Roma a Verona. Il dott. Luca Landoni mi spiega subito come saranno gli sviluppi della mia patologia con serenità e semplicità, proponendomi una serie di esami che faccio nella stessa struttura in day hospital e all'ospedale di Borgo Trento, tutto organizzato in 4 giorni dal reparto, visto che io vengo da fuori provincia.
Forse per tanti sarà normale, ma io sono rimasta stupita dall'organizzazione, competenza, gentilezza e professionalità di tutti. In momenti dove molti contestano la nostra sanità pubblica, posso affrontare il mio percorso di cura sicura di trovare persone preparate professionalmente e con grande umanità, dandomi quella serenità che anche a loro auguro.

Patologia trattata
TUMORE NEUROENDOCRINO (NET).
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Esperienza positiva

La mia mamma è stata operata di un tumore maligno al pancreas.
E' stata seguita da dottore Luca Landoni. Volevo ringraziare al dott. Landoni e tutta l'equipe medica che ha dimostrato altissimo livello di professionalità e disponibilità. Un grazie a tutti.
Auguro che possiate proseguire con altrettanto successo e soddisfazione il vostro lavoro.

Patologia trattata
Tumore testa del pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grata

Posso solo essere grata a questi medici che mi hanno davvero salvata da un brutto ospite. Professionali, umani, vicini al paziente. Ringrazio che ci siate.
Grazie in particolare al dottore Landoni e al dottor Esposito, oltre che a tutta l'equipe medica che mi ha operata. Ringrazio anche tutto il personale sanitario.

Patologia trattata
Insulinoma.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Ottima assistenza

Sono stato operato di adenocarcinoma duttale pancreatico con ottimi risultati. Ho apprezzato la competenza e la grande disponibilità e chiarezza dei dottori e del personale.

Patologia trattata
Adenocarcinoma duttale del pancreas - resezione di corpo e coda del pancreas e asportazione milza.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Splenopancreasectomia distale

Voglio ringraziare il reparto per l'elevato standard di cure offerto, in particolare ringrazio il Dr. Marchegiani che mi ha costantemente seguito dall’esordio della malattia al follow up.
Difficilmente si trova tanta professionalità e competenza e, soprattutto, tanta umanità.
Complimenti a tutti gli operatori e un particolare elogio al direttore Prof. Bassi, che ha permesso a questo reparto di raggiungere dei traguardi di grande eccellenza.

Patologia trattata
Tumore neuroendocrino del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

IL MIGLIOR STAFF CHIRURGICO DEL PANCREAS

INTERVENTO DI DUODENOCEFALOPANCREASECTOMIA PILORO PRESERVING E COLECISTECTOMIA.
Il miglior staff competente del pancreas. Dirigente di II livello del reparto il prof. Claudio Bassi. Competenti e professionali tutti e con una buona dose di umanità. Ricordo con piacere e gratitudine i medici chirurghi e i medici riabilitatori del respiro e motorio, essendo io affetta anche da sclerosi multipla.
Infine, ma non meno importanti, gli infermieri e le OSS, sempre pronte a pulirti e tenerti in ordine... Che grande lavoro.
Grazie di tutto e di avermi salvato la vita e curata a modo.

Patologia trattata
TUMORE AL PANCREAS.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Grazie dott. Landoni

Sono la moglie di un paziente operato lo scorso 24 gennaio di adenocarcinoma alla testa del pancreas.
Come si puo immaginare, l'ansia legata alle mogli, ai figli e a tutti i parenti delle persone malate è sempre molto alta... soprattutto quando arriva il giorno dell'intervento tanto atteso e sperato dopo 6 mesi di chemioterapia.
L'intervento e' riuscito, dopo 9 ore di attesa interminabile, ed avrò sempre in mente l'arrivo in sala di attesa del chirurgo dott. Luca Landoni che ci chiamava e ci veniva incontro rassicurandoci subito che tutto era andato bene.
Nonostante qualche complicanza successiva, ma prontamente curata da tutto il reparto chirurgia pancreatica, ora siamo a casa nostra.
Mio marito dovrá affrontare altre cure, ma il grosso passo e' stato fatto.
Grazie al dott. Landoni, bravissimo medico chirurgo.

Patologia trattata
Adenocarcinoma testa del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Duodeno-cefalo-pancreasectomia

Sono stato operato in novembre 2016 per adenocarcinoma della testa del pancreas di circa 2 centimetri di diametro.
Fortunato per diagnosi rapida (ittero), tipo di malignità (intermedia), sede neoplastica e scelta della sede chirurgica (Verona, Ospedale Borgo Trento, reparto chirurgia del pancreas).
Sono stato operato dal professor Roberto Salvia, medico di indubbie capacità, sempre disponibile, gentile ed empatico, che raccomando con estrema certezza.

Patologia trattata
Adenocarcinoma della testa del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento

Medici gentilissimi e professionalmente preparati. Mi hanno seguito con tanta benevolenza e fatto sentire sempre a mio agio. Li ringrazio.
Infermieri gentilissimi e preparati.

Patologia trattata
Pancreas.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Intervento tumore pancreas

Quasi cinque anni fa sono stata operata dal Dott. Luca Landoni per un adenocarcinoma del pancreas. Prima sono stata sottoposta a trattamento chemioterapico per ridurre il tumore e poter così intervenire.
Non mi dilungo, voglio solo ringraziare il dott. Landoni per la professionalità e la capacità di rapportarsi con i pazienti. Spero, inoltre, che la mia esperienza dia coraggio alle persone che hanno da poco affrontato l'intervento. Non è un percorso facile, ma sono ancora qui circondata dai miei cari.
Grazie ancora!

Patologia trattata
Adenocarcinoma pancreas.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Duodenocefalopancreasectomia

Un ringraziamento particolare al dott. Luca Landoni, che mi ha preso in carico mostrando competenza e serietà spiegandomi e illustrandomi in modo semplice ma efficace l'intervento: duodenocefalopancreasectomia con colecistectomia. Intervento eseguito il 13 novembre del 2019. Devo dire che ero andato al consulto con il dott. Luca Landoni ma ero propenso a non operarmi.
Desidero ringraziare fortemente il chirurgo e tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Chirurgia del Pancreas. Ho notato una elevata professionalita' e un senso di umanita' che mi hanno dato un forte aiuto in tutto il periodo di degenza.
Vi sarò per sempre grato.

Patologia trattata
Tumore endocrino della papilla.
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