Clinica Cellini Torino

L'intervento chirurgico del dottor A. Bruno è stato fatto con risultati più che soddisfacenti e sono rimasto contento dell'operato del dottore e del suo staff.
Ottima disponibilità da parte di tutto il personale infermieristico.

Struttura pulita e personale gentile e competente. Ringrazio soprattutto il dr. Camanni e l'anestesista dr. Garavelli per la loro competenza e professionalità.
Il mio era un intervento in day hospital (miomectomia), ma entrambi i medici hanno risposto a tutte le mie domande con chiarezza e precisione non tralasciando, altresì, di fornire il supporto morale indispensabile per affrontare al meglio qualsiasi tipo di intervento chirurgico.
In ultimo ringrazio anche la sig.ra Silvia, segretaria del dr. Camanni, per la pazienza e la disponibilità dimostrate.

Il 20 gennaio 2016 sono operata dal prof. Demangos presso la vs. Clinica di artrodesi posteriore strumentata L3-L4-L5 + Plif L4- L5 da destra.
I tempi di attesa non sono stati lunghi. Due giorni di degenza e a casa ho subito ripreso ad uscire, anche se per piccolissime passeggiate, ed ho seguito una buona fisioterapia.
Il recupero e' stato lento, ma a distanza di un anno sto bene, cammino a passo svelto, vado in palestra, guido, insomma: sono rinata. Grazie professore, ha tutta la mia riconoscenza; ha saputo darmi la fiducia per affrontare questo intervento che, vivendo sola, era ancora più fonte di preoccupazione.

Mio padre è ricoverato in questa clinica da tre giorni. Non ho nessun commento da fare in quanto a competenze mediche e personale. Ho trovato assurdo che venga negato al paziente il diritto di avere vicino un familiare durante il periodo di degenza. Non è assolutamente concepibile, soprattutto per chi non è di Torino ed è costretto a spostarsi e a fare dei sacrifici per stare vicino al proprio caro. Sono d'accordo con la politica del rispetto per gli altri pazienti in camera, ma un solo famigliare non destabilizzerebbe sicuramente la tranquillità della stanza. Spero vivamente che rivedrete questa regola assurda che rende ancora più negativo un momento già triste come quello del ricovero e della malattia, soprattutto se vissuta a distanza. Penso ci voglia più rispetto per il paziente e per i famigliari, un rispetto del dolore che va al di là delle attività di controllo e di routine giornaliera.

Mi è capitato per ben 2 volte essere andata secondo la prenotazione a seguito di un adenoma surrenale gigante e, dopo 2 ore di attesa, ci è stato detto che non si sa quando il dottore esce dalla sala operatorie. Così sono passati 2 anni senza avere una visita specialistica dopo visite diagnostiche strumentali che non sono più attendibili dopo un anno. Siamo stati costretti a rivolgersi ad un'altra struttura e medici. Peccato, perchè anche il nostro tempo vale la vita, ed anche perchè il dott. Ferrante è un ottimo chirurgo urologo, molto gentile e preciso. Bisogna cambiare un po' lo stile di comunicazione con il paziente.

sono anni che mi rivolgo al centro medico san luca, tutto abbastanza bene nel complesso, ma il personale non è molto
cordiale, anzi. Le attese per l'accettazione sono sempre lunghe nonostante il personale c'è. Sarebbe più soddisfacente per noi pazienti trovare un ambiente più sorridente e cordiale, anzichè trovarsi di fronte a personale così.

È la seconda volta che faccio una visita oculistica privata, del totale di 102 euro. Ti arriva il messaggio della conferma dell'appuntamento, dove ti raccomandano di arrivare 15 minuti prima, così oltre alla mezz'ora di ritardo devi sommare i 15 minuti prima, quindi sono quasi un'ora di attesa... Alla mutua non aspetti così tanto... Poca serietà ed organizzazione, basta che il signore alla reception si legga il suo libro!!!

Medici eccezionali, segreteria molto scortese, servizi da rivedere.

Scrivo per la pessima esperienza avuta alla Cellini: operato alla spalla per una lussazione dal dott. Roberto Ravera, ho preso un batterio (stafilocco aureo). Oltre a questo, venivo trascurato, hanno fatto passare 4 mesi ed ormai era troppo tardi.. Risultato: omero della spalla mangiato dal batterio, 6 mesi all'Amedeo di Savoia e per un banale intervento mi ritrovo oggi invalido dato che non posso più utilizzare il braccio (oltre che sto perdendo il lavoro). Grazie a tutti, spero di essere stato utile.

Ho richiesto una Visita al Dott. Palminteri a causa di una stenosi uretrale avuta a seguito di una operazione a cielo aperto eseguita in una Clinica Genovese.
Dopo aver preso l'appuntamento, per DUE volte sono stato contattato dalla equipe del dottore che mi ha raccomandato di portare con me, il giorno della visita, tutti gli esami che ho fatto in precedenza, compreso quanto mi è stato consegnato dopo la operazione alla prostata.
Mi sono presentato nel giorno previsto ed il Dott. Palminteri ha consultato la documentazione richiesta e quindi mi ha domandato se avessi portato con me l'esame "Uretro Cistografia Retrogada e Minzionale".
Esame che io non avevo mai fatto, né tantomeno mi era stato esplicitamente richiesto dal dottore. A questo punto il dottore ha dichiarato che senza quell'esame non aveva la possibilità di fare alcuna considerazione in merito alla cura. Io sono rimasto molto sorpreso della affermazione fatta, ritenendo che sarebbe stato compito suo richiedere detto esame prima della visita. A questo punto ho dato la mia disponibilità a fare l'esame a Genova, ma il dottore ha affermato che detto esame si doveva fare a Torino presso la Clinica Humanitas.
A seguito di quanto sopra, ho ritenuto di soprassedere e di rivolgermi ad altri dottori specialisti del settore, non ritenendomi assolutamente soddisfatto a seguito dell'accaduto.

1,40 ora di attesa per una visita cardiologica: appuntamento alle 16.30, chiamata alle ore 18.20.
Disorganizzazione totale, impiegate lente e chiacchierano tra di loro.
Il cardiologo non ha fatto il piano di sospensione del Coumadin richiesto obbligatoriamente dall'ospedale e nessuno era in grado di compilarlo.