Fondazione Poliambulanza di Brescia

Mi sono recata ad accompagnare una mia vicina per un esame di endoscopia digestiva. Al momento dell'esito l'infermiera ha letto il referto e ha dato le indicazioni per la cura. Una volta tornate a casa abbiamo riletto il tutto ed abbiamo verificato che non era il suo l'esame, ma quello di un'altra persona, per giunta uomo.
Da questa struttura, che ho sempre considerato eccellente, soprattutto per questa tipologia di esami, non mi sarei mai aspettata questa leggerezza decisamente disarmante. A mio modesto parere l'uscita del dott. Paterlini e di tutta la sue equipe si è fatta sentire.

Organizzazione del Pronto Soccorso: attese in media di 6 ORE!!
Il peggio è successo ad una signora anziana in codice arancio, entrata alle 16:40 e che alle 03:10 (quando io uscivo) era ancora in attesa!!
Peccato che il PS sia il contrario dell'efficienza che ho riscontrato negli altri reparti!

Sala operatoria perfetta, eccellenti sia il chirurgo che il personale.
Agli ambulatori per i controlli invece ho trovato ragazzi che mi hanno scritto cose di un italiano improponibile sul foglio del controllo, quindi fretta, arroganza, impreparazione e zero controllo da chi dovrebbe insegnare!
Infine, 8 ore per aspettare la dimissione perché il medico se ne era dimenticato.

Mi sono recata in PS alle 18.30 e sono uscita alle 2.00 della notte! Non per la volontà dei medici, ma perché purtroppo 2 soli medici non possono gestire centinaia di pazienti in tempi accettabili!!! È una vergogna. I medici sono costretti a fare turni insostenibili! Il personale è stato competente, ma il problema sta nell'organizzazione. Ora il pronto soccorso dovrebbe chiamarsi TARDISSIMO SOCCORSO.

Per un'ecografia più di un anno d'attesa, anche se il malato è oncologico (guarito, ma sai com'è..!).
Per non parlare delle attese infinite in ortopedia!

Mai più in questo ospedale...
Mandato dalla mia dottoressa al PS per sospetta torsione testicolare, al triage mi hanno assegnato codice giallo e dopo due ore sono ancora lì piegato dal dolore.

Per prenotare una ecografia addome inferiore mi hanno passato la bellezza di 7 operatori diversi e, dopo 45 minuti di attesa, mi hanno brutalmente attaccato il telefono in faccia! Vergognosi a dir poco! Metto la votazione della competenza alta solo perchè li ci sono validi medici, ma il resto lo trovo personalmente scandaloso.

Mi sono recata in Poliambulanza per un esame di agoaspirazione per un nodulo alla tiroide. Entro nella stanza ed erano presenti tre medici; dopo la prima ecografia esplorativa mi hanno chiesto la storia clinica e poi è iniziata subito la visita. Dico solo che per ben tre volte il dottore non è riuscito a trovare il punto corretto dove infilare l'ago, condito con frasi come "stai ferma, non deglutire, uffa non lo trovo, ecc.". Vorrei precisare che non ho fiatato e sono stata immobile tutto il tempo. Mi è stata schiacciata la gola e il collo in maniera eccessiva per ben 20 minuti, tutto ciò con le domande a mio avviso inadeguate dell'altro dottore presente su una mia possibile gravidanza. Inoltre sulla mia ricetta c'era specificato "agoaspirato tiroideo eco guidato", invece dell'ecografia durante l'agoaspirazione neanche l'ombra. Uscendo mi è stato detto "auguri e figli maschi". Lo trovo inaccettabile.

In Poliambulanza non c'è la Ginecologia Oncologica, ma solo Ginecologia generica. Di conseguenza, bravi per polipi e interventi ginecologici "semplici", ma li ho trovati poco preparati per tumori ginecologici.

Sono stata ricoverata presso il reparto di ortopedia della Poliambulanza di Brescia per 5 giorni. Reparto pieno di Oss, infermieri e tirocinanti. Il lavoro degli Oss è molto buono, sono molto disponibili e pazienti. I tirocinanti, se c’è una complicazione con la flebo, per esempio se dall’ago messo nella vena fuori esce del sangue che finisce nel deflussore, non sono in grado di risolvere il problema da soli, ma questo può essere accettato. Cosa inaccettabile è, secondo me, che non riescano a trovare una vena nelle donne dove poter infilare l’ago e che nonostante la loro incertezza, il tremolio nelle loro mani e la loro inesperienza, ci provino lo stesso, sbagliando vena e toccando qualche valvola.. Nel mio caso, dopo aver sbagliato la prima e la seconda volta, chiamano un’infermiera ed anche quest'ultima non riesce a trovare una vena adatta per l’ago. A quel punto ci rinunciano e dicono “te la metteranno in sala operatoria” e in sala operatoria riescono a trovare la vena in meno di 30 secondi, infilando l’ago delicatamente e in modo indolore.
Ora parliamo delle infermiere: a mio avviso non sanno che cosa sia la sensibilità, l’umanità e la pazienza. Molte volte sbuffano quando gli viene chiesto qualcosa, spiegano le cose in modo molto autoritario alzando anche il tono della voce, si dimenticano che il paziente deve fare fisioterapia e, quando glielo fai notare, danno motivazioni che non stanno nè in cielo nè in terra; poi a volte si arrabbiano se le chiami spesso (e se non chiamo loro quando ho bisogno di aiuto, chi devo chiamare? È il loro lavoro...).
In questo reparto, per quella che è stata la mia esperienza personale, c’è assolutamente da rivedere l’umiltà, la solidarietà e le competenze delle infermiere.
La mia è stata una esperienza di degenza negativissima ed è un peccato, poiché i medici ortopedici della Fondazione Poliambulanza di Brescia sono veramente eccellenti.

Come ultima ratio, scelgo questo sito sperando di avere risposta.
Il 5/12 c.a. ho avuto la visita n°2 con la dr.ssa G. Zaltieri (in ritardo di circa 2 ore). Non ho avuto il referto ma un indirizzo e-mail per inviare un documento ed un n° telefonico da contattare il giorno 6. A fatica sono riuscita a parlare con la dottoressa, che doveva chiedere "lumi" per interpretare i risultati dell'esame inviato.
Mi sono attivata telefonando al laboratorio dove, gentilmente, mi hanno fornito i chiarimenti richiesti, che ho inviato via e-mail; poi un'altra volta; poi una lettera e poi, dopo molti tentativi, sono riuscita a lasciare un messaggio tramite un'infermiera della Medicina I. A tutt'oggi 23/12 non ho ancora avuto risposta né il referto. Mi sembra che la deontologia medica "suggerisca" per ogni visita un referto. Spero che qualcuno legga e mi aiuti!
NON SONO STATA CONTENTA ED il MIO GIUDIZIO NON E' POSITIVO!

Al pronto soccorso 9 ore di attesa tra un esame e l'altro. Codice giallo.
Mamma di 83 anni da tre giorni rifiuta acqua, cibo e farmaci, non dorme da 10, è in preda a deliri.
Viene dimessa con la scusa che non c'è un reparto adatto. Si prendono i rimborsi della Regione e poi??
L'ho portata al Civile, dove le hanno dato subito un letto nel primo reparto disponibile per flebo di idratazione, per salvarle la vita.