Ginecologia Ospedale Siracusa

 
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Recensioni dei pazienti

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Servizi 
 
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Sto ancora male

Terzo parto cesareo. Arrivo alle 2:30 del mattino alla 35° settimana con dolori. Ovviamente la macchina non rivela nulla; ciò nonostante, dopo svariati viaggi fatti nei giorni prima, finalmente mi ricoverano.
Bene, iniziamo: ben 11, e dico 11, buchi per trovare una vena!!! Alla fine tutta la flebo va fuori vena, non concludendo niente se non rimediarmi un bellissimo ematoma gigante. Alle 6:00 i dolori aumentano, dopo un tracciato mi viene detto che devo fare subito il cesareo. Mi preparano, nel frattempo cambia il medico, mi dicono di aspettare che c'e' un parto in corso interminabile. Non contenti fanno un intervento di routine alla paziente del dr. Bucolo (io non avevo il medico, cioè la mia gravidanza era stata seguita esternamente da un altro medico convenzionato). Nel frattempo mezza nuda con un catetere messo già da due ore, aspetto e finalmente alle 11:50 entro in sala operatoria. Lettino rotto! Non fa nulla, procediamo alla spinale, ma sono stata malissimo da subito tanto da necessitare l'ossigeno per tutto l'intervento (durante il prericovero e la compilazione della cartella clinica feci presente di essere allergica agli antibiotici, nello specifico il Rocefin). Benissimo, in sala operatoria nessuno evidentemente guarda la cartella e mi piazzano una bella flebo di Rocefin, risultato: sto malissimo con forti dolori all'addome. Si accorgono dell'errore e rimediano. Finalmente nasce la bimba, se la portano subito via e quasi manco la vedo - ed è stata poi ricoverata 4 giorni con distress respiratorio. Comunque proseguiamo, faccio presente ai medici di avvertire dolore, durante l'intervento mi fanno una puntura che mi intontisce un po' e proseguono. Finalmente finiscono, mi mettono in sala risveglio e attendo.
Nel frattempo nessuno dice ai miei famigliari che la bimba è nata e nè tanto meno che ha avuto problemi respiratori, semplicemente la fanno uscire tutta intubata e se non era mio marito a chiedere nessuno gli diceva nulla! Mia figlia, grazie a dio e alla Neonatologia, si è rimessa del tutto, io invece soffro di terribili fitte alle spalle e la schiena mi si addormenta continuamente, e sono passati già 6 mesi.

Patologia trattata
Parto cesareo.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
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Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
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Servizi 
 
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Mai più

Mai più perché non sarà mai più per una eventuale futura nuova gravidanza all'ospedale di Siracusa.
Ospedale fatiscente, stanze indecorose e sporche, il primario fa attaccare avvisi sul numero massimo di persone contemporaneamente presenti, ma rigorosamente sono di più, con i relativi parenti. Poveri voi se finite nella stanza due con 6 letti, la notte vi ritroverete sistematicamente in 12 col benestare del personale infermieristico, al quale ovviamente toglieranno lavoro i parenti delle pazienti.
Un'ora scarsa di visite al giorno che si traduce in una confusione anomala di persone, via vai di parenti e pazienti molto nervosi ovviamente!
Impossibilità di avere una stanza da soli, nemmeno pagando, perché non esiste l'intramoenia.
Dimenticatevi il ginecologo che vi segue, impossibilità anche in questo campo di avere un medico dall'inizio alla fine della gravidanza. Si traduce in: chi trovi trovi!
Tutto questo accade perché non esiste un altro punto nascite a Siracusa.
Consiglio vivamente di spostarsi a Catania. La mia paura più grande era la distanza, ma vi assicuro che avete tanto tempo a disposizione a partire dall'inizio delle doglie. Posso parlare per esperienza diretta, perché ho lavorato negli ospedali catanesi: reparti puliti, stanze con MASSIMO due persone per stanza, la maggior parte singole anche a pagamento, servizi e comfort da albergo.
Dispiacere immenso all'alba di una nuova nascita.
Mi sono vergognato di far venire gli amici a trovarci.

Patologia trattata
Parto naturale.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Meglio tornare a partorire in casa..

Continuo il racconto cominciato col pronto soccorso.
Arriviamo al gruppo parto. Era la prima volta che visitavamo questo ospedale, e la prima impressione è stata di una struttura che dall'esterno potrebbe sembrare bella, ma il cui interno è assolutamente decadente. Nella sala d'aspetto del gruppo parto c'erano delle persone che aspettavano, forse una familiare che doveva partorire. Suoniamo al campanello, ma non ci risponde nessuno e nessuno viene ad aprire. Suoniamo ancora e ancora, dopo 5 minuti una signora ci dice che dovevamo insistere a suonare.. come mai? lo spiego dopo. Fortunatamente arriva una infermiera, che con le chiavi apre che doveva entrare con una barella, e mia moglie riesce ad entrare e parlare con il personale. La fanno accomodare dentro, io resto fuori.
Nell'attesa girovago in giro e proprio accanto all'entrata del gruppo parto c'erano le scale, con una piccola finestra, sulla quale notai cicche di sigarette spente. Subito mi sono allarmato e notai sul muro un avviso in cui si ripeteva il divieto di non fumare, e un incitamento per i dipendenti di rafforzare i controlli contro chi fuma in ospedale, con la dicitura finale che l'omertà non deve esserci su queste cose. Ero schifato del comportamento delle persone, soprattutto in questo delicato reparto. Neanche finisco di leggere che una persona, familiare di quella che doveva partorire, venne e si accese una sigaretta. Non dissi niente, me ne andai, anche perchè dalla faccia sembrava una di quelle persone di basso grado sociale.
Aspettai ancora in corridoio, mia moglie dopo 15-20 minuti uscì con la frase "che schifo di ospedale".
Mi ha raccontato che all'interno nessun medico le ha chiesto niente e che era rimasta seduta su una sedia ad aspettare senza che nessuno le chiedesse niente.
Le ostetriche e infermiere all'interno erano intente a giocare con i cellulari, oppure a stare su facebook. Questo era anche il motivo per cui non aprivano alle persone che suonavano fuori, cioè, se ne fregavano.
Tornammo a casa; la feci calmare ma, quando notai ematuria, subito pensai ad una cistite.
Partimmo subito dopo due giorni e la portai in un altro ospedale più competente, nel quale le confermarono la cistite e iniziò la cura con antibiotici.
I dolori erano dovuti anche all'ovaio policistico.

Patologia trattata
Cistite e ovaio policistico.
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