Istituto Neurotraumatologico di Grottaferrata

 
4.4 (211)

Recensioni dei pazienti

211 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.4
 
4.5  (211)
 
4.4  (211)
 
4.4  (211)
 
4.2  (211)
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Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Intervento al ginocchio

Mia madre 83enne è stata brillantemente operata di artroprotesi di ginocchio dal dott. Gabriele Bove,professionale e davvero bravo nel suo lavoro.
Il contorno lo abbiamo trovato pessimo, tranne qualche risorsa gentile e carina.
Una parte degli infermieri ed in particolare una infermiera (ahimè giovane) capace di instillare la frustrazione tipica dell'anziano mal trattato.
Contatti con la famiglia ZERO; comunicazioni ZERO; empatia men che meno. RINGRAZIANDO Dio mia madre connette e ci sta tutta ed è capace a chiamare.
E' stato un caso capitare in questo tanto pubblicizzato istituto, ma non torneremo.

Patologia trattata
Artroprotesi ginocchio.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Parcheggio disabili

Di sei parcheggi riservati ai disabili, tre sono sistematicamente occupati dai dipendenti della ditta alla costruzioni.
Ho riferito il fatto all'accettazione, ma a tutt'oggi nulla e' cambiato.

Patologia trattata
Varie.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Visita ortopedica

90€ per una visita di neanche 10 minuti. Dopo aver aspettato quasi due mesi, 1 ora 30 minuti in sala d'attesa, la visita ortopedica (se cosi si può definire) l'ho trovata frettolosa, fredda, senza una anamnesi, priva di un esame obiettivo o manovre sul mio ginocchio e alla schiena dolente. Il dottore si è limitato a vedere il cd della risonanza, liquidandomi con un semplice antinfiammatorio e della ginnastica posturale. Non sono un medico, ma credo che alla prima visita il dottore chieda una storia clinica, i movimenti dove si sente dolore, manovre diagnostiche per capire il punto di dolore. Qui invece niente, distanziamento nel vero senso della parola.
Il tutto poi sommato al fatto che il call center mi aveva comunicato un orario, per poi scoprire che era stato posticipato di mezz'ora senza che nessuno me lo comunicasse. Esperienza personale pessima.

Patologia trattata
Visita ortopedica.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Oncologia

Paziente per 20 giorni ricoverata presso il reparto oncologia, con trasferimento dal policlinico Casilino dopo 10 giorni dall'intervento chirurgico.
Stanza piccolissima, letto incastrato sotto il muro a manovella. Paziente non autonoma, ma assistenza scocciata degli infermieri per cambio pannolone, per aprire il vassoio e avvicinarlo, senza alcun aiuto per mangiare e tavolino sporco vecchio e rotto.
In bagno formiche.
Trasferita in hospice, medici e psicologo scoprono che mia zia è impaurita e non urina per paura di bagnarsi e disturbare. Stamani ha fatto la doccia e shampoo dopo un mese.. Ha portato delle calze bianche (messe al policlinico dopo l'intervento) e mai nessuno ha provato a fargliele togliere. Oggi è stata liberata. E la mia è solo una piccolissima sintesi-

Patologia trattata
Tumore del colon con metastasi a polmone e fegato.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione ortopedica

Dopo un'esperienza di degenza durata più di tre mesi nel reparto di riabilitazione del II piano presso l'INI di Grottaferrata, sconsiglio vivamente il ricovero nel suddetto reparto, perlomeno per quella che è stata la mia esperienza personale. Esclusi due o tre infermieri che prendono a cuore la situazione dei pazienti, gli altri si pongono con arroganza e non hanno un minimo di comprensione nei riguardi dei pazienti, soprattutto di quelli più anziani che hanno ovviamente più bisogno di assistenza.
I pasti sono pessimi e vengono distribuiti secondo le decisioni degli inservienti, non tenendo conto di eventuali patologie che potrebbero interferire con la salute stessa dei pazienti. Tengo a precisare che le degenze costano 80 euro al giorno e quindi per questa cifra ci si aspetterebbe un trattamento diverso, perché tutto ciò richiede un enorme sacrificio per le famiglie che lo sostengono.
In conclusione, tengo a ribadire la mia delusione e amarezza nel constatare che una struttura considerata un'eccellenza, in realtà non si sia dimostrata tale.

Patologia trattata
Esiti di frattura.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esiti di ictus

Mio padre, ricoverato per riabilitazione per ictus, e' stato messo in medicina generale per mancanza di posti letto e spostato 4 volte "come un pacco". Inoltre non hanno seguito la terapia richiesta (trattamento completo anticoagulante) da Tor Vergata, da dove proveniva, col rischio che l'ictus tornasse. Ha poi firmato e se ne e' tornato a casa.

Patologia trattata
TIA.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Ringraziamento

Rinnovo i sensi della mia gratitudine e stima alla equipe dell'Unità di Urologia dell'INI - diretta dal dr. Ferdinando De Marco, coadiuvato dal dr. Luca Grillenzoni - che in data 23 febbraio u.s. mi ha operato per la rimozione dei calcoli residui di un megalitico calcolo a stampo (già ivi operato con successo).
Sperando che questo sia stato l'intervento definitivo, preciso che tutto il personale del reparto mi ha assistito con affettuosa efficienza.
Enrico La Bruna

Patologia trattata
Calcolo renale a stampo.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

DOTTOR FERDINANDO DE MARCO, UROLOGIA

Tre anni fa mi e' stato riscontrato un tumore alla vescica. Dopo diversi interventi (TURB) e' subentrato un problema ai reni: IDRONEFOSI BILATERALE. Ho girato diversi ospedali, ma nessuno e' riuscito a risolvere il problema. A gennaio 2015 vengo ricoverato al POLICLINICO UMBERTO I - reparto urologia. Il professore che mi aveva in cura, dopo aver visto i vari accertamenti eseguiti (compresa la TAC), decideva di togliere un rene. Ho fatto un autotrasfusione, ma il giorno dell'intervento (evidentemente il professore ha riflettuto meglio) mi e' stata fatta l'ennesima TURB. Pochi giorni dopo in sala operatoria, per ben due volte, per posizionare uno stent per cercare di salvare il rene. Non ci sono riusciti,era impossibile passare per uno stenosi dovuta non si sa a cosa.
Mi ha consigliato allora di andare a Milano in un noto ospedale, li' avrebbero risolto il mio problema. Fortunatamente mi e' stato anche consigliato di contattare il dottor DE MARCO presso la struttura INI di Grottaferrata, ed e' stata la mia salvezza.
Un ottimo medico e chirurgo, persona seria, sempre presente, la sua equipe efficientissima, gli infermieri gentilissimi.
Lui soltanto e' riuscito, dove tutti gli altri hanno fallito, a posizionare questo stent.
Un grazie di cuore a lei DOTTOR DE MARCO e alla sua equipe.
Valter Polini

Patologia trattata
IDRONEFROSI BILATERALE.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

INI pro e contro

Mio padre è stato ricoverato in questa struttura per quasi 2 mesi a causa di un'ischemia. La terapia di riabilitazione è stata con molti bassi e pochi alti, sia per il livello motorio che logopedistico. Infermieri in qualche caso molto scontrosi e poco professionali, ho visto in un paio di occasioni trattare male dei pazienti anziani, oppure nel mio caso aspettare 30 minuti prima che si presentasse un infermiere. I fisioterapisti sono molto bravi nella maggior parte, forse questo è il loro piccolo punto di forza, ma sono pochi. Giudizio sotto la media senza dubbio.
Presso la clinica Sanata Lucia e a Villa Ardeatina sono superiori.

Patologia trattata
ISCHEMIA (riabilitazione neurologica).
Punti di forza
Qualche fisioterapista.
Punti deboli
Tutto il resto.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

SCANDALOSI!

Mio zio è stato ricoverato in questo istituto per effettuare una TAC per vedere se il tumore al pancreas fosse cresciuto e, visto che non si poteva operare, per l'eventualità di una chemioterapia. Fatta la Tac il professor Lanzetta, responsabile del reparto, si accorge che dalla Tac emerge che la vena dell'aorta addominale si stava gonfiando e che il paziente doveva fare un consulto a Roma in un altro ospedale. Una mattina di punto in bianco gli dicono che a mezzogiorno dello stesso giorno sarebbe dovuto trovarsi a Roma presso il tal ospedale per fare un consulto e che di conseguenza veniva dimesso... Morale della favola, le dimissioni sono state fatte alle 11.35 e l'appuntamento è saltato... e non solo: è stato dimesso senza la prescrizione di alcun tipo di terapia, o pasticche per i dolori eccetera. Non ho parole.

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas.
Punti deboli
Molti
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Intervento al ginocchio

Sono ancora ricoverata presso la vostra struttura e devo lamentarmi delle stanze. Nella mia, la 217, nonostante io lo abbia fatto presente appena arrivata, non funziona il termosifone e ora il bagno ha una perdita d'acqua che allaga tutto.
Di contro devo fare un plauso a tutto il personale, che è super competente. Il grosso problema e che ce n'è carenza.
Sono troppo pochi in confronto a tutti i ricoverati che hanno bisogno di assistenza.

Patologia trattata
Protesi totale ginocchio.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Visita gastroenterologica

Ottima struttura, medici competenti.
Servizio di accettazione e pagamento ticket totalmente inadeguato: Operatori lenti e scortesi. Tempi di attesa inaccettabili. Mi hanno fatto saltare più di una volta l'appuntamento con i dottori.

Patologia trattata
Disturbi gastrointestinali.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Ambulatorio Gastroenterologia bene, il resto...

Personale del Cup scontroso e poco competente, tempi di attesa infiniti.
Medici molto bravi.

Patologia trattata
Helicobacter pylori.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero malato oncologico

Personale infermieristico non empatico, indifferente ai problemi dei familiari di un malato terminale.
Accessori fuori uso come la luce della testa del letto, o la poltrona motorizzata (non funzionante). Assolutamente esperienza negativa la nostra.

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Mancanza di serietà - Radiologia

Sapendo, per altre vie, di un guasto ai loro macchinari per le lastre, ho ripetutamente chiamato, a partire dal giorno precedente l'appuntamento, e mi hanno sempre confermato l'appuntamento, salvo poi chiamare per annullare la lastra con solo 40 minuti di preavviso, quando ero già in viaggio e con buona pace delle mie ferie.

Patologia trattata
Sospetta artrite - RX.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessima organizzazione e assenza customer center

Ho usufruito della struttura per fare una colonscopia in convenzione con una assicurazione sanitaria.
Ho eseguito la procedura prevista dalla mia assicurazione, ma il giorno del esecuzione dell'analisi, la richiesta non era stata approvata dall'assicurazione.
Da parte del personale del CUP ho trovato un vero "muro", mi è stato detto che avrei dovuto accertarmi io della accettazione della prestazione.
Quando ho chiesto di pagare la prestazione, in quanto successivamente avrei richiesto il rimborso all'assicurazione, ci sono voluti più di 30 minuti per comunicarmi il prezzo.
Infine nessuno ha considerato il mio stato di "paziente", che doveva subire un esame facendomi sentire accolto.
Infine, alla fine della prestazione mi viene dato un referto nel quale c'è scritto che sarà effettuato un istologico e NESSUNO mi ha informato sul modo nel quale poter avere questi risultati.

Inoltre non è possibile comunicare via email o via chat, ma solamente al telefono, e spesso dopo ore non si riesce ad avere una risposta ai proprio bisogni.
Non metto in discussione le competenze mediche, ma l'ORGANIZZAZIONE DI ACCOGLIENZA CLIENTI E SERVIZI AL CLIENTE è PESSIMA.

Patologia trattata
COLONSCOPIA OPERATIVA.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Adenocarcinoma polmonare - struttura sconsigliata

Non ci siamo trovati bene e dopo una breve introduzione elencherò gli eventi che ci hanno portato a questa conclusione.
Mio padre è stato ricoverato a fine luglio per quello che poi si è rivelato essere un adenocarcinoma polmonare in metastasi e dopo DUE MESI E MEZZO è morto.
Dal nostro punto di vista ci sono stati parecchi eventi senza i quali probabilmente mio padre avrebbe potuto vivere qualche settimana in più.
Non abbiamo però né forza d'animo, né disponibilità monetaria per presentare denuncia e iniziare un iter burocratico.

1) il primario, il dott. Lanzetta, è stato purtroppo tutto il mese di agosto fisicamente assente e tutti i medici del reparto non riuscivano a prendere decisioni per indagare sulle condizioni di mio padre.
(io penso che il primario di oncologia abbia tutto il diritto di andare in vacanza, ma viste le responsabilità di vita e morte e della gara contro il tempo dei suoi pazienti, che magari le spezzasse queste vacanze).

2) verso la fine di agosto, i medici, in assenza del primario e presi dal panico per l'evidente peggioramento di mio padre, hanno effettuato una gastroscopia con biopsia, che a detta loro avrebbe potuto non produrre esito; infatti non ha prodotto esito, ergo è stato un esame invasivo inutile e loro ne erano a conoscenza già in anticipo.

3) i risultati di una precedente biopsia REFERTATI l'8 di agosto ci sono stati COMUNICATI il 24 di agosto.
Così è stata rallentata ancora di più la scelta di una terapia. Ma chiaramente non essendoci il primario in reparto, gli altri medici non volevano assumersi responsabilità decisionali.

4) abbiamo più volte sentito dirci "domani vi chiamerò" (ripetuto più volte e noi inchiavardati in casa ad aspettare chiamate che non sono mai arrivate in più di una occasione);
"quando arrivano i risultati di un determinato esame ve lo comunichiamo noi e voi li andate a prendere"
(affermato più volte anche dietro nostra sollecitazione per sapere se questi risultati fossero pronti, per poi scoprire in autonomia che questi risultati erano pronti da 2 settimane, quindi anche quando loro ci assicuravano che ancora non erano pronti... e intanto mio padre peggiorava).

4) due settimane prima del decesso, quindi con mio padre in avanzato ed evidente stato di deperimento, un giorno hanno tolto il pranzo a mio padre e non hanno attaccato la sacca alimentare per tutto il giorno.
Nel tardo pomeriggio abbiamo chiamato i medici per sapere se ci fosse un motivo per il quale avessero lasciato un uomo deperito a digiuno dalla sera prima, la risposta del medico è stata che non ne conosceva il motivo, ma di stare tranquilli perché loro alternano la somministrazione via flebo delle terapie  a quella della sacca alimentare che adesso era attaccata.
Chiamiamo subito dopo mio padre, gli chiediamo se la sacca era attaccata, ma lui ci conferma che la sacca non era attaccata e che non lo è mai stata per tutto il giorno.
Richiamiamo il medico che ci assicura che a lui risulta che la sacca alimentare è in camera e noi gli diciamo che sì, la sacca alimentare è fisicamente in camera, ma non è mai stata attaccata per tutto il giorno.
Allora è corso ad attaccarla, ma ormai era già fine giornata e diamine queste cose non dovrebbero accadere a nessuno, meno che mai ad un paziente già deperito.

5) mercoledì, due giorni prima del decesso, mia madre, in seguito ad una visita a mio padre rigorosamente prenotata e notando l'evidente e drastico peggioramento di mio padre, prima di andar via bussa in sala medici per chiedere se per favore le permettono di visitarlo anche il giorno successivo, seppure non considerato come giorno di visita usuale.
A quel punto la dottoressa le dice che la situazione è grave e di far arrivare i figli che abitano in altre città.
Ma se mia madre non avesse bussato alla porta della sala medici, nessuno ci avrebbe mai comunicato questo peggioramento.
È stato solo grazie all'iniziativa di mia madre che il giorno precedente al decesso siamo riusciti a stare in camera accanto a lui.

5) mio padre è morto un venerdì mattina e quella mattina nella sua camera era appesa una sacca alimentare datata al mercoledi precedente alle ore 13:00 (specifico che la sacca alimentare dopo 24 ore deve essere sostituita per legge), quindi scaduta da quasi 24 ore e non c'era alcuna sacca di idratazione già dal giorno precedente (vedi punto successivo).

6) giovedì, il giorno prima del decesso, ci hanno permesso di stare con mio padre più a lungo.
Siamo rimasti dalle 12:00 alle 20:00.
In quelle ore NON C'È MAI STATA UNA SACC  DI IDRATAZIONE attaccata a mio padre.
Alle 15.00, preoccupata anche per via della sacca urinaria vuota, ho chiesto a un medico in corridoio che ha risposto che alternano sacca di alimentazione e di idratazione e che più tardi la avrebbero attaccata.
Alle 17.00 chiediamo a un infermiere che ci dice che passeranno a metterla.
Alle 18.00 chiediamo a un altro infermiere che ci dice di stare tranquilli che già nella sacca alimentare ci sono i liquidi.
Il giorno dopo di mattina presto, quando ancora papà non era deceduto, chiamiamo la dottoressa e le diciamo dell'assenza di idratazione per tutto il giorno precedente e lei si meraviglia e dice che in mattinata provvederanno a somministrargliela.
Dopo un paio d'ore la stessa dottoressa ci chiama per comunicarci il peggioramento e quando arriviamo in ospedale ci dicono che papà nel frattempo aveva smesso di respirare.
Ci fanno entrare in camera e la sacca di idratazione NON C'ERA, quindi neanche quella mattina era stata portata.
(In più, come già detto nel punto precedente, quella stessa mattina del decesso la sacca dell'alimentazione in camera era scaduta quasi 24 ore prima).

Patologia trattata
Adenocarcinoma polmonare.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Intervento all’anca con il professor Bove

Mio padre ha avuto una crisi cardiaca subito dopo l’intervento, trattata con estrema facilità. Il giorno dopo, dopo un’altra crisi e l’intervento della cardiologa di turno (MOLTO competente e con una coscienza professionale) è stato trasferito di urgenza al Policlinico di Tor Vergata, dove dopo tre giorni è stato operato a cuore aperto per la sostituzione di una valvola e l’impianto di due bypass. La situazione cardiologica, latente, ma già evidente nelle indagini pre operatorie, è precipitata a causa dell’intervento all’anca e all’ingente perdita di sangue. L’intervento cardiaco è riuscito, ma il profilo emodinamico di mio padre era compromesso. A sei mesi dal primo intervento, dopo atroci sofferenze, un calvario che non sto qui a dettagliare, mio padre è morto. La cartella clinica redatta in maniera sommaria e reticente è emblematica del modi in cui è stato curato mio padre. A quasi un anno dalla sua morte siamo ancora impietriti e senza la forza emotiva per percorrere vie legali. Ma in me non c’è giorno in cui non mi penta amaramente di non aver convinto mio padre a farsi operare in una struttura alternativa. Il giorno prima dell'operazione all'anca mio padre è venuto a prendermi in macchina alla stazione: poche ore dopo ha iniziato a lottare per vita. E ha perso.

Patologia trattata
Coxartrosi.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Reparto medicina INI Grottaferrata

Scrivo a distanza di più di un anno dalla morte di mio padre, ricoverato per circa una settimana all'Ini reparto di medicina, per degli accertamenti prima di essere trasferito in un hospice dove poi é deceduto. Purtroppo ricordo la pessima esperienza con il personale infermieristico che mal gestiva "la sofferenza " di mio padre (cosa che mi é stata riferita da altri degenti) ed il suo disorientamento che lo portava, sicuramente, ad essere un paziente difficile, ma non per questo meno degno di cure ed attenzioni. Noi familiari abbiamo dovuto pagare una tirocinante infermiera per essere sicuri che mio padre potesse mangiare o essere lavato. Mio padre era ricoverato in una stanza stretta di tre letti, sempre al momento dell'orario di visita il pavimento della stanza si presentava non sufficientemente pulito.

Patologia trattata
Cancro colon.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

DELUSIONE TOTALE

In data 20/12/17 ho effettuato un intervento chirurgico di sindrome del tunnel carpale. Ho iniziato con la visita a pagamento con il prof. Basoccu.
Premetto che ho voluto fortemente tornare dallo stesso chirurgo, perchè già operata nel 2003 per lo stesso problema all'altra mano; intervento totalmente riuscito. Avendone anche un ricordo di persona umana, gentile e professionale.
Purtroppo a distanza di 14 anni ho trovato una persona, un professionista, totalmente cambiato.
Tralasciando le vicissitudini per riuscire ad effettuare la visita con lui, finalmente il 30 novembre faccio la visita ma, con mia grande sorpresa, pagata con lui ma effettuata con un altro medico.
Giorno dell'intervento, attendo in sala operatoria per un tempo indefinito, preparata, parte disinfettata. Dopo circa 45 minuti arriva il professore, ma con mia grande sorpresa non era il prof. Basoccu! Quindi chiedo spiegazioni ma non mi è stato permesso neanche di parlare, viene chiamato il prof. Basoccu che arrivato alterato, con modi arroganti si siede mi inietta l'anestesia (non sto a raccontare il dolore) e mi opera (stranamente ho sentito qualcosina). Io torno a provare a spiegare le mie motivazioni nel pretendere lui in persona, ma vengo liquidata con un "signora lei non si fida, non sia ipocrita". Finito di operare vengo salutata dal prof. con "accontentata, la saluto".
L'altro medico, di cui non conosco il nome dal momento che non si è presentato, mi mette i punti e se ne va lasciando l'infermiere ad affettuare la pulizia dell'arto e relativa fasciatura.
Premetto che lavoro anche io in ambiente sanitario e non avrei avuto problemi nel trovare un ortopedico per questo intervento, se ho scelto di nuovo il prof. Basoccu è per l'esperienza avuta in precedenza, ma ho SBAGLIATO!
Ho trovato un ambiente freddo, inospitale e senza un minimo di rispetto per i pazienti che attendono il loro turno per essere operati in una semplice sala d'attesa.. Questi ESSERI UMANI/PAZIENTI a forza di aspettare ore ed ore diventano impazienti ed arrabbiati!
L'unica nota positiva sono stati gli infermieri che ho incontrato lungo questa avventura, Alessio della sala operatoria che non sapeva più come tamponare la mia lunga attea, gentile, umano e professionale, le due infermiere dell'accettazione, di cui non conosco i nomi (una bionda capelli lunghi e una mora riccia capelli corti), le quali con estrema gentilezza, umanità e professionalità cercano di arginare tutte le lamentele per i disservi dei pazienti in attesa.
Sono stata operata con i miei vestiti, le mie scarpe e mi hanno fatto indossare un semplice camice monouso, cuffia per capelli e copriscarpe!
Tengo a precisare che una mia amica ha effettuato visita con il medesimo professore per intervento di chirurgia estetica, non convenzionata, ed il trattamento è stato ovviamente diverso.
Allora chiedo al Direttore Generale della struttura che, se questo tipo di interventi in convenzione sono scomodi per la struttura, si può sempre rinunciare alla convenzione e non effettuarli più, anzichè trattare gli utenti in questo modo.

Patologia trattata
SINDROME DEL TUNNEL CARPALE.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Viva le fisioterapiste, grazie

Dopo 3 mesi di immobilità, passati in una struttura per lunga degenza dovuta alla frattura del bacino, sono stato ricoverato per la riabilitazione all'INI di Grottaferrata che a detta di molti struttura di eccellenza per la riabilitazione riguardante la mia patologia invece con mio grande stupore ho trovato una struttura vecchia e mal gestita con strutture vecchie rotte e insufficienti ho dovuto provvedere per mio conto ad una carrozzella, dato che quelle dell' istituto erano tutte sgangherate e mezze rotte stessa cosa con il deambulatore ascellare che ha dovuto acquistare dato che quelli a disposizione dell'INI erano bassi o rotti.
I primi giorni sono stati traumatici e volevo andarmene; poi le fisioterapiste mi hanno fatto ricredere da tutte le negatività. Loro sono la forza dell'INI e, anche senza le attrezzature necessarie a soddisfare tutti i pazienti, si fanno in quattro per soddisfare tutti. Nonostante abbiano a disposizione una sola magneto ed una apparecchiatura per le correnti, sanno gestire i pazienti alla perfezione.
Sono loro le dottoresse, dato che i dottori non li ho mai visti e solo grazie a loro che ho fatto progressi e, ribadisco, sono costrette a lavorare in un ambiente con strutture vecchie e inesistenti.
Un grazie alle fisioterapiste Roberta, Scilla, Sabrina, Tiziana e allo staff della piscina: Bruno, Ida, Giovanni, Massimiliano.

Patologia trattata
Frattura dx e sx del bacino.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

REPARTO RIABILITAZIONE 3° PIANO

MIA MADRE E' STATA RICOVERATA DOPO UN ICTUS PRESSO LA STRUTTURA. RIABILITAZIONE MOLTO APPROSSIMATIVA. PER I PASTI DOVEVO ANDARE LA MATTINA A PRANZO E CENA PER IMBOCCARLA IO. PER 45 GIORNI NON E' STATA MAI LAVATA, SOLO CAMBIO DEL PANNOLONE. INFERMIERI INSOLENTI E SVOGLIATI. VALUTAZIONE DELLA CARROZZINA SBAGLIATA, HO DOVUTO CAMBIARLA A MIE SPESE. NESSUN SUPPORTO CON ASSISTENTE SOCIALE. HO DOVUTO TROVARE UN ALTRO POSTO DA SOLA RIVOLGENDOMI AL CAD DI ZONA. STANZE ANGUSTE E SPORCHE.

Patologia trattata
ICTUS.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mia madre, ricoverata per 8 giorni in riabilitazione per femore rotto, è stata trattata malissimo. Ha dovuto pagare delle persone esterne perchè venisse lavata e cambiata! Ore di attese per avere un termometro. Imprecazioni verso di lei da parte degli inservienti perché disturbati di sera tardi dalle richieste di pulizia della ferita di mia madre. Mia madre è andata via in altro centro con febbre, ferita infetta e piena di pus! Sta facendo flebo di antibiotici!

Patologia trattata
Riabilitazione post intervento femore.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Risonanza magnetica non effettuata

Ho portato mio padre, persona di 73 anni con problemi nel muoversi, per una risonanza magnetica con appuntamento alle 17.30. Dopo aver aspettato un'ora e mezza, ho fatto notare il mio disappunto dell'attesa, anche perchè vedevo passare avanti persone che avevano appuntamento dopo di noi.. Alle 19.00 mi hanno risposto che non avevano inserito mio padre nella lista, praticamente una dimenticanza, ma ovviamente questa è l'Italia ed è tutto normale.. Già so che nessuno farà nulla, perchè oramai anche nel privato un appuntamento alle 17.30 implica aspettare un'ora e mezza, cosa che sembra normale.. e che se non mi facevo sentire io, saremmo rimasti lì fino al giorno dopo.

Patologia trattata
Risonanza magnetica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

RIABILITAZIONE - 3° PIANO

A MIA MADRE RICOVERATA PER 45 GIORNI PER FRATTURA DEL FEMORE, HANNO FATTO VENIRE LE PIAGHE DA DECUBITO. INFERMIERI SCORBUTICI E LATITANTI. STANZE ANGUSTE, PER GIRARSI SI DEVONO SPOSTARE I MOBILI.. CORRIDOI STRETTI. NON VI E' UNA STANZA GRANDE PER STARE IN COLLETTIVITA' CON CARROZZINE.
STRUTTURA ALTAMENTE SCONSIGLIATA PER PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI.

Patologia trattata
ESITI DA FRATTURA DEL FEMORE.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

REPARTO NEUROLOGIA PIANO 3

ASSISTENZA PER PULIZIA E PERSONALE PARAMEDICO PESSIMA. SI ENTRA A TUTTE LE ORE, QUANDO TROVI IL PERSONALE PARAMEDICO IN TURNO, A VOLTE TI DICONO CHE NON PUOI ENTRARE CON MALEDUCAZIONE E SCORTESIA. POI VEDI NELLE STANZE ALTRE PERSONE CHE VENGONO A DARE DA MANGIARE A COLAZIONE, PRANZO E CENA, AI PARENTI, PERCHE' NESSUNO FA IL GIRO DELLE STANZE PER VEDERE SE QUALCHE PAZIENTE HA BISOGNO DI ESSERE IMBOCCATO.. SONO MOLTO LATITANTI QUANDO SI CHIAMA CON IL CAMPANELLO SITO NEL LETTO DEL RICOVERATO (ARRIVANO TIPO DOPO 20 MINUTI).
FISIOTERAPIA POCO PRESENTE, DEVI STARCI DIETRO ED ESSERE PRESENTE PERCHE' SE MINIMAMENTE IL PAZIENTE NON HA VOGLIA, OPPURE NON E' ANCORA PRONTO PER SCENDERE, PASSA AL GIORNO SUCCESSIVO.
COME E' POSSIBILE CHE IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE NON FACCIA ISPEZIONI, PER GARANTIRE CHE I FONDI CHE PAGANO I CITTADINI SIANO SPESI BENE?

Patologia trattata
ESITI DA ICTUS.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Reparto Urologia

Ogni cosa viene svolta con una professionalità eccellente, in particolare dallo staff medico presieduto dal Dott. De Marco, con una particolare dedizione al proprio lavoro.
Anche gli infermieri che si susseguono nei vari turni sono bravissimi e disponibili, tranne una, di cui non conosco il nome, che di affabilità e buone maniere con i pazienti ne ha ben poca.
Unica nota dolente, il vitto, buono che più per una "dieta mediterranea", è per una "fame oceanica", scadente in qualità sotto ogni profilo.

Patologia trattata
Calcolosi renale.
Punti di forza
Pre-ospedalizzazione e breve degenza.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

ORTOPEDIA: SBAGLIO DIAGNOSI

La mia opinione sul reparto di Ortopedia e Chirurgia ortopedica dell'INI è pessima.
Dopo aver effettuato una visita, a causa di dolori molto forti che non mi permettevano di camminare, mi è stata consigliata l'operazione, ovvero incisione a livello della schiena ed impianto di uno spaziatore interspinoso discale.
A distanza di un anno non riuscivo a risolvere il mio problema.
Ora sono seguito da un altro professionista e ho scoperto, mio malgrado, che il tutto è dovuto ad una mobilizzazione dell'acetabolo in seguito ad un intervento che feci anni fa di protesi di anca.
IN SOSTANZA, IL MIO PROBLEMA ERA L'ANCA... ALL'INI MI HANNO OPERATO ALLA SCHIENA.

Patologia trattata
PROTESI ANCA.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Dov'è la tanto decantata clinica I.N.I.?

Ho trovato competenza solo a livello di fisioterapisti. Personale paramedico molto, molto scortese. Pulizia nulla o quasi. Cibo di pessima qualità e oltretutto scarso, con dei prodotti (succhi frutta, fette biscottate e marmellate) da discount. Di notte il personale infermieristico è quasi assente, a chiamare ed attendere il loro intervento passano quando va bene circa 20 minuti. Un paziente una volte è rimasto sulla sedia a rotelle per più di un'ora; dopo ripetuti solleciti arriva un infermiere e dice che il loro turno inizia alle 13.00, quindi sarebbero passati più tardi (erano appena passate le 12.00..). Non ho avuto neppure la forza di poter rispondere davanti a tanta crudeltà. Il direttore sanitario dovrebbe fare un giro nei reparti ogni tanto.. e non rimanere chiuso nel suo ufficio.

Patologia trattata
Riabilitazione (2° piano).
Punti di forza
fisioterapisti.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esame diagnostico: vergogna!

Gente poco competente, personale per niente professionale, prenoti un appuntamento e non lo riconoscono perchè al call-center sbagliano ora e numero di telefono (accertatevi di non parlare al telefono con una certa Pamela, sbaglia tutto, incompetente al massimo). Non ci andrò mai più. Forse è l'ora di dare spazio a persone competenti.

Patologia trattata
Risonanza magnetica.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Grandi nomi piccole prestazioni

Forte della grande pubblicità sul nome, ho fissato un appuntamento per mia moglie con il prof. Bove. Dopo diverso tempo riesco ad averlo. Per la visita si paga anticipatamente (200,00 Euro): diconsi Duecento per una visita che non dura più di cinque minuti, con la semplice acquisizione dei dati di mia moglie (età, peso ed esposizione del problema al ginocchio). Viene chiesto di effettuare delle radiografie da portare alla propria assistente. Consegno le radiografie e mi viene detto di attendere una chiamata telefonica per conoscere l'intervento che andrebbe fatto. A distanza di circa 20 giorni, non avendo avuta risposta, telefono chiedendo notizie e dalla capo sala vengo informato che il professore si riunisce con i suoi assistenti ogni mese per esaminare i casi dei pazienti e decidere quali prendere in considerazione, secondo la singola importanza della malattia. Chiedo quindi di rientrare in possesso delle radiografie che mi vengono riconsegnate il giorno successivo.
In conclusione, considerando il tempo impiegato per ricevere l'appuntamento, il disagio per recarsi sul posto, un pomeriggio per essere ricevuto (l'orario dell'appuntamento non è stato rispettato), il secondo viaggio per ritirare le lastre, lascio immaginare con quanta professionalità venga svolto il lavoro.

Patologia trattata
Artrosi del ginocchio.
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