Istituto Stella Maris di Pisa

Prima visita a pagamento € 170,00 con pagamento anticipato. Ricovero dopo un anno circa per osservazione. Hanno visitato il bimbo spogliandolo senza la presenza di uno dei genitori, e non era certo una emergenza. Noi non potevamo dire la nostra perché, essendo i genitori, eravamo di parte. Hanno fatto una risonanza magnetica al cranio ... Il bimbo veniva intubato senza porre noi genitori a conoscenza. Al termine il bimbo, ancora sotto sedazione, ci viene dato in consegna IN BRACCIO, per riportarlo in reparto NUDO! Il bimbo vomita e ci viene consegnata una sedia a rotelle dalla quale il bambino continuava a cadere, fino a che, dopo le mie urla, appare una barella. Attraversiamo il cortile in quanto il tutto si svolge in un padiglione staccato dalla struttura clinica! Al bimbo sale la febbre, in reparto l'unico termometro esistente non funziona e la tirocinante mi dice che non può farci niente; alla mia ennesima lamentela appare un medico che si scusa, ma non è in grado di risolvere in problema. Al piano non esiste guardiola con infermieri o medici, bisogna andare al piano in cui questa è sistemata. Bagni fatiscenti e sporchi, così pure camere e anditi. Insomma, ci dimettono prima per via delle nostre lamentele con la seguente diagnosi: autismo di grado moderato e ipertelorismo, consigliando un sostegno scolastico per il maggior tempo consentito dalla legge.
Oggi mio figlio sta benissimo. Problema? Aveva il frenulo corto (filino posizionato sotto la lingua che se troppo corto non permette la pronuncia esatta di lettere e suoni). Con un taglio con il laser il bimbo ha iniziato a pronunciare le lettere in modo esatto, chiaramente con terapia logopedica.
Ecco il bimbo AUTISTICO!!!! Chiaramente tutti gli specialisti consultati in seguito mi hanno detto che la diagnosi era ERRATA.

Presso la struttura abbiamo passato 15 giorni con osservazioni di un'ora la mattina; poi pause di 2 o 3 ore aspettando in sale di attesa inesistenti. Il giardino circostante è al limite del praticabile, il tutto in pieno luglio con 35 gradi, senza minima possibilità di far stare tranquillo almeno il bambino