Neurochirurgia San Raffaele

 
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Recensioni dei pazienti

149 recensioni

 
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3.3
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3.0

Mortini è l’eccellenza! Grazie di cuore...

Sono stata operata l’8 Maggio 2019 dal Prof. Pietro Mortini insieme al Dottor Michele Bailo per un "Tumore Disembrioplastico Neuroepiteliale" benigno al lobo temporale destro. Desidero ringraziare il Prof. Mortini che in questi 10 anni si è sempre preso cura di me, una persona meravigliosa. Mi è stata scoperta la lesione in testa all’eta di 19 anni al Bufalini, a Cesena dopo un incidente stradale, dopo 2 anni è arrivata l’epilessia, la mia Neurologa del Besta nonostante tutte le medicine che mi ha fatto provare in questi anni mi ha dichiarato farmaco resistente con 22 crisi al mese. Quindi ho deciso di operarmi con il Prof. Mortini per farmi asportare il tumore, perché dagli esami fatti era quello che provocava l’epilessia. Dal giorno dopo l’intervento non ho più avuto crisi. È stato un intervento duro ma senza epilessia la vita ti cambia... Dal 1 Agosto inizierò a scalare la terapia di 50 mg di Topamax. Ci vorrà tempo per togliere tutta la cura, io prendo Keppra e Topamax, ma da subito non ho più avuto una crisi. Grazie veramente Professor Mortini... Lei è un’eccellenza! Grazie a tutto il suo staff, tra cui la Dott.ssa Roncelli Francesca, una persona meravigliosa mi ha seguito durante tutto il mio ricovero, era delicatissima durante le sue medicazioni alla testa ( rimozione punti metallici).
Un ringraziamento anche ai dottori e agli infermieri della Rianimazione, sono stati con me tutto il pomeriggio e la notte dopo l’intervento. Grazie veramente per tutto a voi della Neurochirurgia, siete meravigliosi..

Patologia trattata
Tumore disembrioplastico neuroepiteliale benigno.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
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Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Se si potesse tornare indietro

Dopo essermi sottoposto a visita privata con il dott. Boari, il 21 settembre 2018 sono stato operato da un chirurgo (dott. Filippo Gagliardi) che non avevo mai visto prima.
Dopo l'intervento ho visto peggiorare nettamente la mia situazione, e a nulla sono serviti due mesi di riabilitazione. Alla fine il dirigente del reparto riabilitativo viene a salutarmi, e mi dice che purtroppo il danno ai nervi è irreversibile - e nessuno può asserire che il danno fosse preesistente all'intervento o dovuto all'intervento.
Solo io lo so, so che prima riuscivo a fare tutto e adesso non arrivo più nemmeno a fare le piccole cose.

Patologia trattata
Compressione cervicale - laminectomia.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Gamma Knife - assistenza inesistente

Ho subìto intervento Gamma knife il 3 aprile e non ho mai incontrato lo staff medico, ma solo infermieri che mi hanno sottoposta alla preparazione e supportata successivamente. Sono stata in reparto una notte senza ricevere alcuna visita da un medico di neurochirurgia nel post intervento; alle dimissioni dall’ospedale ho cercato personalmente per i reparti il Prof. Mortini per avere un riscontro sul risultato dell’intervento, visto che a pagamento avevo fatto diverse visite da lui alla Clinica Di Roma, e mi ha liquidata in corridoio dicendo che non dovevo aspettarmi di avere un colloquio con lui e che non mi era dovuto visto che ero stata sottoposta con l’Asl all’operazione.
Al mio ritorno a Roma ho riscontrato forti giramenti di testa, debolezza generale e difficoltà a riprendere i normali ritmi di vita. A distanza di 10 giorni ho contattato il numero di Milano definito ‘per urgenze’ a cui però nessuno risponde. Dopo giorni riesco a parlare con una operatrice che mi dice semplicemente di recarmi in pronto soccorso, senza rassicurarmi se le conseguenze riscontrate possono definirsi normali in un iter post operatorio o meno.
Lasciata senza assistenza pre e post operatoria.
Ad oggi non so le conseguenze che avrà l’intervento sulla mia vita, ma sono molto preoccupata vista la totale inesistenza di assistenza.

Patologia trattata
Meningioma.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

MORTINI è eccellenza

Il Prof. Pietro Mortini e tutto lo staff operatorio (dott.ssa Barzaghi, anestesisti) sono davvero l'eccellenza nel settore della neurochirurgia. Il mio intervento era delicatissimo e con tanti rischi, ma è riuscito perfettamente.
Quando ho firmato i figli del consenso informato, con tutti quei rischi prospettati, avevo un'unica rassicurazione: l'idea che a mettermi le mani del cranio sarebbe stato LUI. Il genio di quel reparto. Una di quelle persone baciate davvero da un acume straordinario.

Devo invece spendere parole molto meno encomianti sul reparto: stanze da TRE per un riposo impossibile, nessun controllo sugli orari di visita dei parenti (ed io ritengo che in un reparto così delicato non dovrebbe essere consentito l'accesso a parenti e amici nelle stanze, ma solo ai più stretti congiunti). Ad esempio, il giorno in cui sono uscita dall'inferno della terapia intensiva, con ancora i drenaggi in testa, finalmente mi ero addormentata: sono stata svegliata e disturbata tutto il pomeriggio da una lontana cugina della mia vicina di letto che era venuta per chiacchierare del tempo e del mare. Pazzesco.
La mensa non era eccezionale: classico pasto da ospedale che di salutare ha ben poco (carne, patate, pasta per lo più) portato ad orari strani (le 13 il pranzo e poi le 18-18.30 la cena).
Staff infermieristico a volte brusco di modi, probabilmente in sottonumero quindi non troppo paziente. Staff incontrato in terapia intensiva: tutta notte lasciata sola (semi-cieca per l'intervento) a soffrire come un cane e guardare il soffitto. SVEGLIA. Nessun parente consentito, anche solo per conforto. Sarebbe bastato mio marito seduto su una sedia a tenermi la mano. Senza sapere se fosse giorno o notte, vedendo tutto doppio per i postumi dell'intervento. Esperienza orribile e traumatica, gestita malissimo.

Nel reparto invece è andata sicuramente meglio, ma come dicevo le stanze da 3 non sono adatte a ricoveri con interventi così impegnativi (esiste un'ala con stanze da 2 e singole, ma immagino siano per i solventi)... Numerose sono le sveglie in piena notte per svuotare le padelle dei vicini che chiamano gli OSS. E naturalmente la luce viene accesa a giorno.
Molto brusco e doloroso il medicamento della testa. Avevo il terrore quando vedevo passare lo specializzando, che dovesse venire da me per un nuovo medicamento, perché aveva davvero poca pazienza e sfregava forte là dove avevo oltre 40 punti metallici.
Insomma, le cautele e grazie in reparto non sono state poi molte.
Ma ricordo con affetto il fantastico FRANCESCO, infermiere gentilissimo e cordiale, e con lui alcuni altri.

Ricordo anche con immenso sdegno, invece, il giorno del mio ricovero in cui sono stata portata a fare la tac da un OSS silenzioso che (terminato l'esame) mi ha mollata in corridoio per circa un'ora, senza dirmi se e quando sarebbe tornato (ero in sedia rotelle, ma non essendo ancora operata avrei potuto benissimo tornare in reparto a piedi, ma non mi è stato consentito.); lì mi sono sentita prigioniera.

Credo che andare non con la mutua sia tutta un'altra favola.
Ad ogni modo, a parte il reparto non proprio "dolce" con i suoi pazienti in tanti aspetti, i medici che vi lavorano sono davvero eccellenze. Se dovete fare un intervento importante sappiate che da loro troverete professionalità immensa, che compensa la poca pazienza e i "fastidiosi protocolli" (esempio: non togliermi comunque l'ultima agocannula malgrado avessi terminato il ciclo antibiotico e la mattina seguente andassi a casa). Agocannula ovviamente che mi dava molto fastidio e che avevo da quasi 10 giorni.

Ma la mia guarigione mi dice di rendere un pieno grazie a questa struttura intera ed al suo favoloso primario. Grazie!

Patologia trattata
Cavernoma.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Gamma knife dott. Picozzi

Mia mamma ha subìto un intervento di gamma knife, il tutto organizzato senza avere in tempo di capire e informare di cosa si trattasse. E' dolorosa l'applicazione del casco (viene avvitato nel cranio). La mamma è stata dimessa il giorno successivo all'intervento con perdite di sangue dai fori in cui era stato avvitato il casco, senza nessun consiglio per la convalescenza. Dopo 10 giorni mia mamma è deceduta. Prima di effettuare questo trattamento consiglio di riflettere molto e valutare se ne vale la pena! Sarebbe morta più serenamente, ne sono certa!

Patologia trattata
Meningioma.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Per diagnosi di adenoma ipofisario, eseguito visita privata con il Prof. Mortini. Dal reparto mi hanno ripetuto che avrebbero provveduto ad inserirmi in lista di attesa. Aspetto mesi ma non ricevo alcuna notizia.
Poi una chiamata: dapprima sarebbe stato entro l'estate, poi via email dopo diversi solleciti la tempistica è diventata entro fine anno, poi addirittura non mi avrebbero messo in lista di attesa perchè non è prioritario secondo loro. Parliamo di adenoma ipofisario secernente.
Dopo mesi, durante il quale la mia condizione di salute è peggiorata, chiedo il preventivo. Quello è arrivato subito, non ci sono liste di attesa per quello.
In sostanza il paziente è ritenuto un fastidio se non effettua l'intervento in solvenza??
Sconsiglio assolutamente questo reparto e questo ospedale, che usa un modello sanitario dove al centro non c'è la salute della persona ma il business. Questa almeno la mia personale esperienza.

Patologia trattata
Adenoma ipofisario secernente.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Nessun intervento

Esattamente un anno fa, utilizzando il servizio di telemedicina, faccio una visita intramoenia con il Professore Mortini per una patologia degenerativa alla colonna vertebrale. Dopo aver esaminato la documentazione, mi consiglia l'intervento chirurgico di stabilizzazione lombosacrale eseguito con tecnica tradizionale. Espresso il mio parere positivo ad eseguire l'operazione, mi dice che provvederà ad inserirmi in lista di attesa e che il tutto è previsto per la fine dell'estate. Aspetto ma, non ricevendo alcuna notizia, contatto prima il reparto e poi la segreteria del Professore, che mi dice di pazientare ancora un po' di tempo. In breve, questa trafila si ripete quasi mensilmente ottenendo risposte del tipo: solleciteremo, le faremo sapere in giornata (mai successo), deve capire, etc.etc. Oramai alla disperazione, perché la patologia è notevolmente peggiorata, una decina di giorni fa ho chiesto un preventivo per effettuare l'intervento a pagamento: anche in questo caso nessuna risposta.
La cosa che più mi ha negativamente colpito è stata quella di non aver mai ottenuto una risposta chiara sulla tempistica e di essere considerata non una paziente ma quasi una scocciatura.

Patologia trattata
Spondilolistesi lombo sacrale.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Pessima esperienza

In seguito ad una risonanza magnetica in cui veniva evidenziato la presenza di un meningioma, ho prenotato una visita privata con il Prof. Mortini, il quale ha subito optato per un intervento con la tecnica Gamma Knife, senza effettuare un esame istologico perché il referto della risonanza magnetica parlava appunto di meningioma.
La scarsa umanità e freddezza da me percepite durante la visita, mi hanno spinto a rivolgermi al Prof. Olivi, il quale ha optato per un intervento e di effettuare un esame istologico. Esame istologico che è stato la mia più grande fortuna, perché ha evidenziato come non si trattasse di meningioma, bensì di un tumore maligno che non può essere trattato con Gamma Knife.

Patologia trattata
Presunto meningioma.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Trattamento Gamma knife

Ammetto di essere ansioso. Però non è che sono abituato a farmi avvitare in testa un casco di metallo. Ho riscontrato con dispiacere poca umanità e gentilezza nei miei confronti (da parte del personale infermieristico presente nel giorno del mio trattamento). pur ritenendomi persona educata e rispettosa di chi lavora. Posso capire che ci siano giornate storte, ma per il ruolo che si ricopre, l'atteggiamento nei confronti di un paziente deve essere altro da quello che ho ricevuto io.

Patologia trattata
Meningioma.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Insoddisfatta delle modalità

Mi sono recata dal professore per poter avere un ulteriore consulto, essendo in un momento per me delicato in cui devo decidere se affrontare o meno un intervento, o se vi siano altre soluzioni valutabili.
Si sa che la sanità ha un costo, e pertanto pago 250 euro. Dopo aver atteso 1 ora e mezza il ritardo (ma ok può succedere), mi riceve per una prima visita che in tutto è durata un quarto d'ora, fornendomi risposte un po' generiche che non mi hanno poi esaurito del tutto nelle mie domande. Al termine, essendo in attesa di ulteriori referti, restiamo che lo avrei contattato così da decidere se diventare sua paziente o comunque ascoltare un suo parere. Inoltro tutto via email perchè reperirlo per telefono è impossibile. Bene, ma poi il nulla... dopo una settimana nessuna risposta...
L'unico documento che ho in mano sono 3 righe scritte a penna con calligrafia illeggibile per chiunque e nessuna traccia recuperabile nei loro computer interni.
Se questo è il risultato di 250 euro di visita beh, forse avrei evitato di recarmi fino a Milano!!!

Patologia trattata
Cisti neurologica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Un fortissimo dolore alla schiena che non mi ha permesso più di muovermi agevolmente, di dormire sdraiata e di stare più di dieci minuti in piedi, mi ha portato a cercare con urgenza una visita specialistica (per il mio dottore della mutua erano solo dolori dell'età... no comment). Ho prenotato quindi una visita a pagamento con il dott. Carlo Mandelli, che mi era stato consigliato.
Mentre ero sdraiata sul lettino, senza dirmi niente mi ha piegato la gamba verso il torace. Il dolore è stato indescrivibile. Piangevo sul lettino dal male. Non riuscivo più a muovermi, non riuscivo più a rialzarmi dal lettino e il dottore non ha avuto la minima cura nell'aspettare che mi sentissi meglio per poter affrontare di rialzarmi dal letto. Palesemente aveva urgenza di chiudere l'ambulatorio. Alla fine mi ha dato in tutta fretta degli esami da fare, il cui esito avrei dovuto portare nel suo studio di Vimercate. Concludo dicendo che la notevole mancanza di empatia e di cura del paziente, mi spinge a sconsigliarlo.

Patologia trattata
Frattura vertebrale amielica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Gamma knife

Racconto la mia storia:
A giugno 2005, all'età 43 anni, sono stata sottoposta a trattamento con Gamma Knife perchè in corrispondenza della porzione anteriore della fossa cranica media di sinistra, vi è la presenza di una formazione espansiva ovalare adesa alla convessità interna della grande ala dello sfenoide, con diametro trasverso massimo di circa 1,6 cm., compatibile con un meningioma. Da allora ho avuto un alternanza di cefalee acute ed irriducibili ancora più frequenti, ma soprattutto con un peso alla nuca, pulsanti, accompagnate da nausea. L'alimentazione è stata ridotta all'essenziale: niente alcolici, solo mezzo bicchiere di birra a volte; niente derivati del latte, niente cioccolata. Ho contattato il dr. Picozzi e Franzin e si sono lavati le mani come Pilato, dicendomi che le mie sofferenze erano da ricercare altrove e non nel trattamento subìto.
A ottobre 2005 sono stata ricoverata al “MONDINO” per persistenti cefalee che dopo controlli sono risultate essere legate ad esiti di trattamento Gamma Knife per meningioma alla grande ala dello sfenoide, consistente in un esteso edema presente nel lobo temporale. Ho seguito le prescrizioni assumendo la paroxtina e cortisone (la somministrazione di quest’ultimo è stata prolungata da Picozzi dopo che ha dovuto costatare dalla RM gli effetti dell'irradiazione, fino marzo 2006.
A marzo 2006 circa, ho avuto un mancamento annunciato da una sensazione inspiegabile, associato a cedimento delle gambe ed a brividi di freddo. E’ durato 10 primi circa. La simile sensazione la sera successiva, mentre ero in poltrona a casa ma in modo molto più lieve. Lunedì successivo mentre scendevo le scale di casa, dopo aver guidato, mi venivano a mancare le gambe, che sembravano muoversi in autonomia.
Quest’ultima sensazione anche successivamente.
Ha avuto dolori nelle articolazioni soprattutto delle mani e sensazione di freddo molto intenso, internamente. Se muovevo la testa all’indietro o in basso, cominciava a pulsare con sensi di nausea/vomito.
A maggio 2006 sono stata di nuovo al Mondino, dopo una serie di accertamenti, è stato appurato che l’edema, che comunque non era scomparso con il cortisone, si era riesteso per cui ho cominciato a riprendere il cortisone, un gastroprotettivo e gabapentin. Avevo insensibilità ai talloni e dolori soprattutto alle spalle, oltre le cefalee, ero aumentata di peso, dormivo poco. Un eminente neurochirurgo a settembre 2007 a refertato così:
"Lunga storia clinica di un complesso di disturbi legati evidentemente ad un focolaio edemigeno post-attinico (radiochirurgia per meningioma sfenoidale sx).
L’ultimo controllo RM documenta iniziale regressione dell’edema temporo parietale più rostrale. Il fenomeno dovrebbe proseguire “sua sponte”.
Consiglierei di procedere con la copertura anticomiziale ed i sintomatici finora adottati, confidando nella risoluzione del problema
In alternativa si potrebbe tentare di accelerare il risultato con l’exeresi chirurgica della lesione; riserverei l’opzione solo al caso in cui la clinica dovesse peggiorare. "
Ho sempre dolori lancinanti alle spalle Nel mese di novembre 2008 ha avuto un flusso emorragico che malgrado un'isteroscopia per poliposi effettuata il 16 dicembre 2008 u.s.,in anestesia totale, durante la quale sono stati asportati oltre 4 polipetti, non si arrestava. La diagnosi istologica è stata: IPERPLASIA GHIANDOLARE POLIPOIDE DELLA MUCOSA ENDOMETRIALE. Il ginecologo ha ritenuto che la terapia cortisonica abbia influito sull'attività dell'ipofisi e che pertanto abbia alterato il ciclo riproduttivo, ne è conseguita l'asportazione dell'utero. La mia esistenza è ormai compromessa dalla sofferenza cerebrale causata dall'edema che, malgrado la terapia a base di gabapentin e topiramato, che a quanto sembra devo assumere a vita, non si riduce. Ho cefalea quotidiana 24 ore al giorno, nausea da quando metto i piedi a terra la mattina, inappetenza e non ce la faccio a fare nulla, una vita spenta e rovinata. Per questo leggere tutti questi complimenti mi disgusta, nessuno mi ha informato sui possibili effetti della gamma knife, nè mi ha sottoposto subito dopo il trattamento ad una cura a base di mannitolo per ridurre subito l'edema, come tutti concordemente hanno commentato, ma dopo.
Ecco questa è la mia esperienza, nessun angelo ma tanta superficialità ed ancora oggi sono alla ricerca di una cura che mi consenta di fare una vita sopportabile.

Patologia trattata
Meningioma.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Giornalista RAI portatrice di tumore al cervello

Viene trattato con i guanti solo un paziente che entra privatamente e può permettersi di pagare 21.000 euro per un intervento? Altrimenti il primario non si presenta per l'intervento nonostante abbia fissato lui la data, e con gli altri si brancola nel buio..
Maleducazione assoluta dalle infermiere alle inservienti.
Pasti scarsissimi, mi sono salvata dai morsi della fame andando al ristorante nelle gallerie (quando è stato possibile) e portandomi da casa le barrette proteiche.
Provare gli Ospedali del Friuli Venezia Giulia o del Veneto per capire cos'è la sanità pubblica che funziona!!!

Patologia trattata
Tumore al cervello - Radiochirurgia stereotassica con gamma knife.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

QUEL CHE PENSO DEL REPARTO DI NEUROCHIRURGIA

non essendo competente non discuto la parte medica; comunque secondo me i medici sono molto latitanti e soprattutto freddi e quasi indifferenti in questo reparto, vanno sempre rincorsi e per avere risposte sull'andamento del paziente, possono passare anche alcuni giorni. le risposte comunque non sono mai del tutto esaurienti e comprensive.
Secondo me non hanno capito che i pazienti, sono esseri umani che vanno anche coccolati, per fortuna c'ero io, perche altrimenti mio marito, impossibilitato a qualsiasi movimento di arti e di linguaggio, sarebbe stato abbandonato a se stesso.
Questi SIGNORI dovrebbero andare in chirurgia vascolare al settore Q (non e' molto lontano) per fare un piccolo corso di UMANITA', perche' quel reparto e' veramente il PARADISO del paziente.
sono veramente delusa.

Patologia trattata
Emorragia cerebrale da trauma.
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