Oncologia Medica Policlinico Gemelli

 
3.5 (64)

Recensioni dei pazienti

64 recensioni

 
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4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Eccellenza?

Non inserisco il mio nome non per ipocrisia, ma solo perché ho ancora un paziente in cura. Dottori che non si degnano neanche di rispondere alle email. Dottori che prendono in cura pazienti e poi "scompaiono", senza nominare un sostituto. Videoconsulti che vengono disdetti il giorno stesso e poi non vengono riprogrammati. Credetemi, c'è di meglio.

Patologia trattata
Massa tumorale intestino.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Senza umanità

Scrivo solo due righe per indicare la pessima esperienza personale avuta in questa struttura, a mio parere totalmente disorganizzata.
Centralini sempre occupati, i medici cambiano tra un controllo ed un altro criticando anche le prescrizioni del collega precedente, nessuna organizzazione per quanto riguarda l'intero iter chemio + radio, poca trasparenza nella comunicazione. Salvo solo il reparto in cui eseguono le somministrazioni della chemio, che è un reparto davvero ben gestito ed efficiente.

Patologia trattata
Microcitoma polmonare.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Forse c'è anche di peggio...

Nel periodo 2017-2018 a mio padre, a seguito di uno screening polmonare, effettuato al Gemelli, fu individuata "una macchia sospetta"...da lì iniziò l'odissea.
Ho un pessimo ricordo del reparto oncologico, non so quanti "non si preoccupi la richiamiamo noi" abbiamo dovuto ascoltare all'inizio, prima di capire quanto seria fosse la situazione.
Ci hanno rimbalzati da un medico ad un altro e capita che il secondo giudichi anche la terapia del precedente. Le ultime visite le facemmo con il dott. D'Argento. Ricordo con tristezza un giorno quando mio padre attese più di 4 ore prima di poter fare la visita preliminare con il dottore, prima del trattamento di chemio. Quando chiedemmo della lunga attesa, ci dissero "farfugliando" che non avevamo inviato i risultati degli esami del sangue (ho ancora le email di invio..).
Un giorno mio padre non si sentì bene e lo portammo al pronto soccorso di un diverso istituto, dove fu poi ricoverato. Gli fecero delle trasfusioni di sangue e per fortuna subito si riprese. Ci dissero che il problema era dovuto al fatto che al paziente, sottoposto a chemio, non erano state indicate terapie di supporto per cercare di mantenere corretti i valori del sangue (ottimo!!).
A fine trattamento poi, il dott. Ettore D'argento ci suggerì di continuare il trattamento con la radioterapia. Certo magari che avrebbe anche potuto dircelo prima, visto che trovandoci sempre in periodi sfortunati (ferie estive, ferie natalizie) aspettammo molti mesi prima di riuscire a iniziare il trattamento...

Patologia trattata
Microcitoma.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Figlia di ex paziente

Sono la figlia di un paziente malato oncologico. Purtroppo mio papà è morto ad ottobre 2019, dopo essere stato in cura per un anno presso il reparto DH di oncologia del Gemelli. Col senno di poi non consiglierei a nessuno questo reparto. Mancanza di assistenza, al telefono non rispondono e se lo fanno sono anche sgarbati, per chiedere qualche informazione o chiarimento dovevi quasi pregare il dottore di turno per il corridoio. Ogni volta al controllo si trovava un dottore diverso che diceva sempre qualcosa di diverso.. Dopo vari cicli di chemio, siamo passati alla radioterapia, che ha solo peggiorato la situazione...
Ultima visita: mio papà sulla sedia a rotelle e con i dolori perchè il tumore ormai aveva intaccato le ossa, ma solo dopo ore di attesa ci fanno finalmente entrare. Ci attende il luminare di turno, che non ha neanche il coraggio di guardarlo in faccia ma lascia parlare il suo assistente. Con molta fretta ci liquida dicendo che ormai non c'è più niente da fare e che serve solo l'assistenza domiciliare... Senza un minimo di accortezza per quel povero uomo che ancora era lucido.
Mio papà se ne è andato una settimana dopo...

Patologia trattata
Tumore all'esofago.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Chemioterapia (e radioterapia)

Ho cominciato ad essere curato per un adenocarcinoma al III stadio, ma dopo le cure al Gemelli è diventato un IV stadio inoperabile.
Chiarimenti e comunicazioni per telefono ed e-mail sono assolutamente impossibili.
Mi sono sempre sentito trattato come un numero e mai come una persona.

Patologia trattata
Adenocarcinoma esofago.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Figlio di paziente

Mio padre, in cura per un sarcoma intestinale, aveva anche un nodulo al polmone.
Senza fare una Pet, come richiesto da un altro ospedale, ci tranquillizzano dicendo che si tratta di fibroelastosi. Dopo 6 mesi facciamo la mitica Pet, che rivela invece la presenza di un tumore polmonare, quindi viene sottoposto a pneumonectomia.
Arriva il covid-19, ovviamente è giusto limitare gli spostamenti, ma le dottoresse non rispondono neanche alle email, nè prescrivono alcun controllo. Assenti o scomparse?
Mi rivolgo altrove, facciamo tac-pet: recidiva sarcoma e metastasi del tumore polmonare al surrene. Riporto il risultato al Gemelli e la reazione della dottoressa di turno è: "non sappiamo se si tratti di due patologie diverse, poiché l'istologico non è chiaro, ma facciamo la chemioterapia, vi interessa?".

Patologia trattata
Sarcoma.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Arrabbiata

L'esperienza che ho avuto con mio padre in questo ospedale è da dimenticare.. Purtroppo mio padre è venuto a mancare 3 mesi fa con un tumore al fegato. Devo dire che finché la situazione era stabile, è stato abbastanza seguito, ma quando la situazione è precipitata, ci hanno completamente abbandonati. Noi le dottoresse dell'8° piano non le abbiamo più viste.. L'unica cosa che mi è rimasta è la rabbia dentro di me...

Patologia trattata
Tumore al fegato.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Ci siamo sentiti abbandonati

Mio padre, 86 anni, si è sottoposto ad otto sedute di chemioterapia - con attese in sala d'aspetto in media di 6 ore. Quando alla successiva Tac le cure non avevano dato risultati, siamo stati completamente abbandonati e il dott. Carmelo Pozzo non si è neanche presentato nè ci ha spiegato la situazione. Ha delegato telefonicamente un paio di specializzandi per prendere la decisione. Siamo stati liquidati in 5 minuti dicendoci di rivolgerci alle associazioni per malati terminali.

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Figlia di paziente

Un reparto sovraccarico non può giustificare le mancanze da me riscontrate nella maggior parte dei medici. Mio padre era in cura in questo policlinico da diversi anni per un carcinoma renale metastatico; finchè la situazione è stata stabile, è stato seguito decentemente, anche se in questo ospedale si seguono protocolli standard e non si fanno ad esempio cure sperimentali/innovative. Al peggiorare della malattia, e una volta che le metastasi hanno intaccato le ossa, è stato completamente abbandonato. Costretto a continui accessi al pronto soccorso (che definire disumano è un complimento), aspettando mesi per iniziare una radioterapia palliativa e senza mai informare lui o noi sulle reali condizioni di salute (stiamo ancora aspettando la telefonata del dott. Schinzari). Mio papà se ne è andato a 69 anni dopo aver passato gli ultimi 2 mesi tra dolori atroci, dormendo su una sedia e imbottito di oppiacei che non gli facevano effetto. Gli oncologi dovevamo quasi placcarli nei corridoi del day hospital, per telefono non ti rispondono o tantomeno ti richiamano. Mai e poi Mai consiglierei a qualcuno di curarsi un tumore al Gemelli.

Patologia trattata
Carcinoma renale metastatico.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Reparto oncologia da risanare

Sono stata operata al Gemelli in regime di attività privata per tumore alla vescica di IV grado. Nulla da eccepire, anzi, ringrazio ancora i chirurghi e tutto lo staff medico. Le note dolenti arrivano con l'oncologo di riferimento. Dire che era assente è dir poco. Sei mesi di chemioterapia, sei mesi di "stillicidio". Comunicazioni medico paziente zero assoluto. Telefonate a vuoto, domande rimaste inevase - e dire che andavo pure a pagamento! Ora sono in Follow-up, ma da un altro oncologo e presso un'altra struttura, dove mi trovo benissimo!

Patologia trattata
Tumore vescica.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Tempistiche troppo lunghe

Siamo stati introdotti ai medici del Gemelli a marzo per una terapia radio/chemio-riduttiva prima dell’operazione di mia madre, 56 anni, per un tumore alla tiroide estesa a carotide ed esofago.
Abbiamo aspettato fino a luglio con una visita al mese, impossibile contattarli via telefono, solo per farci dire che la terapia non avrebbe funzionato. Ora mia madre verrà ricoverata e poi operata (grossa operazione dicono i medici). Nei mesi passati ad aspettare a mia madre sono arrivati i dolori muscolari e infiltrazioni nei polmoni.
Potete essere bravi, ma le tempistiche e comunicazione con i pazienti sono pessimi.

Patologia trattata
Carcinoma alla tiroide con metastasi all’esofago.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Figlia di paziente

Marzo 2017
A mio padre era stato diagnosticato un carcinoma al fegato e subito abbiamo pensato di rivolgerci ad uno dei migliori ospedali in Italia: il Gemelli. Sapevamo benissimo che la diagnosi era pesante, pesante come una sentenza ahimè già scritta, ma in questi casi la speranza è sempre l'ultima a morire. Subito ci hanno consigliato di iniziare la chemioterapia (Gemcitabina) in modo da far ridurre il tumore e poi eventualmente operare. A parte l'esito della malattia, che purtroppo immaginavamo, ciò che critico tanto e mi lascia a bocca aperta è l'insensibilità di tutti quei medici che con aria austera ci guardavano dall'alto in basso. Mai una parola di conforto, mai un sostegno. Ogni visita veniva effettuata da un medico diverso, ognuno prescriveva medicinali diversi a volte senza neanche guardare mio padre. Parlo da studentessa di medicina e aspirante oncologa e spero tanto di non diventare mai un medico come tutti quelli che sono nel reparto di DH di oncologia. Le infermiere sono davvero molto, molto gentili e preparate, ma i medici sono pessimi. Non consiglio assolutamente di rivolgersi a quel reparto, c'è moltissima disorganizzazione; mio padre prima di effettuare una chemio era costretto ad aspettare ore ed ore nella sala di attesa..: vorrei ricordare a tutti i professori che si tratta di malati oncologici e non di persone comuni.

Patologia trattata
Carcinoma al fegato.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Umanità zero

Siamo stati per 20 mesi ad entrare ed uscire e finalmente a Settembre abbiamo avuto l'onore di parlare personalmente con la Dott.ssa Cassano, che si è negata varie volte, dopo svariati mesi dopo radio, chemio, operazioni: mai nessuno con chiarezza ci ha informato dello stato reale della malattia di mamma, senza darci la possibilità di scegliere.
Quasi 2 anni di sofferenza e 2 settimane prima che mia madre ci lasciasse, mi viene detto che il problema della "micosi" era un danno permanente dato dalla radio e non sarebbe mai passato.
Non bastano queste righe per spiegare quanto ci siamo sentiti abbandonati e quanto mia madre sia stata trattata come un protocollo.

Patologia trattata
Carcinoma alla laringe.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Non consiglio

E' una vergogna dover vedere una dottoressa che neanche ti guarda in faccia, o entra di corsa dentro una stanza pur di non farsi fermare da noi malati! Sono troppo impegnati per ascoltarti??! Salvate le vite umane per amore, non per soldi!

Patologia trattata
Tumore vescica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

Non soddisfacente

Umiltà, competenza, assistenza, etc etc.. che fine hanno fatto?!! I MALATI E I PARENTI non hanno nulla di tutto questo!! Sei un numero, un codice a barre! Mia madre è stata in questo reparto "seguita" (tra virgolette) dalla dott.ssa Cassano, che abbiamo visto solo la prima volta e poi in mano a questi ragazzi (per carità, con voglia di lavorare, ma sembrano già dei primari con aria di superiorità); per qualsiasi problema durante la chemio devi avvicinarti a questi medici con la coda in mezzo alle gambe e prima di iniziare a parlare li devi apostrofare, con voce lieve, con per favore, scusate, per cortesia e devi rincorrerli lungo il corridoio perché se ti sbagli a disturbarli nella stanza sono DOLORI!!! Fermavo la dottoressa per dirle di un problema e lei ti liquidava con: NON SI PREOCCUPI è TUTTO A POSTO! Tutto a posto un par di scatole, aveva una recidiva di tumore!! Ascoltate i malati e i parenti e approfondite quando loro vi dicono una cosa!!!

Patologia trattata
Tumore colon retto.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Cattiva gestione del paziente

Vorrei precisare che la mia recensione si riferisce alla mia ultima visita in Day Hospital effettuata in data 19/06/2014 e quindi non generalizzo sul reparto intero, composto da professionisti seri e preparati, ma la dottoressa che mi ha accolto per la mia visita di controllo, per me può andare benissimo in pensione... Dal punto di vista professionale non posso giudicarla (!!!), ma dal punto di vista umano ha parecchio da imparare e, vista la sua età... penso che ormai ahimè sia troppo tardi.. Oggi la signora dottoressa è stata arrogante, indisponente, insensibile alle esigenze del paziente e mi fermo qua. Vorrei scrivere anche il suo nome e cognome in questa mia recensione, ma siccome mi ritengo un signore non lo faccio.. Spero però di non avere più a che fare con questo medico nelle mie prossime visite, altrimenti sarò costretto a scendere ai suoi livelli...

Patologia trattata
Sindrome di Von Hippel-Lindau.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

CERCATE ALTRO

Vorrei sapere dove siano questa decantata assistenza psicologica, i servizi eccellenti, personale scelto per i reparti oncologici per umanità etcetera, locali adeguati, comunicazione verso i pazienti: N.N.
Dottoresse neanche trentenni che si comportano da "PRIMARI", UMANITA' inesistente, ore d'attesa per la radioterapia senza apparente motivo e senza comunicare il perchè. Dai vari ambulatori si sentono gridolini e risate continue mentre i pazienti oncologici di varie età, in carrozzina, anziani, attendono il miracolo.
Ambulatori per visite: con appuntamento se va bene si aspetta 2 ore. Se uno come me è sotto effetto di chemioterapia con vari effetti collaterali, deve attendere ore per fare anche la radioterapia. Non ultimo: questi signori lo sanno che molti di noi vengono da fuori Roma o da quartieri lontani? Non parlo dei lavori e quindi disagi per i pazienti.. Ci sarebbe da dire ancora.. e il fatto di iniziare la quarta settimana MI SPAVENTA. Lo so che queste cose non le leggerà nessuno, ma va bene. Al prossimo cancro dovrò emigrare in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, anche se non ve ne frega niente. Ma tutta questa pubblicità in Tv, giornali etc., perchè la fate? Vorrei tanto andare in TV (RAI!) per 5 minuti....
L'ultima cosa: si entra al Gemelli e si è già al quarto piano; si scende nelle catacombe ed invece di men si va al 3°, 2°, 1° piano, locali senza finestre e con luce artificiale, che presa in giro. SI E' PROPRIO SOLI.

Patologia trattata
CANCRO DEL RETTO.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Disorganizzazione e mancanza di rapporto umano

In quanto alla competenza non voglio discutere. Ma la mancanza del rapporto umano è assurda!!!! Il Prof. Barone è troppo brusco nel dirti le cose, mia madre purtroppo è morta tumore al seno già metastatico e, quando sono andata a parlare con il Prof., non ha avuto mezzi termini, mi ha detto subito che mia madre aveva un anno mezzo di vita... non potete capire, pensavo che mi prendesse un infarto... ho avuto per circa un'ora un dolore forte al petto...
Da allora non l'ho voluto più vedere.. E non parliamo delle specializzande! Mio marito è un medico (anzi, professore universitario all'Umberto I di Roma), ha chiesto delle informazioni in quanto collega e queste gli hanno risposto in male modo... non potete capire è successo il putiferio: rispondono male ai colleghi, figuriamoci alle altre persone...
Per quanto riguarda l'organizzazione, al day hospital tutte le volte che vai a fare la visita hai un dottore diverso, quindi ogni volta gli devi spiegare tutto!!! E poi non è finita... devi fare i controlli (per esempio la tac) e per prenotare è impossibile, quindi un povero malato di cancro deve andare in giro per gli altri ospedali a trovare un appuntamento per la Tac.. tutto questo è folle! Inoltre il malato di cancro, nel corso della malattia, può avere delle complicazioni e quindi deve essere ricoverato, e li è un caos totale: vai al pronto soccorso del Gemelli e a loro non importa che tu abbia trattamento in day hospital con loro.... e quindi ti può capitare che se non c'è posto ti ricoverano alla clinica Columbus.. Mia madre è stata 15 giorni in quella clinica e non le hanno fatto nulla...sono degli incompetenti (non riuscivano a mettere neanche un catetere tra l'altro). Dopo quei 15 giorni siamo riusciti a trasferirla al Gemelli ed è come se ci avessero fatto un favore!!!

Patologia trattata
Cancro al seno metastatico.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
1.0

manca il rapporto umano

Mai un parola d'incoraggiamento, mai una speranza, mai un consiglio..
Mio padre sperava tanto in loro, venivamo da Napoli per essere "curati" da quell'ospedale che papà giudicava il meglio.
So che la patologia di mio padre era incurabile, ma un pò d'umanità non fa male in questi casi.
Una volta arrivati al reparto facevamo una visita di circa 1 minuto e poi vai con la chemio, senza la possibilità di fare una domanda, o chiedere un consiglio, perche "Avevano da fare"..
Mi ha lasciato 2 mesi fa a soli 58 anni da poco compiuti.
Grazie per il supporto mai ricevuto.

Patologia trattata
Cancro al pancreas in metastasi.
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